Real Love
1. Nuove sensazioni
Hermione pensa, riflette, ricorda.
Iniziò tutto durante il Natale passato a Grimmauld Place. Dio solo sa quanto fui
contenta di non essere andata a sciare con i miei genitori. Ma adesso, certe
volte, spero che sia stato tutto un sogno, che non fossi mai venuta a Grimmauld
Place per Natale. Almeno ora non soffrirei così tanto. No, non posso dire
questo. Sarebbe ingiusto nei miei, ma soprattutto nei tuoi confronti. Quanto mi
facevi ridere, adoravo sentirti cantare le carole di Natale. Tu scendi dalle
stelle o Fierobe-e-cco! Me lo ricordo come fosse ieri, ero appena arrivata
ed avevo parlato con Harry e tu sei passato davanti alla sua camera cantando. Mi
facevi troppo ridere, e Harry, mio dio se sapesse. Credo che morirei dalla
vergogna, non saprei come spiegarglielo. Io, la sua migliore amica, innamorata
del suo padrino. Sarebbe sciocco solo pensarlo, ma è quel che successo e nulla
potrà mai cambiare questo. Eppure è iniziato tutto lì, nel salotto di quella
casa che tanto odiavi, la notte di Natale. Ti ho sempre voluto bene, questo è
sicuro, ma lì capii tutto.
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Erano le tre di notte del 25 Dicembre, la notte di Natale. Hermione non riusciva
a prender sonno, così decise di alzarsi ed andar a bere qualcosa. Scese
silenziosamente in cucina, era buia e fredda, si strinse nella vestaglia. Bevve
lentamente il suo bicchiere di latte. Non sapeva cosa fare, tutti erano andati a
dormire e lei non aveva sonno. Decise che tanto valeva tornare a letto. Arrivata
al primo piano vide una tenua luce uscire dal salotto di casa Black. Spinse
lentamente la porta e vi entrò, la luce proveniva dal camino che lentamente si
stava spegnendo. Si avvicinò al divano per controllare se ci fosse qualcuno, vi
trovò Sirius che dormiva e sul tavolino una bottiglia di Wisky Incendiario mezza
vuota. Hermione scosse la testa guardando la bottiglia. Il suo sguardo tornò di
nuovo su Sirius e sorrise, aveva un’espressione dolcissima. Si appoggiò al
divano continuando a guardare l’uomo che dormiva. Il tempo passò senza che lei
se ne accorgesse, si divertiva a guardare le facce di Sirius nel sonno e i suoi
mormorii. Senza preavviso la mano di Sirius afferrò il suo braccio facendole
perdere quell’appoggio sicuro e quindi l’equilibrio. Cadde sul divano con un
urlo strozzato. Crollò sopra Sirius e lui la tenne in una morsa incrociando le
gambe attorno alla sua vita.
“Ahia Sirius!” esclamò Hermione.
“Oh sei tu” disse Sirius, mollando la presa “Scusami”
“Ma ti pare” disse Hermione, poi si rese conto dell’imbarazzante posizione in
cui erano e si districò immediatamente, rimettendosi in piedi. Le sue guance
diventarono rosso fuoco, ringraziò Dio che Sirius non potesse vederla in quel
buio. Sirius si sedette ed indicò ad Hermione di imitarlo.
“Scusami, ma non sono abituato a svegliarmi e trovare qualcosa che mi guarda”
disse Sirius, Hermione sorrise a mo’ di scusa.
“È colpa mia, scusami” rispose Hermione, imbarazzata.
“Tranquilla, mi hai fatto solo prendere un mezzo infarto ma vabbè…” disse Sirius.
“Scusa, ma mi divertivo troppo sentire e tuoi strani mormorii” si giustificò la
ragazza.
Sirius sorrise. Hermione rimase estasiata da quel poco che riusciva a vedere
attraverso il buio.
“Mmm.. che ore sono?” chiese Sirius, ancora assonato.
“Quasi le quattro” rispose prontamente Hermione.
“Oh bene! Buon Natale allora!” disse Sirius, allegro “Direi che possiamo
festeggiare” continuò, agitò la bacchette e due bicchiere apparvero sul
tavolino. Sirius ci versò dentro una generosa quantità di Wisky. “Bè salute
allora” disse il Malandrino, porgendo uno dei bicchieri ad Hermione.
“Sirius! Sei del tutto irresponsabile lo sai?” disse Hermione, guardando il
bicchiere.
“Perché?”
“Offrire da bere ad una ragazza della mia età! Insomma!”
“Bè che c’è di male? Sapessi quante ubriacature generali e devastanti mi sono
preso alla tua età con i miei amici”
“Perché sei un irresponsabile!” continuò Hermione.
“Eddai”
“Alla mia età non dovrei bere superalcolici e nemmeno tu alla tua se per questo,
l’alcol fa male” Sirius la guardò storto.
“Sai, a volte mi sembri Remus. Non dovresti fare questo, non devi fare quello.
Bla bla bla. È sempre stato uno spocchioso, ma se si ricordasse quante ne
abbiamo fatte assieme prima di parlare. Però alla fine è proprio questo che lo
rende Remus! E non lo cambierei mai! Comunque, parola mia, voi due avete una
certa affinità, lo ammetto” disse Sirius.
Hermione arrossì e distolte lo sguardo da Sirius.
