Non tutto il
male vien per
nuocere.
Capita di
incontrare persone che non dovrebbero mai
finire insieme, in nessun caso. Neanche se fossero l’ultimo
uomo e l’ultima
donna rimasti sulla faccia della terra, per il dolore e la sofferenza
che
inevitabilmente si procurerebbero l’un'altra, ma
inspiegabilmente quel che meno
si aspetta accade sempre.
Il freddo le
stava attanagliando le ossa. I brividi
percorrevano quasi dolorosamente il suo corpo. Gwen aprì
lentamente gl’occhi. Si
alzò ed ancora un po’ stordita barcollò
fino al balcone con l’intento di
chiudere le persiane. La luce filtrava dalle finestre leggermente
aperte. Allora
decise d’uscire ed inspiegabilmente sorrise. L’alba
era ormai giunta, il sole
cominciava ad elevarsi solenne nel cielo chiaro e sgombro di nuvole.
Continuò a
tenere i suoi occhi al sole, come ipnotizzata, come se essi cercassero
calore
da quella palla rossa ed incandescente fino a quando sentì
il suo telefono
squillare e rientrò.
<<
Pronto? >> Borbottò strizzando
gl’occhi.
<<
Buon giorno mia bella principessa. > Il suo
sorriso si spense nell’istante in cui, riconobbe a chi
apparteneva quella voce.
Quanto avrebbe voluto che Harry la chiamasse così? Ma,
sfortunatamente, il
ragazzo che lei amava non era il tipo da smancerie. Scosse la testa
rassegnata.
<<
Ehi, come mai mi chiami a quest’ora? >>
Chiese sedendosi sul letto.
<<
Non posso
chiamare la mia ragazza? >> Un pugnale si
scagliò dritto sul suo
cuore. Doveva chiarire con Andy, ma non ne aveva ancora avuto il
coraggio.
<<
Si. >> Prese un respiro. << Certo.
>>
<<
Stasera usciamo? >> Doveva fare una
scelta. Restare con Andy, un ragazzo dolce e sensibile o lasciarsi
andare con
Harry, il ragazzo scorbutico che amava alla follia.
<<
Si, ok. >> Deglutì. Era arrivato il
momento di prendere una decisione. << Dobbiamo
par..>>
<<
Bene, lo dico anche ai ragazzi. >> Andy
la interruppe prima che lei potesse finire di parlare. <<
Ti passo a
prendere alle otto. >> Sentì degli schiamazzi
in sottofondo, ma non
riuscì a capire di chi fossero le voci.
<<
Ok. >> Sospirò affranta. Avrebbe dovuto
rimandare la loro conversazione.
<<
Ti a.. >>
<<
Ci vediamo stasera. >> Gwen gli impedì
di concludere la frase. Si sarebbe fatto male lei e si sarebbe fatta
male lui.
Riattaccò e si buttò pesantemente sul letto
sdraiandosi.
L’umore
di Harry era decisamente altalenante. Pensare a
Gwen, ai suoi occhi, ai suoi baci, ai suoi abbracci faceva si che un
sorriso
apparisse magicamente sul suo viso, ma, quando i ricordi di Andy e la
stessa
Gwen tartassavano la sua mente quel sorriso spariva e lasciava posto
alla
crudele tristezza. Sentì il campanello di casa suonare e
lentamente scese al
piano inferiore per aprire la porta.
<<
Alla buon’ora!
>> Esclamò Zayn entrando in casa Styles.
<<
Dormivo. >>
Cercò di giustificarsi il riccio incamminandosi verso la
cucina. <<
Potevi almeno portarmi la colazione. >>
<<
Andavo di fretta.
>> Fece spallucce. << Sono venuto solo per
avvisarti che stasera
ceniamo a casa di Louis. >>
Harry
restò impassibile.
<<
Ci saranno tutti.
>> Precisò Zayn cercando di carpire
l’espressione dell’amico.
Il riccio perse
un
battito. Ci sarebbe stata anche la sua Gwen, ma lui non si sarebbe
potuto
avvicinare, non l’avrebbe potuta toccare, non avrebbe potuto
assaporare
l’idilliaco gusto delle sue labbra. << Ok.
