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Autore: Eris_Malfoy    08/11/2012    7 recensioni
Questa è la mia prima long,siate clementi. Parla di Eris, 16anni, che presto scoprirà una verità che stravolgerà la sua vita. E fra momenti comici e tristi,amicizie e delusioni un nuovo amore sboccerà. Spero che lascerete una recensione,mi renderebbe molto felici. Vabbe,ora vi lascio,buona lettura ;D
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nico di Angelo, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perchè non ti fidi di me?



-Per caso conosci Annabeth Chase?-

Mia madre mi guarda come se le avessi detto che ha uno scarafaggio sulla spalla. Chissà perché, mi domando.
— Non so proprio chi sia. — mi risponde dopo un attimo di smarrimento.

Mmh…sento puzza di bruciato. In effetti c’è puzza… OH MIO DIO!

— Mamma, il risotto si sta bruciando! — esclamo correndo in cucina, seguita da mia madre che borbotta frasi incomprensibili. Capisco solo le parole “perizoma” e “Zeus”.

Ma che senso hanno? Credo proprio che io e lei dovremmo fare una bella chiacchierata sul suo modo di parlare.

— Mamma, cerca di salvarlo! — urlo tra la confusione. Sembrerò egoista, ma dovete capirmi: il risotto lo prepara solo una volta al mese, visto che ci impiega molto a farlo, e per me ogni volta è preziosa.
— Oh certo! Non ti preoccupare di tua madre che rischia di ustionarsi, pensa al risotto! — esclama ironica mia mamma. In effetti ha ragione, avrei dovuto pensare prima a lei, ma ormai è fatta.
Dopo dieci minuti di urla, gemiti di dolore dovuti a bruciature, imprecazioni di tutti i tipi (tra cui anche “per tutti i boxer a cuori rossi di Ares!” di mia madre) e un’accurata medicazione alle braccia (non per me, ma per mia mamma), siamo riuscite a salvare il risotto che era destinato ad una triste e drammatica fine.
— Menomale, l’abbiamo scampata! — sospira mia madre, gettandosi a peso morto su una delle sedie.
Tranquilla, non mi sono certo dimenticata del nostro discorso.
— Comunque è strano il fatto che tu non la conosca, oggi ha chiesto di te — dico fissandola con la mia espressione da "è meglio-se-mi-dici-la-verità".
Lei esita, sta cercando delle scuse di sicuro, ma tanto io non me le berrò, sono troppo furba. Alla fine decide di rispondermi. — Tesoro, adesso non è il momento per parlarne, te lo dirò un’altra volta. Andiamo a mangiare, su! Dopo tutte le ustioni che mi sono procurata è il minimo. —

Pensa davvero di poter terminare la nostra conversazione in questo modo?

— Eh no! Non mi puoi liquidare con una di quelle frasi da film del tipo “Te lo spiegherò quando sarai più grande”! Io voglio saperlo ora! —
Lo so che mi sto comportando da bambina capricciosa, ma io devo saperlo. Finora non ci sono mai stati segreti tra me e lei, o almeno così credevo. Al momento non ne sono più sicura.
La guardo attendendo una risposta.
— Eris, io vorrei dirtelo, davvero, ma non posso. Ti metterei in pericolo — mormora mia mamma ad occhi bassi.

Non mi dire che ti sei messa contro un gruppo di mafiosi che adesso vuole uccidere te e tutta la tua famiglia (che poi sarei solo io)!

Dopo un silenzio che sembra infinito riprendo la parola.
Perché non ti fidi di me? —. Stavolta uso un tono rassegnato, quasi deluso. In queste sei parole ho espresso tutta la mia frustrazione, la mia delusione nei suoi confronti. Non mi sono mai lamentata del fatto che non mi dicesse nulla di mio padre, ma questa volta è diverso.
Lei non vuole dirmi una cosa che molto probabilmente mi riguarda e questo mi fa male. Fa male perché ha un segreto e tra noi non ci sono segreti, fa male perché non si fida a dirmelo. Ma cosa c’è di così tanto importante che non può rivelarmi?
Mia madre si ferma un attimo. Forse anche lei sta pensando le mie stesse cose.
— Facciamo così, ne discuteremo domani, quando saremo più lucide, prima devo parlare con una persona. Che ne dici? —
— Va bene — borbotto scocciata, incrociando le braccia al petto.
— Dai vieni qui. Lo sai che ti voglio bene e tutto ciò che faccio, lo faccio solo per te —
Mi prende con dolcezza. Mi godo il calore di quell’abbraccio. È così bello stare tra le braccia di una persona che ti vuole bene. È rassicurante e ti fa sentire amata. Ed io ne ho proprio bisogno in questo momento. Ho bisogno di sapere che c’è qualcuno con me, che non sono sola.
— Scusa se me la sono presa con te, non devo comportarmi in quel modo — sussurro.
— È tutto apposto, non fa niente. Che ne dici se adesso andiamo a mangiare quel benedetto risotto che ce ne ha fatte passare di tutti i colori? — mi chiede sorridendomi. Un sorriso sincero, vero, che emana felicità e serenità. Adoro il suo sorriso, è come un tranquillante per me, quando sono triste mi basta vederlo e tutto si sistema.
— Sì — rispondo semplicemente. 
 
