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Autore: Ams_    09/11/2012    4 recensioni
Una storia,può incominciare con una tragica fine?!
C’è chi risponderebbe di no,assolutamente,poiché tutte le favole hanno un lieto fine,una nota di gioia che accompagnerà i personaggi fino alla fine dei loro giorni,che li cullerà nelle notti più tenebrose,che li guiderà sulla retta via..
Ma se,invece a me,quella nota felice fosse stata data solo ed esclusivamente all’inizio?!
E se poi mi fosse stata tolta?!
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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 MI è saltata fuori così,questa mattina ascoltando,naturalmente l'avrete capito dal titolo,Last First Kiss,nuova canzone che tra l'altri mi fa sempre venire i brividi..
Penso di essere stata ispirata,nonostante probabilmente ci siano degli errori,ma lascio a voi il commento ..perciò
Buona lettura 
Amanda.

Last First Kiss

Una storia,può incominciare con una tragica fine?!
C’è chi risponderebbe di no,assolutamente,poiché tutte le favole hanno un lieto fine,una nota di gioia che accompagnerà i personaggi fino alla fine dei loro giorni,che li cullerà nelle notti più tenebrose,che li guiderà sulla retta via..
Ma se,invece a me,quella nota felice fosse stata data solo ed esclusivamente all’inizio?!
E se poi mi fosse stata tolta?!
 
 
2 anni prima
 
Ero solo una semplice ragazzina,in quegli anni…
Capelli castani,scompigliati e poco curati,occhi marroni brutti a mio parere e un corpo  decisamente poco rispettabile..
Già,la natura,con me non aveva fatto un ottimo lavoro,al contrario aveva sbagliato le forme,troppo piene sui fianchi e sulle gambe e troppo insignificanti nella vita…
Ero solita stare da sola,a scuola chiacchieravo giusto con qualche amica che con il tempo avevo conosciuto,non mi ero mai rivolta ad u ragazzo..
Troppa paura di essere presa in giro,delle critiche,degli insulti..
Paura,una caratteristica a me molto comune..
Quando,dopo scuola tornavo a casa,fingevo un sorriso,enorme abbagliante impressionando i miei genitori sempre e comunque..
Nessuno pensava a me come in realtà ero,una povera ragazza emarginata…
Detestavo la scuola,proprio come ogni studente,ma in modo diverso…detestavo i commenti ironici sui di me,detestavo vedere i gruppetti chiacchierare,mentre io continuava ad essere lasciata sola,nel mio banco a studiare,l’unica cosa che mi riusciva decisamente bene,studiare…
E mai al mondo avrei pensato che qualcos’altro potesse impegnarmi così tanto come lo studio o la lettura,ma mi sbagliavo..
Ricordo quel venerdì come fosse ieri..
Coma di routine mi svegliai presto,in modo da ripassare gli ultimi appunti prima dell’interrogazione,mi vestii abbondantemente dato il freddo gelido che quell’inverno aveva portato..
Indossai un paio di jeans,larghi,per non far vedere le curve che avevo,una camicia a righe blu e bianche allacciata rigorosamente fino all’ultimo bottone e un maglioncino dello stesso blu delle righe,coprendo quei fianchi,a mio avviso, spaventosamente larghi..
Mi legai i capelli in una coda alta,prima di scendere in cucina con zaino e libri in mano..
Vidi mia madre lavare le tazze da lei usate per la colazione,mentre ascoltava attentamente la televisione che puntualmente trasmetteva notizie relative ad un imminente guerra contro Russia e Giappone,per il possesso delle miglior armi nucleari che in realtà l’America possedeva..
Mi soffermai a pensare che se mai fosse dovuta scoppiare una terza guerra mondiale,l’unica cosa che il mio paese poteva fare era aggregarsi agli stati Uniti,poiché le doveva ancora diversi tributi di guerra..
Scacciai dalla testa quei pensieri,salutando mia madre con un piccolo bacio,prima di correre in sala,libri aperti e iniziare a ripassare..
Restai sui libri per molto tempo,fin quando il campanello non squillò e io non sussultai sorpresa..
Chi poteva essere?!
Sospirai,sicuramente era mio padre,dimentico del portafoglio o di qualche altro oggetto…
 
“tesoro?..potresti venire qui un attimo?!”
 