>> Disse semplicemente,
cercando di nascondere la sua espressione attonita.
<<
Allora ci vediamo
alle otto e mezza. >> Zayn diede una pacca sulla schiena
ad Harry.
<< Ah, comunque sei un pessimo attore, si vede lontano un
miglio.
>>
Harry
sgranò gl’occhi.
<< Che c..cosa? >> Possibile che
l’amico si fosse accorto di tutto?
Zayn si
allontanò
giungendo al portone. << Ti sei fatto fregare, amico.
Gwen ti ha rubato
il cuore. >> Poi sorrise ed uscì lasciando
l’amico sconcertato.
Il ticchettio
dell’orologio rimbombava insistentemente nella mente
distratta di Gwen. Al sol
pensiero di rivedere Taylor e Harry insieme il suo stomaco si
contorceva ed era
altamente doloroso. Controllò l’orario sul
cellulare per sviare i suoi
pensieri, ma subito dopo ricevette un messaggio.
-Sono sotto casa
tua.
Scendi? xx Andy-
Si
catapultò sotto
rischiando anche di cadere dalle scale. Aprì il portone ed
arrivò fino alla
macchina. << Ehi. >>
<<
Ehi. >>
Rispose Andy rivolgendole un tenero sguardo. Poi si sporse per darle un
bacio,
ma la ragazza si scansò.
<<
Andiamo? >>
Disse Gwen cercando di smorzare la tensione creatosi.
Andy si
limitò ad
accendere il motore dell’auto.
Non parlarono
per tutto il
tragitto. Era come se fossero diventati degli estranei. Come se non
avessero
mai condiviso dei momenti. Come se si fossero innalzate delle
invisibili
barriere tra di loro. Quando arrivarono non si rivolsero neanche la
parola.
Giunti al portone Andy si decise finalmente a parlare, ma fu subito
interrotto
da Louis che aprì la porta.
<<
Ehi ragazzi!
>> Esclamò Louis. << Mancavate
solo voi. >> Successivamente
prese a braccetto Gwen e spintonò amichevolmente Andy.
<< Entriamo.
>>
Gwen era appena
apparsa
nel salotto e la sua incantevole visione si era scolpita perfettamente
nella
mente di Harry. Avrebbe voluto abbracciarla, baciarla, accarezzarla, ma
una forza
cieca e senza tenerezza lo bloccava. La guardò
insistentemente e lei gli
rivolse un sorriso.
In
quel sorriso c'era il senso di tutto quello che stava cercando.
<<
Dov’è Taylor? >> Chiese Niall
sorpreso.
<<
Non c’è! >> Rispose brusco Harry
sentendo lo sguardo
fisso di Gwen su di lui.
<<
Questo l’avevo notato. >>
<<
Si, scusami. Non è venuta. >>
Mormorò il riccio. Poi notò
Gwen allontanarsi.
<<
Come mai? >> Domandò Niall curioso.
<<
Possiamo parlarne dopo? >> Lo scongiurò quasi.
Non gli
diede neanche il tempo di ribattere, e corse via a cercare la sua Gwen.
Gwen aveva
cercato invano
una via d’uscita. Sentiva l’assoluto bisogno
d’aria fresca. Era uscita in
giardino cercando di fuggire dalla realtà. Perché
era più forte di lei. Quando
si trattava di lui non c’era niente da fare, improvvisamente
cambiava, anche se
cercava di nasconderlo a se stessa per paura, quando c’era di
mezzo lui, lei
amava con tutta la forza che aveva nel cuore.
<<
Ehi. >>
Gwen
sentì una voce roca e calda dietro di
lei. Girò il capò e incontrò
gl’occhi verdi del ragazzo di cui era perdutamente
innamorata. Si cerco dentro essi. Si perse dentro essi.
Perché alla fine era un
gioco di specchi . Harry si avvicinò pian piano ed un
brivido le attraversò la
schiena.
<<
Senti freddo?
>> Le chiese preoccupato. Poi l’avvolse con le
sue forti braccia.
<<
Ora non più.
>> Gwen chinò il capo e sorrise.
