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Autore: spiny    07/11/2012    2 recensioni
Il primo capitolo della storia d'amore tra Finn e Rachel, dal loro primo incontro nei corridori del William McKinley high school.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Finn Hudson, Rachel Berry, Un po' tutti | Coppie: Finn/Rachel
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Come potete dedurre dal titolo si prospetta un Capitolo un pò triste. Scusate, ma ricpecchia il mio attuale stato d'animo.
Sara



- Buon Giorno Rachel. - 
- Buon Giorno Kurt. - 
Quella mattina Rachel non era stata capace di trovare Finn da nessuna parte.. al campo di football non c'era, in palestra nemmeno, in classe il suo banco era vuoto e l'Auditorium era deserto. Erano trascorse ormai due settimane dalla loro "prima volta" e tutto era meraviglioso, almeno fino a un paio di giorni fa. Finn si stava allontanando da lei e nel poco tempo in cui stavano insieme non erano mai soli perchè Puck e Quinn erano sempre con loro.. li adora entrambi ma a volte sono semplicemente.. sempre in mezzo alle scatole. 
- Kurt hai visto o sentito Finn? Visto che i vostri genitori si frequentano forse sai dov'è.. - cominciava ad essere preoccupata. La madre di Finn e il padre di Kurt ormai si frequentavano da un pò e per Finn questa storia era molto difficile da accettare, ma vedere Carole felice lo aiutava, anche se lui non voleva un nuovo padre o un nuovo fratello. Voleva il suo vero padre morto in guerra da eroe.
- No Rachel, non l'ho visto per niente. Sono due giorni che non torna a casa, Carole non ti ha telefonato? è molto preoccupata. Io pensavo che si trattasse di una vostra "fuga romantica"-
- Nemmeno io lo vedo da due giorni e poi non risponde alle mie chiamate. Kurt sono preoccupata. - 
- Anche io. Chiamo Carole e andremo dalla Polizia. - 

Qualche ora dopo Kurt, Rachel, Burt e Carole si trovavano alla stazione di polizia. Avevano tutti raccontato cosa era successo l'ultima volta che avevano visto Finn. Kurt disse che lo aveva salutato il venerdì pomeriggio finite le lezioni. Burt e Carole lo avevano visto quella sera prima di andare a cena e Rachel.. oh Rachel quasi non riusciva a parlare per colpa dei singhiozzi e delle lacrime.. solo il braccio di Carole intorno alle sue spalle non la faceva crollare.. lei lo aveva salutato quel sabato mattina dopo che lui le aveva portato dei fiori appena colti per festeggiare sei mesi del loro rapporto.. si erano salutati, abbracciati e baciati ma poi lui se n'era andato in fretta e furia divendo di avere troppi impegni. "Dov'è Finn? Dove diavolo è l'amore della mia vita?" Queste erano le parole che si ripetevano nella sua mente e subito la portavano a fare una piccola preghiera silenziosa "oh ti prego, fa che stia bene. Fa che torni presto." 

- Signota Hudson.. abbiamo mandato la foto di vostre figlio a tutte le volanti. Siamo sicuri che lo troveremo. - 
- La ringrazio Detective Grey. - 
- Credo sia meglio che torniate tutti a casa a riposare.. lasciateci fare il nostro lavoro. - 
- Il detective ha ragione.. forza andiamo. - Burt prese Carole per mano e Kurt prese Rachel e la fece appoggiare al suo braccio.
- Rach stai tranquilla, sono sicuro che Finn sta bene. Quel ragazzo è un tipo tosto. - Kurt cercava di sorridere e allentare la tensione ma più che un sorriso fece una sforfia che lo tradì. 

Era ormai notte fonda e Rachel era ancora lì sdraiata sul letto di Finn. I suoi genitori avevano accettato il suo temporaneo trasferimento a casa Hudson per essere sempre aggiornata e il più vicina possibile a Carole. Rachel stava lì, con il telefonino tra le mani, lo sguardo fisso sul soffitto e una maglietta del suo ragazzo addosso.. così poteva sentire il suo profumo. Aveva le mani gelide, non che facesse freddo ma era come se il suo corpo trasmettesse la temperatura del suo cuore in quel momento. Gelido e senza battiti. Proprio così era come se il suo cuore funzionasse solo quando quello di Finn batteva con il suo. 

