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Autore: DominoRage    07/11/2012    0 recensioni
[Mi allontano dalle sue labbra, lo guardo, è bellissimo.
Lo bacio una volta, due volte, si dirige verso le scale. Passo le mie labbra sul quel collo bianco. Inizio a leccarglielo fino a farlo rabbrividire.
Passo sulle labbra. Tre. Mi fa scendere. Quattro. Apro la porta della sua camera. Cinque. Mi toglie la maglia. Sei. Poi smisi di contare.]
[“Sai, ho notato una cosa dei baristi” dice, facendomi ritornare alla realtà
“Che ci provano con quelle fighe?” mi fulmina per poi scoppiare a ridere
“In realtà si chiamano quasi tutti Mark, oppure Justin. “
“E quanti Justin e Mark hai incontrato fin ora?”
“Finora vincono i Mark. Di Justin conosco solo il cane di mia nonna”
“Il cane di tua nonna si chiama Justin?”
“Esatto, e la sua mucca Olivia. Strano nome per un mucca vero?” mi guarda per poi scoppiare a ridere. Porto la bottiglia alle labbra e prendo un gran sorso di birra. Mentre lei, con calma sorseggia la sua]
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Matthew Shadows, Nuovo personaggio, The Rev, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Rosaline P.O.V
La mattinata iniziò come al solito , il tenue raggio di sole mi svegliò prima delle altre , la sveglia sarebbe suonata tra mezz’ora ma per colpa di quel raggio mi svegliavo sempre prima , questo succede da tre anni.
Mi alzai stiracchiando ogni singola parte del corpo a partire dalle punte dei piedi a quelle delle mani , le spalle ed infine il collo. Andai in bagno , lavai freneticamente la faccia e mi guardai allo specchio, quel giorno i miei occhi tendevano al roseo e l’iride era grigia sarebbero diventanti rossi sta sera. Mi lavai , tolsi il pigiama e misi la divisa uscì dal bagno appena in tempo per la sveglia
“Forza ragazze in piedi” squittì Suor Lorenza , tra tutte era la mia preferita sempre gentile e dolce al contrario delle altre che tendevano ad essere acide e fredde come Suor Felicia.
“Buon giorno Suor Lorenza “ la salutai e uscì saltellando in direzione della mensa
“Oh Buon giorno anche a te Rosaline “ disse in lontananza , presi la solita scorciatoia per evitare Suor Felicia e i suoi cicchetti sul fatto che io stia troppo tempo con dei maschi , ma non ci davo molta attenzione. Presi la stradina dietro la piccola chiesetta , passai dietro la siepe e arrivai alla finestra del dormitorio n 7.
Quella finestra era sempre aperta ed era grande quindi ci passavo tranquillamente, dato che ero anche minuta questo giocava a mio favore. Sbirciai se prima fossero tutti svegli, bene via libera , entra con il mio che fare da casinara e saltai subito sul letto di Matt , l’unico ancora mezzo addormentato

“Ehi ragazzi” li salutai , ormai li conoscevo e non mi facevo problemi
“Rose “ mi salutarono in coro
“Forza Mr Fossette , svegliati “ era a cavalcioni su di lui e lo scuotevo per le spalle
“Rosaline lasciami stare” farfugliò qualcosa per poi affondare quell’enorme capa rasata nel cuscino
“Sanders , muovi quel culo “ dissi scuotendolo ancora per le spalle
“Rose , voglio dormire “ 
“La prossima volta passa meno tempo a farti le seghe e vai a dormire “ i ragazzi risero e io mi beccai un sguardo fulminio da Matt
“Black sei sempre così simpatica “ sbuffò e mi tolse da sopra di lui scendendo pesantemente dal letto
“Ehi e il bacio del Buon giorno?” dissi mettendo il broncio
“Oh mi scusi “ si avvicinò a me poggiando le labbra sui miei capelli bianchi
Mi sdrai sul letto , alzai le gambe che iniziai ad osservare , erano bianco latte , sottili e troppo magre , praticamente una scena orripilante, alzai lo sguardo e inizia ad contemplare le punte sporche di polvere degli anfibi
“Ehi Rose , quando metterai la divisa “ mi disse Cameron, un damerino , famiglia ricca , la sorella studia ad Oxford e lui si ritrova in collegio , pff sfigato
“Ma io sono in divisa “ dissi mentendomi a sedere
“No , non lo sei “
“Pazienza , andrò di nuovo in punizione “ come dire , quella cazzo di divisa la odio , siamo tutti uguali , una massa di pecore nere e bianche che pregato e studiano , io voglio distinguermi dalla massa così apportai delle leggere modifiche .
La camicia era a mezza manica , la gonna superava il ginocchio , al posto delle calze color carne avevo dei calzettoni grigi e invece di quelle orripilanti scarpe ortopediche , come le definivo io , avevo degli anfibi a metà polpaccio.

