I’m
here for you.
“Sei bellissima.”
continuava a
sussurrargli il ragazzo accarezzandole i capelli.
La
mora fece finta di niente, sapeva
che non era vero ma ancora non riusciva a capire perché un
ragazzo come Harry
provasse qualcosa per una come lei. Non si sentiva bella per quei chili
di
troppo che la rendevano ai suoi occhi imperfetta.
“Ti amo.”
le ricordava il
riccio baciandole dolcemente il collo.
Amava
quando la coccolava sul divano
di casa nascondendosi per non farsi vedere da suo fratello maggiore,
amava
tutto di lui eppure pensava di non meritarselo. Pensava di essere
troppo poco
per lui, si meritava certamente di meglio.
“Sono
le sette, forse è meglio se
vai..” disse Jane spostandosi di scatto.
“Che
hai?” le chiese Harry
incredulo.
La
ragazza non rispose, si esitò a
prenderlo per un polso e portarselo davanti a sé, lui non
ribatté e le
accarezzò delicatamente le labbra con le sue poi prese il borsone posto vicino alla
porta e uscì.
Finalmente
Jane era da sola,
finalmente poteva sfogarsi con se stessa.
Corse in bagno e si posizionò davanti allo
specchio, sollevò la maglia per ritrovarsi davanti al suo
incubo peggiore. Si
faceva schifo.
Si
promise di smettere di mangiare,
voleva migliorare,
voleva farlo per
Harry. Da quando stavano insieme non si erano mai spinti
oltre
a dei semplici baci e lei era sicura che era per colpa del suo peso.
“Da
oggi cambierai Jane. Da oggi
sarai una persona migliore.”
disse sorridendo soddisfatta davanti allo specchio.
Passarono
ben quattro mesi dal
giorno di quella promessa e la ragazza era dimagrita, forse un
po’ troppo.
Ormai il suo corpo era letteralmente prosciugato, non aveva
più visto Harry, si
erano sentiti al telefono “E’ una sorpresa, quando
ci vedremo sarà tutto
perfetto.” aveva detto al suo amato.
Il
giorno tanto aspettato era
arrivato, Jane prese i nuovi vestiti che le entrarono facilmente dato
il suo
esile aspetto. La gonna a malapena stava sui fianchi ormai inesistenti,
il viso
scavato venne sostituito da un ammasso di trucco che non aveva mai
provato.
Harry
era seduto su un cumulo di
spiaggia ad ascoltare il rumore del mare. Il cuore gli batteva a mille,
prese
il suo cellulare e inviò un messaggio a Jane chiedendole a
che ora sarebbe
arrivata, poco dopo lei gli rispose che fra dieci minuti si sarebbero
potuti
riabbracciare. Non
vedeva l’ora.
Si
erano fatte ormai le 18.45 e il
ragazzo era molto stanco e si lasciò cadere a terra. Sentii
un leggero respiro
accarezzargli la guancia. Jane.
“Mi
sei mancata.” disse Harry
stringendola a sé.
C’era
qualcosa di strano
in
lei, abbassò lo sguardo verso il suo ventre e la
fissò seriamente. Anche il suo
viso era cambiato, le guancie paffute ormai non esistevano
più e le sue braccia
erano ossute.
“Jane
ma tu..” sussurrò il ragazzo
prima di essere soffocato da un lungo bacio.
“Per
favore, andiamo
a casa.”
Il
riccio non si oppose e tenendo
per mano la mora la condusse fino alla macchina. Durante il tragitto ci
fu un
lungo silenzio, era imbarazzante
stare lì.
“Siamo
arrivati..” balbettò Harry
aprendo la porta di casa.
Appena
varcata la soglia Jane si
avvicinò al ragazzo e iniziò a baciarlo
dolcemente spingendolo verso la porta
di camera sua.
Entrarono
nella stanza e la mora lo
spinse sul letto.
“Cosa
stai cercando di fare?” disse
Harry mentre la ragazza si sfilava la maglietta mostrando la sua malattia.
“Voglio
fare l’amore con te Harry..”
sussurrò Jane sdraiandosi sul riccio.
