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Autore: anotherlivingpoet    09/11/2012    1 recensioni
Amo vedere la paura negli occhi delle bestie che uccido.
Per un attimo, la vidi anche negli occhi di quel ragazzo.
Genere: Azione, Dark, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Siamo?


 

Mi sveglia per il rumore della porta che cercava di aprirsi un bel po' dopo.
Era Garrett.
Mi alzai veloce, gli aprii la porta e non lo feci neanche parlare.
Gli tirai un ceffone.
Mi resi conto di quello che avevo fatto, ma ero troppo orgogliosa per dire un 'mi dispiace', io poi, che non avevo mai dovuto preoccuparmi del prossimo.
Con i pugni serrati, andò verso il fuoco, che era ancora acceso.
Mentre io restai lì, tremante di rabbia.
-Domani andremo in città. Ti renderai conti di quel che pensano che siamo.- dissi gelida come la temperatura fuori.
-Siamo?-
Risi.
-Domani cambierai idea.-
E mi rintanai nella mia stanza.
Non mi ero affatto comportata bene, c'era da dirlo.
Ritornai a preparare un po' di carne, ma vidi che Garrett aveva già fatto.
E, gentile, aveva arrostito un po' di carne anche per me.
Gli sussurrai a malapena grazie.
Cominciai a mangiare, ma dopo un po' mi volsi a guardarlo.
In un primo momento fu tranquillo.
Poi rimase infastidito.
allungai una mano verso il suo viso.
Non ci misi molto, eravamo vicini.
Si ritrasse a malapena, come se gli dovessi dare un altro schiaffo.
E invece, fu proprio la guancia che gli avevo colpito poco prima, che accarezzai.
Mi ripresi dal mio stato di trance e ripresi a mangiare.
Ma non sopportavo avere ulteriormente il suo sguardo addosso.
Presi arco e frecce e uscii.
In realtà non andavo a cacciare.
O meglio, non solo.
Catturai velocemente un piccolo castoro vicino al fiume, dato che la pioggia era leggera leggera.
E mi avviai.
E mi avviai dal mio... amico?
Quando arrivai alla sua casa, dall'altra parte del bosco, bussai tre volte e diedi un calcio.
Era il mio segnale.
-Mi sfonderai la porta, Norah.- mi aprì ridendo Ryan.
Risi, ma stavolta fu una risata vera.
-Lo so, ma il mio secondo nome non è eleganza.- gli risposi.
Mi fece entrare, e mi diede un bacio sulla guancia, come quando eravamo piccolini.
L'avevo trovato quando avevo all'incirca quattro anni.
Era perduto.
Chiesi a Tony una casa anche per lui e quasi quotidianamente, gli davo delle scorte di cibo.
Non sarebbe mai riuscito a cacciare, diceva.
Lo trovava crudele.
E aveva ragione.
Mi lasciai accarezzare i capelli quando, una volta che aveva finito di mangiare, ci eravamo stesi davanti il fuoco.
-Ti voglio bene.- mi sussurrò all'orecchio.
-Anch'io.- e caddi nel sonno, non prima di sentire le sue braccia stringermi.



Hush Just Stop.
vi ho rivoluzionato l'esistenza lol
spero che come ha preso la piega la storia vi piaccia, 
questo è niente!
a presto,
jawaadsbiscuits ex britneysavedme

   
 
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