Il telefono cominciò a squillare.. Rachel rispose al primo squillo senza pensarci e senza fiato:
"Finn.. sei tu? Amore... Finn... "
Nessuna risposta. 
"Oh ti prego Finn, se sei tu parlami.. dimmi  che stai bene. Dove sei?"
Nessuna risposta. Poi un.. "mmm.. mmm.." Era il suo Finn quelli erano i lamenti del suo Finn. Che gli sta succedendo.
"Finn.. cosa c'è? Finn..."
"Il tuo Finn sta bene, per ora." Cazzo. Jesse. 
"Jesse che diav... " non riusciva a parlare, le lacrime e i singhiozzi le impedivano di continuare, ma si fece forza.. doveva farlo per Finn. "Jesse, dimmi cosa vuoi per liberarlo."
"Bene.. subito al sodo come sempre Rachel."
"Smettila con le chiacchiere. Vuoi soldi? Posso chiedere ai miei."
"Oh no no. Sono ricco sfondato, ricordi? Prima di tutto voglio che tu non dica a nessuno che ti ho chamato. Promettilo."
"Pr.. Promesso."
"Brava. Poi voglio che tu lasci Finn, abbandoni i tuoi genitori e i tuoi amici e vieni con me."
"Dove?"
"Ovunque tu voglia. Io ti amo e l'unica cosa che voglio è stare con te per sempre. Prima o poi tu lo dimenticherai questo verme. Non è il tuo tipo e poi io te lo farò dimenticare."
"Ma io non ti amo. Come puoi accettare questo?"
"Oh io ti amo abbastanza per entrambi. Se dirai a qualcuno di questa telefonata sai già cosa succederà a Finn vero?"
"Non fargli del male ti prego.. Accetto. Dimmi dove farmi trovare e quando."
"Cominciamo a ragionare. Allora non farti vedere da nessuno.. non fare i bagagli e prendi il necessario per un paio di giorni e fatti trovare domani alle 2.00 pm alla stazione. Ci sarà un sacco di gente quindi nessuno baderà a te. Mi raccomando vieni da sola."
"Posso almeno scrivere delle lettere di saluto ai miei genitori?" 
"Concesso. Ma fai in modo che non le leggano prima dell'ora stabilita."
"Fammi parlare con Finn. Ti prego.. un'ultima volta, poi lo dimenticherò per sempre." Non poteva crederci davvero. Dimenticare Finn e come sarebbe possibile? Ma doveva salvarlo ecco quanto lo amava.
"Cinque Minuti e ascolterò la telefonata."
"D'accordo."

Dopo qualche minuto, probabilmente il tempo di permettere a Finn di parlare, ecco la sua voce debole.
"Rachel.. amore.." Piangeva.. il suo amore, quel ragazzo altissimo e dagl'occhi tremendamente teneri, piangeva.
"Oh Finn.. non piangere ti prego. Stai bene?"
"S-sì.. non... non farlo."
"Fare cosa?" Anche lei piangeva ma cercava di sembrare forte.. forte per entrambi.
"Non accettare. Non andare con lui. Non rinunciare alla tua vita per me. Tu devi andare avanti per la tua strada, diventare una stella di Broadway e non puoi farlo se ti allontani dai tuoi genitori e dai tuoi amici."
"No. Io non posso fare niente se sto lontana da te. MA questo non importa.. tu devi stare al sicuro e andare avanti per entrambi. Non mi importa di rinunciare al mio futuro quando c'è qualcosa di più importante..la tua vita."
"Rachel ti prego ragiona.. io non sono.."
"Tu sei così importante Finn. Sei la cosa più importante di tutte. Ti amo ma devo fare questa cosa."
"Ti amo anche io. Ti cercherò e ti troverò, te lo prometto."

"Okei. I minuti a vostra disposizione sono finiti. Rachel a domani." Fine della conversazione. 
Rachel era ancora lì, nella stessa identica posizione che fissava il soffitto ma ormai vedeva solo una macchia bianca a causa delle lacrime. Il suo cuore ora aveva davvero smesso di battere. Tutto il suo corpo tremava. "Oh Finn, tu vali molto più di tutto questo." Prese dei fogli e una penna e cominciò a scrivere.

La prima lettera era per i suoi genitori. Gli diceva che si era resa conto che l'essere stata addotta la faceva sentire sbagliata in quel mondo e che era partita in cerca della sua vera madre. Tutto ciò non era assolutamente vero. La sua casa era lì.. con loro, con Finn. Oh Finn.. non doveva pensarci.. non ora. Così continuò a inventarsi scuse per convinverli a non cercarla.
La seconda lettera era per il Glee Club. Era la sua seconda famiglia e l'avrebbe fatta recapitare a Mr.Shue in qualche modo. Loro erano le persone che le erano state vicine.. che l'avevano accettata nonostante le sue manie e il suo egocentrismo. Voleva bene a tutti loro. Meno che a Jesse ovviamente. 
La terza lettera era per Quinn. Chi l'avrebbe detto che quella Barbie perfetta fosse diventata la sua migliore amica. Grazie a lei era riuscita a fare il grande passo con Finn. Grazie a lei si sentiva più carina e sempre grazie a lei a scuola veniva considerata come una ragazza normale. Non popolare, okei, ma almeno non una sfigata. Le sarebbe davvero mancata Quinn e sicuramente anche Puck. Il primo ragazzo che ci aveva provato con lei.. quel ragazzo con la corazza d'acciaio e il cuore di gelatina. 

