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Autore: _ClyssiasChange_    08/11/2012    2 recensioni
Avete presente la storia di Biancaneve?Ecco,dimenticatela completamente,metteteci i personaggi di Total Drama:un principe diseredato,una ragazza graziosa e "speciale",una regina invidiosa e malvagia,una madre obbligata a rinunciare alla figlia e molto altro...e...un incantesimo da spezzare col vero amore,ma sarà facile distruggerlo?
Genere: Fantasy, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, Heather, Sorpresa
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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"Bambola Di Porcellana”
5. Meet with Alejandro.

“-Chiara, come continua la storia?- chiese Alice sbadigliando.
-Sicura di non essere abbastanza stanca?- si preoccupò la baby-sitter.
-No. Tranquilla, voglio sapere il continuo-”
La ragazza era seduta con le gambe piegate vicino ai fianchi, piangeva a dirotto; Scott rimase a fissarla, senza muovere un muscolo … la sua reazione era data dal fatto che sapeva che qualsiasi suo tentativo sarebbe stato inutile … involontariamente pensò che forse, se non si fossero conosciuti, lei non avrebbe avuto così tanti problemi.
Finito di piangere, Dawn si alzò e con la manica della camicia si asciugò il viso bagnato, un respiro profondo prima di tornare a fare un sorrisino rilassante.
-Andiamo!- esclamò.
-Va bene- acconsentì Scott indifeso, si sentiva tornato bambino.
Camminarono per un po’, ed il rosso si rese conto che si stavano dirigendo verso il castello …
-Che stupida, ti avevo detto che non volevo la tua pietà- brontolò lui, pentendosi immediatamente.
-Ed io ti ho detto che la mia non era pietà!- stavolta lei sorrise.
Davanti al castello, due guardie vestite con un’armatura nera, col disegno di un cuore bianco alato trafitto da una spada, col sangue che colava, sul torace; ed una spada sulla spalla erano davanti al portone.
-Principe Scott! Per quale motivo indossa abiti da plebaglia!- si sorprese la guardia Jo, era una ragazza di appena diciotto anni, aveva un taglio molto corto biondo, con accattivanti occhi viola, era un maschiaccio, amava combattere e nonostante fosse bella non gliene fregava nulla di essere una contessa, preferiva fare la guardia, nessun ragazzo l’aveva mai interessata, fino ad ora: Brick, l’altra guardia, un diciottenne (quasi diciannovenne) alto e muscoloso, con un taglio rigido nero, come i suoi occhi da cerbiatto, dolce e gentile ma combattente e pronto a proteggere persone a cui tiene, anche lui era un bell’uomo e provava una certa “simpatia” per la forte Jo.
Dawn sorrise a questo dettaglio, le loro auree erano rosa e verde marcio: amore e orgoglio, anche se avvolte da uno strato di nero pece … e non riusciva a capire il perché.
-Cazzi miei- borbottò lui acido –Ed ora fatemi entrare!-
-La Regina non c’è … è da Lady Dakota – stavolta a parlare era stato Brick.
-Oh- il rosso abbassò lo sguardo.
-Potrei parlare, cortesemente, col Re Alejandro?- disse Dawn gentilmente, alzando lo sguardo a causa della sua altezza.
-Ehm … ma, ecco … - balbettò Brick nervoso.
-Per favore! E’ molto importante- li pregò la biondina.
-E va bene!- acconsentì Calamity, così soprannominata perché quando si arrabbiava diventava una vera e propria forza della natura!
I due ragazzi la fissarono sconvolti, forse per il suo comportamento.
-Grazie- ringraziò la sedicenne riconoscente.