Sbuffai,lasciando la penna sul foglio e alzandomi svogliatamente dalla sedia,per raggiungere mia madre all’ingresso..
Mi ritrovai piuttosto sorpresa di non vedere mio padre sulla soglia,ma una donna dai lunghi capelli corvini e un’espressione raggiante,affiancata da un ragazzo altrettanto moro,occhi scurissimi e bei zigomi alti…
 
“tesoro,lui è Zayn..”
 
Ignara di cosa avrei dovuto fare,tesi la mano,facendomela stringere dal ragazzo,piuttosto timido…
 
“piacere,io sono Amanda
 
Vidi la signora,al fianco del ragazzo battere appena le mani soddisfatta,per poi sorridermi….
Sorrisi di rimando,ma che cosa c’era di così assurdo?!
 
“vedi,tesoro…Zayn e la sua famiglia si sono appena trasferiti…ricordi la vecchia casa qua dietro?!”
 
Annuii,ricordando tutte le volte che l’avevo esplorata..
Annuii,restando ad ascoltare il continuo della storia..
 
“bene,è il primo giorno di scuola,per Zayn e avevo pensato che magari,avresti potuto accompagnarlo..”
 
Rimasi immobile,forse per troppo tempo,poiché la madre di Zayn tornò seria e al tempo stesso preoccupata,mentre il ragazzo chinò il capo e si voltò,con l’intenzione di andarsene…
 
“Certo…”
 
Squitti io poi..
Dovevo solo accompagnarlo a scuola,non avrei per forza dovuto parlarci no?!
Presi gli ultimi libri,infilai le scarpe ed uscii in giardino,dove mia madre e quella di Zayn stavano chiacchierando,mentre il ragazzo continuava a guardare la strada,il corpo appoggiato ad uno dei paletti della mia recinzione.
Camminammo fianco a fianco per più di metà tragitto,senza rivolgerci la parola,uno sguardo,niente..
Osservai da lontano alcune ragazze che conoscevo scendere dall’autobus e correre a scuola,mentre numerose auto si arrestavano in prossimità della scuola per far scendere i propri figli..
Salutai Zayn,all’ingresso dileguandomi velocemente da lui..
Quella mattina,però,mi fu piuttosto difficile concentrarmi,non ne seppi il motivo fino a qualche mese dopo…
Feci un’interrogazione brillante,certo,ma mai come avrei voluto farla io..
Ci furono innumerevoli sguardi carichi di disgusto nei miei confronti,ci furono piccoli e sussurrati insulti,tutto come al solito..
Scambiai due parole con la ragazza nel banco davanti al mio,giusto per chiederle una parola che non avevo capito dal professore di Filosofia,poi,quando la campanella suonò mi diressi verso l’uscita..
Iniziai a camminare verso casa,sola,lo zaino in mano e la testa bassa..
Fu solo quando intravidi il vialetto della casa abbandonata dietro alla mia,che mi paralizzai..
Zayn..
L’avevo completamente dimenticato..
Tentai di voltarmi,di tornare indietro,ma fu la voce di una bambina a distrarmi..
La vidi sulla posta d’ingresso di quella casa,che stavano ristrutturando..
Aveva lunghi capelli scuri e la carnagione leggermente ambrata..

“Zayn,vado al parco..dillo alla mamma!”
 
Con mio grande sollievo,trassi un respiro profondo tornando a camminare verso casa..
Non avevo di certo fatto una gran bella figura quel mattino,ma nemmeno lo conoscevo..
Cosa pretendeva!
Il mattino successivo,però sorrisi..
Ero appena uscita di casa,lo zaino in spalla,quando una voce chiamò il mio nome,da lontano..
Mi fermai,osservandomi attorno e solo quando vidi un ragazzo correre nella mia direzione sorrisi…
 
“Hei,ancora non ho imparato bene la strada!”
 
Esclamò lui,divertito…
Restai ad osservare il suo sorriso per qualche minuto,prima di tornare a camminare,affiancandoci..
 
