Capitolo 13
Shikame: “Dai Maka… Non essere preoccupata… Vedrai che Soul se la caverà.” Le disse la ragazza cercando di rassicurarla.
Maka: “Oh. Si… Hai ragione. Se la caverà…” le rispose Maka, notando però la stessa espressione di ansia che probabilmente aveva lei, molto evidente sul volto di Shikame.
Maka: “Anche Metal Flash se la caverà.” Aggiunse poi cercando a sua volta di confortarla.
All’improvviso uscì Stein dalla sala operatoria.
Maka: “Dottor Stein! Come sta Soul?”
Stein: “Oh… Ma avete aspettato qui per tutto questo tempo? Avreste potuto tornarvene a casa…”
Maka: “Io voglio sapere come sta Soul!”
E dietro a Maka, Shikame gli rivolse lo stesso sguardo preoccupato.
Stein: “L’intervento di Soul è perfettamente riuscito! E Shikame… Anche Metal Flash ora è in buone condizioni. Bisognerà solo lasciarli entrambi riposare.”
Maka: “Ah che bella notizia… La ringrazio Dottor Stain! Ora potrei entrare a vedere solo per un momento come sta?”
Stein:”Certo… Puoi andare.” Le rispose sorridendole.
Shikame: “La ringrazio anche io Dottor Stein… Maka era molto in pensiero e…”
Stein: “Coraggio… Puoi andare anche tu!” disse rivolgendo anche a lei un sorriso incoraggiante.
Appena le due ragazze entrarono nella stanza, apparse Spirit dietro le spalle di Stein che assumendo un’espressione molto seria iniziò a parlargli.
Spirit: “Smettila di sorridere… Come stanno realmente Soul e Metal Flash?”
Stein si voltò per guardarlo in faccia e dopo essersi acceso una sigaretta, gli rispose.
Stein: “La ferita di Soul è a posto… Però… Il sangue nero della Spada Demoniaca ha contaminato il suo sangue. E riguardo a Metal Flash… Ho fatto tutto ciò che potevo… Però la sua è una brutta ferita… E ci sono molte possibilità che ci rimetta l’occhio… Inoltre anche lui penso sia stato contaminato dal sangue nero e… Io non posso prevedere gli effetti che ciò avrà su entrambi.“
Maka nel frattempo vicino al letto di Soul, lo guardava con aria malinconia tentando di nascondere le lacrime davanti a Shikame che si era fermata vicino alla porta ad osservare entrambi e ad ascoltare ciò che stava dicendo il professor Stein.
Sapeva che se ci fossero state delle complicazioni probabilmente lui non avrebbe detto nulla e se Metal Flash ci avrebbe rimesso davvero un’occhio…
Però poi distolse subito la sua attenzione da quel genere di pensieri. Non voleva nemmeno prendere in considerazioni certe ipotesi. E poi cosa significava che entrambi erano stati infettati dal sangue nero?
Abbassando la testa, con aria malinconica, si avvicinò lentamente al letto del suo maestro d’armi osservandolo. L’occhio sinistro era fasciato e ora anche Metal Flash come Soul, stava dormendo.
Poi socchiudendo gli occhi si chinò leggermente verso di lui.
Shikame: “Vedrai Metal Flash… Il tuo occhio guarirà.” gli disse a bassa voce.
Poi improvvisamente qualcuno sfondo la porta facendo trasalire le due ragazze.
Era Black Star che urlando come il suo solito si era precipitato nella stanza, ma prima che saltasse addosso a Soul, Maka lo fermò con uno dei suoi ‘’MAKA-CHOP’’.
Tsubaki: “Shimake… Maka… Ho saputo di quello che è successo… Mi spiace molto per loro.”
Poi notò che Maka asciugandosi le lacrime si ricomponeva acquistando la solita aria di sempre mentre Shikame, con la testa abbassata, stava ancora osservando Metal Flash in silenzio.
Tsubaki: “Ehi Shikame… Tutto bene?” Le chiese con aria preoccupata.
Per un attimo lei non rispose, rimando in silenzio, ma all’improvviso alzò la testa e rivolse un sorriso a tutti.
Shikame: “Si riprenderanno presto! Ne sono certa!”
CONTINUA…