Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: Nori Namow    09/11/2012    5 recensioni
Corrugai la fronte, quando notai che Daniel cercava di mettere per sbaglio la sua mano su quella di lei.
Se solo avessi potuto fare qualcosa, tipo intervenire, urlare loro tutta la verità, oppure dare consigli.
Ma ci era stato severamente proibito da Lucifero e dall’ Altro.
Osservandoli, non potei non sentirmi un po' invidiosa. Anche io avevo guardato qualcuno in quel modo, molti anni fa.
Prima che facessi la mia scelta, prima di rovinare tutto quel buono che ero riuscita a creare dopo la Caduta.
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Blow me one last kiss




 
Mi accovacciai dietro un cespuglio, intenta a spiare Lucinda e Daniel al loro primo (umano) appuntamento.
Erano impacciati, ed erano solo dei fottuti umani. Avevano fatto tanto per far ricordare a Luce la sua vita angelica, e puff!
Dimenticato tutto in un attimo. E ora sono solo dei comuni mortali che provano un’ inspiegabile attrazione fisica.
Corrugai la fronte, quando notai che Daniel cercava di mettere per sbaglio la sua mano su quella di lei.
Se solo avessi potuto fare qualcosa, tipo intervenire, urlare loro tutta la verità, oppure dare consigli.
Ma ci era stato severamente proibito da Lucifero e dall’ Altro.
Osservandoli, non potei non sentirmi un po' invidiosa. Anche io avevo guardato qualcuno in quel modo, molti anni fa.
Prima che facessi la mia scelta, prima di rovinare tutto quel buono che ero riuscita a creare dopo la  Caduta.
Mi allontanai piano da quel posto, e in pochi minuti raggiunsi il tetto di un palazzo, dove ero sicura che nessuno mi avrebbe vista.
Distesi piano le ali, e una sensazione di piacere mi pervase, lasciandomi senza fiato.
Ero pur sempre un angelo caduto, anzi, un demone. E tenere le ali nascoste sotto le scapole per troppo tempo, può essere stressante.
Osservai le ali grandissime e maestose color panna, con sfumature dorate che decoravano le punte.
Respirai a fondo quell’ aria così pura, e chiusi gli occhi, fondendomi con i ricordi.
 
 
18 Luglio 2007
Sentii qualcuno cingermi i fianchi con un braccio, e mi voltai, già con il sorriso sulle labbra.
Neanche il tempo di salutarlo, che le sue labbra erano già sulle mie, trascinandomi in un bacio dolce e casto.
A quei tempi, ero ancora ‘nel mezzo’. Non avevo scelto né il Paradiso, né l’ Inferno. Perché Daniel aveva ragione, l’ amore è l’ unica scelta sensata da fare. E io avevo scelto lui, che però era rientrato nelle grazie del Paradiso.
“Ciao Amy.”  Mi sussurrò all’ orecchio, e una scia di brividi incontrollati mi riempì il corpo, facendomi beare di quel suono così melodioso, la sua voce.
“Ciao Niall.” Dissi in risposta, mentre i suoi occhi azzurri mi scrutavano con amore, e un sorriso sincero gli colorava le labbra, rendendolo ancora più bello e angelico. Ancora non riuscivo a credere che lui, Niall Horan, aveva scelto me, Amy Granger.
Niall distese le ali senza difficoltà, grazie alle due piccole incisioni praticate sulla maglietta, proprio nel punto in cui esse cominciavano ad uscire.
Quelle ali, erano davvero belle, maestose. Erano bianche e morbidissime, e avevano delle screziature rosa alle punte e su tutto il contorno esterno.
Amavo le sue ali, e amavo Niall, più di me stessa.
Distesi anche le mie, così diverse dalle sue. Volammo per molti minuti, fin quando non atterrammo su un’ isoletta tranquilla e graziosa.
“Amy, io voglio parlarti di noi” cominciò a dire, e gelai sul posto. Sapevo che quel momento sarebbe arrivato. Solo speravo non così presto.
Ci sedemmo sulla spiaggia, e io mi portai le ginocchia al petto, stringendo le gambe con le braccia, pronta al peggio.
Si sedette accanto a me, nella mia stessa posizione, e respirò a fondo. Era difficile persino per lui.