“Ma..non ti sono sembrata un po’,come dire..”
 
“Noiosa?!”
 
Interruppe lui..
Un po’ affranta annuii,costatando la verità di quelle parole..
 
“bhe,sinceramente nemmeno io sono di molte parole..perciò mi va bene così..”
 
Annuii..
Fu l’inizio di una bellissima amicizia,che si trasformò presto in qualcosa di più grande..
Con il passare del tempo,Zayn divenne popolare a scuola per i suoi tratti orientali,per il portamento elegante,ma per i modi di fare dolci ed educati..
Molte ragazza iniziarono a chiedergli di uscire,di accompagnarle a casa dopo la scuola..
Moltissime tentarono di cambiare i propri orari alle lezioni per seguire quelle di Zayn…
Ogni ragazzo nella scuola iniziò ad avere rispetto di lui,non perché si facesse valere con parole poco gradite o spintoni,al contrario,perché la sua indole restava radicata in lui,un’indole tranquilla e calma che riusciva a metter pace in tutti…
Nonostante la popolarità scolastica,però Zayn rimase lo stesso ragazzo silenzioso,ma brillante che conobbi..
Continuammo ad andare a scuola insieme,continuammo a parlare poco,ma ci bastava la presenza,ogni giorno dopo scuola,lui si fermava sui gradini ad aspettare che io,da brava studentessa,finissi di prendere appunti per poi tornare a casa insieme.
Moltissime ragazze tentarono un approccio anche con me,mi cercavano ai cambi d’ora,volevano chiacchierare,mi invitavano alle festa,ma io non accettavo mai…
Ero sempre stata l’emarginata sociale in quella scuola,non ero me stessa se avessi accettato manicure,pigiama party o altre feste da parte di tutti..
Mi andava bene così,restare nell’anonimato..
Conobbi la famiglia di Zayn al completo,la sorella maggiore,davvero bellissima,conobbi Waliyha la dolcissima e timidissima adolescente per poi finire con Safaa,bellissima la più piccola della famiglia..
Ridevo sempre un sacco con lei,poiché mi raccontava sempre stravaganze sul fratello,facendolo spesso arrossire imbarazzato..
Conobbi Tricia,la madre una donna dal cuore d’oro..
Dopo la morte del marito,aveva sempre cercato di dare il meglio ai propri figli,di farli crescere bene,e c’era riuscita assolutamente..
Lamavo quella famiglia,tanto quanto la mia.
Fui contenta,ma al tempo stesso spaventata quando la scuola finì…
L’estate prese il sopravvento sul freddo invernale e tutto il paesaggio si trasformò..
 
“vedo la tua contentezza per la fine della scuola spuntare da tutti i pori..”
 
Sussurrò Zayn,il primissimo giorno di vacanza..
Eravamo stesi sul pavimento di camera sua..
Lui su un fianco,si teneva la testa con il gomito,mentre io restavo seduta a gambe incrociate,sistemando negli appositi quadernoni gli appunti che mi avevano accompagnati per tutti quei mesi..
Scomposi le labbra in un timido sorriso,tentando di trattenermi,ma poi scoppiai a ridere insistentemente,fin quando la sorellina piccola di Zayn non comparve sulla soglia..
 
“Zayn..”
 
Cantilenò lei…
Vidi Zayn alzare gli occhi al cielo,prima di voltarsi verso di lei..
 
“Dimmi..”
 
Dalla morte del padre,era sempre stato lui l’uomo di casa,era a lui che le sorelle minori si rivolgevano ed era a lui che anche Doniya a volte chiedeva consigli..
 
“posso andare a dormire da Sarah?”
 
Vi la bimba portarsi una ciocca di capelli dietro l’orecchi,continuando a guardare il fratello dritto negli occhi..
 
“Cosa ne pensa la mamma?!”
 
A quella domanda gli occhi azzurri della bimba si puntarono a terra,delusi..
 
“Non vuole..”
 
Sussurrò appena..
 
“Eh allora sai già la risposta…”
 
Esclamò Zayn,non poco dispiaciuto..
 
