In questa notte di
pioggia
Serie: Full Metal Alchemist
Pairing: RoyXEd
Note: Shonen ai
Piove.
Ed io odio la pioggia.
Simboleggia tante cose, forse
addirittura troppe.
Rappresenta la malinconia, rappresenta la mia debolezza, rappresenta la purificazione.
Piove incessantemente da due
giorni.
Credo che sia un segno: oggi è
l’anniversario della morte dei due Rockbell ed
io sono stato il loro carnefice anzi, sono stato
l’arma che li ha uccisi; è come se questo temporale si fosse premurato di
non farmelo dimenticare.
Piove e i miei ricordi tentano di
scivolare via con l’acqua, ma non posso permetterglielo: mi servono per
andare avanti, ho bisogno di loro per ricordare a me stesso ed agli altri il
motivo per cui io, Roy
Mustang, arriverò in alto.
È già da qualche ora che sono
uscito da casa; sto camminando per le strade deserte, girovagando qua e là
senza una meta precisa. O per meglio dire, senza voler
raggiungere la meta: avevo intenzione di andare a trovare Hughes,
al cimitero. È una vita che non ci vado, a volte
perché il lavoro me lo impedisce, troppe altre perché non ne trovo il coraggio.
E nemmeno oggi faccio eccezione…
Troppi pensieri, troppe
preoccupazioni mi affollano la mente, rendendomi difficile il solo riflettere;
dovrei cominciare ad attivarmi per mantenere la promessa fatta, dovrei
prepararmi allo scontro finale che, purtroppo, sono
sicuro arriverà presto.
Ma non ci riesco.
La mia mente è concentrata su di
un'unica cosa, su di un’unica persona:
l’alchimista bambino che si comporta troppo da adulto; l’unico che
è riuscito a strapparmi via il cuore e a non rendersene nemmeno conto…
Penso a te, Edward.
E la pioggia continua a scendere
incessantemente.
Mi ha inzuppato i capelli, i
vestiti, le ossa ma non m’importa.
Non m’importa se prenderò un malanno o non potrò usare la mia alchimia: oggi
voglio sentirmi inerme, voglio non poter usare le mie fiamme, voglio essere
incapace di difendermi da solo, voglio sentirmi normale, con tutto ciò che
questa parola comporta.
Normale…
Nessuna responsabilità, nessun
problema, nessun dolore… soltanto tu nella mia mente…
i tuoi occhi e i tuoi capelli: l’oro più bello e splendente che abbia mai
visto...
Se io fossi
una persona normale, forse, non ti avrei nemmeno conosciuto; ma se adesso fossi
uno qualunque, ti posso assicurare che non ti avrei nascosto nessuno dei
pensieri che mi si stanno formando nella mente…
Non posso far a meno di ringraziare
la tua perenne ricerca che ti tiene lontano dalla città, perché se adesso fossi
a Central City, ti giuro che correrei a prenderti e
ti direi tutto qui, sotto la pioggia, dove non ho
difese, dove tutto scivola via e dove anche le mie folli parole finirebbero per
infrangersi al suolo come l’acqua…
Già m’immagino la tua
reazione: mi prenderesti per pazzo, mi urleresti contro o, forse, rimarresti
semplicemente in silenzio ad osservarmi ed io ad osservare
te; rimarremmo sotto la pioggia entrambi zitti e, per una volta, sarei io ad
essere imbarazzato sentendomi i tuoi occhi puntati addosso, sarei io ad essere
bisognoso di certezze e di protezione.
Forse ti stringerei, Edward, cercando di infonderti tutto il calore che posso trasmetterti attraverso queste braccia, e mi leverei
questa maschera di cera, che ho tanto faticato a costruirmi, per farmi
conoscere da te semplicemente per quello che sono, senza appellativi o cariche.
Direi… farei…
Alla fine, però, rimango sempre lo
stesso sognatore che si limita soltanto a pensare a ciò che potrebbe essere se,
per una volta, rinunciasse a fare quello che è giusto e si abbandonasse alle
passioni.
