Fanfic su artisti musicali > Big Bang
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Autore: Yuna_Orange    11/11/2012    2 recensioni
(Dal capitolo 13)
- Posso sapere almeno che cazzo ci fai qui? – Sputò, acida.
Quello ci pensò su, prima di rispondere con uno scialbo: - Non lo so, Gaho ieri notte mi ha portato qua. –
Cane traditore!
- E ti sembra una spiegazione sensata? –
- Boh, forse: avevo sonno e non sapevo neanche dove mettevo i piedi. –
- Ah, adesso sì che ha senso! –
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 14 – Friend
 
 
 
 
Il quarto giorno. Ho dovuto aspettare il quarto giorno per un risveglio normale.   si disse quella mattina, sorpresa di non essere stata svegliata da cani e JiYong molesti.
Stropicciandosi la faccia più e più volte, scese lentamente le scale.
Vide un Taeyang solitario mezzo morto sul bancone della cucina, e in più anche mezzo nudo.
Aveva un tatuaggio sul polpaccio e uno sul fianco sinistro: un crocifisso enorme.
Ho capito di chi è la camera con la Bibbia.
- Buon giorno. – Biascicò andandosi a sfracellare accanto a lui.
Quello non diede segni di vita.
Che sia morto pure quest’altro? O devo chiamare il prete per l’estrema unzione?
Lo pungolò sul fianco con un dito: - Ma sei vivo? –
Peggio di una lumaca in letargo, si mosse a rallentatore, sbadigliando sonoramente.
- Io non vi capisco: se avete sonno, che cacchio vi alzate a fare? – Domandò lei, più a sé stessa che a quella povera anima in pena, che, fra uno sbadiglio e l’altro, mugugnò: - Ri stanotte aveva gli incubi. –
- Incubi? –
- Sì, e ha rotto tutta la notte a me, perché non voleva dormire da solo. –
In questa casa la situazione è tragica: tra bambinoni di venti e passa anni, pervertiti, principesse sotto copertura…
- Ed è una cosa…ehmm…normale? – Chiese, accingendosi a preparare un po’ di caffé, sperando che quella roba facesse svegliare un po’ quel tizio.
- Bah, gli capita quasi tutte le notti... – la informò, e quasi non gli si staccò una mascella sbadigliando - …ma di solito non viene da me. –
- Ah no? –
- No…va da JiYong. –
Il supporto morale di un pervertito non più che essere un altro pervertito.    Si disse, ricordando le due mattine precedenti.
- Chissà perché è venuto da te. –
Quello ridacchiò: - Perché Ji ha chiuso la porta a chiave: quando ha gli incubi, lui sgattaiola nella stanza di GD e si addormenta affianco a lui, ma stanotte ha trovato la porta chiusa. –
Che sfigato.
Scosse la testa, pensando che quel Ri fosse un soggetto.
Porse una tazzona piena di acqua sporca a Mr. ‘SonoMezzoNudoFanculoTutti’ : - Ma non hai freddo? –
Quello sorseggiò un po’ di caffé: - No, perché? – chiese, confuso.
- E beh…sei in mutande, sai com’è…io sentirei freddo. –
Gli occhietti a mandorla di Taeyang diventarono grossi come due palle da golf tanto che si spalancarono: guardò sconvolto prima lei, poi se stesso, dall’alto verso il basso.
E poi divenne viola, saltò giù dalla sedia starnazzando: - Scusa, scusa, scusa! – e si rinchiuse al piano di sopra.
Bah…ho scoperto che in casa abbiamo anche gli spogliarellisti timidi!
Cinque minuti dopo, lo vide capitombolare giù dalle scale, inciampando nei pantaloni della tuta troppo lunghi.
- Sto bene, sto bene! –
Era ancora viola per l’imbarazzo.
Nives sbuffò: ormai aveva capito che quelli erano bambinoni troppo cresciuti.
- Sta’ più attento quando scendi le scale, e aggiustati il risvolto, che altrimenti cadi di nuovo. –
Quello si irrigidì, scrutandola, spaventato.
- Che c’è? – Chiese quindi Nives, atterrita dal comportamento di quel tipo.
- I-i-io non me ne sono reso…non me ne sono reso conto…s-s-scusa…ma…-
- Ma ‘scusa’ per cosa? -
- Per prima…-
Sembrava un cane bastonato, imbarazzato e spaurito.
- …insomma…ero n-n-nudo. -
- Ti ricordo che tu giri video musicali mezzo nudo, e poi, che problema c’è? –
- Ma che c’entra, ora è diverso…-
Sconfitta da cotanta idiozia, sospirando, chiese: - Dove sono gli altri? Dormono ancora? –
Taeyang scosse la testa: - Sono agli studi. –
- E perché tu non sei con loro? –
- Ordini di JiYong: non vuole farti stare da sola, quindi ci alterneremo, ora ci sono io, oggi pomeriggio ci sarà Ri. –
Ma che cazz…??
- Non vi fidate di me? – Nives era sconvolta - Sono già stata da sola qui. –
- No, c’erano i cani. – Bella compagnia! – Capiscilo, è in buona fede. –
Buona fede un paio di palle!
Sospirò e continuò a fare quello che stava facendo: pucciare i biscotti in quella brodaglia al caffé.
Il disagio di quel tizio dalla cresta sfatta era evidente: se ne stava seduto, rigido, con le mani strette alla tazza, la quale si sarebbe frantumata in mille pezzi se non avesse sciolto la presa.
Decise di distrarlo: - Cosa ti piace fare, oltre girare mezzo nudo per casa? –
Ok, forse quello non era il modo giusto per non fargli pensare alla figuraccia fatta.
Infatti quello si imporporò di nuovo: - A me…a me piace ballare. –
- E beh, sei anche un ballerino, giustamente… -
Quello annuì, affondando la testa nel caffé, e, probabilmente, sperando di poter scomparire nel liquido nero.
- Ti và di farmi vedere qualche passo? –
Cosa poteva fare, se non distrarlo con qualcosa che gli piaceva?
Il suo faccino riemerse dalla tazza, ormai vuota, mostrando tutta la sua felicità per quella richiesta con un gran sorriso.
 