“Allora lo vuoi o no? È Natale Hermione, sii libera” disse Sirius. Hermione
guardò di nuovo il Malandrino, pensava che non l’avesse mai fatto, ma il suo
braccio si allungò e prese il bicchiere dalle mani di Sirius. In quel gesto
sfiorò la mano di Sirius, ed il suo cuore accelerò mentre brividi le invadevano
il corpo. Ma che mi succede? si chiese Hermione.
Hermione bevve un sorso del liquido ambrato. Non è poi così male pensò la
ragazza, poi tossicchiò leggermente un po’ forte però.
“Troppo forte?” chiese Sirius, sorridendo.
“Mmm.. no. Solo un pochettino forse, però mi piace. Il che non credevo fosse
possibile” dichiarò Hermione. Sirius sorrise leggermente ma d’un tratto si fece
molto serio.
“Devo chiederti una cosa molto importante Hermione. Sono preoccupato per Harry.
I primi giorni che è arrivato qui, mi sembrava, insomma, spento. Capisco che ne
ha passate molte e la sera del suo arrivo era molto preoccupato per Arthur.
Però mi sembra diverso, ora va un po’ meglio, però sono comunque preoccupato”
disse Sirius.
Hermione soppesò un attimo le parole da dire, non poteva riferire a Sirius
quello che gli altri aveva ascoltato al San Mungo e dunque il motivo del vero
stato di Harry nei primi giorni di vacanza. Ma pensò che poteva raccontargli
tutto il resto.
“Bè lui è un po’… insomma… frustrato.. È sempre nervoso e alla fine scarica i
nervi su me e Ron. Io lo capisco anche, insomma è sotto pressione. Voldemort è
tornato e tutti gli danno del bugiardo. Lo trattano come un pazzo ed immagino
che deve essere veramente brutto” spiegò Hermione.
“Povero Harry, se a quindici anni avessi avuto tutti i suoi problemi credo che
sarei impazzito” disse Sirius.
“Harry è un ragazzo forte, supererà anche questo. Però immagino che non sia un
bel anno per lui. Insomma, non può scriverti perché la Umbridge legge la sua
posta…”
“Non dirmelo, pensavo di restarci secco quella sera che per poco mi acciuffava”
la interruppe Sirius.
“Ricordo, ricordo. Ci hai fatto prendere un bel spavento! Ma poi in più non ha
il Quidditch! E per Harry è una cosa importantissima! Tutta colpa della Umbridge
che l’ha squalificato! Quella vecchia subdola tronfia lurida…”
“Wow! Non avrei mai pensato di sentir Hermione Granger insultare qualcuno” disse
Sirius, sorridendo. Anche Hermione sorrise e continuò “Per fortuna c’è l’ES”
“Il cosa?” chiese Sirius.
“L’ES! Ricordo il famoso gruppo di Difesa Contro le Arti Oscure?”
“Oh si certo!”
“Lo abbiamo denominato ES! Esercito di Silente! In pratica la più grande paura
del Minstero!” spiegò Hermione
“Geniale!” esclamò Sirius.
“Sì lo penso anche io! È stata un idea di Ginny, in breve ES! Così quelli che
non vi appartengono non sanno di cosa si parla” disse Hermione.
“Attenti alle spie, però”
“Oh non ti preoccupare. Chiunque tenterà di fare la spia se ne pentirà
amaramente, grazie ad una fattura che ho messo sulla lista dei firmatari” disse
Hermione.
“Che consiste?” chiese Sirius.
“Bè, se a qualcuno verrebbe in mente di fare la spia si ritroverebbe la faccia
piena di dolorose pustole, che formerebbero la parola spia!”
“Terrificante! Non pensavo fossi così maligna Hermione Granger, d’ora in poi ci
penserò molto bene prima di mettermi contro di te!” disse Sirius.
Hermione sorrise. Non aveva mai parlato così bene con Sirius come quella sera.
“Bene” disse Sirius, per poi svuotare definitivamente il bicchiere. “Credo che
ora posso anche andare a dormire”
“Si, da bravo Sirius, vai a cuccia!” disse Hermione, per poi scoppiare a ridere.
“Se se, prendimi in giro tu, ma un giorno vedrai” replicò il Malandrino
alzandosi.
“Tremo di paura”
Sirius sorrise, quella ragazza a volte riusciva proprio a sorprenderlo. “Allora
Buona Natale”
“Buona Natale, Sirius”
Sirius si chinò su Hermione e le diede un dolce bacio sulla guancia “E buona
notte, piccola”
Hermione rimase scioccata a fissare Sirius che usciva dal salotto. Si passò la
mano sulla guancia mentre sentiva un bruciore avanzare, stava diventando rossa e
il cuore accelerava. Ma che mi succede? si disse di nuovo Hermione
perché divento rossa quando Sirius mi sorride? Perché il mio cuore accelera
quando mi tocca? Perché rabbrividisco di piacere quando mi guarda intensamente?
Insomma a me piace Ron, è una vita che mi piace e ora perché provo queste
sensazioni per Sirius? Lui non può piacermi! È il padrino di Harry, è più
vecchio di me! Può essere affascinante però.. Pero? Ma Hermione l’hai guardato
bene? Lui è altro che affascinante! Sarà pure rimasto ad Azkaban per dodici anni
però è sempre così bell… No Hermione! Non lo pensare nemmeno! Non può piacerti
Sirius Black!