“Jane
tu sei anoressica!
- urlò
invano – perché l’hai fatto?!”
“Per
te Harry..” continuò la ragazza
mentre gli toglieva la maglietta.
“Tu
non
sei la Jane di cui mi sono
innamorato.. – disse mentre questa si accingeva a spogliarlo
– sei diversa..”
Harry
si alzò in piedi bloccando per
i polsi la ragazza e portando il suo viso alla sua altezza.
“Sai
cosa ti sta succedendo? Lo sai
che per questa malattia tu potresti morire? Jane
per favore smettila di farti del
male! Tu per me eri perfetta perché hai fatto tutto questo?
Ti stai uccidendo
Jane! Smettila!” urlava il ragazzo mentre un fiume di lacrime
gli usciva dagli
occhi.
“Volevo
meritarmi il tuo amore..
-
sussurrò la ragazza rivestendosi – a quanto pare
ho sbagliato
tutto..”
Uscì
dalla casa e guardò le sue
gambe, era diventata un mostro. Probabilmente Harry non le avrebbe
rivolto mai più
la parola e forse avrebbe fatto bene.
“Troverai
una persona che ti saprà
amare meglio
di me..” disse singhiozzando.
Era
ormai passato un anno da quando
i due si erano rivisti, Jane era stata portata in una casa di ricovero.
Era
diventata una bella ragazza, era aumentata di chili. Il suo problema
più grande
però non si era ancora risolto.
Harry
venne svegliato dalla luce
dello schermo del suo telefonino che si era illuminato: “è uscita
dall’ospedale. vai a trovarla.
Xx”
D’un
tratto sul suo viso nacque un sorriso
che mancava da parecchio tempo.
Scese
in garage e salì
in
macchina alla volta della casa di Jane, parcheggiò davanti
alla villetta e con
dei sassolini picchiettò la finestra della stanza della
ragazza.
Jane
si affacciò alla finestra della
sua camera. Un ragazzo munito di sassi la stava chiamando. Harry.
Senza
pensarci due volte scese le
scale e corse in giardino.
“Jane..”
disse il moro
avvicinandosi.
“Abbracciami.”
sussurrò la ragazza
buttandosi fra le sue braccia.
I
due si fissarono intensamente
negli occhi per poi baciarsi lentamente, fu come il loro primo bacio:
inaspettato e tanto desiderato.
“E’
stato bellissimo. Sono contento
che ti sia ripresa.” disse Harry allacciandosi la cintura dei
pantaloni.
“Io
sono contenta che ora stiamo di
nuovo insieme!” sussurrò baciandogli una guancia.
29.12.2014
“Caro
diario, è ormai mezza notte e nel silenzio
dell’ospedale ho
trovato del tempo per scriverti.
Il
cuore mi batte a mille, ho
paura per quello che potrebbe dirmi il
medico.
Jane
è forte
lo so, ma forse dovrei esserci anche io lì dentro a
sostenerla, a tenergli la mano a dirle che andrà tutto
bene.
La
sento urlare, voglio entrare con lei ma i dottori me lo impediscono
e quindi rimango qui fuori a dirmi che non succederà nulla.
Il
giorno del nostro matrimonio le avevo promesso che le sarei stato
accanto nel
bene e nel
male e ora sento un vuoto nello stomaco.
Mancano
pochi minuti e la mia vita cambierà, ho paura.
Mi
stanno facendo segno di avvicinarmi.
Il
momento è
arrivato.”
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Jane
Stonem ha dato
alla luce la piccola Cristal la sera del 29 Dicembre 2014.
Okey
ehm..che dire lol ho
scritto questa os in due/tre giorni e devo dire che il risultato non mi
piace
molto lol
Non
sono molto brava a
scrivere (come avrete notato) ma non avevo molto da fare allora..eccoci
qui J
La
fine non ha molto senso
lol ma avevo voglia di scrivere un po’ delle sventure di Jane
e il finale a
lieto fine con Harry e Cristal lol
Se
vi è piaciuta (non credo
huhuhu) commentate, anche per critiche.
Un
bacio @niallsjam