 
 
Fu così che si ritrovò seduta sul pavimento, in terrazza, con accanto un pc.
- Scegli quella che ti piace di più fra le nostre canzoni! – Le aveva detto Taeyang.
Che dovrebbe essere tradotto con: scegli la meno peggio, visto che non vado pazza per questo genere…
Alla fine si ritrovò a scegliere una a cazzo, più per il titolo che per la musica, che, per altro, non conosceva.
Scelse ‘Stupid Liar’, che le ricordava tanto il suo Ao.
La canzone in se non era male, ma come la ballava Taeyang era ancora meglio.
È davvero bravo…
Si muoveva con naturalezza, i suoi gesti erano fluidi, sprizzava energia da tutti i pori.
E quando la canzone finì, si ritrovò ad applaudirgli, come una cretina.
- Che bravo! Io non sarei capace neanche di andare a tempo! La coordinazione non è con me. –
Quello le sorrise e le disse: - Dai, alzati, ti insegno io come si fa! –
Sta scherzando, vero?
Gli rise praticamente in faccia.
- Che hai da ridere? – Chiese quello, con un faccino curioso.
Nives si riprese: - No…la danza la lascio a voi professionisti! –
- Ma dai, è facile ballare ‘Stupid Liar’! Ci riesce pure T.O.P.! –
- No, ho detto di no! –
Peccato che dieci minuti dopo si ritrovò al fianco di quel tizio.
- Guarda, devi fare così e poi così! – Cercava di spiegarle quell’anima pia, che, nonostante lei sbagliasse più e più volte, continuava a farle vedere come doveva muoversi.
Dopo due ore e mezza perse appresso ad una canzone, finalmente riuscì a ballarla senza commettere errori.
- C’è voluto meno ad insegnarla a te che a T.O.P. – Esalò il ragazzo, stendendosi su un’amaca.
- Tanto che fa schifo lui? – Disse lei, sedendosi accanto a lui, sul pavimento.
- Beh, sì. Non è in grado, anche se si mette con impegno. –
Ormai la figuraccia di quella  mattina era completamente scivolata via, lo aveva distratto per bene.
Si trattennero sul terrazzo, parlando del più e del meno, fino ad ora di pranzo.
E davanti ad un piatto di ramen, Taeyang le chiese: - Sul serio ti piace la mia voce? –
- Eh? –
- Sì…insomma, l’altro giorno, quando t’ho chiesto quale voce ti piacesse di più… tu hai detto che era la mia. –
 
- E la voce che ti piace di più? –
- La tua. – ’
 
