Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |      
Autore: Pink_Lover    07/11/2012    0 recensioni
Priscilla Snow. Anni 16. Occhi glaciali, capelli corvini. Altezza poco più di un fucile . ecco i miei dati che vengono impressi su un pezzo di carta non troppo grande, con accanto una macchietta di sangue prelevatami dall’indice della mano destra proprio come ad ogni edizione degli Hunger Games passati. Ora capisco.
La fine è e potrebbe essere diversa.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Priscilla Snow. Anni 16. Occhi glaciali, capelli corvini. Altezza poco più di un fucile . ecco i miei dati che vengono impressi su un pezzo di carta non troppo grande, con accanto una macchietta di sangue prelevatami dall’indice della mano destra proprio come ad ogni edizione degli Hunger Games passati. Ora capisco.
Probabilmente in una stanza grande, fredda, intorno ad un tavolo ,lei la Ghiandaia Imitatrice ,alias Katniss Everdeen –ex distretto 12, e vincitrice dei 74 HG , con la Presidente-vipera Coin  e altri suoi tirapiedi avranno deciso di avere una nuova, ultima, ma memorabile Mietitura.
 
La mietitura di quest’anno, però, metterà in salvo tutti i ragazzi, dai 12 ai 18, dei Distretti di Panem. Quest’anno toccherà a me. A me come ad altri 23 ragazzini di Capital City. I ribelli vogliono questo: un’ultima edizione da far ricordare  a noi. Noi che per anni li abbiamo sfruttati,e derisi e in un certo senso, condannati a morte certa. 
Poi se si aggiunge a ciò, anche il fatto che io sia la nipote dell’ acerrimo nemico di Katniss, nonché presidente (o ex presidente) di Panem , La  Coin- vipera  capo ribelli – avrà sicuramente manipolato quelle ampolle contenenti i nomi dei tributi di Capital . Lei vorrà certamente che io finisca buttata in un’arena, soffrendo la fame, o la sete  o comunque patendo qualche strana malattia. Lo avrà fatto certamente per una sorta di divertimento personale. Non si parla di vendetta. Quella l’ha già avuta uccidendo mio zio.
 
Vengo strattonata da due omoni vestiti di marrone verso un recinto di corda, dove ci sono altre ragazze della mia età. Giro la testa a destra, poi a sinistra. Una distesa ordinata di ragazzi e ragazze, opportunamente divisi, mi fa capire (per la prima volta) quanto terrore abbiano avuto i ragazzi dei distretti per tutti quest’anni.
 
Siamo alla Mietitura.
Vedo prendere posizione al centro del palco Haymitch , vecchio mentore dei tributi del distretto dodici. Accanto a lui subito sale una donna. Ha lunghi capelli lisci ,biondi. Da qualche tatuaggio sulla pelle verdognola, capisco che è Effie Trinket. Era una di Capital anche lei, ma a quanto pare è stata portata dall’altra parte: i ribelli.
 
Come ogni edizione, fedele a se stessa, urlacchia nel microfono:-salve! Felici Hunger Games a tutti! E possa la fortuna essere sempre a vostro favore!-  si sporge verso l’ampolla di sinistra – Prima le signore!- annuncia come sempre. In quella manciata di secondi sono convinta che la Coin abbia riempito la ciotola con foglietti contenenti solo il mio nome. Ho la sensazione che sarò la prima e ultima ragazza per quest’edizione. E non mi sbaglio. – Priscilla Snow! Dove sei cara? Fatti vedere! Sali coraggio!- .
 
La mia testa non ha ancora collegato il fatto che io sia stata scelta per andare in contro a morte certa. Vengo scortata da altri omoni marroni verso il palco , e mi posizionano accanto a Effie. Ora tocca agli uomini. –umh- emette dalla sua bocca senza più rossetto, forse perché indecisa. Prosegue-  Alexander  Ludwig-
 
Ci scambiamo un’occhiata di dispiacere, mentre Effie Trinket concludeva la cerimonia con la solita frase- felici Hunger Games a tutti!- .
 
Fummo trascinati con poca grazia verso un’overcraft.
Si presentò davanti ai nostri occhi una scaletta che percorremmo, fino ad arrivare dentro. Trovammo altri ragazzini ,che come noi, erano stati prelevati da capital city, per poi essere stati scelti nelle mietiture degli altri distretti.
 
Credo che per questa volta, la sfilata dei carri con i tributi verrà saltata e ci spediranno direttamente nell’arena a combattere. Ma mi sbaglio. Atterriamo in un palazzo in cui, dovremmo allenarci per scoprire il nostro ‘talento’ .
 
