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Autore: BeeMe    11/11/2012    2 recensioni
Ricominciai a fissare lo specchio. I miei occhi si puntarono sul mio sguardo.
Impaurito.
Nervoso.
Ansioso.
Innamorato.
Una piccola ed insignificante lacrima scorse sulla mia guancia fredda, e feci in fretta a farla sparire.
[...]
Ecco che un'altra lacrima mi percorse la guancia. Questa, al contrario dell'altra, durò più a lungo.
-Per Anna, Mike.- ripetei tremolante, prima di deglutire. -Per Anna.-
[...]
Lui si allontanò da me e, riagganciando i nostri sguardi, mi fece la domanda che avevo sperato nessuno mi ponesse mai: “E Alice? Come sta?”
Una semplice domanda, troppe risposte.
Storia scritta a quattro mani con Monky_Blue
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Delle voci concitate ruppero la calma in cui ero immerso. 

“Si sta svegliando!!” 

Socchiusi piano gli occhi. La luce meli bruciò, ma dei visi chini su di me mi convinsero a tenerli aperti.

“Mike? Alice?” sussurrai confuso. 

“Chaz! Lo sapevo che ti saresti svegliato!!” esclamò la ragazza felice, mentre il mio amico mio tirò una pacchetta sulla spalla dicendo: “Ben svegliato, bella addormentata!” 

Risi, poi vedendo la data su un giornale abbandonato su uno sgabello a fianco al mio letto domandai sorpreso: “Ma quanto ho dormito?!” 

“Quasi sei giorni, i dottori avevano paura che finissi in coma...” rispose Mike, ritornato serio. 

“Ma noi lo sapevamo che ti saresti risvegliato!” intervenì Alice, con un sorriso smagliante. 

“Alice...” mi era tornato in mente qualcosa “Tuo padre mi ha sparato... Come faccio ad essere ancora vivo? E lui dov’è?” 

La ragazza si incupì. “Ha mancato il cuore di poco... Qualche centimetro ed eri spacciato... Mio padre è caduto giù dalla vetrata, non darà più fastidio a nessuno.” 

“Alice ha chiamato l’ospedale appena ha potuto. Sono arrivati il più in fretta possibile. Io ero con loro.” interloquì Mike. 

Guardò il mio amico, felice che tenesse tanto a me, poi una cosa mi tornò in mente: “Mike... Tu sei venuto da me insieme all’ambulanza?” 

Il ragazzo non capiva dove volessi arrivare, quindi annuì in tutta sincerità. 

“Non eri venuto con me per salvare Alice perché volevi vegliare Anna, come mai sei salito su quell’ambulanza? Non credo tu ti possa preoccupare per me mentre lei...” Non riuscii a finire la frase. 

Lui smise di sorridere. 

Alice lo guardò di sottecchi, con un mezzo sorriso appena accennato.

“Beh...” cominciò lui, senza riuscire poi a continuare.

Il mio sorriso si gelò sulle labbra: Anna non poteva essere morta!

“E’ venuto da te perché mi sono svegliata!” esclamò una voce familiare sbucando da dietro il mio amico.

“Anna!” Ero così felice di rivedere quella testolina bionda saltellare in giro per l’ospedale, non più incatenata ad un letto!

“Stai bene!” esclamai, al massimo dell’euforia.

“Già! Cosa pensava quel pazzo? Che un camion riuscisse a fermarmi?” scherzò lei.

Tutti scoppiarono a ridere. Mi era mancata, ma in quella stanza c’era qualcuno che mi era mancato di più.

“Alice...” sussurrai mentre Mike abbracciava la sua ragazza.

Lei mi si avvicinò: “Sì, Chaz?”

“Sono felice che tuo padre avesse torto...” mormorai sottovoce.

“Sai...” mi bisbigliò all’orecchio “In parte aveva ragione, ma si era dimenticato una cosa importante.”

“Quale?” chissà cosa intendeva Alice.

“Ognuno si crea il proprio destino, con ogni sua decisione. Romeo ha deciso di uccidersi, tu no. Siamo diversi da loro.” mi spiegò la ragazza.

“La loro storia era una tragedia, la nostra non è ancora finita.” le risposi.

“La nostra è una storia d’amore...”

Alice si chinò su di me e mi baciò teneramente.

Non avrei mai permesso che qualcuno mi portasse via di nuovo colei che mi rendeva felice, la ragazza che tutti cercano, ma che solo pochi fortunati trovano.

E io ce l’avevo davanti.

“Ti amo, Alice.” le sussurrai all’orecchio.

“Ti amo, Chester. Sono certa che la nostra storia finirà bene, magari con un “e vissero tutti felici e contenti”.”

“Lo credo anch’io.”

Ed ero sicuro sarebbe stato così.

 

 

Misi un punto alla mia autobiografia. Ricordare alcuni momenti era stata dura, ma ora ero felice.

“Non ti stai dimenticando qualcosa?” mi domandò Alice arrivando di soppiatto dietro di me.

“Non credo... cosa?” le chiesi, senza capire a cosa si riferisse.

Lei non mi rispose, ma prese la tastiera e iniziò a digitare una frase.

Quando la lessi sorrisi: aveva ragione, non mi ero ricordato di una parte essenziale nella nostra storia.

Anni dopo i due si sposarono e vissero per sempre felici e contenti.

Sembrava la fine di una bella favola.

La nostra.

 

Angolo Autrici

Ciao a tutti!

Abbiamo cambiato il finale, avete visto? :D
Così anche quelli che avevano già letto la storia hanno avuto una bella sorpresa.

Sono tutti viviiii!!

Ok, cerco di ricompormi.

Il capitolo l’ho scritto io ed è l’ultimo.

Quindi qui ci dobbiamo salutare :(

Ma non pensate che sia un addio, no no.

Prometto che io e Ali andremo avanti a scrivere. :)

Quindi a presto (spero xD)

Baci <3

Bee e Monky_Blue

  
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