Note dell’autrice:
salve a tutti! Beh, se così si può dire, ho finito i capitoli che servivano da
introduzione, questo in teoria dovrebbe essere l’ultimo…. Mi dispiace
davvero tantissimo che ci sia così poca gente a cui piace Chibiusa, che è uno
dei miei personaggi preferiti, magari quando avrò finito questo schifo potrei
provare a scrivere una Ff su Banny, che mi sembra di capire vi piace di più….
Ritornando alla storia, volevo ringraziare tutti quelli che hanno commentato e
soprattutto scusarmi per gli errori di grammatica… ora vi lascio al nuovo cap.
Buona lettura!!! Seyenne ^__^
Il
tempio di Stella Rossa.
Una
donna bellissima dai lunghi capelli color dell’oro stava camminando per i
corridoi del palazzo e, al suo passaggio, la gente e le guardie chinavano
rispettosamente la testa; lei in cuor suo detestava tutte quelle formalità, ma
tanto era inutile darlo a vedere… non sarebbe cambiato nulla.
La
donna attraversò con passo spedito l’ultimo corridoio che la separava dalla
camera della figlia.
***************************************************************************************************
Chibiusa
era distesa sul suo letto a pensare a quello che le era appena capitato…
*sono
di nuovo una Sailor! Chissà come la prenderà la mamma… speriamo che mi
capisca… di sicuro sì preoccuperà… tanto ormai ho accettato… lei non può
più fermarmi…* Il flusso
dei suoi pensieri fu interrotto da qualcuno che bussava alla porta.
-
Chi è? Chiese la voce della principessa.
-
Sono io… posso entrare? Rispose la voce della regina Serenity. La donna senza
aspettare la risposta aprì la porta e rivolse un sorriso dolcissimo alla figlia
che ricambiò.
-
Ti stavo pensando…. Disse Chibiusa invitando la madre a sedersi sul letto.
-
Ah si? A che proposito? Chiese Serenity.
Chibiusa
si rabbuiò.
-
C’è qualcosa che non va, tesoro? Riprese la donna.
-
Io… beh… mamma mi dispiace non averti consultato ma mancava il tempo… e
io…. Gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime quando incrociarono
quelli confusi e preoccupati della madre che non riusciva a comprendere la
reazione della figlia.
-
Chibiusa… calmati.. ma cos’è successo…? Chiese la voce dolce e
confortante della regina.
-
Mamma… io… sono una Sailor!!! Disse la ragazza un po’ preoccupata per la
reazione che avrebbe potuto avere la madre.
-
Cosa???? Non è possibile… la tua spilla è custodita nella sala dei tesori…
lo saprei se l’avessi presa…. Disse la donna più a se stessa che alla
figlia.
-
No…non hai capito… non ho preso la spilla che usavo nel XX sec. Rispose
Chibiusa.
-
Io… io non capisco…. Continuò la regina.
-
Beh… tutto è cominciato oggi pomeriggio, Angel, le altre ed io eravamo qui a
chiacchierare quando…. Così Chibiusa raccontò alla madre quello che le era
successo nelle ultime ore. Quando finì il suo racconto la regina la guardava
shockata (emm non ho idea di come sì scriva… NdSeyenne).
-
Io ho pensato che tu al mio posto avresti fatto lo stesso… quindi ho
accettato… Disse la ragazza guardando la madre negli occhi.
La
regina in cuor suo non sapeva proprio cosa dire, aveva appena appreso che stava
per scatenarsi un’altra guerra e che la sua unica figlia sarebbe stata in
prima fila a combattere, era totalmente confusa, doveva appoggiarla od
ostacolarla…? Cos’avrebbe dovuto fare una buona madre in quell’occasione?
Chibiusa
guardava la madre, i suoi occhi erano sempre stati un libro aperto per lei.
-
Mamma… non credo che dovresti preoccuparti, almeno non tanto… infondo sarei
in pericolo anche qui, e poi avrò dei poteri potentissimi… Cercò di
rassicurarla.
-
Combattere è pericoloso!!! Esclamò d’un tratto la donna con le lacrime agli
occhi.
