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Autore: Love me please_    07/11/2012    3 recensioni
Lei è solo una piccola ragazza che è crescuta troppo in fretta, strappata precocemente alla sua infanzia e gettata nel mondo.
Che rimembra il suo passato ad ogni piccolo respiro.
Genere: Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
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Camminava lungo la striscia bianca della strada, era notte fonda ormai. Ma lei amava scendere giù nella strada di casa e camminare un pò, era come se quell'aria fredda di novembre la facesse sentire meglio. Come suo solito prese la sua wiston blue e iniziò a fumare. Era un maledetto vizio che non riusciva a togliersi. Amava sentire il retrogusto amaro del fumo in bocca, si inebriava di esso e ne riempiva i polmoni fino a sentire il fiato mancare. Quello era il sapore della vita e lei lo sapeva bene. Ripercorreva mentalmente la sua giornata, e ancora una volta era uscita stampandosi un sorrido in faccia facendo finta di non sapere che la sua amica le mentiva. Era talmente abbituata a sentirla mentire, che le risultava diffcile credere perfino a un suo ''ti voglio bene''. Aveva sempre desiderato che un giorno le potesse spiegare il perchè di tutte quelle bugie. Come sempre le tornarono in mente altri pensieri. Era un periodo strano per lei, non riusciva a sopportare più nulla. Spesso era triste e stava zitta ascoltando i ''grandi'' problemi superficiali di tutti. Nessuno si interessava davvero a sapere cosa avesse. Si basavano sempre sulle apparenze, su quei capelli lisci sempre in ordine e quelle unghie lunghe sempre tinte. Lo sapeva bene che lei era l'oggetto dei desideri di tanti, perchè era bella, anche se non si sentiva per niente così. Tutti la guardavano come una bambola senz'anima. Serviva solo a soddisfare le loro voglie per poi essere gettata via, inutile ormai. Nessuno si accorgeva delle crepe che creavano dentro di lei. Sperava sempre che al mondo ci fosse qualcuno meglio di così, qualcuno che volesse davvero stringerla, qualcuno che volesse sapere perchè non ridesse più. Eppure loro la osservavano ma proprio non riuscivano a guardare sotto la sua pelle candida. Era da tanto che nessuno la guardava nei suoi immensi ed enormi occhi verdi e quando ogni tanto capitava che qualcuno lo facevesse per sbaglio si sorprendeva. Dietro quelle piccole macchioline marroni incastrate in quel verde spento ormai, si nascondeva un'intero universo inesplorato. Aveva smesso di essere la solita ragazza dolce, era diventata fredda, come se il vento freddo dell'inverno le avesse gelato il cuore. Non abbracciava più nessuno, si limitava ad ascoltare e ogni tanto perdersi nei suoi inutili pensieri. Era una bambina che giocava a fare la donna, strappata troppo presto da un'infanzia traumatica. Era come se lei per 14 anni non fosse esistita. Non sapeva quale fosse il sapore di una ninna nanna, di una storia letta per farla dormire. Era abbituata a riempire il cuscino di lacrime, sperando che il giorno dopo sarebbe stato migliore ma sapendo che non sarebbe cambiato nulla. Ma quella piccola bimba non riusciva ad odiare, perchè anche se le si faceva del male continuava ad amare e sorridere sempre, per poi nascondersi nel primo angolino buio della sua stanza. Crescendo sperava che quelle dolci favole che tanto conosceva si sarebbero realizzate per poi come sempre rimanerne delusa. Le capitavano giorni in cui si sdraiava sul letto con il solo desiderio di essere abbracciata per ore e ore, ma ormai era talmente fredda che difficilmente sopportava il contanto fisico con qualcuno. Tendeva sempre a sviare i discorsi su di lei o su i suoi sentimenti. Era stanca di parlare stanca di sperare che qualcuno la potesse amare davvero. Piccola dentro vuota fuori.
  
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