Libri > Hunger Games
Segui la storia  |       
Autore: rora02L    11/11/2012    3 recensioni
Dopo 15 anni, gli Hunger Games ritornano. Nonostante la morte della Coin, il popolo chiede il sangue dei figli di coloro che gli obbligarono a perdere i propri. La vita di Katniss e di Peeta viene nuovamente sconvolta da questi nuovi giochi. Chi sopravviverà ? Benvenuti ai 77° Hunger Games e possa la fortuna essere sempre a vostro favore. Questa è la mia prima creazione, spero vi piaccia.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ritorniamo silenziosi sul treno, seguiti a ruota da una folla esultante. Questi Hunger Games sono del popolo. Loro li hanno voluti, questa volta. E la colpa, in parte, è anche mia. Cinna e Prim mi abbracciano appena mi vedano. "Mamma, quando torniamo a casa ?" mi chiede Prim. "Presto, tesoro, vedrai." Le accarezzo i capelli neri e lei mi sorride. I due ritornano nelle loro stanze. Mi tolgo la lunga pelliccia bianca di dosso. Odio le temperature fredde. Davanti a me ci sono i Tributi del Distretto 14. Li immaginavo grassocci e piagnucolosi. E invece, mi ricordano me e Peeta da giovani. Sopratutto il ragazzo, Sherlock. Ha corti capelli neri e una carnagione chiara, abbastanza in contrasto con i suoi occhi blu scuro. Tenta di trattenere l'emozione, ma si vede che è nervoso e spaventato. Giochicchia con le mani ancora guantate. La ragazza è ferma immobile, come un soldato. Mi fissa quasi fossi il suo nemico, in cagnesco. Le sue mani sono serrate. Ha dei bei occhi verdi, il viso incorniciato da capelli ondulati e bruni. Haymitch rompe il ghiaccio: "Allora, ragazzi. Raccontateci chi siete e cosa sapete fare." Si siede vicino a me, Peeta è alla sua sinistra. Tiene in mano un bicchiere di vodka con ghiaccio. Non beveva dalla nascita dei bambini. Questi giochi devono averlo scosso più di quanto pensavo ...  Sherlock si presenta per primo: "Ho 17 anni, mia madre era del distretto 2 mentre mio padre era di Capitol City. Da lui, ho imparato a tirare con l'arco. " Interessante. "Da mia madre, che è medico, ho imparato a riconoscere le varie erbe e a medicare le persone, anche se non sono un vero e proprio medico. Questo è tutto." Si lascia cadere su una sedia, come se quel breve discorso lo avesse stremato. Prende un bicchiere di succo di frutta. Haymitch interroga la ragazza: "E tu, signorina ?" Il viso della ragazza si indurisce. Comincia: "Ho 17 anni anche io. I miei genitori sono morti. Mio padre era un sicario del Distretto 4. Mi ha insegnato ad usare i pugnali, a cacciare e a rubare, se necessario. I miei genitori sono morti. Vivo con mio zio." Peeta fa la domanda che tutti abbiamo in testa: "E tua madre ?" Il tono dolce di Peeta allenta le difese di Meloday: "Si chiamava Sohana ... Sohana Snow. Veniva da Capitol City. Credo non serva che vi dica chi era suo fratello ..." Ride nervosa. " Mio padre avrebbe dovuto ucciderla, perchè era contro la politica del fratello. Invece, la salvò. Se ne innamorò a prima vista e la portò con sè al Distretto 4." Si toglie i guanti e sfiora un anello d'argento con una pietra blu stupenda, che lancia riflessi azzurri come fosse una fiamma intrappolata. Peeta sorride: "Era di tua madre ?" La ragazza alza lo sguardo, sorpresa: "Sì ... Era l'anello che mio padre le diede quando si sposarono. La sua fede." Peeta si alza e guarda meglio il gioiello. " Questa è una fiamma blu, vero ? Ricordo che è piuttosto rara ... Volevo prenderla per Katniss, ma era troppo costosa e sofisticata. Questa pietra è il simbolo dell'amore perpetuo, lo sai ?" Fa cenno di sì con la testa. Come al solito, Peeta piace a tutti. La fa sedere a tavola e la incoraggia a mangiare. Meloday prende una cioccolata calda, che non aveva mai mangiato, e un cupcake alla