-
Lo so… ma infondo non è la prima volta che mi mandi a combattere… anche nel
XX sec…. Non riuscì a terminare la frase perché fu interrotta dalla voce
piuttosto incrinata della madre.
-
Nel XX sec. era diverso; io, anche se indirettamente, ero lì con te, ti ho
lasciato andare perché per quanto fosse stato pericoloso sapevo che cera Banny
che pur di salvare la tua di vita avrebbe sacrificato tutto!!! Ora invece vai a
combattere da sola…
-
Non sarò sola… sarò affiancata da una moltitudine di persone capaci ed
esperte che ci aiuteranno a vincere! E poi lo faccio anche per te, per il papà,
per i nostri sudditi, se avessi rifiutato, l’universo avrebbe avuto molte più
probabilità di essere distrutto che di salvarsi!!! Io… io non volevo che
migliaia d’innocenti rischiassero di morire per colpa mia, solo perché io
avevo avuto paura e avevo rifiutato l’incarico!!! Disse Chibiusa scoppiando in
lacrime e gettandosi nelle braccia della madre che l’abbracciò rassegnata e
poi chiese
-
Quand’è che parti?
-
Domani mattina… Rispose la principessa.
Quella
frase arrivò alla donna come una pugnalata… solo un'altra notte e poi la sua
bambina se ne sarebbe andata, forse per sempre.
°Crystal
Empire – la mattina del giorno dopo°
Angel
stava salutando i suoi genitori; anche loro, come quelli di Chibiusa, avevano
fatto parecchie storie quando gli aveva rivelato la sua scelta, ma poi avevano
accettato la realtà e le avevano augurato buona fortuna.
-
Mi raccomando fai attenzione…. Le disse sua madre per la cinquantesima volta.
-
Ok… ora però è meglio che vada a cercare Chibiusa e le altre… Poi
guardando gli occhi della madre che si erano di nuovo riempiti di lacrime disse
-
Non ti preoccupare ma’ vedrai che andrà tutto bene. Le rivolse uno dei suoi
sorrisi a 453 denti e poi l’abbracciò.
-
Ciao tesoro, mi raccomando tieni alto l’onore della nostra casata!!! Disse suo
padre quando Angel gli rivolse un sorriso.
-
Kozo!!! Chi se ne frega dell’onore!!! Disse piuttosto irritata la donna
guardandolo sbieco.
-
Non ascoltare tuo padre tesoro, pensa a tornare indietro viva, fregatene pure
dell’onore!!! Riprese guardando la figlia.
-
Ok… ciao! Abbracciò i suoi genitori per l’ultima volta poi girò i tacchi e
s’incamminò verso il gazebo, dove si era data appuntamento con le altre.
Arrivò dopo qualche minuto, Dafne e Aphrodite erano gia li.
- Hei ciao Angy!!! La salutò
Aphrodite.
-
Ciao raga!!!...Chibiusa? Chiese.
-
Boh… a quanto pare non sei l’unica ritardataria sulla faccia del cosmo!!!
Hei Aphro c’eravamo sbagliate…. Ironizzò Dafne.
-
Spiritose!!! Davvero spiritose, mi sto proprio sganasciando…. Ribatté Angel
fingendosi offesa.
Le
altre due scoppiarono in un allegra risata.
-
Cos’avete da ridere? Chiese Chibiusa apparendo alle loro spalle.
-
Hei ciao Usa!!! … no niente sono stupide…. Disse Angel vendicandosi delle
prese in giro.
-
Hei! Stupida sarai tu!!! S’infiammo Dafne.
-
Sei sicura? Chiese la principessa di Gaeda.
-
Mm… ricominciano…. Disse Aphrodite alzando gli occhi al cielo.
Chibiusa
vedendo la scena scoppiò a ridere.
-
Vedo che siete d’ottimo umore!!! Disse una voce piuttosto stridula.
Angel
e Dafne si zittirono all’istante, Aphrodite fece un saltello sul posto e
Chibiusa quasi si soffocò.