Ci stiamo già allenando. Abbiamo addosso una tuta aderente nera, con il nostro nome sulla schiena.
Mi avvicinai alle armi. A quelle splendide e luccicanti lame .
 
Miro ad un manichino di paglia distante da me una ventina di metri. Scaglio con naturalezza il coltello più bello nel ‘cuore’ di costui. Il silenzio regnava . ero leggermente osservata.
 
 
Un talento amaro, ma pur sempre una mia dote, è quella di lanciare coltelli con una precisione sovrannaturale.
 
Ora ero un po’ più sicura di me, gli altri mi temono.
 
 
ARENA.
 
Giorno dell’entrata nell’arena; una sensazione di vomito mista a eccitazione ed adrenalina mi scorre nelle vene. Voglio iniziare a mietere vittime . voglio vincere. Devo. Non vedo da un giorno il tributo maschio del mio ‘distretto’ . non lo conoscevo prima d’ora, ma mi bastò uno sguardo per capire quale fosse il suo talento. L’astuzia.
 
L’edizione di Katniss e Peeta aveva già visto un’intelligenza del genere. Era posseduta da Faccia di Volpe. Una ragazzina della mia età che morì per sfortuna, per la sfortuna del non aver riconosciuto quelle bacche letali.
 
Intorno a me solo verde dei boschi. Avanti a me la Cornucopia,detta propriamente : bagno di sangue. Ci gettiamo verso le armi . afferro un coltello e mi giro di scatto pugnalando un ragazzino bruno. Cade morto. La mia prima vittima.
 
La sensazione di potere che mi da quella morte è fantastica. Così mi spingo verso gli altri colpendo e affondando sempre più tributi .
 
Credo di aver contato una 15 di vittime .
Decido di ritirarmi nei boschi. Vado subito alla ricerca di una grotta, dove passare la notte incombente.
Il mio sonno è disturbato da colpi di cannone che stanno a testimoniare atre vittime. Siamo rimasti in 4 già dal primo giorno. I miei avversari saranno scuramente il ragazzo del 3  capace di correre , la ragazza del 7(non riesco ancora a decifrare la sua abilità, ma penso sia la mimetica), e il mio compagno abile anche lui con le armi, principalmente con le lance.
 
Sono passati due giorni,  in cui gli strateghi dei ribelli  hanno cercato di radunarci per farci incontrare per avere uno scontro. Hanno fatto ciò mandando uccelli , meglio conosciuti come ibridi, che mi hanno dilaniato gambe e braccia.
 
Ora corro dolorante vicino al ruscello. Inseguita da altri ibridi. Le infezioni delle lacerazioni sulla mia carne sono lancinanti.
 
Sento il cannone, segno che un altro tributo è caduto. Siamo in 3.
 
Decido di buttare le armi e tuffarmi nell’acqua gelida.  Solo dopo esserci dentro capisco che non è acqua normale. Ha un colorito giallognolo, quasi fosse the alla pesca. Scappo fuori di lì e vedo la mia pelle sciogliersi. Non provoca dolore, solo un caldo atroce. Mi accascio attera tirando qualche urlo. In lontananza sento dei passi , sempre più vicini. Eccolo lì. Alexander . ha in mano uno dei miei coltelli , lo deve aver trovato  mentre scappavo. Si avvicina a me con fare docile.
 
i suoi occhi rossi per la terza volta si incastravano con i miei glaciali. Siamo opposti, forse. So così  poco su di lui, ma mi sembra di conoscerlo da una vita.  Un sorriso sghembo appare sul suo viso sporco, dando vita a due adorabili fossette.
 
Sono ancora cosciente, ma per poco. Mi sussurra :- ei lo sai che ti ho sempre amata?.- ma come faceva ad amarmi se nemmeno lo conoscevo? Probabilmente non lo scoprirò mai. Si sporse verso di me, accarezzandomi una guancia . mi baciò. ma il peggio venne dopo.
 
Un dolore ancora più forte dell’acido fu quello del suo coltello impiantato nel mio stomaco.  Lentamente gli dissi- girati.-  feci in tempo a dirgli quelle parole e vederlo uccidere  l’ultimo tributo per poi vedere solo una luce bianca e poi il silenzio si diffuse intorno a me. Ero morta.
 
 
Come da procedura il cannone sparò e la voce annunciò: - congratulazioni, ecco a voi il vincitore degli ultimi Hunger Games-.
 
 
Alex vivrà d’ora in poi con una bottiglia di alcool in mano, al buio, nella casa riservatagli nel villaggio dei vincitori nel distretto 12, fino alla fine dei suoi giorni.
  
#spazio me:
è la mia prima flashfic :) spero vi piaccia, scusate gli errori grammaticali. 
 
 
  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Pink_Lover