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Autore: darkmage1975    27/05/2007    5 recensioni
Spaccato di una notte rovente d'estate. Il caldo e i pensieri.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Notte. Estate. Un caldo soffocante riempie la stanza nonostante siano le 2 passate. Non dormo più. Neanche la finestra spalancata pompa in camera aria fresca a sufficienza. Sconfitto mi alzo. Lei si muove appena nel letto, si è accorta nel sonno che la disposizione dei corpi è cambiata. Ma non si sveglia per fortuna. Appoggio i piedi a terra e improvvisa come un fulmine mi attraversa la mente l'immagine di me che a piedi nudi cammino sulla sabbia rovente delle due di un pomeriggio d'estate. Cammino sul parquet trascinandomi. A letto mi sentivo completamente sveglio. Ora, da sveglio, mi sento completamente addormentato. Ma c'è troppo caldo, non torno a dormire.

Vado nella stanza a fianco, non c'è da aprire la porta: sono tutte spalancate cercando una corrente d'aria che non si forma mai. Tuttavia me la chiudo alle spalle. Forse non voglio rischiare di svegliarla. Forse voglio mettere su un muro tra me e l'altra stanza.

Mi avvicino alla finestra spalancata come nel deserto ad un'oasi. I gomiti appoggiati sul davanzale, guardo fuori. Mi investe un'aria fresca che mi fa rabbrividire e chiedere per quale motivo non riesca a passare la barriera della finestra. Fuori la luna è piena. Forse non piena, ma la luce è forte e distinguo tutti i contorni delle cose attorno a me. Il noce di fronte a casa è pieno della sua vita estiva e le foglie si muovono appena per la sottile bava di vento che soffia creando un fruscio che inizia a cullarmi. Un cane abbaia in lontananza, un altro risponde. Alzo gli occhi oltre il noce e guardo in distanza, le luci della città si intravedono lontane. I rumori no. Non c'è nulla a parte il fruscio e i miei pensieri. E quelli di rumore ne fanno. E non smettono mai. E, complice il caldo, non mi fanno dormire. Fare o non fare? Andare o non andare? Dire o non dire? Alla luce della luna riesco a vedere il contorno delle mani che mi sono portato al volto. Ho ancora quei due tagli nelle dita. Allergia, che col caldo e col sudore prude ancora di più e mi obbliga a grattare fino a lacerare la pelle e a far uscire il sangue. Come i pensieri nella mia testa.

  
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