-
Em… scusate non volevo spaventarvi, mi chiamo Snaps, ho l’incarico di
condurvi al tempio di Stella Rossa per gli allenamenti…. Spiegò l’omino.
-
Sono un elfo!!! Disse indicandosi quando poi vide che Angel continuava a
fissarlo sbalordita.
-
Un elfo?!?!? Mm… beh in effetti le orecchie a punta le hai, ma non sei basso e
tarchiato!!! Rispose la principessa di Gaeda.
-
Quelli bassi e tarchiati sono i troll o gli gnomi!!! Io sono un elfo… una
creatura estremamente più bella ed intelligente!!! Disse Snaps visibilmente
irritato.
-
Ah sul serio? Non credevo ci fosse una differenza così sostanziale!!! Riprese
Angel.
A
quelle parole l’elfo la guardò malissimo e con voce offesa disse
-
È tardi, andiamo. Fece loro segno di afferrare il ciondolo e poi sparì così
com’era arrivato.
-
Ehi dov’ è andato? Chiese Angel.
-
Non lo so, ma sono certa che ti odia…. Disse Chibiusa ridendo.
-
Forse dobbiamo trasformarci? Ipotizzò Aphrodite.
Snaps
ricomparve davanti a loro e disse
-
Beh perché non vi muovete?
-
Ti sei dimenticato di dirci come ci si arriva, al tempio!!! Puntualizzò Dafne.
-
Ah già… dovete prendere tra le mani il ciondolo e pensare al tempio!!! Disse
l’elfo.
-
Ma io non ho idea di come sia fatto!!! Protestò Angel.
Snaps
alzò gli occhi al cielo.
-
Non importa… basta che tu lo voglia intensamente. Forza muovetevi!!! Detto
questo sparì di nuovo.
Le
ragazze si guardarono negli occhi un po’ confuse poi Angel disse
-
Quello gnomo è pazzo!!!
-
È un elfo! La corresse Aphrodite.
-
Chi se ne frega basta che ci muoviamo perché non credo che dopo che lo hai
trattato a quel modo tornerà di nuovo indietro a prenderci…. Disse Dafne.
-
Adesso è colpa mia? Disse indispettita Angel.
-
Hei stop!!! Non ricominciate… avanti concentriamoci!!! Disse Chibiusa con fare
autoritario.
-
Ok. Risposero le altre.
Le
ragazze presero tra le dita i ciondoli e cominciarono a pensare al tempio. Dopo
qualche secondo il corpo di Aphrodite cominciò a risplendere di luce e poi lei
sparì, successe lo stesso con Angel, Chibiusa e Dafne.
-
Benvenute al tempio di Stella Rossa!!! Disse la voce stridula dell’elfo non
appena le ragazze comparvero al suo fianco.
-
Wow!!! Disse Aphrodite.
Erano
appena comparse in un piccolo fazzoletto di terra pieno di aiuole contenenti la
più disparata varietà di fiori. Sembrava di essere nel chiostro di un
monastero; il giardinetto infatti era circondato da corridoi sui quali si
aprivano imponenti porte di legno finemente lavorato. Al centro del giardinetto
c’era un pozzo dall’aspetto piuttosto antico.
-
Vi mostro le vostre stanze. Disse Snaps facendo cenno alle ragazze di seguirlo.
Camminarono
per qualche minuto tra i corridoi del tempio che, notò Chibiusa, a differenza
di quelli del Crystal Palace, erano ornati di splendidi arazzi dai tessuti
pregiati. Percorsero due rampe di scale e poi svoltarono a destra. Le finestre
erano molto grandi e lasciavano intravedere splendidi giardini. Proseguirono per
qualche altro minuto prima di fermarsi davanti a una splendida porta di legno di
faggio anch’essa finemente intagliata; Snaps la spalancò e fece loro cenno di
entrare. Si trovavano in una stanza circolare, una specie di saletta
d’aspetto, contenente due divani e un tavolo.
-
Questa è l’anticamera, per di là ci sono le vostre stanze. Disse indicando
una scala a chiocciola su un angolo che nessuna di loro aveva notato.
