A Quis che legge tutto ciò che partorisco anche a distanza di anni.

Alla MEC che ormai è un'associazione a delinquere che conquisterà il mondo.

A Irishmarti e alla sua sincerità ed entusiasmo nel leggere queste poche righe.

Blaine is...

Mi trovo davanti allo specchio del bagno del mio dormitorio e mi lavo i denti mentre penso alla giornata trascorsa.

E' quasi mezzanotte e dopo le mie due ore di lettura serale mi preparo per cadere nel mondo dei sogni come un bambino.

Ripenso alla mia strana uscita con Blaine, con lui ogni incontro è sempre strano, sin dal primo, ormai quasi un anno fa.

Oggi siamo stati in un parcheggio chiusi in macchina a parlare. Semplicemente a parlare di ogni cosa che ci passasse per la testa... Dalla politica al tempo, dal diploma all'iscrizione al college, dal suo pessimo rapporto con il francese alla letteratura.

Con Blaine è sempre così.

Stringiamo fra le mani due cappuccini medi presi al Lima Bean e parliamo.

Parliamo, ridiamo, scherziamo.

Tutto questo perché Blaine è una persona splendida, talmente tanto favolosa da riuscire a entrare nella tua vita senza nemmeno darti il tempo di realizzare che lui, ormai, ne fa parte. Ma con me ha usato un mezzo del tutto diverso per riuscire a insidiarsi nella mia testa, un mezzo che io stesso possiedo ma che sugli altri non ha mai sortito lo stesso effetto che ha quando Blaine se ne serve, forse inconsapevolmente...

Parlo della sua voce.

La sua splendida voce che si riconoscerebbe su mille.

La prima volta che l'ho sentito cantare è stato nella sala dei Warblers, ma lui non ne faceva già più parte.

Era venuto a trovare i suoi vecchi amici e si era inserito tranquillamente in mezzo a loro prendendo il posto di solista.

Quel giorno io ero in ritardo e, quando li raggiunsi, mi appoggiai al cardine della porta osservando lo spettacolo con attenzione.

Inutile dire che rimasi subito incantato da lui, proprio come un bambino davanti al negozio di giocattoli.

E mentre Blaine continuava tranquillo la sua performance mi vide e mi sorrise con naturalezza, come se ci conoscessimo da tutta la vita.

E' proprio fatto così: ti conquista con un sorriso e ti rapisce con la sua semplicità.

E questo è successo anche a me, a quella stessa persona che per anni ha vissuto dietro a muro eretto per evitare di creare legami troppo forti con l'esterno, per evitare di rimanere ferito, per proteggersi.

Ma con Blaine il mio muro si è sgretolato come se fosse fatto di cartongesso.

Blaine è...

Un concentrato di bontà che rischia di farti venire il diabete con un semplice gesto. Talmente tanto dolce che al confronto il marzapane è amaro.

Blaine.

Blaine Anderson.

Un ragazzo così semplice da sembrare quasi irreale.

L'unico che non si è fermato alla sola apparenza di Sebastian Smythe.

L'unico che non si è fatto scoraggiare dalle svariate dicerie -la maggior parte con un fondo di verità- sul mio conto.

Ricordo ancora che finita la canzone si avvicinò a me, presentandosi e stringendomi educatamente la mano. Io, come risposta, sfoggiai uno dei miei sorrisi più belli nella speranza di poter concludere in fretta anche con lui...

Peccato che avessi fatto male i conti quella volta.

Decisi di invitarlo per un caffè, ma ricevetti una risposta negativa perché era solo di passaggio, così lo accompagnai gentilmente all'uscita della Dalton e nel tragitto ci scambiammo giusto qualche parola.

Già da quel momento capii di aver segnato una certa fine nella mia vita: la fine di anni di menefreghismo e solitudine.

Ci salutammo con la promessa di vederci con più calma per poter parlare ancora.

Parlare.

Una cosa che mi sono sempre rifiutato di fare, ma che con Blaine è stato impossibile evitare perché lui è stata la prima, e sola, persona che ha voluto davvero scavarmi dentro per sapere e conoscere tutto di me.

Così, seduti ad un tavolo del Lima Bean con in mano un caffè, Blaine ha capito a poco a poco che sì, sono uno stronzo, ma che, in fondo, ci vuole solo una grande pazienza con me.

Pazienza che nessuno si è mai premurato di riservarmi.

Eppure davanti ai suoi occhi sinceri non riuscii a non parlare dei miei genitori e del rapporto disastroso che abbiamo sempre avuto, della mia vecchia vita a Parigi che rimpiangevo ogni istante della giornata, delle decine di ragazzi che mi sono portato a letto che non valevano nemmeno una singola chiacchierata con lui.

E lui non mi ha giudicato o guardato con aria di superiorità, ha semplicemente preso un sorso di caffè, si è umettato le labbra e, tranquillamente, mi ha raccontato della sua quotidianità, che è molto simile alla mia, del suo ritorno alla scuola pubblica dopo aver abbandonato la Dalton, delle sue passioni e dei suoi sogni.

Io l'ho ascoltato con attenzione senza perdermi nemmeno una parola.

Ascoltare davvero Blaine mi ha fatto capire che lui è quel tipo di persona che, quando si concede a qualcuno, lo fa con tutto se stesso senza chiedere nulla in cambio e che non si offende se non lo cerchi tutti i giorni.

Sarà questo il motivo per cui sono pazzo di lui.

Blaine è il tipo di ragazzo di cui ci si innamora facilmente e senza nemmeno rendersene conto.

Ma non è questo il mio caso: io sono pur sempre Sebastian Smythe e con l'amore non voglio avere nulla a che fare, per ora.

E poi... se mi innamorassi di Blaine finirei solo per distruggere il nostro rapporto perfetto per via della mia continua incostanza; perché Blaine è il mio migliore amico ed è forse l'unico che vorrò per sempre con me nella mia assurda vita.

NdA: sono un po' emozionata nel postare.

Sarà che ormai mi sono data alla grafica folle e con Open Office vivo di continui conflitti perché non ci capiamo. E poi mai avrei immaginato di partecipare attivamente ad una Seblaine!Sunday ma... eccomi qua.

La storia è nata domenica scorsa con una serie di messaggi infelici con il mio B, così nella mia testa è scattata questa molla che mi ha urlato friendship Seblaine.

Per questo le dediche di inizio storia sono obbligatorie.

Sopratutto per tutto l'entusiasmo, e sincerità, che mi hanno riservato le mie compari e la pazienza che B ha avuto nel betarmela e nel regalarmi quel meraviglioso banner! Per una volta ci siamo scambiate i ruoli. =)

Che dire...

Never say never, perché potrei sempre ritornare!

Tremate!

carly.