Entrarono, subito Dawn avvertì qualcosa di strano e sentiva di non stare molto bene, ma lasciò correre; con passo svelto raggiunsero la sala del trono, dove oltre al portone marrone, vi era una stanza enorme col pavimento di pietra grigia, come le pareti, dietro ai troni vi era una vetrata rossa raffigurante al centro un grande cuore alato bianco trafitto da una spada nera col sangue che colava e le ali quasi del tutto spiumate … lo stesso simbolo che era sulle armature, un tappeto rosso si espandeva dal portone fino a continuare per qualche metro e terminare ai 5 grandi scalini, dove alla fine vi era una specie di palco con sopra due imponenti troni: entrambi dorati con cuscini rossi di velluto e, su uno di questi, vi era Alejandro. Lui era un ispanico dagli occhi verdi e i capelli castano scuro, tendente al nero, i pettorali scolpiti, indossava un pantalone nero, una camicia rosso sangue ed un mantello blu notte, sul capo una grossa corona dorata con incastonate pietre preziose; era piuttosto annoiato.
-Padre- lo chiamò Scott, con aria di sfida.
Il re parve risvegliarsi- Scott!- esclamò sorpreso –Hai deciso di sposare Dakota?- gli spuntò su un sorriso vagamente entusiasta, come se non aspettasse altro,come se fosse scontato.
-No! Non sposerò mai quell’oca!- ghignò.
-Buongiorno- disse educatamente la ragazza –Il mio nome è Dawn … - si bloccò all’istante quando vide l’aura dell’uomo: nera come la pece, odiosa, eppure preoccupata …
-C’è qualche problema?- si intimorì lei.
-Quel viso … - sussurrò lui prima di alzarsi con estrema eleganza e camminare fino a lei e abbassarsi per guardarla meglio - … quegli occhi, hai detto di chiamarti Dawn?-
-Padre, cos’hai?- Scott era confuso.
-Niente Scott, piuttosto: conosci questa ragazza?- domandò interessato, mentre si posò una mano sul mento accarezzandosi il pizzetto.
-Si, perché?- Scott parve molto sorpreso ma allo stesso tempo invidioso, nessuno poteva fissare così Dawn, la sua Dawn!
-Beh, mia cara … tu mi ricordi tanto una persona che non vedo da molti anni … - il re abbassò lo sguardo, mentre un ricordo gli balenò in testa …
* Flashback *
Una donna, ancora ragazza, dai capelli biondi chiarissimi, lunghi e mossi lasciati sciolti, due occhi grigi molto sinceri e una pelle chiarissima! La donna era vestita di stracci e sul viso si poteva benissimo vedere l’aria triste e sconsolata.
-C’è qualche problema?- domandò diretta e fredda la Regina Heather.
-Io … ecco, per favore: aiutatemi!- la donna non poteva avere più di diciannove anni …
Il Re la squadrò da capo a piedi, era molto bella … ma non poteva essere comparata a sua moglie: anche se non l’avrebbe mai ammesso, per lui lei era una dea, il fisico perfetto fasciato da un abito lungo nero aderente, i capelli ebano lunghi e lisci, la pelle diafana e occhi argentei; forte e bella, saggia e calcolatrice, astuta e accattivante … era la sua anima gemella.
-E sentiamo: perché dovrei aiutarti?- le lanciò una stilettata agghiacciante.
La donna abbassò lo sguardo e, senza farlo vedere, pose una mano sul ventre semipiatto; cosa che però non fece a meno di notare la dama di compagnia, Lady Gwen, una donna di ventidue anni dai capelli neri lisci con qualche ciocca bluastra e la pelle lattea, un bel fisico coperto da un abito lungo blu notte non molto ampio con una fascia nera sulla vita stretta.
-Allora? Non rispondi?- chiese con aria di sfida.
-Mia signora- sussurrò Gwen per attirare l’attenzione –La guardi meglio, la donna aspetta un bambino- fece notare.
La bionda sgranò gli occhi, come lo aveva capito? Alzò lo sguardo un po’ intimorita di incontrare i temibili occhi della Regina, stava parlando sottovoce col coniuge.