“Sandes hai fatto ?” urlai dal suo letto
“Un affimo “
“Cosa?” dissi incarnando un sopracciglio , uscì dal bagno con la bocca tutta biancastra e uno spazzolino in mano
“Aspetta mi sciacquo e sono pronto “ due secondi e uscì dal bagno tutto bello fresco
“Bene , possiamo andare “ disse mostrando le fossette
Ci dirigemmo verso la mensa , solito tavolo , la colazione come al solito faceva schifo , fiocchi d’avena . Perché ci davano i fiocchi d’avena , una pappina disgustosa che ricordava il vomito di un bambino di cinque mesi.

Colazione finita , erano le otto e mezza e alla prima ora avevo Storia , aula n 67.
“Anderson?”
“Presente”
“Black?”
“Eccomi “ sbracciai per farmi vedere dato che ero all’ultimo banco isolata ,come al solito, chissà se un giorno sarà occupato da qualcuno
“Bene ragazzi oggi parliamo di Caino e Adele “ storia del cristianesimo , la migliore , non tutti sanno ma la bibbia è piena di sangue tristezza e dolore , chi lo avrebbe mai detto ?
Seconda ora , Arte , ancora mi chiedevo perché c’era l’arte in un collegio come questo . E poi arte non potevi usare il nero , cosa ironica dato che le nostre divise erano tutte nere, dovevi usare colori che andavano dal grigio al bianco e dovevi raffigurare solo i paesaggi , solo quei paesaggi , niente di più.
Terza ora , Italiano , la peggiore . Lezione con Suor Felicia , e frecciatine dalle più troiette , ops non si può dire , diciamo dalle più antipatiche egoiste ed egocentriche ragazze che io abbia mai visto. Credo che siano le figlie del diavolo , tutte e tre bionde pelle chiara e occhi azzurri , cazzo fanno paura quando ti guardano, e poi dicono a me. Non ci faccio caso ormai ci sopravvivo da quando sono nata , anche se le parole colpiscono e feriscono io non sento più il dolore.
Quarta e ultima ora Matematica e poi pranzo. Volarono come al solito.
Mi diressi verso la mensa , e un braccio mi cinse il collo

“Ehi Rose come va?” non poteva essere , perché mi devono rompere così tanto
“Ciao Alexia , bene e tu?”
“Alla grande , ma io ti vedo un po’ stanca “
“No tranquilla sto bene “
“Dai te li porto io i libri “ mi tolse il braccio intorno al collo prendendo con forza i libri che con difficoltà gli diedi
“Alexia guarda non importa “ dissi tirando i libri dalla mia parte
“Ma io ti voglio aiutare “ disse tirando ancora di più
“Lasciali Alexia “ dissi ringhiando e tirando sempre di più , finalmente lascio e io caddi a terra
“Oh mi dispiace Rose , io volevo solo aiutarti” una lacrima mi solcò il viso e quando piango tutti mi evitano , solo perché i miei occhi tendono diventare rossi , alzai lo sguardo e la fissai intensamente. Sul volto gli si formo una smorfia di paura , spalancò leggermente la bocca sgranando gli occhi
“Cazzo Satana è in lei scappiamo prima che ci uccida “ urlò e così fece , prese a correre urlando Satana è qui , per fortuna le Suore non erano li. Ero stufa di questo stupido comportamento , mi odio cazzo , stupido albinismo di merda.
Mi avviai verso le mensa cercando di fermare le lacrime che ormai scendevano come cascate , mi sedetti al solito posto guardando in basso

“Chi è stato Rose? “
“Nessuno Matt “ mi asciugai anche l’ennesima lacrima mostrandoli un sorriso
“È Alexia vero?”
“Non è successo niente “
“Rose ti conosco troppo bene io, cosa ti ha fatto “ abbassai lo sguardo , che fu di nuovo alzato dalle dite di Matt sotto il mento
“Mi ha fatto cadere per terra e ha urlato Satana è qui scappate “ scoppiai di nuovo a piangere ma questa volta tra le sue braccia
“Rose , lasciale per stare “
“ È difficile Matt , fin troppo , sono stufa di questo comportamento di questa ignoranza , basta siamo nel ventesimo secolo e ancora c’è questa discriminazione?” alzai lo sguardo incrociando il suoi occhi così belli e luminosi , tendevano al verde smeraldo e l’iride era di colore oro , perché non posso avere degli occhi normali ? Voglio i suoi , sono così affascinanti e quando li guardi ti ci perdi sempre
“L’uomo non capirà mai , e poi Rose la tua malattia ti rende affascinate “
“Grazie” dissi soltanto mostrandoli un sorriso sincero

