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Autore: spacciokebab    10/11/2012    22 recensioni
La protagonista di questa storia si chiama Chiara, una ragazza semplice e piena di caratteristiche insolite.
Accompagnata dalla sua migliore amica, Giulia, una ragazza solare, colta e ribelle, partono.
Direzione? Londra.
Obbiettivo? Dimenticare.
Non pensavano sarebbe cambiato tutto.
Buona lettura,lasciate una piccola recensione se volete.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Ogni avvenimento lascia le sue conseguenze sulla nostra pelle, 
semplicemente a volte  non ce ne rendiamo conto.



Tutto cominciò quella mattina.

Lo ricordo ancora …
Era estate, un raggio di luce di mi svegliò.
Abitavo in un piccolo appartamento a Roma, dove studiavo per diventare psicologa, ma non una qualunque, io potevo capire tutte le emozioni di ogni singolo individuo:
gioia, rabbia, gelosia, felicità e anche le menzogne .
Se forse fossi stata più attenta, se avessi saputo capire tutte le bugie che mi aveva detto quello stronzo, non avrei vissuto il mio sogno.
Soffrii molto ma alla fine fui veramente felice.
Io ne sono convinta, dopo la pioggia c’è sempre l’arcobaleno.

Suonò la sveglia, quel maledetto aggeggio infernale .
Mi rigirai tra le coperte calde e notai una figura nell'ombra.
Sbattei le palpebre più e più volte finché i miei occhi stanchi non misero la situazione a fuoco, era la mia migliore amica, Giulia indaffarata nello smuovere qualcosa.
Chinata su un oggetto alquanto famigliare, si grattava il capo pensierosa.
 "Giulia ma che ci fai di lunedì mattina alle 6.45 in camera mia ?"
urlai distruggendo i suoi pensieri contorti.

"A Buongiorno, ben svegliata! " rispose cautamente accarezzando con la lingua e sue morbide labbra.
"Ma che stai facendo ?"
" Sto preparando le valige ..." Disse come se fosse la cosa più normale del mondo.
"Perché? parti?" chiesi curiosa.
Un sorriso beota comparì sul suo volto prima di rispondere cautamente un "noi partiamo"
"Cosa? -chiesi con gli occhi fuori dalle orbite-Ma sei matta? Io devo andare a scuola, devo studiare e lo sai che adesso non è un buon momento!"
"Proprio per questo. Muoviti hai solo 20 minuti altrimenti perdiamo l'aereo!"
"Ma ... ma .." balbettai cercando di elaborare tutte quelle informazioni.
-"Shhh non mi chiedere niente, non saprai niente finché non arriveremo là. E' una sorpresa."
Rimasi a bocca aperta. 
Vedendo la mia reazione spontanea sbuffò avvicinadosi a me e stringendomi tra sue braccia.
Il suo odore di vaniglia mi riempì le narici.
-" Quello stronzo ti ha tradito e adesso è come se ti stesse per crollare il mondo addosso ma tu non devi permetterlo.
Questa vacanza ti tirerà su, sicuramente!" disse con un tono dolce.
Mi buttò addosso qualche vestito e io ripensai alle sue parole.
La tristezza si era permessa di entrare nella mia testa, ma ero incapace di cacciarla fuori.
I miei voti stavano scendendo, stavo calando di peso.
La causa scatenante era quell'uomo così vile da tradirmi.

In poco tempo ero pronta e mi ritrovai in areoporto.
Seguendo Giulia,  mi avvicinai ad un'entrata marcata da una grande scritta
"partenze per Londra"
Ero sconcertata, guardai Giulia e dissi:
"Tu sei matta !"
"Tesoro, la mia famiglia a tantissimi soldi, tu mi hai sempre aiutata in ogni momento.
Dammi la possibilità di ripagarti."
Le sue parole erano sincere.
La strinsi a me, sussurrando un flebile “Grazie” nei suoi capelli profumati.

Oh, giusto le presentazioni.
La mia amica, Giulia, è ricchissima, ma non è mai stata viziata, è una persona umile, dolce e gentile.
E’ una ragazza incantevole, ha gli occhi verdi e i capelli rossi ,ricci. Studia canto, ed ha una voce angelica.

Io? Io sono una ragazza normalissima, capelli castani occhi color nocciola e pelle chiara, come quelle delle bambole.
Mi chiamo Chiara.
Quel giorno, e non solo, diciamo da circa tre mesi ero a pezzi.
Ma non sapevo che quel viaggio avrebbe cambiato la mia vita.
L’avevo immaginato tante e tante di quelle volte, che ormai sembrava reale.

Salì su quell’aereo e pensavo che sarei ritornata, ma non potevo immaginare che sarebbe tornata un’alta Chiara:
più forte, più decisa, più determinata e soprattutto più felice di quanto lo era quella che stava salendo sull’aereo .

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