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Autore: marghe999    28/05/2007    6 recensioni
Ma, nello stesso momento in cui si poneva da sola il quesito, Lisa realizzava che la logica con House era pressochè inutile.
Perchè lui non era un dipendente, e la parola amore aveva un significato completamente diverso, se si stava parlando di lui.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Greg House, Lisa Cuddy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Nuova storiella XD...Non è chissà cosa,mi è venuta in mente l'idea e ho pensato di buttarla giù,benchè quel giorno non fossi particolarmente in vena di scrivere come noterete...Spero vi piaccia lostesso =D

(riveduta,dato che una lettrice mi ha fatto ,grazie a dio,notare che ero allegramente saltata dal passato al presente come un bimbo di 5 anni che scrive il suo primo tema XD)

 

“Cosa vuoi House?”

“Te...”

 

Si svegliò di soprassalto, spalancando gli occhi azzurri nel buio della camera da letto.

Un altro.Un altro maledettissimo sogno.

 

Erano tutti così, ultimamente.Una frazione di secondo, e quel “Te”che si ripeteva instancabile, che ogni volta usciva così improvviso e inaspettato dalle labbra del diagnosta, al posto di una solita e fin ordinaria battutina idiota, di quelle che tanto amava fare House.

 

Lisa Cuddy si passò le mani sul viso stanco, alzandosi dal letto.

Si diresse in cucina, per prepararsi una tisana o qualsiasi altra bevanda avesse trovato nella dispensa. Tutto pur di pensare ad altro.

Ma non riuscì nell’intento. Con la tazza fumante tra le mani, si sedette al bancone, fissando la finestra davanti a lei, da cui proveniva una lieve luce, data dai lampioni per strada e dalla luna, che in quel momento occhieggiava limpida tra le nuvole, nel cielo scurissimo.

 

Perchè?

Era la domanda più logica. Per quale motivo doveva sognare che un suo dipendente le dichiarasse il proprio amore?!

Ma, nello stesso momento in cui si poneva da sola il quesito, Lisa realizzava che la logica con House era pressochè inutile.

Perchè lui non era un dipendente, e la parola amore aveva un significato completamente diverso,se si stava parlando di lui.

 

 

Mattina,casa di Lisa Cuddy.Il letto era vuoto.

No,lei non era andata via.Era  in cucina ,addormentata sul bancone, con una tazza di tisana ormai fredda tra le mani.

 

Un raggio di sole raggiunse  prepotente il suo viso, insinuandosi tra le sottili tende che celavano la finestra.

Lei strizzò infastidita gli occhi ,poi li spalancò improvvisamente,quando vide l’ora segnata dall’orologio,sopra al frigorifero.

8.40

 

Cazzo.

Era l’unica cosa che la donna riusciva a pensare, mentre si precipitava su per le scale della villa, si buttava veloce nella doccia e prendeva alla rinfusa il primo tailleur che le capitava sotto mano.

 

Salì sempre fulminea in macchina,con i capelli ancora spettinati e sempre la stella parola in testa...

 

Difatti,proprio quel giorno ci sarebbe stato un consiglio con i primari dell’ospedale,e subito dopo un incontro con alcuni possibili donatori.

 

30 minuti dopo, Lisa parcheggiò l’auto nera nel parcheggio soleggiato dell’ospedale,e si precipitò all’interno.

Troppo tardi. I possibili finanziatori,come le comunicò la sua assistente ,se ne erano andati, e la riunione con i primari era stata annullata, per ‘la temporanea assenza del dirigente ospedaliero’.

 

***

La porta dell’ufficio si aprì improvvisamente, e lo scalpiccio di un uomo con un bastone si avvicinò alla scrivania.

Lisa alzò gli occhi,li strinse con disappunto,poi li diresse nuovamente sul file che aveva tra le mani , annoiata dalla presenza di House.

 

“La mamma è arrivata tardi...sai,anche se ti fossi presentata in accappatoio credo nessun primario si sarebbe lamentato e...”

“House,cosa diavolo vuoi?!Non hai...qualche paziente da annoiare, i tuoi 3 da torturare o un infermiera a cui fare battute idiote?!” Rispose violentemente lei,forse con più forza di quanta intendesse.

 

“Naaaa...volevo il mio raggio di sole”Disse lui,leccando un lecca-lecca, con un motivo a spirale bianco e rosso.

 

“Ok ok...dimmi cosa vuoi e poi sparisci”

 

Improvvisamente, l’altro si fece serio,e la mano che teneva il dolce cadde statica sul suo fianco.

La fissò intensamente, con i suoi occhi cerulei che cercavano quelli della donna,che avvertendo il suo sguardo iniziò a innervosirsi.

Alzò il viso, lentamente,per scoprire la causa dell’improvviso silenzio del nefrologo. La stava solo fissando, con una luce strana negli occhi...

 

“Te”

 

 

**

 

L’assistente di Lisa aveva appena finito di compilare alcune cartelle,e si diresse verso l’ufficio del suo capo.

Aprì la porta,e la scena che vide le fece cadere di mano tutte le scartoffie che aveva ordinato con cura.

 

“Dottoressa Cuddy!Dottor House!!”

 

A voi scoprire che ha visto l'assistente ;)

  
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