Storie originali > Generale
Ricorda la storia  |      
Autore: Infected Heart    07/11/2012    3 recensioni
Debutto col botto di una cantautrice in erba.
Genere: Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                            "La cosa più difficile quando si suona il pianoforte é far dimenticare che ha dei martelli."
                                                                                                             Claude Debussy
 
Crash. Crash. Crash. “Crash” fa il quadro, quando cade dal pianoforte elettrico. Era il leggìo di fortuna. Proseguo, più energica, senza spartito. E “crash” fa il mio cuore, quando tale supporto cade una seconda volta dopo che mio padre, da attento soccorritore, l’ha posizionato nuovamente sopra la tastiera di legno. Ma le parole le ho mai veramente lette su quel foglio, scivolato insieme alla cornice? Il vetro si sfracella al suolo, in mille pezzi, invisibili ai miei occhi appannati dalla concentrazione. Eppure io rimango intera. Impassibile, insensibile. Orgogliosa e sorridente. Mi sento di ferro, nonostante dall’esterno io mi osservi così vulnerabile. Continuo a pestare i tasti bianchi e neri, con ancora più aggressività. Sì, sento quelle note così mie riempire la sala del buffet, all'interno del bar dove mi sto esibendo. Così mi sento meglio, il suono copre l’imbarazzo, come velluto. Decisa, vado avanti, anche quando la sorella di colei che mi accompagna col bongo, va a parlare con quest’ultima, nel bel mezzo della prima canzone. Suono più forte. Sembro quasi un automa. Però è una sensazione piacevole: la paura è scemata negli accordi, e rivolgo un’occhiata un po’ indecisa a Paola, suddetta musicista, cantante e amica in questa mia, nostra, avventura. Spero che comprenda il mio segnale per la conclusione, e lei, puntuale, non mi delude. Si ferma esattamente quando mi fermo io. Prodi di intraprendenza ed improvvisazione negli imprevisti del mestiere, ci scambiamo un sorriso di soddisfatto conforto. La musica sfuma dalle mie mani, e io sono libera. Libera dall’oppressione dei giudizi paesani; della gente che ho sempre disprezzato, e, perché no, considerato con sufficienza e superiorità, durante lo scorrere dei miei quasi ventun anni. Libera del peso che facevo su me stessa, nell’inadeguatezza delle situazioni, nelle circostanze da buon viso a cattivo gioco; nelle malizie che detesto più di ogni altra cosa. Evidentemente non sono fatta per le regole e convenzioni sociali di questo mondo: Sorrisi di circostanza, doppia faccia, cose nascoste, persone che fanno il terzo grado solo per impicciarsi e sputare sentenze senza nemmeno conoscerti. Ma ora sto giocando secondo le mie, di regole. Ancora sciolta da un’altra catena. Tre volte libera. Libera di essere ciò che sono. Questa sera, nel mio debutto come cantautrice, nel primo gradino di una scala di speranza; e soprattutto nel mio quotidiano. E’ la rivincita che aspettavo da una vita. Il mio riscatto sono io. E’ tutto in me, ed è una ricchezza che ormai nessuno potrà togliermi. Vera, tanto quanto me la sono guadagnata con le lacrime. Sincera forza universale. Come la musica eterna che permea ogni atomo del mondo. Dentro me, per sempre.

“Dimmi cosa dovrei fare? Dimmi, se devo ancora aspettare il riscatto alla storia che ho. Chiudi gli occhi e si apre la vita. Il cambiamento che vuoi nel mondo è in te. Ti accorgi da come guardi in faccia i tuoi boia, che il riscatto in fondo sei…
La mente che trova un leggero equilibrio. Il cuore che soffoca ogni tanto il respiro. I pianti frustrati per il globo che vuoi . Ma cosa vuoi? Tanto sai che il riscatto sei te!
Dimmi, hai capito cosa fare? Sai, io devo ancora aspettare il futuro che guardo e già ho. Chiudo gli occhi e si apre la vita. Il cambiamento che voglio nel mondo è in me. Mi accorgo da come io affondo nel tempo, che il canto è espresso in me.”
                                                                                   (testo by Giulia Dogliatti.)
 
“Don't question why she needs to be so free.
She'll tell you it's the only way to be .
She just can't be chained 
To a life where nothing's gained 
And nothing's lost .
At such a cost .

There's no time to lose, I heard her say .
Catch your dreams before they slip away .
She would never say where she came from 
Yesterday don't matter if it's gone .”
                                                                    (Ruby Tuesday, Rolling Stones.)

 
http://www.youtube.com/watch?v=q4E2R_xqesA  (Ecco Ruby Tuesday nella versione di Franco Battiato, che apprezzo particolarmente.)
 
http://www.youtube.com/watch?v=ZmEp8biTsV4
“I'm neither Muslim nor Hindu.
Non sono mussulmano nè induista. 
Nor Christian nor Buddhist .
Nè cristiano nè buddhista. 
I'm not for the hammer. 
Non sono per il martello 
Neither for the sickle. 
Nè per la falce .
BECAUSE I’M A MUSICIAN.
Perché sono un Musicista.”
                                                   (I’m That, Franco Battiato.)

NOTE DELL’AUTRICE: Questa piccola fetta della mia vita la dedico alla Musica. Linguaggio universale che va al di là di ogni barriera sociale, culturale, religiosa, e soprattutto riesce ad oltrepassare la più ostica: quella dell’Io. Grazie a te, Musa.
-Le prime parole citate tra virgolette alla fine della One Shot, fanno parte del testo di un mio brano musicale, che al momento non ha ancora un titolo.
-Qui la traduzione delle parole di Ruby Tuesday dei Rolling Stones:
“Non chiedere perché lei ha bisogno di essere così libera. Ti risponderà che è l’unico modo di Essere. Semplicemente lei non può essere incatenata ad una vita in cui niente è guadagnato e niente è perduto. A un così grande prezzo. –Non c’è tempo da perdere- L’ho sentita dire. Afferra i tuoi sogni prima che scivolinino via. Lei non dirà mai da dove proviene. Non importa se ieri è passato.”

-Ringrazio di cuore chi ha avuto la pazienza di leggere questo mio minuscolo scritto. Spero vi sia piaciuto. E di essere riuscita a trasmettervi tutto l’amore che provo per la cosa più importante della mia vita, la mia passione. Insomma…la Musica. Ovviamente anche le critiche sono bene accette. Un grazie enorme a chi vorrà commentare, in modo positivo o negativo che sia.
Infected Heart
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Generale / Vai alla pagina dell'autore: Infected Heart