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Autore: niallsvans    11/11/2012    0 recensioni
'la sorella di quello famoso', 'la sorella di quello bello'... no, sono IO.
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non potevo far a meno di farlo. Continuavo, continuavo e continuavo. Mi sentivo sempre più debole, sempre peggio. Quella lametta era tutto quello che mi rimaneva dopo che mio fratello era partito lasciandomi sola, in quella casa, così luminosa ma anche così buia. Buia perchè ero sola, non riuscivo a vedere il lato positivo di nulla, guardavo il sole alla finestra e lo vedevo come un bugiardo che cercava solo di far sentire meglio le persone fregandosene di come stessero realmente. Ogni volta che riguardavo le foto di quando ero piccola, con gli amici, mio fratello, la mia famiglia pensavo sempre le stesse cose '17 anni buttati nel cesso Sam, 17 anni che non sono serviti a niente, solo a farmi star male.' Tutte le persone che mi incontrano per strada quelle poche volte che mi faccio vedere mi fermano dicendomi "Oddio, ma tu sei la sorella di quello famoso? Tu sei la sorella di Harry Styles! Quello dei One Direction!", mi fanno solo sentire peggio. Mi viene voglia di prendere un megafono e urlare al mondo. "Sì, sono la sorella di Harry Styles! Quello che l'anno scorso è partito per un tour mondiale lasciandomi sola! Sì, lui! Quello che mi ha abbandonato dopo la morte dei nostri genitori in quel fottuto incidente. Sì, la stessa persona che voi amate tanto. Quella persona che adesso mi fa venire voglia di morire, lo stesso che mi sta facendo odiare il mondo!".
Non riuscivo più a uscire da casa, a guardarmi allo specchio, a vedere le nostre foto. Non sopportavo più nulla. Così passarono i giorni, io rimasi a casa, e il giorno del suo ritorno si avvicinava. Speravo solo avesse trovato una qualche puttanella in quest anno e che andasse a vivere insieme a lei, lasciandomi sola. Tanto non aveva avuto problemi ad abbandonarmi una volta, no? Perchè dovrebbe averne la seconda.
Passò una settimana e arrivò il giorno del suo ritorno. Come lo sapevo? Di sicuro non perchè mi ero segnata quel giorno così importante sul calendario. No, lo sapevo perchè c'erano un centinaio di ragazzine sotto casa nostra, che urlavano come delle possedute. Sarei voluta scendere e urlargli contro, dicendo che la vita non è condizionata dalle altre persone, non cambia per un fottuto autografo, per una sola foto. La vita va avanti solo se riesci a stare bene con te stesso, solo se ti fidi della tua famiglia, se riesci a guardarti allo specchio la mattina prima di andare a scuola e a pensare che sarà una giornata stupenda. Tutto questo io non son mai riuscita a farlo, non mi sono mai vista bella, non ho mai amato harry, mia madre, mio padre. Ho sempre e solo pensato a quella lametta , sul mio letto, sporca di sangue. Ho sempre pensato alle cose negative. Ho sempre pensato a non mangiare, per paura di non piacere alla gente. Sempre pensato di non essere abbastanza per tutto e tutti. Non mi sono mai sentita in grado di fare nulla.
Sentii suonare alla porta e guardai l'orologio. Ecco, lo sapevo, mi ero di nuovo persa nei miei pensieri, nei miei problemi. Bhe, fatto sta che era passata quasi un'ora e mio fratello era arrivato. Andai ad aprire alla porta e me lo trovai davanti, sempre più perfetto, sempre migliore di me.
-Sorellina! Mi eri mancata! Dai, abbracciami.- disse con quel suo sorriso perfetto stampato su quel suo perfetto viso.
-Ah, sul serio ti sono mancata? Così tanto che non sei nemmeno riuscito a farmi una chiamata in quest'anno? Wow, mi vuoi davvero bene.- mi era venuta una fottuta voglia di togliergli quel sorriso dalla faccia ma non feci nulla e mi andai a buttare sul MIO letto, in camera MIA, dove nessuno poteva entrare eccetto ME.
-Eh che, scusa sono stato impegnato, ma ti ho pensato sempre, dai, ti voglio bene io. E poi ora sono tornato da te.- Disse entrando nella mia stanza, quella dove nessuno poteva entrare oltre me.
