‘Ogni mia promessa è debito’
Era tardo pomeriggio di
una splendida giornata di giugno. Sirius, Remus e Tonks si trovavano nel salotto
di Grimmauld Place numero 12. Remus come sempre leggeva un libro, mentre gli
altri due chiacchieravano allegramente.
“Dove vai?” chiese Sirius, guardando Remus alzarsi.
“Che c’è devo chiederti il permesso per ogni mio spostamento adesso?” chiese
Remus, sorridendo. Sirius lo guardò storto “Certo che no, era solo curiosità”
borbottò Sirius.
“Non ti preoccupare, non scappo mica. Ormai sono perennemente condannato a
starti vicino” rispose Remus, in tono teatralmente tragico. Tonks si soffocò
dalle risate. “Vado solo in camera, ho ancora una relazione da finire entro
domani!” continuò il bel Mannaro.
“Bah, diventi sempre più noioso Lunastorta!” rispose Sirius.
Remus sbuffò “Approposito
se vai di nuovo da Fierobecco metti sulla ferita quell’unguento che ti ho
consigliato”
“D’accorto Rem”
“Ci vediamo dopo” disse Remus. Guardò Tonks e le regalo un dolce sorriso. Lei
sorrise timidamente, abbassò lo sguardo mentre le sue guance si coloravano di
rosso. Sirius era li con la bocca semiaperta guardava Tonks e la porta da cui
era uscito Remus. Tonks e la porta. Tonks e la porta. No, era impossibile. Aveva
visto male, doveva essere uno scherzo della sua mente malata! “Oh mio dio!”
mormorò il Malandrino.
“Che c’è?” chiese Tonks, guardandolo.
“Che c’è? Dimmi tu che c’è! O meglio, dimmi cosa c’è tra te e Remus” disse
Sirius, emozionato. Tonks lo guardò abilita “Co-cosa? Tra me e Remus? ….”
“Oh che bello!” La interrupe Sirius “Il mio migliore amico e la mia cuginetta
stanno assieme! Non poteva esserci cosa più bella!”
“Sirius! Non c’è niente tra me e Remus!” rispose Tonks, sulla difensiva.
“Ah no?” chiese Sirius, sorridendo “Allora perché quando ti ha sorriso, sei
diventata tutta rossa? Eh? Non me la fate voi due!”
“Ti dico che non c’è
niente tra me e Remus” ripeté Tonks, imbarazzata.
Sirius la scrutò per qualche istante “Però ti piace!”
“Bene! Ehm… credo sia il momento di andare” disse Tonks, alzandosi dalla
poltrona.
“Eh no cara!” disse Sirius, alzandosi a sua volta e bloccando il passaggio a
Tonks “Avanti Tonks, a me lo puoi dire! Ammettilo che Remus ti piace!”
Tonks sbuffò e si lasciò cadere sulla poltrona “E va bene! Mi piace e tanto
anche! Mi piace immensamente! Sei contento adesso?!”
“Si! Molto!” disse Sirius, sedendosi di nuovo anche lui. “Quindi è solo
questione di tempo!” aggiunse, sorridendo.
“Questione di tempo per cosa?” chiese Tonks.
“Perché vi mettiate
assieme! Lui è pazzo di te! È vero forse non lo fa notare ma lui è così, e
credimi, ormai ho imparato a capirlo bene! È completamente fuori per te!
Insomma, cotto a puntino!” spiegò Sirius, senza smettere di sorridere.
“Oh dai Sirius, non dire cavolate? Come faccio a piacergli? Insomma lui è
perfetto, perfetto in tutto quello che fa? Mentre io… bè come fa a piacergli una
come me?”
“Bè è vero che Remus si avvicina molto alla perfezione, ma credi non è perfetto!
E sul fatto del perché gli piaci non lo so, ma sta di fatto che è assolutamente
e sicuramente così!” rispose Sirius. Lo sguardo di Tonks era molto scettico, ma
la ragazza non poté fare a meno di sentire il suo cuore che accelerava il
battito a sentire le rivelazioni del cugino.
“Non ci credi eh? Allora vieni con me!” disse Sirius, si alzò prese per mano.
Salirono le scale fino alla camera di Remus, Sirius si fermerò sul pianerottolo
e si mise le mani in tasca alla ricerca di qualcosa. Finalmente trovò il tanto
cercato oggetto e lo mise davanti al naso di Tonks. “Orecchi Oblunghe?” sussurrò
Tonks, scioccato “No Sirius! Non se ne parla nemmeno non è giusto origliare, non
posso”
“Se io ti do il permesso sì! Tu ascolta bene, mentre io entro e faccio rilevare
i suoi sentimenti al caro Remus” disse Sirius, cercando di tenere la voce più
bassa possibile. Prima che Tonks potesse replicare bussò alla porta ed entrò.
Tonks rimase a guardare la porta indecisa sul da farsi, ma poi la curiosità ebbe
il sopravento.
“Che c’è Sirius, ti mancavo già” chiese ironicamente la voce di Remus,
all’interno della camera. “No, ma avevo voglia di fare una bella chiacchierata
con te, è da un po’ che non parliamo seriamente!” disse Sirius.
“Perché? Si può parlare seriamente con te? E da quando?” rispose Remus.
“Smettila di trattarmi male, Remus!”
“Non ti sto trattando male!”
“Si invece”
“No invece”
“Si invece”
“No”
“Sì”
“No”
“Sì!”