“Va bene…”
 
Sussurrò di nuovo la bambina,prima di voltarsi per andarsene,ma la mano di Zayn la tirò a se,facendola finire esattamente su di lui..
Li guardai coccolarsi e farsi il solletico per un po’,fin quando Zayn non si arrese..
 
“Che ne dici di un campeggio,Safaa?!”
 
Gli occhi scuri si puntarono per qualche secondo su di me,attenti..
Annuii,sarebbe stato davvero un bel campeggio..
Iniziammo immediatamente a sistemare la tenda nel grande giardino di casa Malik..
Non avevamo intenzione di allontanarci troppo,anche perchè spesso Safaa sentiva la mancanza della mamma e piangeva,disperata fin quando sua madre non la raggiungeva nel letto e la cullava dolcemente.
Quando la luna fu abbastanza alta,e dopo una buona scorpacciata di Marshmellow,Safaa cadde addormentata tra le braccia di Zayn,facendo deciderci di andare a dormire tutti quanti…
Ma il sonno faticò ad arrivare..
Sentivo la felicità nelle vene,la voglia di vivere in tutto il corpo e la dolcezza di quella serata…
 
“Non dormi?!”
 
Sentii Zayn sussurrare..
Mi voltai a pancia in su,stando attenta a non svegliare la bimba,ben nascosta nel suo sacco a pelo..
 
“No..”
 
Ripensai a tutti quei mesi che erano passati..
Mi ero sentita davvero felice,libera,me stessa..
Zayn non mi aveva mai usata,non mi aveva mai maltrattata,mai insultata..
Era un ragazzo,un ragazzo perfetto..
 
“..e tu invece..perchè non dormi?!”
 
Sussurrai,voltando la testa e guardando Zayn,dall’altro lato di Safaa osservare il soffitto della tenda,gli occhi aperti..
 
“Non ci riesco..ho lo stomaco in subbuglio..”
 
Vidi i suoi occhi puntarsi nei miei..
 
“e perché mai? Indigestione?!”
 
Azzardai…
Magari i troppi dolci gli avevano danneggiato momentaneamente lo stomaco..
Ma la sua testa scosse negativamente..
 
“Sono agitato..”
 
Sussurrò..
Mi alzai a sedere,tentando di capire cosa avesse Zayn che non andava…
 
“non capisco,Zayn…”
 
Esclamai poi,arresa..
Zayn si sollevò,mettendosi a sedere,le gambe incrociate e protendendosi appena verso di me…
Sentivo i grilli,in mezzo al giardino chiacchierare allegri,insieme alle cicale,petulanti come al solito..
Realizzai cosa Zayn stesse cercando di dirmi,solo quando i miei si chiusero al tocco delle sue labbra sulle mie…
Assaporai quella sensazione a pieni polmoni,sentendone le farfalle nello stomaco,sentendo il suo profumo nelle narici..
Mi ero sempre preoccupata di se mai mi fosse capitata quell’occasione,se mai avessi potuto amare qualcuno..
Mi ero sempre chiesta come dovesse essere il primo bacio..
Ed dopo 17 anni,finalmente riuscivo ad assaporarlo…
Quella notte mi addormentai con una strana felicità nelle vene,sentendo la mano di Zayn stringere la mia…
Fu sorprendente di come,la notizia della nostra relazione si seppe in giro..
Mia madre e Tricia,spesso restavano a guardarci parlare,scherzare per ora,ammirate di quanto bene ci volessimo.
Anche le sorelle di Zayn furono piuttosto ammirate dalla notizia,iniziarono ad urlare isteriche,quando,due gironi dopo la notte passata in tenda,Zayn mi baciò a fior di labbra sul divano,sicuro che nessuno ci stesse guardando,ma si era sbagliato di grosso…
Waliyha prese a sbattere la mani,senza emettere alcun suono,fin quando non fu Safaa a parlare,o meglio ad esclamare emozionata.
Doniya,dal canto suo sorrideva,ogni volta che passavo a casa Malik…
Al ritorno a scuola,tutto prese a cambiare..
L’ultimo anno da liceali sembrava difficile e impegnativo,ma tra me e Zayn le cose non cambiarono…
Restavamo nella nostra autonomia,quando eravamo costretti a studiare,a fare compiti,per tornare una cosa unica quando le nostre labbra si univano..
La mia situazione cambiò vertiginosamente..
Dall’emarginata sociale divenni ben più nota come ‘la ragazza di Zayn’ appellativo che mi piaceva decisamente di più del precedente..
Tutti a scuola sapevano della nostra estate,di noi,della nostra relazione,ma la gelosia mi attanagliava quando ogni girono una biondina magra e altissima si affiancava a Zayn,per chiacchierare…
 