-Beh, chica: io dico che potremmo aiutarla- ammiccò lui.
-E perché?- sbuffò lei gelosa.
-Gelosa?- la stuzzicò lui.
-E va bene! La aiuteremo, meglio che la gente popolana- disse quest’ultima parola con disprezzo- Non sappiano i nostri “piccoli compiti”- spiegò con calma.
–D’accordo, benché me ne importi poco non posso lasciare una donna incinta per strada, o molti si insospettiranno … ma prima posso sapere il vostro nome?- continuò, sussurrando la parte che avrebbe potuto dare curiosità.
-Mi chiamo Cecilia, vostra altezza- si inchinò ancora, riconoscente.
-Lady Gwen, porta l’ospite in una stanza, non troppo elegante mi raccomando- le ordinò sottovoce –E falle fare un bagno per favore, già che ci sei dalle anche un vestito nuovo, non può girare per il castello con quegli stracci!- esclamò poi disgustata.
La dama annuì e portò via Cecilia, Gwen odiava la regina ma non poteva controbattere, non ora … così la portò via e fece ciò che le era stato ordinato.
* Fine Flashback *
I ragazzi fissarono confusi Alejandro, guardava il vuoto.
-Mi scusi vostra altezza, si sente bene?- la vocina di Dawn risuonò nell’aria molto dolce.
-Si, stavo solo pensando. Ehm, signorina, come si chiama vostra madre?-
La giovane si morse il labbro inferiore, triste.
-Perché vi serve saperlo?- ribatté.
-Un re deve conoscere il suo popolo- mentì astuto.
-Oh- abbassò lo sguardo, vagamente triste, senza darlo a vedere.
-Padre, dobbiamo andare. Addio- ghignò Scott.
Alejandro però, non si sarebbe arreso presto: avrebbe scoperto di più su quella ragazza, la cosa complicata era se dirlo o meno alla moglie.
Fuori dal castello Dawn si sentì subito meglio e sospirò.
-Allora? Pensi ancora che la mia vita sia più facile?- chiese Scott con un accenno di cattiveria.
-Non l’ho mai pensato, ma capisco che deve essere stato difficile- sibilò.
-Allora? Sai cosa aveva mio padre?- domandò.
-Forse … credo che centri qualcosa con mia madre … la mia vera madre-
-Cecilia?-
-Lo sai che non si dovrebbe origliare?- rise lei.
-E tu lo sai che non dovresti dare per scontato che io resti sveglio?-
In qualche modo i due sorrisero, ma poi Dawn si azzardò a fare una strana domanda.
- Scott, tu sai il perché di quel simbolo?-
-Il cuore trafitto?- domandò, lei annuì.
-Non lo so, non mi hanno mai dato una risposta … ehm, ma la tua aura o quella roba lì, com’è?-
-Non lo so, a noi lettori di auree è impossibile guardare la nostra, e così nessun altro riesce a guardare l’aura di un lettore- rispose pacata Dawn, ad occhi chiusi.
-Sono sicuro che è bianca-
-E come mai?-
-Facile: bianco è sinonimo di purezza, e chi è più innocente di te?-
- Scott … io … -cominciò- … niente- si arrese, da sola.
Scott la guardò confuso, quella ragazza la intrigava sempre di più, cosa sarebbe successo?
 
 
Clyssia’ s Crazy Corner (sì, ora mi firmo così u.u)
Ragazze, come va? :3
Spero bene c:
Io sono parecchio depressa … ma a voi che importa giusto? :D
Intanto il capitolo è un po’ così … l’ho abbandonato per un po’, scusatemi ^^
Comunque che ve ne pare?
So che non è un granché, ma è piuttosto importante per quanto transitorio, spero che abbiate capito qualcosa ;)
Kiss Kia Styles in Horan c’: o Clyssia, come volete :3
p. s- se volete seguirmi su twittah sono @Kia_Directioner C:
   
 
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