Una chiamata molto interessante




-Beh io volevo ... andavo cioè venivo..-Cercò di spiegare, balbettando.
-Ho detto che volevo una spiegazione, non una ripetizione dei verbi!
-Mar io stavo … ehm tu, no io cioè…-
-Zayn lascia stare, forse è troppo complicato! Io vado giù.-  Mi alzai da terra e mi diressi verso le scale.
-Aspetta! –Disse, tirandomi per un braccio. In un secondo mi trovai vicino a lui, con le mani poggiate sul suo petto e i nostri nasi a pochi centimetri di distanza.
Zayn si stava per avvicinare a me, pericolosamente.
Di scatto mi allontanai da lui, indietreggiando di qualche passo.
Fui invasa subito da un senso di calore che si concentrò sulle mie guance, mandandole a fuoco.
Lo guardai per qualche istante, scandalizzata.
Zayn aveva assunto un’espressione strana: tra il sorpreso e il triste.
Presi subito il controllo della situazione e scesi le scale, quasi correndo.
Aprii la porta del bagno e mi ci fiondai dentro, quasi in preda al panico.
 
Perché mi faceva questo effetto?
Perché quel semplice contatto aveva creato questa reazione in me?
 
Mi sciacquai ripetute volte il viso, cercando di allietare il calore.
D’improvviso sentii qualcuno bussare alla porta: era Zayn.
 
-Ehm … Mar, tutto bene?Scusa…-
Chiusi subito l’acqua e prendendo un asciugamano mi asciugai il viso, sperando di non sembrare un pagliaccio con quelle guance.
Feci un bel respiro e aprii la porta. Zayn era lì, sul’uscio, che mi aspettava.
I suoi occhi trasmettevano tristezza, quasi delusione
-Senti Mar io …-
-Cosa? Fammi indovinare … devi dirmi che non volevi? Che è stato tutto un malinteso? Sai voi ragazzi dovreste cambiare scusa, infondo è sempre la stessa.-
-Eh? Noi? Stessa scusa?- Chiese, confuso.
-Si Zayn , dovete cambiare scusa. Non sei il primo che mi dice questo, sai?-
-In che senso?-
-Pff, lascia stare.-Lo sorpassai e andai in cucina, lui mi seguì.
 
-Ehi ehi, aspetta! Cosa ho fatto?- Mi fermò nuovamente, costringendomi a guardarlo negli occhi.
-Cosa hai fatto!? Oh beh, fammi pensare… forse hai provato a baciarmi!??-
Lui abbassò subito lo sguardo, iniziando a guardare il pavimento.
-Scusa, non volevo …-
-Non volevi!? Beh, peccato che questo non giustifichi niente!-
-Mar …- Cercò di avvicinarsi, ma io mi allontanai ancora di più da lui.
–Non mi toccare, ok? - Zayn mi guardò, senza proferire parola.
-Ora scusami ma devo andare, notte.- Aprii la porta della cucina e andai in camera mia, arrabbiata più che mai.
 
Si, forse la mia reazione era stata un po’ esagerata, ma ho le mie motivazioni.
Non sono in cerca di amore o di un ragazzo con cui passare il tempo, ne ho già uno: Derek.
E’ un ragazzo unico e mi ama. Non lo vedo da una settimana, chi lo sa se gli manco…
Zayn non può essere altro che una perdita di tempo e io non sono in cerca di questo, ovviamente.
 

"il giorno seguente"


Mi svegliai all’improvviso, con il cuore che batteva a mille.
Avevo fatto un sogno strano: Zayn che cercava di baciarmi.
Avevo la gola secca e un mal di testa incredibile.
Mi alzai lentamente, stiracchiandomi.
Andai in bagno e indossai un jeans e una camicia a quadri rossi: la mia preferita.
Scesa le scale trovai Zayn e Lucy che litigavano per un semplice pacco di biscottini.
 
-Dai, Lucy da brava cagnolina lascia.- Disse Zayn, cercando di prendere il pacco. Lucy gli ringhiò contro.
-Ehi, che succede qui?- Chiesi, scendendo le scale.
Il moro si girò di scatto verso di scatto, regalandomi uno dei suoi fantastici sorrisi.
Stranamente mi piacque, un buongiorno fantastico.
-Lucy non molla i biscotti. Comunque stai bene Mar, ieri sera sei venuta in camera mia gridandomi di lasciarti andare…-
-Cosa?-
-Si, dicevi tipo che io non dovevo toccarti o avvicinarmi a te. Sei sonnambula per caso?- Chiese, lasciando perdere il pacco di biscotti e concentrando l’attenzione su di me.
-Beh si, un po’ si.-
-La prossima volta dimmelo, mi sono preoccupato molto.-
-Cosa ho detto precisamente, scusa?-
-Mhm non ricordo bene, però so solo che non dovevo avvicinarmi a te o una cosa del genere.-
-Ah beh, non so perché l’avrò detto.-
-Mar per caso ti ho fatto qualcosa? O sbagliato? Se è così, dimmelo. Chiese, preoccupato.
-No Zayn , stai tranquillo.- Dissi, cercando di sorridere. Improvvisamente squillò il mio telefono.
 
-Scusa ma devo rispondere, vado un attimo di là.-.
  Zayn's pov
Misi i biscotti nella ciotola di Lucy e andai in cucina.
Si, ero curioso di sapere Mar con chi stesse parlando. Infondo la mia è solo curiosità, ecco!
Mi misi vicino la porta, attento a non farla aprire. Vidi la ragazza portarsi il telefono all’orecchio, sorridendo.
-Ehi amore,  finalmente ti sei ricordato di me!-Disse, appoggiandosi alla ringhiera.
-Grazie e anche tu sei il mio piccolino. Mi manchi, sai?-
-Davvero? Wow, è fantastico! Io sono qui a Londra, spero di starci poco tempo però. Ovviamente verrò lì tra qualche settimana, giusto il tempo che la luna di miele finisca.- Spiego, per poi ridere a qualcosa che la persona con cui parlava le disse.
-Si certo, anch’io. Chiamami appena puoi cucciolo.- Chiuse la chiamata e iniziò a fissare il telefono, sorridendo. Un sorriso difficile da vedere sul volto di qualcuno, soprattutto se quella persona è Mar.


Ehi moschine, come va!?
Spero che questo capitolo vi piaccia, io lo adoro!
Ah, ecco, ho anche le domandine per voi :
1) Secondo voi con chi parlava Mar?
2) Qual è stata la vostra parte preferita?
Scusatemi ma ora devo scappare, baci!
XSimo