“perché io?!”
 
Chiesi a Zayn un giorno…
Eravamo stesi sul letto di camera mia,intenti a guardare un film d’azione er rilassarci dallo studio intensivo che aveva riempito le settimane precedenti..
 
“Cosa?!”
 
Mi ero alzata a sedere,gambe incrociate come sempre,guardando Zayn ancora steso osservarmi stranito..
 
“perché hai scelto me?”
 
Quando il sopracciglio del moro si alzò,incapace di capire a cosa mi riferissi,mi avvicinai appena a lui,immergendomi nell’alone di profumo che il suo corpo emanava..
 
“Perché hai voluto me al tuo fianco?!”
 
Sorrise,appena storcendo le labbra..
 
“Perché ti amo..”
 
Sussurrò..
Non era la prima volta che lo sentivo dirmi quelle bellissime parole..
Ma non era la risposta che volevo..volevo una spiegazione..una vera..
 
“avresti potuto avere una ragazza più bella…magra,alta,bionda,occhi azzurri..”
 
“Ma non la voglio…”
 
Esclamò lui,alzandosi a sedere sul letto…
Mi accarezzò le braccia..
 
“Io voglio te…”
 
Tentai di dire qualcosa,ma le parole di Zayn mi fermarono..
 
“Non importa del tuo aspetto,non m’importa di cosa pensa la gente…sei bellissima,sei perfetta…”
 
Socchiusi le labbra,cercando di parlare,di dirgli qualcosa,qualcosa che non uscii…
 
“sei perfetta per me e questo è l’importante..”
 
Sorrisi,quando sentii le sue labbra sulle mie…
Dopo quasi un anno,sentii quel bisogno carnale,avevo bisogno di lui..
Avevo bisogno del suo corpo..
Senza troppe spiegazioni iniziai a slacciargli la camicia che indossava..
Lo sentii pietrificarsi per qualche secondo,poi le sue mani iniziarono a esplorare il mio corpo,svestendomi piano e baciarmi con maggior violenza..
Mi sentivo pronta..
Feci l’amore con lui,quel giorno..
Mi dedicai a lui con tutto il corpo,con l’anima,con lo spirito..
Fu la più bella nottata di tutta una vita..
Quando i nostri corpi furono sudati e soddisfatti,restammo sotto alle coperte del mio letto fin quando il sole non iniziò a sorgere..
Dormii poco,forse qualche ora,dopo che Zayn,silenzioso se ne fu andato,lasciando il suo profumo sul mio letto,su di me..
Passarono i mesi e finalmente sia io che Zayn riuscimmo a diplomarci a pieni voti,soddisfatti e felici..
Ma ogni cosa ha una fine,e dopo la felicità deve esserci sempre qualcosa che interrompa i fili che legano i due personaggi…
Quando l’estate ricominciò,la notizia dell’imminente guerra prese possesso di tutti i giornali,di tutte le televisioni,le orecchie di tutti erano pieni di immagini,di frasi,di terrore..
 
“Pensi che passerà presto?”
 
Domandai a Zayn,un girono di metà Luglio,quando le immagini di alcuni sommergibili in arrivo dal Giappone occuparono la mia visuale..
Sentii Zayn sospirare..
 
“Non lo so,non lo so proprio..”
 