L'ultima lettera era per lui. Finn. Cosa poteva scrivergli? Niente e Tutto. Che lo amava? che non lo avrebbe mai dimenticato? che non avrebbe mai voluto lasciarlo ma doveva farlo per salvargli la vita? Sono tutte cose che lui sapeva e che lei non riusciva a scrivere perchè il dolore era troppo forte. 

"Amore mio. Ti amo. Ti ho sempre amato e sempre ti amerò. Sei importante e la tua vita vale molto più della mia. Starai bene. Troverai la tua strada, un nuovo amore e una nuova vita. Non cercarmi Finn sarebbe pericoloso. Jesse è malato ma devo andare con lui. Devo farlo per te. Ti amo. Ti amo. Ti amo. Per Sempre Tua ...Rachel."

Si limitò a questo. Non aveva la forza per scrivere altro e si abbandonò sul letto a piangere ininterrottamente fino al mattino seguente.
Quel mattino Rachel tornò a casa con la scusa di dover prendere altri vestiti e salutò tutti un pò più calorosamente del solito ma nessuno ebbe sospetti. Arrivata a casa i suoi genitori erano già al lavoro e sapeva che non sarebbero rincasati prima dell'ora di cena.. quindi si fece una doccia, preparò un borsone leggero e pose le lettere, quella per i suoi genitori e quella per il Glee, sul ripiano della cucina. Era pronta.. sarebbe solo passata da casa di Quinn che era sicuramente a scuola e poi si sarebbe diretta alla stazione.

A casa di Quinn come previsto non c'era nessuno.. quindi lasciò la lettera per lei e quella per Finn, sotto la porta d'ingresso e si diresse verso il Taxi in attesa che la portò alla stazione. La stazione era davvero piena di gente, ma la sua attenzione fu catturata da una coppia. Erano due ragazzi giovani.. lui alto e moro e lei alta circa la metàd di lui. Il suo cuore perse un battito.. quei due si stavano incamminando, mano nella mano, verso un treno.. probabilmente una gita romantica.. e la cosa più importante erano insieme. "Oh Finn. Come farò!" i singhiozzi ricominciarono e in un attimo il panico si impadronì di lei. Ma durò poco. Il suono del suo cellulare attirò la sua attenzione.
"Vai nel parcheggio sotterraneo, Subito. Reparto Verde. Lì vedrai un'auto nera con i vetri scuri. Salici e ti porterà da me."
"Sì, ma Finn?"
"Sempre a preoccuparti per lui. Finn starà bene. Qualche costola rotta ma quando tu sarai in macchina lo vedrai scendere da un'altra."

Rachel si incamminò al parcheggio sotterraneo. E vide la macchina dai vestri scuri.. cominciò a guardarsi intorno, ma non c'era nessun'altra macchina. "Da quale macchina scenderà Finn?" Cavolo! Si sentiva fregata, ma doveva ubbidire. Aprì la portiera e salì.. la macchina era vuota ad esclusione dell'autista. E appena chiusa la portiera ecco un'auto rossa fermarsi proprio lì davanti e lanciare giù un ragazzo e ripartire immediatamente. "oh Finn.. eccolo.. sta bene. Un pò ammaccato ma sta bene." Il suo cuore ricominciò a battere solo per quella sensazione si sollievo e le lacrime ricominciarono a scendere. L'auista della macchina scura mise in moto e subito Finn si precipitò verso la portiera di Rachel per cercare di tirarla giù da lì, inutilmente. Ma proprio nel momento in cui la macchina cominciò a muoversi ecco due volanti della polizia piazzarsi davanti e dietro la macchina. 

Successe tutto così velocemente. i poliziotti presero l'autista e riuscirono a liberare Rachel dal sedile posteriore. Ora erano tutti lì.. Quinn, i singori Berry, Carole e Burt, Kurt.. e Finn. Tutto il mondo si fermò in quell'istante.. su quel ragazzo. Era tutto finito. Finn era lì, stava bene ed era con lei. Rachel fece un passo verso di lui.. barcollando, le sue gambe non la reggevano più e poco prima che cedessero completamente Finn l'aveva presa tra le sue braccia.. in quel momento i loro cuori ricominciarono a battere l'uno per l'altro e quel momento durò all'infinito. Niente importava. Spiegare cos'era accaduto e come la polizia fosse arrivata in tempo. Chi era il responsabile e come mai Rachel era in quella macchina. Niente era importante in quel momento se non che Rachel era tra le braccia di Finn. Casa sua. Per Sempre.
 





MOLTO strappalacrime e forse un pò irreale; ispirato da "Cinquanta Sfumature.." almeno un pò.. Spero vi piaccia. Sara
  
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