-
Ok grazie! Disse Aphrodite.
-
Tra un’ora vi sarà servito il pranzo (disse indicando il tavolo al centro
della stanza) mentre dopo qualcuno verrà a cercarvi per presentarvi il vostro
istruttore. Vi prego di non uscire di qui. Ora vado a lavorare… arrivederci!!!
Disse in tono piuttosto ostile poi se n’andò sbattendo la porta.
Le
ragazze si guardarono e poi scoppiarono a ridere.
-
Quello ci odia sul serio! Disse Aphrodite.
-
Già… vi piace questo posto? Chiese Dafne cambiando discorso.
-
Si, da morire! E non vedo l’ora di vedere la mia camera!!! Disse Angel
attraversando la stanza di corsa e salendo le scale altrettanto velocemente, le
altre si scambiarono un’occhiata divertita e poi la seguirono.
Il
piano di sopra si apriva anch’esso su una stanza circolare su cui si
affacciavano quattro porte; subito a destra, addossata alla parete, c’era una
piccola libreria. Li affianco una scrivania faceva da base ad un computer ultra
moderno. Alla loro sinistra, tra la prima e la seconda porta, facevano capolino
un caminetto e due poltrone; tra la seconda e la terza, invece, stava
un’enorme portafinestra che in quel momento era spalancata e faceva svolazzare
la candida tenda dappertutto. Il muro tra la terza e la quarta porta era vuoto,
mentre, dopo l’ultima, la stanza si richiudeva con la scrivania.
-
Bello!!! Disse entusiasta Aphrodite.
-
Io prendo questa! Disse Angel fondandosi dentro la prima stanza.
-
Questa è la mia!!! Disse Chibiusa entrando in quella a destra della
portafinestra.
Dafne
e Aphrodite si guardarono e poi entrarono in una stanza a caso anche perché
erano precisamente identiche. Tutte e quattro le camere avevano:
-
un caminetto;
-
un letto ad una piazza e mezza
stramegacomodo con lenzuola in seta;
-
un enorme specchio affianco ad un
armadio;
-
una scrivania;
-
un piccolo bagno;
-
ed infine tutte avevano uno
splendido lampadario in cristallo e una finestra che dava sui giardini.
Dopo
essere uscita dalla sua stanza Angel volle controllare anche le altre per essere
certa di aver scelto la migliore…
-
Ma sono tutte uguali? Chiese.
-
Così sembra… però sono molto belle!!! Disse Aphrodite.
-
Guardate… c’è anche il terrazzo!!! Fece notare Dafne che era uscita dalla
portafinestra.
-
Si… mi piace!!! Disse soddisfatta la principessa di Gaeda.
-
Hei, voi vi siete portate dei vestiti? Chiese Chibuisa conoscendo già la
risposta.
-
Io no…
-
Nemmeno io.
-
Io neanche…
-
Forse c’è ne sono gia dentro gli armadi… Ipotizzò Angel.
-
Hai ragione. Urlò Chibiusa dalla sua camera.
-
Yuppie! Sono vestiti da civili!!! Disse Angel appena raggiunse Chibiusa che
teneva in una mano una minigonna e nell’altra un paio di jeans.
Andarono
avanti ad esplorare le camere per un'altra mezz’ora finché non furono
interrotte da qualcuno che bussava alla porta al piano di sotto.
-
Vado io. Disse Aphrodite.
-
Deve essere il pranzo. Ipotizzò Dafne.
-
Evviva sto morendo di fame!!! Esclamò Angel prima di scendere di corsa le
scale.
-
Andiamo anche noi. Disse Chibiusa incamminandosi seguita da Dafne.
Al
piano di sotto una ragazza dai capelli viola scuro e gli occhi celesti stava
apparecchiando la tavola per quattro. Indossava una minigonna nera coperta per
la maggior parte da un grembiule immacolato e una camicetta rosa confetto.