La serata è stata fantastica.
Dopo aver cenato e ripulito la cucina, io e la mamma ci siamo accomodate sul divano a guardare un film, munite di popcorn. Abbiamo passato tutto il tempo a criticare il modo di recitare degli attori, a farne buffe imitazioni ed a tirarci addosso il cibo. Quando i popcorn sono finiti, abbiamo afferrato i cuscini, iniziando un'intensa lotta a suon di guanciali. Alla fine, il salotto era sommerso interamente da popcorn e piume.
Era da tanto che non passavamo insieme una serata così divertente.
Quando ero piccola giocavamo spesso con le bambole. Non fraintendetemi, non con le Barbie (quelle le detestavo, difatti gli tagliavo sempre i capelli!), ma con le bambole dei guerrieri.
Qualche volta la mamma fingeva di essere una strega ed io ero l'eroina che doveva sconfiggerla. Altre volte ancora, ci sedevamo in cucina a mangiare caramelle e a scherzare. È sempre stato in questo modo, solo noi due, e a me è sempre andato benissimo così.

Sono le undici e decido di andare a dormire perché domani ho scuola. Per fortuna oggi è giovedì, così domani potrò rilassarmi in santa pace.
Prima di coricarmi, vado a lavarmi i denti. Passando per il corridoio, sento la voce di mia madre che si trova nella sua stanza. Probabilmente è al telefono con un suo collega di lavoro. Sto passando oltre la porta della sua camera, quando sento una frase che mi attira. Di solito io non origlio le conversazioni, ma ho il presentimento che stiano parlando di me e vorrei sapere cosa stanno dicendo.
— ... Annabeth come stai? —

È possibile che la mamma stia parlando con la mia professoressa?

D'un tratto assumo un'espressione che non saprei definire: la voce della professoressa Chase risuona davvero dall'altro capo della porta! Probabilmente mia madre ha inserito il vivavoce. Mi accuccio silenziosamente verso la serratura, tendendo le orecchie.
— Bene, grazie! Ho visto Eris, oggi. È quello che penso lei sia? —

Che cosa dovrei essere? Un mostro? Un mutante? Un fenomeno da baraccone? Mia madre non le risponde subito.
— Sì. — ammette poi, con un tono di voce rassegnato.
— Dobbiamo portarla via. — dice Annabeth.

Portarmi dove? Io non mi muovo da qui!

— No, non voglio che si metta in pericolo, la proteggerò io. —

Proteggermi da cosa? Parla, mamma!

— Non potrai stare con lei per sempre... inoltre prima o poi lo scoprirà da sola. — ribatte la prof.
— Lo so che non posso, ma non voglio che vada. Se scoprisse la verità non mi perdonerebbe mai per non averglielo detto. — confessa mia madre con voce flebile.

Mamma cos'è che non ti perdonerei mai? Perché non vuoi dirmelo?

Scuoto la testa amareggiata e me ne torno in camera, non voglio più sentire il loro discorso. Mi metto subito a letto, sperando di addormentarmi presto, ma le domande che mi vorticano in testa me lo impediscono.

Qual è questo grande segreto? Perché non me lo vuole dire? Riguarda forse mio padre?

E con queste ultime questioni irrisolte, cado fra le braccia di Morfeo, in un sonno senza sogni. 



Salve a tutti!

Piaciuto il capitolo? Spero di sì!  

Allora, Eris capisce che c’è un segreto che non vogliono dirle, ma presto scoprirà di cosa si tratta ;)

Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno recensito e hanno messo la storia tra le preferite/ricordate/seguite, mi fate tanto felice :D

Vorrei ringraziare specialmente  Freshlyfriedfreshflesh che ha accettato di essere la mia beta reader, grazie!

Ok, io ho finito, vi dico solo che nel prossimo capitolo succederà qualcosa di molto importante ;p

Baci

Eris


 
  
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