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Autore: percysword    11/11/2012    2 recensioni
Claire ha un amico molto speciale: suo fratello William. Nessuno li può separare o così sembra…
Genere: Commedia, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella mattina mi svegliai alle 6.30, pur essendo andata a letto verso mezzanotte. Avevo una strana sensazione, mista a paura ed emozione, e non era bello. Continuavo a rigirarmi nel sacco a pelo e così svegliai anche Lucy che dormiva accanto a me.

«Hai paura?» mi chiese

«No, ma che dici.» dissi poco convinta

Si mise a ridere e mi feci contagiare. Mi fece bene, ridere senza motivo intendo, mi sentii libera dalle frustrazioni e così passò il tempo. Verso le 7.30 decidemmo di alzarci e ce ne andammo a fare colazione. Mia madre era seduta al tavolino che rigirava il cucchiaino nella tazzina di caffè, fissando il vuoto e mugugnando.

«Giorno ma'… stai bene?»

Non mi rispose, così anche io e Lucy ci preparammo un caffè, un po' perplesse, e finita la nostra colazione andammo a sistemare la mansarda, dove avevamo dormito.

Nel frattempo il resto della casa si svegliò, persino mia madre che si fece prendere dall'agitazione quando alle 9.01 iniziò a dire che i parrucchieri erano in ritardo.

«Dovevano essere qui alle nove in punto! Come faremo? Oddio, siamo in ritardo!»

«Mamma, sono le nove e un minuto, vedrai che saranno qui tra poco insieme a tutti gli altri…» le disse tranquillamente William

«Tra poco? E cosa vuol dire? Potrebbe significare un secondo, un minuto o un'ora… siamo in ritardo, siamo in ritardo…»

Sembrava il Bianconiglio, quello di Alice nel Paese delle Meraviglie, pensando a quel paragone mi misi inconsciamente a ridere e tutti mi guardarono malignamente.

«Scusate» dissi soffocando l'ultima risata ed asciugandomi una lacrima.

Suonò il campanello e mia madre sembrò rinata, quando aprì la porta tutto lo staff di parrucchieri, truccatori, sarti occupò la casa. Tanto ci si stava larghi, no?

Si divisero in gruppi e ci trascinarono in diverse stanze. Naturalmente solo io, Lucy, William e Beth fummo presi, in quanto gli altri non avevano un ruolo particolarmente importante, fuorché lanciare il riso all'uscita della chiesa. I testimoni sarebbero arrivati verso le 10:30 e insieme a mio fratello si sarebbero avviati in chiesa con il resto della famiglia. Lucy mi aveva chiesto di accompagnarla, non voleva andare da sola.

Dal momento in cui mi chiusero in camera mia ricordo solo odore di fondotinta e pennelli ovunque.

 

«Vuoi tu William Thomson prendere Lucy Woldorf come tua legittima sposa, per amarla ed onorarla, in salute e in malattia finché morte non vi separi?»

«Lo voglio»

«E vuoi tu Lucy Woldorf prendere William Thomson come tuo legittimo sposo, per amarlo ed onorarlo, in salute e in malattia finché morte non vi separi?»

«Lo voglio»

«Vi dichiaro allora marito e moglie. Può baciare la sposa»

La cerimonia in chiesa si concluse con un grande applauso. Io non ne avevo la forza, intanto stavo per sciogliermi da quanto erano fighi i testimoni, ma non potevo guardarli più di tanto perché Sam, dalla panca accanto, ogni tanto mi lanciava occhiatacce, io ricambiavo con un dolce sorriso innocente. Poi c'era la paura che aumentava sempre di più, l'unico momento in cui se n'era andata era stato quando in macchina Lucy mi aveva detto «Andrà tutto bene» come faceva lei a non essere agitata? Cioè si stava per sposare. A volte proprio non la capisco. Prima di iniziare a camminare verso l'altare mi sorrise caldamente, fece un respiro profondo e percorse il corridoio. Ogni panca aveva un bouquet di rose gialle e di girasoli, i suoi fiori preferiti, alle estremità, anche l'altare era decorato in giallo. Lei in mano aveva un piccolo bouquet formato dagli stessi fiori, aveva chiesto a mia madre di non esagerare, e così è stato. Giurerei di aver visto lo sguardo di mio fratello illuminarsi alla sua vista, era veramente bella.