Mentre
finiva di sistemare le posate cominciò a parlare
-
Buongiorno…io mi chiamo Marina, sono la cameriera di questo piano, verrò a
sistemare le vostre camere ogni mattina alle dieci, mentre voi sarete a lezione,
e vi porterò colazione, pranzo e cena. Disse con fare meccanico mentre
sistemava i bicchieri.
-
Piacere io mi chiamo Angel, loro sono Chibiusa, Dafne e Aphrodite. Disse con uno
dei suoi soliti sorrisi a 567 denti.
Marina
sorrise e poi cominciò a sistemare i piatti.
-
Posso aiutarti? Chiese Aphrodite.
-
Grazie ma ormai ho fatto…. Si girò verso il carrello che aveva alle sue
spalle e alzò i coperchi dai vassoi contenenti ogni genere di squisitezza.
-
Caspita!!! Ma preparate sempre così tanta roba? Chiese stupita Dafne.
-
No, è che non sapevamo cosa vi piacesse quindi abbiamo portato un po’ di
tutto. A questo proposito vi prego di compilare il menù per stasera appena
avrete finito di pranzare e quello di domani dalle venti in poi. Il modulo lo
trovate nel computer al piano di sopra. Ah sì un ultima cosa… in caso manchi
qualcosa che vi serve scrivete una lista e consegnatemela domani mattina. Buon
appetito. Disse finendo di appoggiare l’ultimo vassoio sul tavolo. Poi afferrò
il carrello e uscì.
-
Buon appetito!!! Disse Angel prima di iniziare a trangugiare tutto quel ben di
dio.
-
Altrettanto!!! Risposero in coro le altre.
Dopo
mangiato salirono di sopra a compilare il menù per la sera.
-
Allora… stanza numero? Chiese Aphrodite che era seduta davanti al computer.
-
Boh… aspetta vado a vedere…. Disse Angel correndo giù per le scale.
-
Centodiciannove!!! Urlò poi dal piano di sotto.
-
Ok… numero persone? Continuò Aphrodite.
-
Quattro. Rispose Angel riaffacciandosi al secondo piano.
-
Poi… da mangiare? Chiese Aphrodite.
-
Io vorrei una bella pizza!!! Disse Chibiusa.
-
Anch’io!!! Disse Angel.
-
Va bene anche per te Dafne? Chiese Aphrodite.
-
Si… da bere una Coca. Rispose lei.
-
Io una Fanta!
-
Anch’io!!
-
Ok fatto!!! Disse Aphrodite.
-
Hei… secondo me questa camera è un po’ smorta… insomma ci dobbiamo vivere
parecchio tempo qua dentro no? Disse Angel.
-
E cosa manca secondo te? Chiese Dafne.
-
Beh per cominciare una radio con tutti i miei cd preferiti… poi…
-
La mia collezione di fumetti! Venne in suo aiuto Chibiusa.
-
Giusto…poi…
-
Mancano anche i trucchi, gli shampoo, le creme ecc. Disse Aphrodite.
-
Vero! Hei ma qualcuno si scriva sta roba altrimenti quando dobbiamo chiederla ci
dimentichiamo di sicuro qualcosa! Disse Angel.
-
Ci penso io. Disse Aphrodite prendendo un blook notes e una penna dal cassetto
della scrivania.
-
Poi dobbiamo ricordarci di chiedergli se c’è qualche negozio nelle
vicinanze… Continuò Chibiusa.
-
Hei… mettiamo che alle tre mi venga fame… cosa mangio? Chiese Angel.
-
… potremmo chiedergli un piccolo frigo bar… . Suggerì Dafne.
-
E dove lo mettiamo? Chiese Aphrodite.
-
Beh giù ci sta! Propose Chibiusa.
-
Ok scrivo…. Disse Aphrodite.
I
loro discorsi vennero di nuovo interrotti da qualcuno che bussava alla porta.
-
Vado io! Esclamò Chibiusa.
Le
ragazze dal piano di sopra sentirono il rumore della porta che si apriva e poi
la voce di Chibiusa
-
Signora Faye, buongiorno! … ragazze! Scendete è ora di andare!