-Esci Edward. Chi ti ha dato il permesso di entrare. E poi non penso tu tenga così tanto a me. Mi hai abbandonato con me un cane.- cazzo.. stava guardando i miei polsi. Lui non sapeva nulla così mi alzai di scatto e andai a prendere quei miei amati polsi che coprivano sempre tutto.
-Ehi Sam, che hai fatto ai polsi? Non mi dire che tu.. Non di nuovo vero?
Una lacrima rigò il mio viso. Quel di nuovo mi fece star peggio, mi ricordai quando mi feci del male per la prima volta. Avevo 14 anni, i miei si erano appena separati e Harry era l'unica persona rimasta al mio fianco. Adesso non avevo più nemmeno lui, o almeno pensavo così.
-Sam, perchè non me l'hai detto prima? Giuro che se mi avessi chiamato io sarei tornato. Sei la persona più importante della mia vita. Ti prego tesoro non farlo più. Non arrivare fino al punto a cui eri arrivata l'altra volta. Ti prego.
-Harry io.. pensavo non te ne fregasse più nlla di me. Sai cosa vuol dire rimanere da sola? Non sono più nemmeno andata a scuola, non ho più parlato con nessuno. Tu eri partito, stavi dall'altra parte del mondo e non potevi farci nulla. Sai una cosa? L'unica cosa che mi era rimasta era quella lametta, su quel comodino. Nemmeno zia è più venuta a trovarmi dopo avermi trovato svenuta immersa in una pozza di sangue.
-Io..- vidi i suoi stupendi occhi riempirsi di lacrime mentre io scoppiavo a piangere come una bambina a cui hanno appena rubato le caramelle.
-Stai zitto. Ormai quello che hai fatto non si può cambiare. Mi hai abbandonato, non ti sei fatto sentire, non mi hai mai scritto..
-Sam ti giuro che non ti abbandonerò più. Lo giuro.
-Non mentire. Lo sappiamo tutti e due che partirai di nuovo.
-Sì, ma ti porterò con me. Sai, Louis chiede spesso di te.
-Senti con Louis è finita prima che partiste per quel fottuto tour.
-Lui ti ha lasciato perchè dovevamo partire. Ti prego. Dagli un'altra possibilità.
Non risposi. Mi asciugai le lacrime e mi chiusi in bagno. Lo feci di nuovo. Soffrivo troppo, non riuscivo a ragionare. Riuscivo solo a vedere il sangue che scorreva dai miei polsi. Ad un certo punto non capii più nulla, vidi tutto offuscato e caddi a terra.
Mi risvegliai in una stanza d'ospedale, con Louis che mi teneva forte la mano.
-Sam..Sam sei sveglia? Amore ti prego dimmi che sei sveglia.
-Io.. dove sono? Louis? Da quanto sto qui?
-Oddio amore sei sveglia.- una lacrima gli rigò il viso. Teneva ancora a me, davvero.
-Louis.. Da quanto tempo sono qui?
-Da sei giorni. Sei lunghissimi giorni.
-E tu sei rimasto sempre qui?
-Certo! Non ti avrei mai lasciato da sola, un'altra volta..
-Già.. Senti.. mi lasci sola?
-Dai Sam, non puoi avercela ancora. Ti amo.
-Non posso avercela ancora?! Mi hai lasciata. Non ti sei fatto sentire come Harry per un anno. Io dovrei perdonarti?! Io dovrei darti un'altra possibilità? Senti, Louis vattene.- scoppiai a piangere. Nemmeno io sapevo il perchè. Non me ne fregava più niente di lui. Non lo riuscivo più a guardare in faccia anche se era stato dolce a rimanere lì tutto questo tempo.
-Pensavo mi potessi perdonare. Vabbè, me ne vado ho capito. Quando avrai voglia di parlare sai dove trovarmi.
-Louis..-un'altra lacrima rigò il mio viso quando improvvisamente lo vidi chinarsi su di me e baciarmi. Non provavo qusta stupenda sensazione da troppo tempo. Lo amavo ancora, non ci potevo fare nulla.
-Adesso posso andare.
-No, rimani. Per favore. Direi che ho un bel po' di cose da raccontarti.
Si sdraiò accanto a me e gli iniziai a raccontare tutto ciò che 'non' mi era successo in quest'anno.

  
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