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Autore: Yami No Yume    11/11/2012    0 recensioni
"E mi ritrovai lì... Dove luce e buio si univano.. "
Genere: Introspettivo, Mistero, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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E mi ritrovai lì, dove luce e buio si univano..
Fu quello il pensiero che mi attraversò la mente in quel momento.
Ma per poter parlare di ciò è bene capire cosa successe prima.
Mi trovavo a casa da solo, nella mia camera. Una persona normale che  per certi aspetti si differenziava da tutti, forse per questo restava sempre da sola, alla fine. Il computer era la mia vita, vista l'assenza dei genitori.
Un giorno mentre mi trovavo su un blog ed ascoltavo musica, sentii dei rumori dalla cucina.
I brividi mi salirono per la schiena, ma con un pò di coraggio presi la mia katana ed andai a controllare. E fu lì che vidi qualcosa di inaspettato:
un coniglio nero pece si trovava sul tavolo. La mia espressione cambiò da spaventato a terrorizzato:-
"Come diavolo aveva fatto ad entrare un coniglio a casa mia?"- In quel momento un rumore assordante mi fece cadere a terra privo di sensi.
Al risveglio, mi ritrovai in un bosco, molto strano e tenebroso.
Mi alzai, seguendo l'unico sentiero.
Cominciai a camminare. La paura si faceva sentire ma la curiosità mi spingeva ad andare avanti.
In quell'istante il cielo si tinse di bianco e vidi di nuovo quel coniglio, il quale accorgendosi della mia presenza fuggì.
Proseguii e trovai un tavolo al quale erano sedute delle statue di pietra.
C'era un bigliettino in cui vi era scritto di aspettare.
Non sapevo più che fare.
Provai ad andare avanti ,ma mi ritrovai di nuovo nello stesso posto!
E questa volta i bigliettini erano due, il secondo diceva:
"-Sei troppo impaziente! Devi aspettarci per uscire.-"
Ero spaventato ed incuriosito allo stesso tempo.
Ma la domanda che mi passava per il cervello in quel momento era:
"Come ho fatto a finire lì?"
La fame si faceva sentire, e vista la presenza di quei dolcetti dall'aspetto così gustoso che si trovavano lì, decisi di mangiarli.
Stavo per prenderne uno quando mi arrivò da dietro uno schiaffetto sulle mani e  una voce mi disse:
"-Non si fa! Cattivo bambino!-"
Mi girai con gli occhi spalancati. Ma la mia reazione non fu di terrore, poiché vidi quella donna con i capelli rossi e gli occhi azzurro lucenti, che stranamente mi infondevano felicità. Aveva una lunga veste come quelle greche.
La sua voce era calma ed infondeva felicità, ma restavo comunque estraneo e distaccato. In quell'istante le statue davanti a me e la donna sparirono nel nulla.
Comparve un terzo bigliettino, esso diceva:
"Troppo impetuoso! Non sei ancora pronto."
E in quel preciso momento una luce mi avvolse e mi portò nell'oscurità più profonda.
E mi ritrovai lì, dove luce e buio si univano, e dove la vita per un istante si fermò; quando i miei occhi si aprirono , il bisogno impellente di andare in bagno mi fece alzare dal letto e ricominciare di nuovo la mia vita.
  
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