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Autore: Thearcherygirl    11/11/2012    0 recensioni
Il cuore ci batte all'impazzata.
Siamo sui gradini che precedono la nostra salita sul palco.
Il pubblico è caldo, troppo caldo per non potersi trattenere e giudicare.
I quattro giudici hanno preso posto da quattro ore e mezzo e sono sfiniti.
Hanno detto molti sì.
Hanno detto molti no.
Hanno riso bellamente.
Hanno litigato di brutto.
E ora tocca a noi.
Questo racconto parla di un'ipotetico provino ad XFactor con mia cugina. E l'incontro con un altro partecipante, un ragazzo molto carino e dolce renderà tutto più dolce e più amaro allo stesso tempo. Spero vi piaccia.. non vi resta che leggere!:)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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E' il giorno del bootcamp e ancora non ci credo.






Tra tutti quanti, hanno scelto me.




Hanno scelto noi.












Ci sono altri partecipanti, tutti solari con me e mia cugina.







Ed io spero passino, perché sarebbe una tortura entrare e trovarmi con qualcuno con cui non voglio stare.





Gli under uomini sono molto interessanti, ma per una ragazza di 17 anni come me sono ancora troppo grandi.



E poi sono venuta qui per vincere, non per fare conquiste.





Ci sono tutti ragazzi e ragazze speranzosi, e cerco di notare quelli che potenzialmente potrebbero passare.







Un ragazzo con la maglia a mezze maniche bianca e jeans, cintura nera, molto classico.




Dicono si chiami Davide.




E altri ragazzi di cui non ricordo il nome.





Noi abbiamo appena cantato, abbiamo appena finito.








Il resto, alla sorte.
 
 
 
 
 
 
 
 
 



















































































































Qualche giorno più tardi veniamo a sapere che siamo passate agli home visit.




La parte più dura di tutto il programma.












Tutti noi ragazzi delle varie categorie siamo in un pullman diretto per non si sa dove.





Mia cugina inizia a chiacchierare del più e del meno, mentre io ho scelto di stare dalla parte del finestrino per ascoltare la mia musica indisturbata.
 






E se non ci sceglie?
Se non piacciamo più?
Io ho paura.
Se ci prendono, la nostra vita cambierà radicalmente ed io non sono brava a sopportarne il peso.
Se non ci prendono, la mia vita sarà praticamente finita.









Scopriamo il nostro giudice.





E scopriamo finalmente che è Arisa.





Lei penso sia la più adatta ai gruppi, perché è molto brava a farsi ascoltare e capisce l'essenza delle persone.






Non ci resta che cantare.





Cantiamo "Lacrime" dei Negramaro, il mio gruppo italiano preferito.
 
 














Quante volte ho stretto in mano
una mano che non c'è?
Per sentirmi meno solo
ti ho inventato accanto a me.
Ma passano i giorni e passano umidi senza nascondersi
E passano sempre più limpidi e lasciano solo dei lividi
Su tutta la pelle l'assenza di te
Non mi dà più i brividi
Ora che non ci sei più tu.
Quante volte hai detto al mondo
'Faccio parte di te'?
Quante volte hai detto al cielo
'Io voglio solo scendere'?
E invece no, non c'eri tu a far smettere 
dal mio viso questa pioggia di lacrime.
E invece no, non ci sei più a farmi ridere
fermale tu queste cazzo di lacrime!
 
 
 
 
 
E così via.




Tra gli altri gruppi pensiamo possano passare le Donatella e anche i Frères Chaos.
Sono i migliori.
 
 
 
 
 
 




Ci chiamano.





Dopo aver visto vari gruppi piangere per il no, e altri esultare per il sì, tocca a noi.
 
 
-Ciao cuginette!-
Ci dice Ari.
Ci abbraccia e ricambiamo il saluto.
 
 






-Allora, io vi ho sentite cantare e ho pensato che voi due vi completiate a vicenda. Cioè, ci sei tu, Mari, che sei piena di forza e grinta e sei sempre felice e sorridente con la battuta pronta. E poi ci sei tu, Sara, con i tuoi capelli corti e riccioluti e il tuo modo di fare molto timido. Non parli quasi mai, eppure quando canti hai una voce che fa zittire gli altri, e non te. Voi sareste un gruppo molto difficile su cui lavorare perché non ho ancora chiaro il vostro modo di vedere le cose, e penso neanche voi.-
 





Interrompo. Posso sembrare cafona, però prendo coraggio e parlo.
 
 






-Scusa Ari se ti ho interrotto, volevo solo dire che noi abbiamo il nostro mondo e anche altri mondi da scoprire.. Abbiamo tante cose da dire e tante da scrivere, tante da mettere in versi, in rime, in musica.. Il nostro mondo è ovvio che non si capisca. E' un casino. E' il mondo che ci si aspetta da due diciassettenni.-
 
 







- E meno male che Sara parla! Parli poco eppure hai pillole di saggezza. E infatti io questi mondi ve li voglio far conoscere, se voi mi fate conoscere il vostro. Perché siete dentro!-
 
 




Io ed Eddie le saltiamo addosso, io piango come sempre, però rido e sorrido.
 
 
 





Andiamo dai Frères e dalle Donatella e ci abbracciamo tutti quanti sapendo che questa sarà la nostra occasione più grande.
 
 
 
 
  
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