Serie TV > Glee
Segui la storia  |       
Autore: AyrinL    07/11/2012    0 recensioni
Raccolta di OS sulla Seblaine ispirate alla band più famosa di tutti i tempi: i BEATLES! Le parole dei Fab 4 per raccontare di questa coppia che mi conquista ogni giorno di più.
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                Ps. I Love You

As I write this letter, send my love to you.

 
 
 
 
Ho sempre creduto al potere delle parole. Quelle scritte di getto, quelle che escono liberamente dal nostro cuore e si imprimono sulla carta con l’inchiostro nero.
Con le parole esterniamo un mondo che nascondiamo dentro di noi, ed è meraviglioso scoprire come tutte le nostre idee, tutti i nostri sentimenti, escono fuori così, spontaneamente: è come ritrovarsi di fronte allo specchio. E per una volta non hai paura di specchiarti e di non piacerti. Perché su quello specchio ci sei tu e quello che provi.
Ed oggi mi sento solo, perché tu non ci sei, amore mio, e ho bisogno di sentire quel calore, quell’amore che solo tu sei in grado di darmi.
Mi sveglio la mattina pensando a come procede la tua vita a Parigi, se mi pensi mai, se anche tu chiudi gli occhi immaginandoti le mie mani che ti accarezzano i capelli, le mie labbra su di te, gli abbraccia stretti l’uno contro l’altro. Se anche tu la notte stringi il cuscino pensando al mio respiro sul tuo collo, eppure il freddo continua a gelarti le ossa, perché solo il nostro amore è in grado di riscaldarci.
Penso a questi giorni come un dolore necessario, a una prova che chissà chi ci sta imponendo, e la lontananza è la più dura di tutte.
Ho bisogno di rileggere tra queste righe tutto l’amore che provo per te, ho bisogno di scriverlo, e riscriverlo, perché ho paura di dimenticarlo. Ho paura di dimenticare il tuo viso e la tua voce, ho paura di non sentire più l’impellente bisogno di tenerti vicino a me.
Ma tutta questa stanza già da sé mi ricorda che tu sei lontano: il letto vuoto, l’odore delle sigarette assente e il posacenere sempre vuoto.
Non ci sono le tue scarpe in giro, quelle che quando arrivavi ti toglievi per stenderti con me sul divano,e  non si sa come le gettavi nei luoghi più impensabili.
Non ci sono più i cartoni della pizza che mangiavamo ogni sera.
Il pianoforte non suona più le canzoni che intonavamo insieme, quando mi raggiungevi per provare l’ennesima canzone per gli Usignoli, anche se, come dicevi, era solo una scusa per vedermi suonare, perché ti piaceva, ti eccitava. Dicevi che socchiudevo gli occhi e le labbra, e tu ne andavi pazzo da morire. Ed io impazzivo nel sentire la tua voce mescolata con la mia, adoravo quando ti sedevi accanto a me su quello sgabello stretto ed eravamo costretti a stare vicinissimi, ed ogni volta che terminavo di suonare mi guardavi in quel modo che nessuno mai ha fatto che mi faceva sciogliere come neve al sole.
Non c’è più il tuo profumo sui cuscini.
Non ci sei più tu, troppo lontano, per rispettare ciò che qualcun altro ha deciso per te.
E tu volevi restare, ma io ti ho esortato a partire, perché mai avrei permesso di metterti contro la tua famiglia. So come ci si sente a vivere senza un padre.
Tornerai, questo mi basta.
La tua serenità per me è tutto, e sono disposto a vivere ancora in questa perenne assenza.
In questa assenza in cui non faccio altro che scrivere, e scrivere, perché in ogni parola c’è un po’ di noi, qui riesco a vivere l’amore che ci unisce, e so che tu puoi sentire tutta questa forza, tutta l’intensità di queste parole. Perché l’amore può anche questo, l’amore può arrivare fino alla stella più remota, come diceva Oscar Wilde.
Una volta lessi da qualche parte: “dovevamo partire in tre: io, l’amore e te”.
Sogno tutte le notti di essere lì con te, sogno di camminare stretto al tuo braccio, sogno di svegliarmi la mattina e di trovarti al mio fianco, sogno di fare colazione insieme e di viverci la nostra quotidianità, fare quelle cose che tu troveresti un po’ sciocche, quelle cose da innamorati, sai.
Odio svegliarmi la mattina e non trovarti, invece. La notte posso incontrarti nei miei sogni, e poi al risveglio mi si presenta la realtà fredda. Mi aggrappo a quel buongiorno che non posso darti. A quel corpo che non posso toccare.
Eppure so che questo e altro ancora ci aspetta, al tuo ritorno. Sogno un futuro brillante con te, e i kilometri non possono impedire che ciò avvenga. Vedrai, amore mio.
Arriverà quel giorno in cui prenderai quella stramaledettissima laurea, e ti vedrò arrivare all’aeroporto, e quando mi vedrai lì ad aspettarti lascerai le valigie alla deriva e correrai verso di me, come nei film.
Sembra stupido, lo so, infantile, troppo. Ma non riesco a pensare ad altro, la mia mente si nutre di quei sorrisi che quel giorno saranno tutti per me, di quella luce nei tuoi occhi verdi che si rifletterà nelle mie iridi, e ti sentirò di nuovo, vicino a me, il tuo calore, il tuo respiro, i battiti del tuo cuore.
E poi ci prepareremo a vivere il resto dei nostri giorni. La nostra realtà insieme, il nostro mondo che si è fermato nella tua assenza e ricomincerà a girare solo quando sarai di nuovo qui con me.
 
 
 
Ps. Ti amo. 
   
 
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: AyrinL