 

Come da programma giungemmo al ristorante alle 12:30 in punto. Era stato allestito un buffet all'esterno e al centro del giardino vi era una enorme pista da ballo che aspettava solo di essere riempita, ma la band sarebbe arrivata nel primo pomeriggio così iniziai ad ingozzarmi per mandare via la paura. Sam mi guardava schifato.

«Che c'è? Ho fame, okay?!»

«Tu non hai fame, hai paura.»

«Non è vero» mentii, lui si limitò a sorridere e mi tolse il piatto di mano per portarmi a fare un giro.

Scorsi Elizabeth in braccio a William e una strana sensazione mi percorse lo stomaco, ma non ci feci caso più di tanto.

«Sai che sei bellissima, oggi?» mi disse dolcemente Sam

«Vuoi dire che gli altri giorni facci schifo?»

Rise e poi mi baciò. Passammo gran parte del tempo insieme, ma la band arrivò in anticipo e andai a prepararmi.

 

Prima di salire sul palco Lucy diede lo spartito ai ragazzi che suonavano, poi mi abbracciò.

All'inizio non è che qualcuno si accorse di me, solo William, Lucy e Sam mi guardavano. Questi ultimi con un grande sorriso incoraggiante.

«Ehm…Salve» nessuno mi guardava ancora «Oh, mi cagate o siete tutti stitici?»

Tutti si voltarono indignati, tranne Sam che scoppiò in una fragorosa risata.

«Grazie. Non vi preoccupate, non sarà un discorso stile 'Divina Commedia', sarà una canzone dal quattro minuti che dedico a mio fratello sperando che mi perdoni.» presi un respiro profondo e feci cenno al chitarrista di partire. In quel momento la paura se ne andò tutta, le parole della canzone mi trascinarono via e mi sentii bene.

 

Promise me this: 

That you'll stand by me forever 

But if God forbid fate should step in 

And force us into a goodbye 

If you have children someday 

When they point to the pictures 

Please tell them my name 

Tell them how the crowds went wild 

Tell them how I hope they shine 

 

Long, long live the walls we crashed through 

All the candlelight shined just for me and you 

And I was screaming, "long live all the magic we made" 

And bring on all the pretenders 

I'm not afraid 

 

Singing long live all the mountains we moved 

I had the time of my life 

Fighting dragons with you 

 

And long, long live the look on your face 

And bring on all the pretenders 

One day we will be remembered

 

Finii la canzone con un sorriso, che fu ricambiato da Will. In fondo Long Live  di Taylor Swift è stata un'ottima scelta, lo ammetto. Mi girai verso la band e chiesi se potevo cantare altre canzoni, loro annuirono e mi dissero cosa sapevano suonare, quindi passai una mezz'ora a cantare, era una bellissima sensazione lo ammetto. Quando Don't Rain on My Parade finì, ringraziai la band e scesi dal palco dove trovai William che mi abbracciò calorosamente e capii che mi aveva perdonato.

«Ti va di ballare?» mi chiese

«Molto volentieri!»

Alternai balli con mio fratello e con Sam, poi lui ad un certo punto sparì e io smisi per un po' di ballare e andai al buffet per vedere cosa era rimasto.

La cosa strana di quel giorno è che non avevo spicciato parola con mio padre, ecco perché era anche una bella giornata.

Quando mi voltai verso la folla che continuava a ballare vidi Sam che si avvicinava a me a testa bassa.

 

 

 

#aboutme

 

SCIAAAAAAAAAAO ai miei pochi lettori <3

questo è l'ultimo capito, dopodiché ci sarà l'epilogo su cui sto lavorando.

mi scuso per il ritardo ma questa settimana avevo abbastanza compiti.

spero che vi sia piaciuto e spero che recensiate :)

vi lasci con le foto degli attori che hanno ispirato alcuni protagonisti protagonisti, come promesso. 

mi farebbe piacere se ve li siete immaginati così anche voi e.e

 

Lucy:

 

<a href="http://tinypic.com?ref=zl2har" target="_blank"><img src="http://i49.tinypic.com/zl2har.png" border="0" alt="Image and video hosting by TinyPic"></a>

 

 

 

 

William:

 

<a href="http://tinypic.com?ref=2qcjbqu" target="_blank"><img src="http://i46.tinypic.com/2qcjbqu.jpg" border="0" alt="Image and video hosting by TinyPic"></a>

 

 

 

 

 

baci,

Chiara :)

   
 
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