Le
altre tre imboccarono la scala a chiocciola e una volta disotto salutarono la
donna.
-
Sono felice che vi troviate bene… è ora che conosciate il vostro professore!
Disse Faye e fece segno alle ragazze di seguirla.
Le
guidò attraverso i corridoi fino ad arrivare all’aperto; mentre
attraversavano i giardini disse
-
D’estate le lezioni si tengono fuori.
Continuarono
a camminare per qualche altro minuto finche non giunsero in prossimità di una
specie di piccolo anfiteatro.
-
Ragazze io purtroppo ho molto da fare e devo andar via. Voi rimanete qui, tra un
po’ arriverà il vostro professore. Arrivederci! Detto questo schioccò le
dita e scomparve.
Le
ragazze entrarono nell’anfiteatro e si sedettero sui gradini aspettando
l’insegnante.
-
Professore… me lo immagino, sarà vecchio decrepito, perderà la pazienza ogni
due minuti, e ci sgriderà in continuazione…. Si lagnò Angel.
-
Beh non è detto che non vi sgriderò ogni due minuti e perda sempre la
pazienza, ma non sono ancora vecchio decrepito…. Disse una voce maschile alle
loro spalle.
Un
ragazzo sui vent’anni era appena comparso alle loro spalle. Aveva i capelli
neri come l’inchiostro e gli occhi d’argento. Il suo fisico era perfetto ed
aveva anche uno splendido sorriso.
-
Le ragazze rimasero per qualche secondo senza parole, era proprio un bel
ragazzo, ma poi Angel si riprese
-
Ti prego, ti scongiuro, dimmi che non sei il nostro professore. Fece con voce
supplicante.
Il
ragazzo annuì divertito.
-
Noooo… ma perché devo sempre fare queste figuracce!!!!! Continuò con lo
stesso tono.
-
Piacere mi chiamo Alexander! Disse porgendo la mano alla principessa di Gaeda.
-
Io sono Angel…. Rispose afferrando la mano.
Poi
lui si girò con sguardo interrogativo verso le altre tre ragazze.
-
Io mi chiamo Dafne…
-
Piacere Aphrodite…
-
Chibiusa…. Quando i suoi occhi s’incrociarono con quelli del ragazzo percepì
una stretta allo stomaco… dio com’ erano belli quegli occhi….
-
Beh… Morpheus mi ha detto che devo partire da zero…. Cominciò il ragazzo.
-
Esatto!!! Confermò Angel.
-
Mm… allora come prima lezione direi che potreste imparare a trasformarvi…
che ne dite?
-
Perfetto. Disse Dafne.
-
Allora alzatevi!!! Prendete tra le mani il vostro ciondolo e concentratevi sul
fatto che volete trasformarvi! Disse Alexander e le ragazze eseguirono.
Nelle
loro menti si formarono delle parole…
- Moon cosmic power, make up! Esclamò Chibiusa.
- Ligt cosmic power, make up! Continuò Angel.
- Heart cosmic power, make up! Urlò Dafne.
- Shell cosmic power, make up! Concluse Aphrodite.
Furono
avvolte da un turbinio di luci e, quando queste finirono, Alexander rimase a
guardarle a bocca aperta, non era la prima volta che vedeva delle Sailor, ma mai
ne aveva viste di così belle.
Chibiusa
si guardò: la minigonna era bianca, come il body, e terminava con un bordo rosa
e oro. Il fiocco dietro era lungo fin quasi a toccar terra ed era anch’esso
dorato, quello appuntato sul petto, invece, era normale e rosa. Indossava dei
guanti lunghi fino al gomito bianchi col bordo d’oro, sulla sua fronte la
mezza luna sempre presente brillava più del solito. Ai piedi calzava degli
stivali bianchi dal bordo rosa e oro; il ciondolo le pendeva dal collo e anche
gli orecchini erano a mezza luna; sulla sua schiena spuntavano un paio d’ali
immacolate.