“Amy, io ti amo e tu lo sai. Ma non possiamo andare avanti così.” Cominciò, e la sua voce tremò appena, proferendo quelle parole.
Istintivamente, sentii gli occhi pizzicarmi, segno che le lacrime volevano uscire copiose.
“Devi fare una scelta, ti prego. Scegli il Paradiso, e potremo stare insieme sempre.” E boom, quello fu il colpo di grazia.
Mi alzai di scatto, infuriata, mentre le lacrime bagnavano il viso e cadevano sulla sabbia.
“Niall, se io scegliessi il Paradiso, non potrei amarti, lo sai questo? Dovrei amare solo Dio, e io ho scelto te, Niall. Ho scelto di amare solo ed unicamente te. Non ho sopportato il peso e lo strazio di nove giorni di caduta solo per poi tornare indietro e strisciare, chiedendo di essere riammessa ai cancelli del Paradiso!” urlai con i pugni serrati, mentre lui si alzava, spaventato.
“Amy, troveremo una soluzione insieme, ok? Tu non puoi rimanere ‘nel mezzo’ come Daniel, capisci? Tutti dovremmo scegliere, prima o poi. La Bilancia non ti darà tregua.” Questa volta urlò anche lui, e me ne sorpresi. Niall non urlava mai, lui era una persona pacifica, riusciva a renderti felice con un solo sorriso. Sentii una rabbia smisurata crescermi dentro, e capii che Niall voleva cambiarmi.
“Preferisco strapparmi le ali, piuttosto che riunirmi alle schiere angeliche” sputai con un odio che non mi apparteneva.
Vidi le mani di Niall, tese per abbracciarmi, tremare, e subito cominciò a torturarsele  guardando a terra.
Alzò lo sguardò, puntando i suoi occhi azzurri nei miei, verde smeraldo. Stava piangendo, e immediatamente mi sentii morire dentro.
“È così che stanno le cose, allora? Bene, allora vattene! Vattene e non farti vedere mai più. A me non mancherai di certo.” Sussurrò singhiozzando, a causa delle lacrime che proprio non ne volevano sapere di finire.
Sapevo che non lo pensava davvero, l’ ho saputo sin dal primo momento. Io amavo Niall e lui amava me, ma semplicemente io non volevo scegliere. O la devozione a Dio, o l’ Inferno. Era questo, ciò che ci era stato imposto.
E io ero semplicemente una delle poche anime che aveva rifiutato una scelta. Fino ad allora.
Mi alzai in volo, creando una piccola tempesta di sabbia, mentre Niall si copriva gli occhi con un braccio.
Fu in quel preciso istante, che feci la mia scelta.
Le mie ali, a quel tempo bianche e screziate d’ argento, diventarono più scure, con screziature dorate.
Avevo scelto l’ Inferno, e l’ avevo fatto solo per dispetto verso Niall.
Ma a Lucifero non importava, per lui era importante far pendere la bilancia verso l’ Inferno, che aveva un demone in più.
Quella fu l’ ultima volta che vidi Niall Horan, l’ angelo dagli occhi azzurri, che aveva deciso di amare un demone.
Non potevamo essere più diversi di così.
 
Riaprii gli occhi, e sentii un vuoto al centro del petto. I battiti erano accelerati, ma avvertivo che erano anche affaticati. Come il respiro, affannoso.
Era la stramaledetta nostalgia, che veniva a farmi visita, di tanto in tanto.
Avrei dato tutto pur di vivere il mio amore con Niall, senza il peso di alcuna legge, senza il peso di un’ eternità fatta di angeli, demoni, e scelte.
Molte volte avevo pensato di sfiorare la punta di una stellasaetta, per poi sparire nel nulla, e spegnere ogni dolore.
Ma poi ripensavo a quelle due pozze d’ oceano, e il coraggio veniva a mancarmi.
Ero cambiata, in tutti quegli anni. Anche se non lo volevo, il mio istinto da demone si faceva sentire.
Lussuria, alcool, fumo, droghe. Facevano parte della mia essenza ogni giorno, tanto niente avrebbe potuto uccidermi.
Cercavo un modo per dimenticare quella che era stata la mia scelta sbagliata, ma perfetta.
Strano, vero? Come può qualcosa essere giusto e allo stesso tempo sbagliato? Eppure può.