Non ne parlammo più per mesi,al contrario continuammo a vivere la nostra bellissima favola fino alla fine…
Fino a quel 3 settembre,quando la notizia dell’arruolamento di nuovi giovani soldati giunse alle mie orecchie..
Sapevo cosa comportava,sapevo cosa avrei perso,sapevo tutto..
E la paura prese possesso di me…
Una paura che si rivelò reale,quando,tre giorni dopo Zayn fu costretto a partire,per i campi di addestramento..
Aveva solo 20 anni,non era giusto…
Non lo era affatto..
 
“Fammi venire con te!!”
 
Urlai,poco prima che le navi salpassero dal porto…
Vidi Zayn sorridere appena,scuotere la testa e accarezzarmi il ventre..
 
“So bene che potresti batterli tutti…”
 
Sorrise,tentando di tranquillizzarmi..
Sentii una sua mano sul viso,ne assaporai il contatto..
Chissà per quanto tempo non l’avrei più sentito..
 
“ma devi restare,devi restare per lui..”
 
Indicò la mia pancia..
Erano soli pochi giorni che lo avevamo scoperto..
Avevamo scoperto che presto saremmo diventati genitori..
Nessuno sapeva come fosse potuto succedere,dato la nostra preoccupazione di essere sempre protetti,eppure successe..
Nessuno lo sapeva,solo io e lui…
 
“Ti Amo Amanda…tornerò presto,lo prometto..”
 
Sussurrò,prima di baciarmi con forza,con passione,tentando di imprimere quel bacio nella testa,cercando di ricordarlo..
Tutte le emozioni che avevo provato quel primo giorno d’estate di due anni prima,le farfalle,i crampi allo stomaco,la voglia di vivere tornarono presenti in me,…
Tutto come il primo bacio…
Lo lasciai andare,poco dopo,conservando su di me il suo profumo..
Piansi per giorni..
Nemmeno Safaa riusciva più a farmi ridere,ero martoriata..
Come poteva il governo pensare di mandare in guerra ragazza così giovani?!
Ragazzi con ancora una vita davanti?!!?
Nei mesi successivi pensai interrottamente a lui..
Sognavo ogni notte i suoi occhi,ricordavo ogni giorno la sua bocca e tentavo di riassaporarne il gusto…
Mi mancava,davvero tantissimo…
Ogni giorno,accarezzavo il mio pancione,confidando in quel bambino tutto il mio affetto..
Dopo nove mesi,le contrazioni aumentarono,il dolore si fece insistente e i medici affermarono che ero pronta,pronta per partorire…
Sembrava che tutto fosse pronto,ma non appena giunsi all’ospedale,un uomo anziano,lunghi baffi grigi e una divisa verde militare mi consegnò una lettera..
Osservai i bordi della busta spiegacciati e le impronte di polvere…
Se tutto mi era apparso doloroso,non appena aprii la busta e ne lessi il contenuto,la fine mi fece sprofondare..
Le mie mani iniziarono a tremare,quando gli occhi scorsero lungo quelle parole scritte velocemente e in maniera molto abbreviata..
Le mie gambe cedettero…Se l’infermiera non fosse stata abbastanza pronta,sarei caduta a terra..
Non c’era molto da leggere,ma i miei occhi restarono su quella lettera per troppo tempo…
 
'Oggi,18 luglio 2012 abbiamo il dovere di comunicarle che i soldato Zayn Jawaad Malik è caduto in battaglia..
Non ci sono ulteriori aggiornamenti,ma non appena sarà disponibile le invieremo i requisiti per l’identificazione.
 
Con grande rammarico
Il Comandante Smith'
 
Sentii i brividi corrermi lungo la schiena,i singhiozzi ostruirmi la gola e il dolore al ventre aumentare..
 
“Signora,dobbiamo portarla in sala parto,il bambino sta nascendo!”
 
Sentivo quella voce in lontananza,come qualcosa di troppo poco importante per ricevere la mia attenzione,come qualcosa di superfluo..
Come potevano parlarmi di partorire,quando la persona che più amavo era morta?!
Quando la sedia prese a muoversi,iniziai a piangere forte,terribilmente forte,sovrastando i singhiozzi che già avevano riempito la gola di Tricia..
Come era potuto accadere?!
Perché?!
Ero stata troppo felice,vero?!
Era per quello che mi punivano?!
Avevo vissuto troppo bene la vita per continuare a farlo,era quella l’unica spiegazione?!”
 