- Ah…sì, la tua voce mi piace. –
- Sul serio? –
- Perché dovrei mentirti? –
- Di solito alle fan piace la voce di GD o di T.O.P. …-
- Ma io non sono una vostra fan, e la voce di GD non mi piace. E poi la tua voce trasmette emozioni, è forte. – E lo pensava sul serio.
Quello rimestò i noodles nella ciotola con le bacchette, ridendo sommessamente.
- Sono quii!! – La porta si aperse con un tonfo sordo ed entrò un SeungRi elettrico. – Tae, il manager ti sta aspettando in macchina, muoviti! –
Quel ragazzo era un uragano.
- Uh, ramen! – Disse, sbirciando nei loro piatti.
- Sì, ramen! Lasciamelo finire! – Disse un Tae scazzato, che tirava a sé la ciotola, come se fosse qualcosa di prezioso.
Cominciò ad ingurgitare con foga il cibo e scappò via: - Io vado, ciao! – e quando arrivò sull’uscio della porta, si bloccò, si girò verso di lei e disse: - Nives…grazie. – E le regalò un sorriso sincero.
Ri prese la ciotola di Tae e la scrutò per bene, poi la guardò, implorante.
- Hai fame? – Azzardò la ragazza.
Quello annuì, e lei, che aveva a che fare con dei bambini, preparò una porzione di ramen anche al nuovo arrivato, che lo finì prima di lei, che aveva cominciato venti minuti prima a mangiare.
È un maiale…
E mentre lei finiva di mangiare, lui la osservava: si reggeva la testa con le mani, gomiti appoggiati al tavolo, faccia da cretino.
- Se non la smetti di fissarmi ti prendo a schiaffi. –
- Ma è divertente. –
- Tu sei scemo… -
- Come è andata la mattinata con Sol? –
- Ma i fatti tuoi? –
Un ghigno si dipinse sul suo volto: - Eh, e perché t’ha ringraziato, che hai fatto? Ti sei divertita? – la malizia impregnava le sue parole – Posso ringraziarti anche io? –
Squallido, quel ragazzo era squallido, e stronzo.
E malpensante.
E fu per questi motivi che tatuò le sue cinque dita della mano destra sul suo bel faccino da stronzo.
Ri era basito, e la guardò come un pesce rosso, aprendo e chiudendo la bocca senza che ne uscisse alcun suono, mentre si allontanava e se ne andava sul terrazzo, per godersi un po’ di brezza primaverile che, forse, l’avrebbe calmata.
Si sedette in terra, dove poche ore prima aveva fatto compagnia ad un Taeyang sicuramente più educato.
Ma chi cazzo sei per darmi della puttana? Insinui, insinui senza sapere un cazzo! Solo perché sei famoso, non credere che tutte cadano ai tuoi piedi! Ma chi vi conosce?
Intanto sfogava la rabbia contro la propria maglia, tormentandone l’orlo, fino a romperlo.
E quando si strappò, dalle sue dolci labbra uscì un “Cazzo!” neanche molto trattenuto.
Aveva preso a sberle due Big Bang e uno l’aveva quasi strangolato.
Benissimo!
Ora ci mancava solo che gli altri due li facesse a pezzettini e li cucinasse al forno con le patate!
Però quei tre idioti se l’erano meritato tutto.
Uno scalpiccio di passi l’avvisò che quel deficiente fosse venuto a farle compagnia, ma lei, testarda, non alzò neanche la testa, lo ignorò completamente.
Lo sentì andare avanti e indietro, sempre sullo stesso percorso.
Poi il suono di passi si fermò e si sentì alzare il mento.
Lui si era accovacciato a terra e le aveva sollevato il volto.
La sua espressione era quanto di più commovente esista: era dispiaciuto, sul serio.
- Scusami. –
Ma lei non si fece intenerire: - Vaffanculo. – disse, scacciando la sua mano.
- Per favore, ascoltami…io…io parlo senza pensare, dico stronzate su stronzate! Quello che ho detto prima non lo pensavo mica sul serio! –
- Intanto mi hai praticamente dato della puttana lo stesso. – Sputò, gelida.
Ma quello non demorse e continuò a scusarsi: - Ma io non volevo! Ti prego, facciamo la pace! – e le porse il mignolo.*
Un bambino di 4 anni.
E in fondo…quello era anche lo stesso tizio che aveva rotto le palle a quella povera anima di Taeyang a causa di un incubo.
Decise di perdonarlo per quella volta, e gli strinse il mignolo, in segno di pace.
Quello sorrise, raggiante, e l’aiutò ad alzarsi, porgendole la mano.
- Vieni, ti faccio vedere qualcosa di divertente! –
Quel cretino aveva organizzato il pomeriggio in funzione delle loro parodie e dei loro film.
La prima cosa che fece: parodie. Parodie a go go.
‘Secret garden’, ‘Boys over flowers’, ‘Coffee prince’ …- Certo che siete fighissimi vestiti come delle donne! – disse, ridendo a crepapelle – Soprattutto tu! Sei una donna fatta e finita! Tu e quel cretino di JiYong! –
Le fece vedere altre registrazioni stupide, finché non se ne uscì con: - Sai, Seung-hyun ha anche fatto parte del cast di un film! Vuoi vederlo? –
- Quel deficiente un film? Pff…figurati! –
Nives s’aspettava qualcosa di demenziale, qualcosa dello stesso genere delle clip viste prima, e invece no.
Ri mise su ‘71 into the fire’.
Due ore di pianto.
E il primo a piangere fu proprio Ri.
Sentirono la porta aprirsi e la testolina azzurra di T.O.P. fare capolino dalla porta proprio quando cominciarono i titoli di coda.
E quando i due cretini, commossi dal film, lo guardarono, fazzolettini alla mano e lacrime agli occhi, disse: - Che è successo? – con aria preoccupata.
I due si guardarono e poi Ri scoppiò a piangere e abbracciò la povera ragazza, che cercava di riprendere il controllo del proprio cervellino e di scollarsi quello strazio di ragazzo di dosso.
Anche gli altri li guardarono con circospezione, poi Ri disse, fra un singhiozzo e l’altro: - Abbiamo visto ‘71 into the fire’! –
E un coro di – Pff! – e – Aaaaah! – si levò dalle bocche dei quattro nuovi arrivati.
 
