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Da quegli occhi azzurri scrutava il mondo.
Se ne stava seduto, quasi come una teenager in preda a profonde decisoni d'amore, sul piccolo bovindo della sua casa a guardare le gocce che si rincorrevano sulla finestra.
I tuoni rimbombavano sulla città irlandese quasi come un avvertimento, una costrizione.
Quel tuono possente che fece tremare le mura di tutta Mullingar sembrava consigliare fermamente di rimanere in casa, di passare uno di quei pomeriggi soli, o con l'altra metà di se stessi, quella che completa, quella che rende appagati.
Intravide la piccola ombra di Devonne, la bambina della porta accanto, che pestava i piedi inviperita all'idea di dover trascorrere quel pomeriggio estivo tra le mura di casa.
Era da tanto che Niall non passava un pomeriggio a casa, un pomeriggio con se.
Forse perchè, dati gli ultimi avvenimenti, di tempo a disposizione non ne aveva avuto molto.
O magari perchè aveva impegnato tutto se stesso per non rimanere da solo, per non fare i conti con la sua anima.
Sfogliava quelle piccole pagine di vita con una smorfia concentrata e ammirava il viso della ragazza dai tratti delicati come fosse una rosa appena sbocciata, una farfalla appena libratasi.
Dalle lievi e trasparenti pellicole protettive poteva vedere le nuove grigie riflettersi sulle piccole foto incollate con precisione.
Quasi sentì tremare l'anima quando, casualmente, sfiorò il dorso del libro e una piccola e insignificante incisione si fece sentire sotto i palmi diafani delle sue mani.
La sfiorò e la capì quasi come un non vedente con il codice Braille, ne assaporò ogni millimetro, ogni linea, ogni significato.
La scritta riportava cinque semplici parole 'to someone who loves rain' e Niall non si sentì mai partecipe di una citazione come in quel momento.
Perchè, a differenza dell'aurea gioiosa che emanava, Niall James Horan era una di quelle persone che godono dei giorni di pioggia, che vedono, tra quelle fini gocce, brandelli di vita cadere.
Amava la pioggia ed era forse quella la cosa che li aveva uniti così tanto.
Perchè lei, la pioggia, non la poteva proprio soffrire.
Quei tuoni possenti che battevano sui vetri e quelle luci accecanti come flash la intimorivano, tremava per quello spettacolo della natura.
E Niall, così abituato alle luci accecanti, vedeva quel singolo momento come la fine di una giornata, un interruttore che viene spento e che, nel buio totale, ti lascia tra le tue riflessioni.
Capì che sarebbe stato sbagliato non vivere un ultimo temporale con lei e fu forse questo che lo guidò attraverso i marciapiedi fangosi di Mullingar rincorrendo, tra quell'acqua che sembrava lavargli via le insicurezze, le ultime possibilità di un amore molto forte ed incredibilmente vicino.
 

dry house, wet clothes