Posò
lo sguardo sulle compagne, a grandi linee la loro divisa era la stessa;
cambiavano le scarpe: Angel indossava un paio di sandali alla schiava, Aphrodite
degli stivali che arrivavano a metà coscia e Dafne un paio di scarpe a spillo;
i colori delle divise, al posto del rosa Angel aveva il blu, Aphrodite il verde
acqua e Dafne il viola scuro; sulla fronte, al collo e sugli orecchini avevano
il loro simbolo (spirale, conchiglia e cuore); Aphrodite inoltre aveva i guanti
corti dai polsi.
-
Perfetto! Disse soddisfatto Alexander.
-
Accipicchia! Che bello! Disse Angel facendo un giro su se stessa.
-
Bene non perdiamo tempo, allora voi siete dotate di un potere superiore a quello
delle normali Sailor, mentre loro evocano i loro attacchi con formule
prestabilite voi avete la capacità di sferrare qualsiasi offensiva; inoltre,
una normale Sailor, ha un elemento che la caratterizza, ed è quello che sta
alla base dei suoi attacchi… non so se mi seguite…? S’interruppe guardando
le altre.
-
Io si, per esempio una delle guardiane di mia madre, Sailor Mars può usare solo
attacchi di fuoco, Sailor Mercury solo d’acqua ecc…. Disse Chibiusa.
-
Esatto! Voi invece potete sferrare indistintamente attacchi di fuoco, d’acqua,
d’aria, di luce ecc. per farlo dovete pensare alla magia, se volete chiamarla
così, come ad un’entità astratta; dovete sentirla scorrervi dentro, dopodiché
pensate all’attacco che volete sferrare… è un po’ complicato detto così,
ma poi in pratica è più semplice! Cercò di rassicurarle.
-
…se lo dici tu…. Disse Angel.
-
Volete provare? Chiese Alexander.
Le
ragazze fecero istintivamente un passo indietro.
-
Avanti, che vi importa se sbagliate… è comprensibile già che è la prima
volta…. Cercò di convincerle, poi si girò e fece comparire un bersaglio al
centro del cortile.
Le
ragazze continuarono a guardarlo poco convinte. Lui alzo gli occhi al cielo poi
prese Chibiusa per una mano e la trascinò ad una decina di metri dal bersaglio.
Al
suo tocco la ragazza s’irrigidì ma poi si sciolse quando lui le sussurrò al
orecchio
-
Sono certo che ce la farai…
Poi
si staccò e fece qualche passo indietro mettendosi in attesa.
Chibiusa
era arrossita violentemente, tanto che le sue guance erano dello stesso colore
del bersaglio che aveva di fronte.
-
Forza concentrati e pensa che ce la puoi fare! Disse Alexander.
La
principessa del Crystal Empire fece un profondo respiro e chiuse gli occhi,
poteva sentire l’energia crescere dentro di se, ancora qualche secondo e non
sarebbe più riuscita a contenerla, nella sua mente comparve la forma del
bersaglio che si trovava davanti a lei, *Ce la posso fare, ce la posso fare,
ce la farò… ORA!!!* Chibiusa aprì di scatto gli occhi, portò in avanti
le mani ed urlò
-
Luce di tenebra!!! Un attacco di media potenza centrò il bersaglio
disintegrandolo.
-
Molto bene! Hai eseguito un attacco di medio livello solo che non hai sfruttato
per intero la sua potenza che avrebbe potuto essere dieci volte maggiore, ma
come prima prova è molto buono! Ora provate voi. Disse con fare pratico
Alexander facendo comparire altri bersagli.
Andarono
avanti per altre tre ore ad allenarsi e più o meno tutte riuscirono ad eseguire
un buon attacco di primo livello. Un orologio in lontananza batté le quattro e
mezza.
-
Ragazze, credo che per oggi possa bastare… che ne dite di un gelato? Chiese
Alexander interrompendo gli allenamenti.
-
Gelato? Esistono anche qui?!?!? Chiese entusiasta Angel che proprio non ci
sperava.
-
Certo, basta andare a comprarlo al bar. Rispose Alexander.
-
Bar? C’è un bar?!?!? Chiese Angel ancora più sbalordita.