Erano le 16:00 , il sole filtrava nella finestra più grande della biblioteca cadendo tenue nella scrivania. Il tempo era troppo bello così decisi di uscire , ritornai in camera appoggiai i libri sul letto presi l’ombrello e uscì. Camminai nella strada più grande del giardino , l’ombrello mi riparava dal sole e dagli sguardi torvi di alcuni alunni , chissà se un giorno avrei potuto camminare senza l’ombrello. Mi adagiai nell’unica panca in marmo sotto l’ombra data dalla grande siepe che divideva l’istituto  dalla campagna, iniziai a dondolare le gambe facendo roteare l’ombrello. Anche se non ne avevo più bisogno mi piaceva tenerlo aperto
“Ehi Rose” alzai lo sguardo , era Matt e insieme a lui c’era un ragazzo poco più alto , non aveva la divisa , forze è un nuovo ragazzo pensai mentre si avvicinavano
“Ehi Matt”  Matt si accomodò affianco a me e io rivolsi lo sguardo al misterioso ragazzo. Capelli biondi un sparsi qua e là , una maglietta dei pantera , Jeans strappati e vans . La pelle era bianca e gli occhi erano azzurri con l’iride che tendeva al bianco, quel colore risaltava sul colorito pallido della sua pelle
“Ciao io sono Rosaline , e tu ?” dissi porgendoli la mano che lui prese volentieri
“Oh mi chiamo James , ma mi puoi chiamare Jimmy” 
“Siediti pure “ dissi invitandolo vicino a me , si sedetti e portai  davanti  l’ombrello che chiusi, spostai le gambe su quelle di Matt , il quale prese ad accarezzarle
“Allora James , perché sei qui?” dissi rivolgendoli un sorriso
“Oh… ehm … si , certo, sono stato espulso”
“Sei un ribelle?”
“Certo madame “ mi fece ridere , è simpatico
“Sai anche io sono stata espulsa una volta” dissi fiera
“ Tu ? che sembri così innocente sei stata espulsa?”
“Esatto “ dissi accennando un si con la testa
“E cosa hai fatto?”
“Ho imbrattato la scuola “ dissi divertita.
Spostai il sedere sulle gambe di Matt poggiando la testa su quelle di Jimmy, mi piace questo ragazzo.

“Allora sotto questo viso d’angelo esiste una ribelle “ disse accennando un sorriso che contagiava il colore vivo degli occhi
“Sono più stronza di Satana” lo feci ridere , la sua risata è un dolce suono per le miei orecchie
Stemmo così a lungo , era piacevole sentire la sua mano tra i miei capelli e lo sfiorare dei polpastrelli di Matt sulle mie gambe. Gli piace il Metal , odia i ragni e suona la batteria , il suo migliore amico è Brian , ok Rose smettila , sembri un fan impazzita che conosce ogni signola cosa del suo batterista preferito . Chissà se prova qualcosa per me? Smettila Rosaline , nessuno ti vuole guarda come sei conciata , sembri una di quelle bambole di porcellana che fanno venire i brividi ogni volta che le osservi. Secondo te uno come lui vuole avere come ragazza una bambola assassina? No , di sicuro sarà attratto da Alexia , lei è perfetta e tutti la vogliono nell’istituto , la vorrà anche lui.
“Ehi Mr fossette che ore sono?”
“Le cinque e mezza “
“Cazzo , sono in ritardo “
“Per cosa?”
“Devo andare a suonare per la messa di domani , cristo non ne ho voglia ma mi devo allenare “ mi alzai velocemente , presi l’ombrello che aprì dato che il solo ancora picchiava
“Ci vediamo sta sera Matt , ci sarai anche tu Jimmy?” dissi con leggero imbarazzo

“C-Certo , ci sarò”  gli si formò un tonalità rosea sulle guance , forse gli piaccio? Smettila Rosaline. Diedi un bacio sulla guancia a Matt e me ne andai correndo , chissà come reagirà sta sera alla vista dei miei occhi







Zaalveee , Diamond è tornate * stappa champagne* ok lo champagne non serve.
Sono tornata più forte che mai . Vorrei dire una cosuccio , non credo che chi soffra di Albinismo  tende ad avere gli occhi rossi sotto la luce lunare , l'ho sparata a culo per rendere affascinante e misteriosa la ragazza . 
Non posso dirvi altro che , spero che vi sia piaciuto tantisssssimmoooo e niente basta mi dileguo * si dilegua*
Baci Diamond :33
  
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