“Deve spingere!”
 
Sentii il medico urlarmi..
Ma come potevo?!
Come?!
Non avevo più niente per cui vivere…
 
“No..”
 
Sussurrai…
Ero affrante,distrutta,dilaniata dal dolore che nemmeno quello pre parto riusciva a raggiungere..
 
“Deve spingere signora,DEVE FARLO!”
 
“E COME?! HO PERSO TUTTO,NON HO PIU’ NIENTE,NON HO PIU’ ZAYN!”
 
Urlai..
Sentivo le lacrime scorrere lungo le guance,lungo il mento..
Che senso aveva viere,ora?!
 
“DEVE FARLO! NON PUO’ FARLO MORIRE COSI’..ZAYN NON AVREBEB VOLUTO!!”
 
Quelle parole…
Zayn non avrebbe voluto..
Non avrebbe voluto vedere suo figlio morire,per colpa di una madre stupida e poco diligente..
Con quanta forza in corpo iniziai a spingere e urlare..
Urlai per tutti coloro che avevano perso un caro..
Urlai alla vita..
Urlai a Zayn..
Perché mi aveva lasciata così?!
Sola..perchè?!
Avevo sempre voluto una vita felice,una vita serena,ma se avessi saputo che sarebbe successo tutto quello avrei rinunciato..Avrei rinunciato alla mia felicità,a lui..
Avrei rinunciato ad accompagnarlo a scuola quel mattino..
Quando un pianto insistente tagliò l’aria,i miei occhi si chiusero automaticamente,mentre le mie labbra si scomponevano in un sussurro..
 
“ti Amo,Zayn..”
 
---
 
Quando mi svegliai,forse tre o quattro giorni dopo,la testa sembrava andarmi in fiamme,gli occhi sembravano bagnati e la bocca asciutta..
Vidi mia madre sorridermi,contenta che mi fossi risvegliata..
Vidi Tricia,al suo fianco…
 
“Mi..mi dispiace..”
 
Le sussurrai…
Quando la sua mano si strinse sulla mia,la sensazione di Zayn presente mi fece sorridere appena..
 
“Dispiace a tutti..”
 
Richiusi gli occhi,per sprofondare nuovamente in un nuovo sonno e risvegliarmi qualche ora dopo..
 
“Ehi..”
 
Mi sussurrò Safaa,non appena i miei occhi si furono aperti..
 
“Hey..”
 
Le sorrisi..
Sentivo il ventre indolenzito e la testa ancora in fiamme,ma fiamme meno brucianti di quelle precedenti..
Spostai il mio sguardo sulla ragazza accanto alla bambina..
Era in piedi e teneva in mano un piccolo fagotto..
Quando vide i miei occhi,Doniya mi sorrise..
 
“E’ uguale a lui..”
 
Sussurrò,prima di avvicinarsi e posarmi quella piccola creatura sul ventre,per poi allontanarsi dalla stanza insieme a Safaa..
Restai ad osservare quello splendido bambino,il mio bambino..
Il NOSTRO..
Sorrisi,mentre alcune lacrime iniziavano a cadermi di nuovo sulle guance..
Sorrisi,vedendone i capelli scurissimi e gli occhi neri..
Sorrisi,osservandone la bocca piena e i lineamenti marcati..
Sorrisi,ricordando Zayn..
Ricordando la prima volta che l’avevo visto,la prima volta che mi aveva baciata,la prima volta che avevamo passeggiato insieme,mano nella mano,ricordando tutte le notti passate a fare l’amore..
Ci appartenevamo,e nemmeno la morte avrebbe potuto dividerci,non con quella creatura tra le mani..
Era lui,solo lui poteva rappresentare ciò che io e Zayn eravamo stati,una cosa sola..
vedendo i suoi abbassarsi,lo imitai,lasciandogli un piccolo bacio sulla fronte prima che potesse addormentare..
Un bacio,solo uno,in memoria di Zayn..
Un primo ed ultimo bacio.
 
 
 
   
 
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