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Autore: COCOKRAVE    09/11/2012    1 recensioni
Eccomi qui. Questa è semplicemente la mia vita. Famiglia, amici e amori. Ogni giorno ce nè una. Questa è la mia storia.
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Anche oggi I. non c’è al ritrovo. Sono all’inizio della via dove si trova la fermata. Lo vedo che prende il pulman che mi ha preceduta.
G. entrerà alla seconda ora quindi mi tocca prendere il pulman 627 da sola. Salgo e mi giro ad osservare gli ultimi posti. Eccolo! Rondanini! G. non riesce mai a beccarlo la mattina, come non riesce a non pedinarlo durante gli intervalli.
Arrivo a scuola, I. mi vede, si avvicina e mi saluta. Neanche un sorriso. Non l’ho mai visto così freddo. Non ho mai visto persona più fredda a dire il vero. Persino quando litighiamo lo sento più vicino a me. Proseguo il corridoio dove salto addosso a Nicole con un fare a dir poco fraintendibile.
La parte sinistra della classe è già al completo. Tutte a ripassare la lezione di inglese che sarà alla terza ora oggi, che è giovedì. La parte destra, come me, è tutta in giro per la scuola, o per lo più all’angolo del giardino a fumare.
Durante le due ore di italiano, nel bel mezzo di “MUSICA” fly project, mi accorgo di aver ricevuto tre messaggi:
Davide : “ Buona giornata principessa <3
M.S: “ Buongiorno ciccia!
S.: ” Buona giornata.
Rispondo solo al primo. Adoro quel ragazzo, è una degli amici a cui tengo di più. Il secondo implicherebbe una conversazione, che non sono in grado di sostenere durante le prime ore. S. vuole solo discutere, ancora.
G. è arrivata. E’ un po’ di giorni che M. continua a scriverle, e che ovviamente lei se ne va in giro ad aggiornare chiunque di ogni sua frase. Io e Nicole siamo un po’ infastidite. Quel figo, mi ha scritto solo una volta. Si è proposto come rappresentante d’istituto, quindi lo vediamo spesso in giro per le classi a parlare con i professori. Peccato sia troppo grande, è di quarta ma è stato bocciato in seconda, mentre io sono solo di prima.
Verso le ultime ore è scoppiato il demonio. Il comportamento di G. l’ha portata ad avere molte ragazze contro. Per lo più ci ha dato delle false, quando forse non le conveniva molto. Partono urla, spintoni e insulti. La classe tutto d’un tratto si trasforma in una giungla, mista ad uno stagno. Sembriamo 20 oche. Alla fine delle lezioni, ma non della discussione, me ne vado tranquilla a casa con Oswa.
Io con G. ho chiarito. Sono in pace con me stessa. Non sono falsa e chi mi conosce lo sa bene.
In casa un'altra lite è incorso. Che strano… Mamma ha chiamato papà per parlare. Probabilmente della settimana scorsa, quando quella stronza di mia sorella le ha detto che fumo. E anche adesso sono calma, salgo le scale e vado in camera. Con papà mi confido. Tutto quello che sarà detto, per lui non saranno sorprese. Non per niente dopo due ore di musica a tutto volume per coprire le loro voci poco gradite, mio padre sale. Passiamo mezz’ora a ridere su ciò che si sono detti. In realtà in quel piccolo arco di tempo dovevo subirmi la seconda ramanzina. A quanto pare sarei la delusione della casa.
Questa sera devo sentire F., devo assolutamente parlare con lui. Salgo su fb e la nostra conversazione inizia..
F. : Mary, ma con S. allora? Sai non mi va a genio quel ragazzo.. Dai è un coglione, è già andata male una volta con lui e non mi va che stai male.
io: Se lo vuoi sapere l'ho mandato a cagare, gli ho detto che rimane un amico. se gli sta bene , se no ciao.
F.: si, pero nel frattempo ci stai male magari, vero?ormai ti conosco, so che all'apparenza puoi sembrare felice. Ma lo capisco che c'è qualcosa che non va.
io: Nono tranquillo sto bene. Sono felice della mia scelta. Tu piuttosto, che hai? Ti vedo un po’ storto.
F.: Niente di cui preoccuparsi.
io: Dai su. Quando stai male non me lo dici mai. Mi sento inutile nella nostra amicizia.
F.: E secondo te perché non voglio parlartene?
io: Perché centro io.. stai male per colpa mia.. però vorrei che comunque le cose me le dicessi, così magari riesco a fare qualcosa.
F.: si anche. Ma più che altro perché io davvero non voglio addossarti queste cose. Me le tengo per me, cosi tu non ci devi pensare. Però ci sono quelle volte in cui vorrei parlartene per fartelo sapere, ma poi fortunatamente riesco a non dire nulla.
Io: beh io non aspetto altro, aspetto quel giorno in cui aprirai quella cazzo di bocca.. perchè così davvero non ti capisco.. ed è difficile essere amica di una persona che non conosci.
F.: dai vabbe già che ci siamo parliamone, allora…
  
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