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Autore: COCOKRAVE    08/11/2012    1 recensioni
Eccomi qui. Questa è semplicemente la mia vita. Famiglia, amici e amori. Ogni giorno ce nè una. Questa è la mia storia.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Oggi è mercoledì. Devo svegliarmi, andare a scuola, e poi andrò a cenare da mio padre. 
Per il primo punto sulla lista, mi impongo una doccia, in compagnia del mio gatto che mi aspetta sul tappetino sopra alle mie ciabatte. Credo stia sperando che rimarrò con lui l'intera giornata. Quanto mi piacerebbe coccolare un batuffolo di pelo tutto il giorno. 
Passo a prendere G., e sono già tre settimane che I. non si presenta al nostro punto d'incontro per andare alla fermata del pulman. Mi sono stufata di questa lite. Mi ha trattata male, ma alla fine non serve a nulla tirarla avanti ancora molto. Per questo ieri gli ho lasciato un messaggio su fb " accetto le tue scuse, amici?". Stamattina ho controllato, niente visualizzazione. In fermata lo vedo. 300 metri prima del " nostro marciapiede" decido di non salutarlo. Non sa che per me è tutto come prima. Come è strano, e stupido che anche un nostro semplice gesto come un segno con la mano sia così determinato da un " visualizzato a tot ora di questo giorno" . Lui prende, come questi ultimi 20 giorni, il primo pulman. Io aspetto con G. il secondo. Arrivo a scuola con "FIX YOU" dei coldplay alle orecchie. Saluto con un un occhiolino Nicole ( chiunque ci prenderebbe per due ragazze con gravi problemi, e con cattive intenzioni).
All'intervallo scendo giù e lo vedo. M. oggi è più bello del solito, jeans scuri molto stretti che risaltano il suo perfetto fondoschiena, felpa verde, giacca di pelle e sciarpa grigia. Senza dimenticare il solito cappellino nero. Mi giro per vederlo salire le scale, quando si gira e con il suo sorriso travolgente mi urla "Ciao!!". Mi scappa una risatina, e un ciao minuto. Devo sembrare una cretina quando mi capita. 
Lezione di fisica. "MY KIND OF LOVE" Emeli Sandè. Messaggio con S. Mi sta facendo sclerare. Sono pazza di lui, ma è una settimana che continua a cambiare la definizione del nostro rapporto. " Rimaniamo amici"; "Sono geloso se vai a ballare, ma so che non sei la mia ragazza"; " voglio qualcosa più dell'amicizia"; " ti farei solo soffrire, non sono un ragazzo serio"; " non posso stare senza di te". Capiamoci, non è mai stato molto convinto nelle scelte che ha fatto, ma queso è troppo. Mi sono stancata. Mi impongo, metto da parte le mie emozioni, le mie continue lacrime e i suoi occhi irresistibili, come la sua bocca, come la sua risata. " Ora decido io. Rimaniamo amici, o ti accontenti o mi perdi". Ovviamente ha accettato.
Dopo un altro intervallo, e un totale di sei ore chiusa in quel manicomio, suona l'ultima companella, esco e vedo Oswa. Oggi, torna a casa con noi.
Mangio dalla nonna, dormo, e quando mi sveglio vedo un messaggio sul mio cellulare. Migliore Amico. " Eih, ho letto adesso il msg su fb. Sono felice che sia tutto chiarito. A domani". E' chiaro, oramai rimarrà un amico. Un semplice amico. Uno di quelli che saluti quando becchi in giro con gli amici, con cui scambi la battutina e condividi la risata. Ho perso il mio migliore amico. Anzi, se ne è andato. Forse nel momento in cui 2 mesi fa mi ha girato le spalle e ha iniziato a fare il menefreghista. Ho passato un un anno a cucire ogni singolo strappo di quell'amicizia, tanto che ho finito il filo, la voglia, e i cerotti per tutte le volte che proprio quell'ago che doveva sostenermi mi si è rivoltato contro. Nella rubrica compare il suo nome e cognome, e scompare un amico a me caro. 
Vado da mio padre. Finalmente quella troia della sua tipa è tornata al suo paese fino a gennaio. Amo mio padre, anche se ha fatto molti errori, tra cui andare a vivere con questa donna, che sinceramente sembra un travestito. Cinquanta metri quadri e tre persone. Mia sorella dorme sul divano, mio padre si fa la doccia e io guardo la tv. Noto tanta polvere sul davanzale della finestra. Mi alzo e mi affaccio. Nulla di diverso, il fiume e le macchine. Ecco, la solita noia. Vorrei tanto vivere ogni giorno in un posto nuovo. Voglio assaporare un aria diversa. Alzarmi la mattina e dire " oggi per andare a scuola devo fare un percorso diverso, magari non incontro il solito barbuto dagli stivali viola, ma un gran figo che mi accompagnerà ovunque io voglia con la sua vespa blu dal sellino beige". Mi limito ad un sorriso accennato per questo pensiero, e vado a mangiare la pizza. C'è troppo silenzio, quindi alzo il volume della televisione, e faccio una accurata imitazione delle pessime veline. Neanche le incontenute risate di tre persone riempiono il vuoto di questa casa. Forse qualcosa serviva quella peripatetica che sbiascicava parole a caso per casa. Si, sbiascicava, perchè manco sa parlare. 
Alle 9 torno da mia madre. Mi chiudo in camera a riscardare i muscoli e a ripassare le coreografie. Dovrei fare i compiti, ma non li ho segnati oggi. Sono stanca, ma non credo fisicamente, siccome ho dormito 3 ore questo pomeriggio. Sono stanca di questa monotonia. Voglio cambiare qualcosa. Per ora l'unica cosa che posso cambiare è il pigiama che ho sporcato con il succo. Decido di sdraiarmi sul letto. Una canzone e poi vado a dormire. "OH LOVE" green day. <3 
 
 
 
  
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