Ma io non sono e sarò mai così, caro
Full Metal: io sono quello che odia perdere il controllo, quello che ha fatto
della giustizia e dell’onore le sue ragioni di vita, quello che pensa
sempre prima a cosa è meglio fare per ottenere qualcosa di più e dopo a cosa è
meglio per se stesso…
Eppure so per certo, Edward, che se tu venissi da me adesso e mi chiedessi di
abbandonare tutto, io lo farei perché l’amore che provo per te sarebbe
capace di soffocare il mio senso di giustizia e la personalità che mi sono
abilmente costruito… ma non c’è pericolo
perché tu non me lo chiederai mai, non verrai mai da me a domandarmi affetto o
qualcos’altro e forse, è meglio così.
Sono arrivato alla stazione senza
nemmeno accorgermene.
Cosa penso di aspettare?
Chi penso
di aspettare?
Spero veramente che in
questa notte di pioggia ci possa essere un lieto fine?
Sono davvero convinto che tu in questo istante esca da
quell’edificio e che io ti confessi tutto?
A quanto pare sono più disperato di quello che
pensavo…una cosa del genere non potrà mai accadere, eppure il cuore e le
mie gambe si rifiutano di abbandonare questa sciocca speranza.
Ormai è tardi ed io non so neanche
per quanto tempo sono rimasto qui imbambolato, ad aspettarti.
Potrei dire
che è stato un pomeriggio inutile, ma direi l’ennesima idiozia: pensando
a te, Edward, non so come ma ho trovato il coraggio
necessario per entrare in quel luogo dove riposa lui.
Mi dirigo a passo fermo verso il
cimitero, vi entro, ignorando il fango che schizza sui miei pantaloni, ed
arrivo davanti alla sua tomba.
I raggi cremisi di un sole morente
riescono a squarciare per un attimo le nubi nere e ad illuminare la lapide
chiara; il suo nome inciso risalta troppo ai miei occhi, che ancora non si sono
abituati a non rivederlo più.
Almeno questa volta piove sul serio.
Non sento più le gocce
d’acqua tamburellarmi insistenti sulla testa, mi volto di scatto e la
vedo: Glacier è qui davanti a me, che mi copre con un
ombrello. Mi sorride.
“Da questa mattina, ho come
avuto la sensazione che ti avrei incontrato
qui…”
Non riesco a risponderle nulla e mi
limito a sorriderle: è una donna eccezionale quella che ho di fronte.
“Penso sia ora di tornare a
casa…”
A quelle parole, la guardo.
Il Destino ha fatto si che proprio lei mi riportasse alla realtà e
francamente, non poteva esserci una scelta migliore: è per persone che
hanno perso tanto come lei che ho scelto di essere quello che sono.
Mi incammino al suo fianco e la tua
immagine, Full Metal, mi ritorna in mente per l’ennesima volta.
La scaccio via.
Adesso sono tornato ad essere il
Colonnello Roy Mustang, il Flame Alchemist e non posso
pensarti.
Adesso non posso essere indifeso.
Un bacio a tt!
Già sappiamo quello che pensate: “Avete
pubblicato ieri e oggi già tornate a rompere?” Ebbene si! Siamo tornate,
tutto grazie a Kuma-chan che ha corretto questa cosa
oscena che avevo scritto… volevo ringraziare tutte le ragazze che hanno
commentato la fiction “Alla fine è l’unica cosa che
conta…” siete davvero grandi!!! Comunque
dato che a furor di popolo mi avete chiesto di far leggere la lettera a Roy, sto iniziando a pensare di continuarla…chissà
con l’aiuto di Kuma-chan…
A proposito, io Alessandra approfitto per informarvi che alla fine abbiamo fatto pace… comunque non pensate troppo bene della mia Neko…lei è perfida! Ha scritto quella ficcy così, mi ha ingannata pensavo lo avesse fatto solo per far pace, ed invece da perfetta Mustang qual è, subito ne ha approfittato per farmi venire i sensi di colpa perché dice che non lavoro abbastanza…(è logico io cerco sempre un secondo fine a mio vantaggio buahahahah nd neko) Cmq Vabbè, detto questo vi chiedo COMMENTATEEEEE!!! arrivederci ai prossimi lavori (si mi sembro una hostess!!! XDXD) e aspettate la fine della scuola che abbiamo altre ficcy in cantiere!!!
UN BACIO A TUTTI!!! ALE&ALE