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Autore: Cilyan    11/11/2012    1 recensioni
Non sapevo come spiegarlo , ma il mio cuore amava fare le capriole in sua presenza e la sua immagine si era come installata in me , e la sua immagine si ripeteva sempre ad interruzione anche quando facevo sesso con qualche ragazzo per evitare l’astinenza , anche quando Louis mi guardava e diceva di amarmi in pubblico. Sempre in ogni momento della giornata .
Sempre e specialmente dopo aver sentito l’ultimo singolo dei ragazzi. Come avrei voluto dire quelle piccole parole che Niall cantava nel suo assolo di “Little Thing”, perché erano le più vere e mai viste per me, le più vere e le più intense:
“You’ve never loved yourself
half as much as I love you
you’ll never treat yourself right darlin’
but I want you to
if I let you know
I’m here for you
maybe you’ll love yourself
like I love you”
Mi sentivo altamente in colpa per averla baciata contro il suo volere. Era stato solo un attimo, ma sarebbe bastato per rovinare anche un’amicizia come la nostra no?
Os per il contest "le mille e una fic" indetto dal thegays
Genere: Fluff, Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Renaissance



Quella, la mattina in cui il mio presunto fidanzato mi lasciò per andarsene , definitivamente, dal suo amato Harry Styles, decisi che avrei dato una svolta alla mia vita.
Nessuno si poteva immaginare quanto potesse essere fastidioso essere considerati un fake. Si perde tutta la dignità possibile ed immaginabile, dignità calpestata e masticata dagli altri come se fosse erba fresca.
Ma ,io, ero prima di tutto una persona, giusto?  Ed odiavo tutta la gente che mi chiamava con mille modi diversi  da Eleanor a Tina.
E’ vero, avevo una gemella che qualche volta mi dava il cambio , quando proprio non ce la facevo più a portare avanti quella farsa, ma restava comunque il fatto che non fossi qualcosa di fittizio ed immaginario. Ero pur sempre la fidanzata di Louis,no?
Che fossi , poi la cugina o la sorella non doveva importare a nessuno . Noi dovevamo essere per tutti fidanzati. Ma fino a che punto si può fingere? Fino a che punto si può resistere davanti alle mille risate derisorie dei fan della Larry Stylinson?
Poco, molto poco ed io avevo resistito anche troppo; così, una volta rotto il contratto con la Modest, Louis mi lasciò con la promessa che mi avrebbe aiutato comunque a cambiare, perché io ero pur sempre la sua amata e nascosta sorellina no?
Ed io ci speravo, ci speravo davvero tanto, peccato che si sa che quando l’amore prende il sopravvento non ci interessa più di niente e di nessuno. Così, decisa e guerresca come non mai, mi rimboccai le maniche e cercai un modo per risollevare la mia vita.
Era da tanto che desideravo possedere una piccola anima da curare, una bambina magari o un principino, chi lo sa. Sapevo che sarebbe stato difficile ed io ero giovane, ma non mi tirai indietro ed avviai  subito le pratiche per l’adozione; ma avere un figlio da sola contro tutto e tutti era davvero difficile e  questo mi portò ad avere spesso lunghe ed estenuanti crisi depressive in cui i poveri Larry diventavano le mie vittime preferite.
Ormai non passava giorno che non mi trovassi a casa loro, nel loro lettone, a dormire e ad interrompere chi sa quali pratiche erotiche che loro erano soliti fare.
Insomma ero diventata una vera palla al piede, ma a quei due , benché le occhiaie si fossero intensificate sempre  più spesso per il troppo stress che creavo loro e per l’astinenza protratta ormai da più di due mesi e soddisfatta solo nelle sveltine “pre arrivo Eleanor “, o almeno così sentivo definire il mio arrivo , non si erano mai lamentati e , ansi, con ancora le maglie sporche di loro stessi, mi venivano ad aprire la porta e, in imbarazzo, mi abbracciavano e mi tenevano compagnia per tutto il tempo che avevo bisogno, finché non mi addormentavo o, semplicemente, non dicevo loro che andasse tutto bene.
Ma, nonostante loro fossero così cari e disponibili ed io la loro “pucciosa palla al piede”, come mi chiamava Harry, io non ce la facevo ad andare avanti con questa storia , così un giorno, decisi di sparire dalla loro vista.
Ero appena uscita dall’orfanotrofio per firmare le ultime carte per l’adozione , quando, diretta a casa per decidere sul da farsi della mia vita, mi incrociai con una chioma bionda a me per nulla sconosciuta:
- Oh, Dani non ti avevo vista !- ero quasi caduta nello scontro frontale, ma l’agile ballerina con gli occhi arrossati che avevo di fronte, mi prese al volo, immergendomi subito in un abbraccio senza confine.
- El, El, Liam .. Liam mi ha lasciata – la sua voce era rotta dal pianto e le sue mani erano sempre più tremanti.
- Andrà tutto bene tesoro. In fondo era tutto un contratto no? – forse ero stata un po’ troppo diretta, ma era la verità. Lei come me era considerata da tutti un fake.
- Lo so, ma fa male lo stesso , El, e sai perché? – non potei resistere quando puntò quegli occhi da cucciolo bastonato nei miei e così mi fiondai sulle sue labbra morbide ed accoglienti.
Era dalla prima volta che l’avevo vista che il mio cuore aveva cominciato a battere più forte del solito. Non quando ero con Louis, quando lui mi teneva la mano , ma quando solo vedevo ondeggiare quei ricci lunghi e ben curati.
Non sapevo come spiegarlo , ma il mio cuore amava fare le capriole in sua presenza e la sua immagine si era come installata in me , e la sua immagine si ripeteva sempre ad interruzione anche quando facevo sesso con qualche ragazzo per evitare l’astinenza , anche quando Louis mi guardava e diceva di amarmi in pubblico. Sempre in ogni momento della giornata .
Sempre e specialmente dopo aver sentito l’ultimo singolo dei ragazzi. Come avrei voluto dire quelle piccole parole che Niall cantava nel suo assolo di “Little Thing”, perché erano le più vere e mai sentite per me, le più giuste e le più intense:


“You’ve never loved yourself
half as much as I love you
you’ll never treat yourself right darlin’
but I want you to
if I let you know
I’m here for you
maybe you’ll love yourself
like I love you”

Mi sentivo altamente in colpa per averla baciata contro il suo volere.
Era stato solo un attimo, ma sarebbe bastato per rovinare anche un’amicizia come la nostra no?
Forse si, forse, no, ma quando sentii le sue labbra farsi spazio nuovamente tra le mie cominciai a sentire il fiato corto e la magia e tutto quello che porta l’innamoramento. Si anche quelle stupide farfalle nello stomaco o nel basso ventre se volete. Lei era capace di farmi sentire tutto questo ed io avrei tanto voluto ripeterglielo e ripeterglielo . Avrei tanto voluto dirle che nessuno l’avrebbe mai amata come avrei fatto io, ma in un attimo di lucidità, presa coscienza di essere in mezzo ad un marciapiede, mi staccai e la tirai verso casa mia, la più vicina.
Per tutto il tragitto non fiatammo né io , né lei  e , ne sono certa, se non avessi detto qualcosa non ci sarebbero state parole, ma solo sguardi vuoti e pieni di paura, terrore quasi , per quello appena accaduto.
- Beh almeno oggi Harry e Louis non dovranno privarsi del loro sesso quotidiano !- risi di gusto, cercando di alleggerire l’atmosfera, ma sembrò non funzionare.
Infatti mi rispose con un vago e sconsolato:
- Già-
- Senti Dani .. – mi avvicinai a passi lenti e ponderati verso di lei e , una volta giuntagli davanti, le presi una ciocca e feci la cosa più semplice, ma difficile del mondo: le dissi “ti amo”.
E lei, rimasta spaesata qualche istante, mi sorrise e ,preso fiato, mi cinse i fianchi e mi attirò a se perforandomi il cuore con quelle che potrei considerare le parole più dolci che le mie orecchie abbiano mai sentito:
- Ti amo anch’io El e l’ho sempre fatto, anche se non me ne sono mai accorta prima del tuo bacio. Ma sono comunque felice che tu mi abbia detto tutto quello che provi per me. Ti ringrazio con tutto il cuore , sei un tesoro. Se potessi uscirei per strada, urlerei a tutto il mondo che tu sei solo mia, perché sei mia vero? – mi fissò con quegli occhi da cerbiatta, afferrando più forte la presa sui miei fianchi e facendomi sorridere del suo gesto.
- Oh, Danielle !- le saltai letteralmente addosso, aggrappandomi come un koala ai suoi fianchi e cominciando a baciarla quasi violentemente, talmente intensamente da non accorgermi che qualcuno avesse aperto la porta con le chiavi di scorta:
- Hey El! Tutto a posto? Hey El … - solo quando mi ritrovai la figura di Louis davanti lasciai la presa dai capelli di Danielle e scesi subito dalla sua schiena ricomponendomi .
- Beh mi pare sia tutto a posto. Harry !- gridò il castano verso la porta di ingresso – Penso che i tuoi pasticcini col sonnifero per far dormire Eleanor e farci fare sesso sfrenato tutta la notte non servano più, per cui andiamocene ! E …El ?-