 
 
- Spiegatemi una cosa: quand’è che avete deciso questa cosa di non lasciarmi da sola a casa? – Chiese la ragazza durante la cena.
- L’altro ieri, quando te ne sei andata a dormire. – Le rispose JiYong – Non sta bene che tu rimanga da sola a casa nostra, sei un’ospite! –
- E poi domani mattina sarai con me! – Affermò un Daesung gongolante.
Seung-hyun, che era affianco a lei, le mormorò: - Non fargli cucinare né il pranzo né la cena! –
- Guarda che ti ho sentito! – Lo rimproverò il biondo.
- Aaaah, lascialo stare, è idiota di suo! Domani ti insegno a fare i biscotti, l’ho promesso a lui. – La ragazza indicò Ao-san, che continuò a mormorare: - È impossibile che impari a farli! –
- Niente è impossibile! –
 
 
 
 
 
~ The idiot’s space o(*o)(o*)o   ~
Salve.
Ok, ok, il capitolo è piccolo.
Ok, ok, voi ora mi direte “cazzo! Ma hai avuto una settimana per scriverlo!” e invece non è vero ç_ç la settimana scorsa ero piena di compiti ed interrogazioni T^T me tapin.
Quindi scusate per lo schifo che ho pubblicato.
Schifo nel quale, poi, non succede un’emerita minchia ._.
Sì perché questo e quello di dopo (e forse pure il sedicesimo LOL) mi servono per ‘far fare amicizia a questa povera cretina’ *se questa si può chiamare amicizia…diciamo conoscenza (?)* prima della festa di compleanno di Daesung T^T
No, non pensate che faccia un quadrato con Tae, non ne ho la forza psicologia, scoppierei (?).
Sì, sto scrivendo un capitolo per giorno, in tutto passeranno, tra arrivo in Corea e partenza per il Giappone…7 giorni? Sì LOL
E questo è il quarto…BELLO!  *sarcasmo che esce da ogni dove*
Perdonatemi ancora se posto qualcosa di piccolo e striminzito e scritto male, se faccio errori, anche grossolani, ditemelo! °-° *così almeno correggo (?)*
E infine ringrazio chi recensisce (grazie, grazie davvero! T^T) e chi aggiunge ‘sta robaccia da qualche parte, ma anche chi legge e basta :D *io vi vedo (?)*
Alla prossima gente *si spera* con un capitolo migliore!! (^^)9
 
 
 
* se qualcuno non lo sa (?) è una pratica molto diffusa fra i bambini, che, per fare la pace, si stringono i mignoli. (uè, io lo dico, nell’eventualità che qualcuno non abbia mai fatto la pace con il mignolin :D)
   
 
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