08/11/2012
3 recensioniLe mani in tasca,strette in due pugni,segnavano la sofferenza nel lasciare quel posto che aveva tracciato i suoi momenti adolescenziali.
Una gamba era piegata,avendo poggiato la pianta del piede sul muro bianco.
I suoi ricci castani,cadevano a picco sulle palpebre dei suoi occhi verde smeraldo,facendoli socchiudere qualche volta.
Polvere d'intonaco cadde dal soffitto e lui dovette scuotersi i capelli,spostandosi definitivamente da quel posto.
Sospirò osservando la stanza deserta,doe un tempo c'era il suo bel letto rettangolare con il piumone blu che adorava,poi passò ad osservare i muri dove prima si trovavano i suoi poster preferiti: Beatles,Take That,Michael Bublè.
Quei cantanti che l'avevano spinto ad andare avanti,l'avevano spronato a tentare la sua carriera da cantante.
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Ricordò l'ansia che aveva avuto prima di prendere la macchina con i suoi familiari ed andare a fare quel provino che gli avrebbe cambiato la vita per sempre.
Ricordò i pianti spesi sul cuscino rosso,perchè nessuno l'accettava o perchè nessuno lo capiva.
I pianti per qualche ragazza che lui aveva davvero amato ma loro per colpa della gente che lo giudicava 'poco di buono' ,si erano allontanate.
Ripensò a quel bambino dai capelli ricci e folti con gli occhi color speranza che adorava giocare con sua sorella,che aveva provato a formare una band con i suoi compagni di scuola.
Ed infine ripensò a quel ragazzino che aveva dovuto subire la separazione dei genitori,aveva versato lacrime,ma era sempre rimasto forte.
Quanta strada aveva fatto fino ad allora?
Parecchia,dicevano.
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Ora era cresciuto,era diventato un uomo maturo,con una famiglia e dei figli,ma un uomo che non stava seguendo più il suo sogno: non stava più trasmettendo emozioni a milioni di ragazze.
Era tornato una persona normale.
Semplicemente era tornato Harry Edward Styles di anni fa,il ragazzino della cittadina di Holmes Chapel,dalla tanta vivacità e sfacciataggine,solo più cresciuto.
Ora cantava "Isn't she lovely" a sua figlia,dai capelli ricci e ramati come i suoi,che al suono della sua voce esultava sempre.
E per una volta,quando cantava per la figlia,tornava su quel palco dove prendeva il microfono facendo vibrare le sue corde vocali,facendo sognare ed emozionare milioni di ragazze.
Quelle ragazze che l'avevano sempre seguito nonostante subivano insulti e prese in giro,nonostante le giudicavano in modo così disprezzato da farle disperare.
Prima non conosceva perfettamente il valore del sacrificio, della lealtà verso il proprio idolo e quelle ragazze,le sue ragazze,gli avevano dimostrato che se il cuore batte insieme a quello del proprio idolo,tutto si può superare.
Anche gli ostacoli che si credono più difficili,ma che in realtà non sono.
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Infine,all'ultimo,ricordò le persone più importanti della sua vita: quattro ragazzi che insieme a lui avevano realizzato tanti loro sogni.
Quattro ragazzi che lui aveva sempre considerato fratelli,migliori amici,cantanti della propria band.
Quelle quattro teste vuote con cui aveva passato i momenti più belli della sua carriera.
Ed ognuno di quei quattro ragazzi,con i suoi stessi sogni,ora stava intraprendendo una carriera diversa,ora aveva una famiglia.
Ma Harry non si sarebbe mai dimenticato della formazione della band, di quel fatidico 'Sì',dei giudici.
Non si sarebbe mai dimenticato che anche semplicemente con Torn,iniziò ad aprire i cuori di quelle ragazze che sarebbero diventate directioner.
Harry non si sarebbe mai dimenticato di Liam Payne,Louis Tomlinson,Niall Horan e Zayn Malik.
Harry non si sarebbe mai dimenticato della bromance nata con il suo migliore amico Louis.
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Fece due passi indietro,spegnendo le ultime luci di quella stanza,ed uscì da essa,chiudendo dietro di sè anche tutti i ricordi di un tempo.
Quei ricordi che sarebbero sempre rimasti indelebili e non si sarebbero mai e poi mai cancellati.