- S-si? – azzardai a rispondere.
- Good Luck !- mi stampò un bacio sulla fronte, quasi fosse mio padre e si dileguò , lasciando me e Dani a sentire le proteste di Styles, alla fine delle quali, scoppiammo in una risata senza precedenti, per poi buttarci dritte sul divano,in presa ad una delle più grandi passione amorose mai viste nella storia della mia vita e della sua,ovviamente.
-  Sai che non l’ho mai fatto con una donna, leopardiana mia? – feci maliziosa buttandomi sopra di lei.
- Neanche io , ma … leopardiana? – fu allora che ci rimettemmo a ridere. “Leopardina” era riferito ai suoi pantaloni . Chi sa perché l’avevo chiamata così ,ma non era il momento di pensarci, in fondo.
- Niente vieni qui !-  Così mi buttai tutta sorridente tra le sue braccia dando luogo ad una nuova estenuante gare di cuscinate conclusasi con tanti baci e abbracci e colpi nudi, soddisfatti e bisognosi di calore umano.
Passarono alcuni mesi da quando io e Danielle ci eravamo messi insieme quando il piccolo Franz, il bambino che avevo adottato, un piccolo bricconcello di appena tre anni , mi si avvicinò e mi disse:
- Mammina , ma come mai zio Lou dice semple che tu e mamma Dani fate cosacce quando mi lasciate con lui e zio Hally e poi lolo non possono fale quelle cose che fanno gli innamolati?- deglutii davanti a quella domanda e fulminai Louis che si trovava di fronte a me e che, se non ci fosse stato il piccolo, avrei decisamente ucciso e non di certo da sola. Per fortuna che Danielle aveva già pensato a buttagli una bottigliata in testa.
- beh piccolo perché zio Lou a volte è un po’ stupido … - provai a sdrammatizzare – scherza … -
- E che vuol dile stupido , mamma? – fece di nuovo lui .
- vuol dire che ti porterà al parco tutte le volte che vorrai , vero Lou? – vidi gli occhi del piccolo Franz illuminarsi e quelli di Louis riempirsi di terrore.
- Vero – sbiascicò.
- Ecco, bravo – sorrisi soddisfatta, mentre il mio piccolo mi abbracciava felice della conquista appena ottenuta e non solo lui ovviamente. L’unico insoddisfatto era infatti un certo zio Louis che si era rifugiato chissà dove col suo amato Hazza a fare chissà che.
“Cosacce” probabilmente, cosacce fatte in attesa di una lunga astinenza con .. causa? Portate il nipotino al parco. Già erano solo cosacce, sesso consolatorio , giusto?
Bastò uno sguardo ed un occhiolino scambiato con la mia amata , che subito partì il bacio più bello e lungo della storia, quello dell’amore più puro e sincero:
il nostro.



 Buona sera. E' la prima volta che partecipo ad un contest e sono emozionatissima ^_^
anyway questa è per "le mille e una fic" indetto dal Thegays.
Spero vi piaccia.
Baci
fat


  
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