Era sbagliato lasciare Niall, ma era anche giusto, perché non avremmo mai potuto essere come una normale coppia.
Bastava guardare Daniel e Lucinda, per capirlo. Per vivere il loro amore erano stati costretti a rinunciare alle loro doti angeliche e diventare dei patetici mortali, dimenticando tutte le vite precedenti di Luce, che aveva sofferto, ogni volta.
E io soffrivo ogni giorno, ma non lo davo a vedere.
Non gli avevo chiesto nemmeno un ultimo bacio, uno come si deve. E questo rimpianto mi logorava l’ anima più di quanto già non fosse.
Sbattei violentemente le ali, alzandomi da terra di alcuni metri. E poi partii verso quell’ isola, che non vedevo da fin troppo tempo.
 
Quando vidi la vetta della montagna così familiare, aumentai la velocità, impaziente di raggiungerla.
Mi accucciai su un sasso con le ginocchia al petto, godendomi quel panorama fantastico. Le ali si muovevano lentamente, rilassandomi, mentre il venticello smuoveva i miei capelli ondulati biondo ossigenato, che accarezzavano tutta la schiena, tanto erano lunghi.
A qualche metro da me, laggiù, c’era il punto preciso dove gli avevo detto addio.
Chiusi gli occhi, inspirando l’ odore del mare e della natura che mi circondava, perdendomi nei ricordi ancora una volta.
Che masochista che ero. Sorrisi amaramente, sapendo già che, appena tornata a casa, sarei corsa in discoteca, pronta ad una notte fatta di droga e alcool. Il mio stupido modo di dimenticare.
Sentii dei passi silenziosi dietro di me, e poi una voce che mi illuminò l’ anima.
“Amy? Sei tu?” presi il volo, girandomi velocemente, scorgendo una figura maschile alta, muscolosa e molto familiare.
Dei capelli biondi sparati in aria, si muovevano a causa del vento e gli occhi, azzurri come l’ oceano che avevo dietro di me, mi guardavano con curiosità e dolcezza. Per completare, un paio di ali bianche e screziate di rosa sbattevano piano, provocando una dolce melodia per le mie orecchie
“N..N.. Niall?” balbettai confusa, non aspettandomi di ritrovarmelo davanti dopo tutti quegli anni.
Atterrai delicatamente, e nascosi subito le ali, così diverse rispetto alle sue. Inoltre, le punte si piegavano autonomamente verso la sua direzione, attratte come se le ali di Niall fossero una calamita.
Vidi un sorriso timido comparire sul suo volto, e il macigno che mi aveva intrappolato il cuore, si dissolse.
Era sempre bellissimo.
Era sempre un angelo.
Ed io ero sempre un demone.
Niall ritirò le ali, che scomparvero pochi istanti dopo sotto le sue scapole, rimpicciolendosi sempre di più.
Camminò verso di me, per poi fermarsi a circa cinquanta centimetri di distanza.
Non avevo avuto più sue notizie, e in quel momento, quei pochi centimetri che ci separavano, sembravano chilometri.
“Sei.. Sei davvero tu.” Vidi i suoi occhi diventare lucidi, probabilmente come i miei, e subito dopo mi strinse a sé, abbracciandomi dolcemente.
Mi aggrappai alla sua maglietta, affondando la testa nell’ incavo del suo collo.
Mi sentivo bene.
Mi sentivo completa.
Mi allontanò appena, solo per osservare il mio viso, rimasto sempre giovane e bello, come il suo.
Mi diede un bacio sulla fronte, e avrei desiderato tanto che quelle labbra sfiorassero le mie, almeno un’ ultima volta.
“Cosa ci fai qui?” domandai dopo un po', mentre ci sedevamo l’ uno accanto all’ altra, osservando le onde del mare.
“Io ci vengo spesso qui, sai… Da quando ci siamo lasciati.” Si morse il labbro inferiore, e io rabbrividii. Quel ricordo a volte era troppo vivido.
“Io invece non ci sono più venuta. Non ci sono mai riuscita.” Finii in un sussurro, perché sentivo gli occhi pizzicarmi.
“Amy, mi sei mancata tantissimo. E so che probabilmente chiederti di rinunciare all’ inferno sia stupido, ma io voglio chiederti di provarci.”