nocciola. Mangia di gusto. Poi chiede dov'è camera sua, vuole fare un bagno caldo. Peeta deve averla calmata, come solo lui sa fare.Vorrei avere anch'io il suo dono. "Allora, che ne pensate ?" chiedo. Haymitch risponde per primo: "Meglio di quanto credessi. Ma la ragazza è il problema più grosso. La gente la vuole morta, perchè è la nipote di Snow. Sarà dura farla sopravvivere." Peeta interviene: "Sono d'accordo, ma anche in passato abbiamo fatto miracoli. Vorrei che entrambi si salvassero. Non è colpa loro se i genitori hanno sbagliato." Chino la testa, non mi sento in grado di aggiungere altro. Haymitch propone di far vedere loro gli scorsi Hunger Games, così saranno più preparati. Peeta ed io siamo d'accordo e mandaimo un maggiordomo a prendere i video. Poco dopo, torna Sherlock. Mi ricorda un cagnolino bastonato, di quelli che si sentono scomodi. Senza un posto ben definito nel mondo. Passano due ore e Meloday non si fa vedere. "Vado a dare un'occhiata ..." dico. "Stai attenta, potrebbe morderti." mi prende in giro Haymitch. Entro nella sua stanza. Sul letto c'è un vestitino bianco con i bordi in pizzo. La porta del bagno è aperta. Sento il rumore dell'acqua. Entro e la trovo immersa nella vasca da bagno. "Esci ?" le chiedo. Mi fa cenno di sì, il viso solcato dalla lacrime e ancora rosso. Prendo un accappatoio e glielo faccio indossare. Mi accorgo che sulla schiena ha diversi lividi viola. "Come te li sei fatti ?" Mente, dicendomi: "Mentre cacciavo." Ribatto: "Non è vero. Te li ha fatti tuo zio ?" Non mi risponde. Torno dagli altri, rassicurandoli sulla situazione. Peeta non è molto convinto, lo capisco dal suo sguardo. Mi conosce troppo bene. Il televisore arriva, insieme ai vari video. Haymitch propone di iniziare dagli ultimi, i 75°. In quel momento, arriva Meloday, con il suo bel vestitino. Commento: "Sta tranquilla, non ti farò andare così conciata davanti alle telecamere. Ho già in mente qualcosa per voi due, visto che sarò anche la vostra stilista." Meloday risponde: "Meglio così. Odio questo vestito. Pizzica." Sorrido, la faccio sedere accanto a Sherlock ed il video parte. Non lo guardo. Guardo loro, i due Tributi che mi sono stati affidati. Le loro faccie esprimono disgusto, orrore e paura. Forse non è stata una grande idea. Ma devono sapere. Saranno pronti. Finito il primo video, affido a Peeta il compito di andare avanti. Lui non batte ciglio, ma sa che non riesco a guardare quelle immagini. Dopo la nascita di Prim e Cinna, non facevo altro che sognare i mie bambini che, cresciuti, sono costretti a partecipare ai giochi. L'uno contro l'altro. Non ce la faccio. Ma dovrò essere forte anche per loro. Io sono la speranza di Panem, ma anche quella dei suoi figli. Sento dei rumori provenire dalla stanza mia e di Peeta. Urla di bambini. Apro la porta e scopro Cinna e Prim che saltano divertiti sul letto matrimoniale. La gonna azzurra di Prim si alza e si abbassa. Cinna grida: "Vieni, mamma, dai !" Ride a crepapelle. Mi sembra paradossale: dall'altra parte della stanza ci sono due ragazzi che sono destinati al macello ed io me ne sto a saltellare sul letto come una stupida. Ma non voglio in alcun modo spaventare i bambini. Anche la mia gonna nera vola, formando ampie cupole. Rido anch'io. Prendo per mano i bambini e cominciamo a cantare, mentre giriamo intondo saltellando. Arriva anche Peeta e si unisce al gruppo. Siamo troppo stanchi per continuare, così ci lasciamo cadere tra le coperte. Prim si accuccia accanto a Peeta, Cinna si rannicchia sulla mia pancia e continuiamo a ridere come matti. Forse lo sia. Ma non ha alcuna importanza. Voglio che i miei figli siano sempre felici.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Hunger Games / Vai alla pagina dell'autore: rora02L