-
Certo, ma hai finito di farmi il verso? Disse Alexander ridendo.
-
Si, scusa, è che visto il posto… non credevo proprio avessero idea di cosa
fosse un bar. Si giustificò Angel.
-
Beh andiamo? Chiese Chibiusa sciogliendo la trasformazione, imitata dalle altre.
-
Vi faccio strada! Disse Alexander incamminandosi fuori dal cortile del
anfiteatro.
Passarono
un piacevole pomeriggio in compagnia del ragazzo parlando del più e del meno,
raccontandogli del Crystal Empire, di Gaeda e del modo in cui erano state messe
al corrente della loro missione. Alle sette Alexander si congedò dicendo che
aveva da fare, e le ragazze cominciarono ad incamminarsi verso la loro stanza.
-
È strano, qui hanno sempre tutti da fare…. Commentò sarcastica Angel.
-
O forse siamo noi che abbiamo troppo tempo libero…. Fece notare Aphrodite.
-
Spiritosa… comunque Alex è proprio simpatico, ed è anche un gran pezzo di
gnocco! Disse Angel.
-
Angy, ma ti pare modo di parlare? La rimproverò Aphrodite.
-
Però a ragione, per una volta siamo d’accordo su qualcosa. Disse Dafne.
-
Piace anche a te, vero Usa? Disse Angel in tono malizioso.
-
Ma… ma che cosa dici? Non è vero! S’infiammò Chibiusa.
-
Ah no? E allora perché sei tutta rossa? Ti ho visto prima sai? Continuò Angel.
-
Non sono tutta rossa!!! E non so a cosa ti riferisci! Sbottò la principessa del
Crystal Empire allungando il passo.
-
Prima… quando ti ha trascinata in mezzo al cortile…. L’ho vista la faccia
che hai fatto, speravi che non me ne accorgessi, eh? Insisté Angel.
-
….
-
Ah ah… beccata in pieno! Disse Dafne aprendo la porta della loro camera.
-
Si! Missione compiuta! Hai visto Usa, te l’avevo detto che ti avrei trovato un
ragazzo! Disse Angel salendo la scala a chiocciola.
-
Ma se non hai fatto niente! Il loro incontro è stato casuale, non gliel’ hai
combinato tu! Fece notare Aphrodite.
-
… questi sono dettagli insignificanti!!! Allora, a quando le nozze? Disse
Angel gettandosi sulla poltrona.
-
Non dire stupidaggini!!! Ora vado a farmi un bel bagno caldo, sono piuttosto
stanca! Disse Chibiusa cambiando discorso.
Angel
non fece in tempo a ribattere che lei si era gia chiusa la porta alle spalle.
***************************************************************************************************
Marina
stava preparando la tavola quando le ragazze scesero.
-
Pizza!!! Disse Angel entusiasta.
-
Finalmente, stavo morendo di fame!!! Continuò Aphrodite.
-
Hei Marina, qui c’è la lista delle cose che ci farebbero comodo. Disse Dafne
porgendo un foglio alla ragazza.
-
Per lo stereo non c’è problema, il frigo… vedrò quello che posso fare, per
i cd e i fumetti credo che dobbiate andarveli a prendere da sole… Disse Marina
scorrendo l’elenco con gli occhi.
-
Perché possiamo? Chiese stupita Angel.
-
Certo, questa non è mica una prigione!!! Potete tornare a casa se volete, basta
che non saltiate le lezioni!!! Concluse la ragazza, poi prese il carrello, salutò
e uscì.
-
Oh no, ci siamo dimenticate di chiederle dei negozi!!! Disse Angel battendosi
una mano sulla fronte.
-
Beh non credo sia un problema, se possiamo tornare a casa possiamo anche andare
in centro! Disse Chibiusa trangugiando una fetta di pizza.
-
Già, non ci avevo pensato…. Disse Angel.
-
Strano…. Commentò Dafne.
-
Cosa?!?! S’infiammo Angel.
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Hei, non ricominciate!!! Disse Aphrodite mentre Chibiusa alzava gli occhi al
cielo.
CONTINUA…