Prese le mie mani fra le sue, guardandomi intensamente.
“Niall, non posso cambiare la mia scelta. E tu non puoi più cambiare la tua.” Dissi un po' acida, per poi alzarmi, allargando le ali in tutta la loro grandezza. Niall doveva capirlo che eravamo troppo diversi. Lo vidi mentre scrutava ogni piuma, ogni screziatura dorata, e ne rimaneva deluso.
Indietreggiai, pronta a spiccare il volo, quando mi trattenne per un polso, costringendomi a voltarmi verso di lui.
“Le cose sono cambiate tantissimo da allora, Amy. Guarda Daniel e Lucinda, loro sono felici, anche se dei semplici mortali. Il Cielo ha rinunciato a due angeli importantissimi, credi davvero che faranno caso a noi?” vidi un sorriso farsi spazio sul suo volto, che scatenò una marea di farfalle nel mio stomaco. Ne ero ancora perdutamente innamorata, non c’era alcun dubbio.
Ma lui? Mi avrebbe amata, nonostante la mia scelta? Nonostante la mia natura?
E mi dissi che no, Niall non avrebbe mai amato quello che ero diventata.
Lui amava ancora la dolce ragazza bionda, quella insicura ma sensibile e perdutamente innamorata.
Lui non avrebbe mai amato questa Amy, la stronza che ama bere e fumare, ma che ha tanto amore da dare.
“Lo sai, Niall?” sciolsi dolcemente la sua presa dal mio polso, per poi indietreggiare lentamente, pronta ad andarmene. “Avrei voluto chiederti almeno un ultimo bacio, quel giorno. Ma non ne ho avuto il coraggio.”
Quando mi voltai, riuscii a distinguere una folata di vento che solo le sue ali provocavano.
Con uno scatto, mi si parò di fronte, e affogai in quelle iridi azzurrine, che avevano tempestato i miei sogni per tutti quegli anni.
Si avvicinò a me, prendendomi per i fianchi. Poggiò una mano sulla mia guancia, attirandomi pian piano verso quelle labbra che io cercavo.
Quando le distanze furono annullate, schiusi le labbra, dando libero accesso alla sua lingua, che cercava disperatamente la mia.
In quel bacio c’era nostalgia, amore, passione. Tutto ciò che mi era mancato, e che avrei voluto non lasciare mai più.
“Ti amo, Amy.” Sussurrò a pochi centimetri dalle mie labbra, mentre poggiava la fronte sulla mia.
Sorrideva e i suoi occhi brillavano insieme ai miei.
“Ti amo anch’io.” Riuscii a sussurrare, prima che lui mi attirasse verso terra e lasciando che mi perdessi in un altro abbraccio.
Quando i nostri piedi toccarono il suolo, mi diede un altro bacio, per poi lasciare baci umidi sul collo.
Sentii la sua mano accarezzarmi la schiena sotto la maglietta, e mi strinsi ancora di più a lui.
“Lotteremo per questo amore, Amy.” Disse prima di darmi un altro bacio.
E sapevo per certo, che non sarebbe stato l’ ultimo.



SCIAO BELEEEE.
Eccomi qui con un' altra OS (minchia, quante ne scrivo haha)
Questa volta è un crossover di Fallen, la saga di Lauren Kate *-* Che parla di angeli caduti, e di una ragazza, Lucinda Price, che muore ogni 17 anni, e sta sto povero cristo di Daniel Grigori (angelo caduto), che in ogni vota la conosce, se ne innamora, e poi lei BOOM, prende fuoco e rinasce. E alla fine scopre che lei era uno degli angeli più importanti, e per vivere la sua storia d' amore con Daniel, nascono umani, dimenticando tutte le loro vite.
Infatti, l' OS è ambientata dopo l' Epilogo di Rapture (ultimo libro) che termina con una Lucinda umana che incontra Daniel per la prima (secondo loro) volta.
Per chi ha letto Fallen, il loro addio è un pò in stile Cam/Arriane-Tess *-*
Mbè, chi meglio di Niall può fare l' angelo? HAHA :D
Recensite, e passate dalle altre OS/FF *-*
Ve amo.
Ah, Amy Granger è Taylor Momsen (con occhi verdi xD):3


   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Nori Namow