<<
Allora resteremo
sempre così. >> Harry le prese il mento tra
due dita e lo alzò lentamente
come se avesse paura di farle del male. Dopo si guardarono l'un
l'altro, come se
fossimo sul punto di baciarsi.
<<
Lo sapevo.
>> Una costatazione amara fece distogliere i loro
sguardi.
Gwen si
voltò e lo sguardo
frustato di Andy si scontrò contro il suo.
<<
Ti avevo chiesto
solo una cosa, Harry. >> Puntò lo sguardo
pieno di rabbia al cugino.
<< E tu, come al tuo solito, hai ignorato la mia
richiesta. >>
Prese un respiro. << Hai sempre avuto tutte le ragazze
che volevi, e per
una volta che ero io ad averne una, tu.. >>
Deglutì. << Tu me l’hai
rubata. >>
<<
Non è solo colpa
sua. >> Sussurrò Gwen con voce spezzata e
vacillante.
<<
Oh, certo che no.
>> Si avvicinò alla ragazza. <<
E’ anche colpa tua! >> Scosse
la testa. << Mi hai deluso, Gwen. Non me
l’aspettavo da te. >> Poi
si allontanò.
Gwen
cercò di fermarlo, ma
fu trattenuta dalla stretta possente di Harry. Il suo sguardo fu
attirato da
quello del ragazzo.
Ci
sono sguardi che cerchi per evadere dai giorni, sguardi che cerchi
nella notte,
anche se c'è più buio che vita, per fuggire dalla
solitudine, sguardi che non
smetteresti mai di fissare per il semplice fatto che probabilmente
dietro
quello sguardo c'è chi ami. E poi quando non c'è,
c'è il vuoto a sostituire gli
occhi.
<<
Non ho intenzione
di lasciarti andare, non anche questa volta. >>
Appoggiò la sua fronte a
quella della ragazza e le cinse i fianchi con le sue braccia.
<< Gwen, io
ti amo >> La strinse a sé. << E
farò qualunque cosa pur di non
perderti. >> Poi posò un bacio su quelle
labbra calde e vellutate. Le
stesse labbra che erano state oggetto dei suoi miglior incubi. Le
labbra di cui
lui stesso si era innamorato, come della persona a cui appartenevano.
Ci sono persone
che tirano
fuori il peggio di te, altri tirano fuori il meglio, e poi ci sono
quelli
rimarcabilmente rari, dai quali diventi dipendente, che tirano fuori
solo il
più. Di tutto. Ti fanno sentire così vivo che li
seguiresti dritto all’inferno,
solo per sentirli ancora pronunciare il tuo nome con quella dolcezza.
Hi
everyone J
Come
al solito non faccio altro che
scusarmi
Per
i continui ritardi, ma davvero
La
scuola mi sta portando via un sacco
di tempo.
Spero
che l’attesa sia però stata
ripagata.
Finalmente
Gwen ed Harry possono
mettersi Insieme!
Allora,
per scrivere questo capitolo
ci ho messo un sacco,
avevo
molte idee ma non concordanti
tra di loro,
e
non volevo neanche scombussolare il
carattere dei personaggi.
Tutto
sommato, quel che ne è uscito
fuori non è male,
ma
di certo non è uno dei capitoli
migliori.
Volevo
dirvi anche un’altra cosa:
cambierò il rating della storia, ma
non verrà
abbassato di molto poiché lo metterò
arancione.
Ma
tranquille le scene rosse ci
saranno lo stesso, poiché farò delle one-shot
Ogni
qual volta che vorrò approfondire
la scena e, saranno in prima persona
Cosi
ché potrò giostrare meglio la
situazione.
Vi
informerò ogni volta che inserirò
una parte rossa così potrete leggerla
In
contemporanea a quando avviene la
scena.
Ah
stavo quasi per dimenticarmene :
Credo di esser morta per più di un minuto!
Lo
scorso capitolo ha raggiunto le 50
recensioni! WOW!
Non
credevo di poter arrivare a questi
livelli.
Quindi
GRAZIE, GRAZIE E GRAZIE!
See
u soon
-With
love deb