Remus sbuffò “Vuoi smetterla di fare il bambino? Il tuo problema è che ti
offendi per niente! Non è io che ti tratto male, sei tu permaloso che non ti si
può dire niente! Sei diventato un cucciolotto permaloso” disse Remus, mettendosi
a ridere.
“Oh ma come siamo divertenti oggi, eh?”
“Lo vedi, sei permaloso”
“No”
“Sì”
“No”
“Sì
“No”
“Sì! E comunque cosa di cosa mi volevi parlare?”
“Di Tonks ad esempio” disse prontamente Sirius.
“Perché ad esempio lei?” chiese Remus.
“Perché ti piace!”
“Non è vero!”
“Si che è vero!”
“No che non è vero!”
“Io dico di si!”
“E io di no”
“Sì!”
“No! Oh per l’amor del
cielo Sirius, basta! Mi sembra che stiamo diventando un po’ monotoni!” disse
Remus.
“Uhm.. credo che tu abbia ragione”
“Grazie, lo so”
“Comunque torniamo sul discorso… Tonks!”
“Penso di averti già detto che non mi piace” disse Remus.
“Bugiardo” replicò Sirius.
“Vedila come vuoi, ma è inutile darmi del bugiardo, lo sai che con me non
attacca. Non sono mica James, con lui si che questa storia funzionava. Riuscivi
sempre a fargli confessare di tutto!” disse Remus.
“Si si! Ma non svicolare Remus“ ribatté Sirius.
“Non sto svincolando”
“Si invece”
“No inv… Ti prego Sirius, non ricominciamo”
“Hai ragione, scusa”
“Grazie”
“Comunque tornando a Tonks, e non dire che non ti piace perché ormai che ti
piace è stato appurato! Comunque dicevo che sarebbe bellissimo vedervi uniti
sotto la stella dell’amore!” disse Sirius.
“Ma smettila! E poi mettendo il caso che mi piacesse, e non sto dicendo questo,
lei non starebbe mai con uno come me. Insomma sono vecchio e non ho niente da
offrirle”
“Sciocchezze Remus!”
“Bè Sirius, non so se lo sai, ma non tutti i giovani ventenni vanni con persone
più vecchie di loro di vent’anni! In più con due in una notte! Come hai fatto
tu!” disse Remus.
“Ti prego, lasciamo stare questa storia” disse Sirius, imbarazzato.
“Perché? Ti vergogni delle tue vicende sessuali con due donne quarantenni quando
avevi la veneranda età di 20 anni?” chiese Remus, sorridendo.
“Non è questo, ma.. niente.. lascia perdere” disse Sirius, mentre Tonks fuori
dalla porta si rotolava dalle risate.
“Va bene, sarò magnanimo
lascerò perdere” disse Remus.
“Grazie Lunastorta! Comunque tornando a Tonks…”
“Speravo che anche tu fossi magnanimo e la piantassi” disse Remus.
“Non sarebbe nella mia indole” rispose Sirius.
“No decisamente no”
Il campanello suonò e Remus ringraziò il cielo. Quando si dice essere salvati
dalla campanella. “Lascia vado io” disse Remus.
“Si ma il discorso non finisce qui” rispose Sirius. Remus uscì dalla porta senza
replicare, mentre Tonks si era nascosta nella camera accanto per non essere
colta in flagrante. Quando Sirius uscì dalla camera la trovò che l’aspettava.
“Visto? O meglio sentito?!”
“Non ha detto che mi piaccio!”
“Oh si invece! Basta leggere fra le righe! Te l’ho detto Tonks, conosco Remus, è
completamente pazzo di te!” rispose Sirius. Tonks sorrise ed iniziarono a
scendere le scale.
“Stare inizia la fase uno
del piano Remus-Tonks! Non ti preoccupare in un paio di settimane sarà ai tuoi
piedi! O meglio, nel tuo letto!”
“Sirius!” esclamò Tonks.
“Bè non è quello che vuoi?” chiese Sirius.
“Sì, però tu lo fai sembrare come fosse un capriccio, mentre io lo amo
veramente!” disse Tonks, con gli occhi che le scintillavano. Sirius sorrise, le
scompigliò i capelli e finì di scendere le scale per poi entrare in cucina. A
Grimmauld Place erano arrivati Kingsley e Moody. Parlarono per un po’, ma alla
fine arrivò loro una brutta notizia da Piton. Voldemort aveva teso una trappola
ad Harry e ora il ragazzo, seguito dagli amici, era diretto al Ministero
convinto che Sirius fosse in pericolo di morte. Mentre in verità Sirius era al
sicuro a Grimmauld Place. Tutti si mossero per andare a salvare Harry, che
credeva di salvare Sirius. Remus insistette perché Sirius rimanesse a casa.
“No Remus, non puoi chiedermi questo! Io sono responsabile della vita di Harry!
Harry è un mio dovere! Devo proteggerlo, ora che ha bisogno di me e io ho
bisogno di lui!”
“Ma Sirius…”
“No Remus! Verrò! Anche con la forza se necessario! Harry è pericolo e ha
bisogno di me! No accetto nessuna replica”
“D’accordo Sirius, andiamo” disse Remus, uscendo di corsa dalla porta della
cucina. Sirius, fece per seguirlo, ma Tonks lo trattene.
“Sirius.. ti prego…”
“No! Tonks! Verrò! Nessun può farmi cambiare idea! E poi, ti ho fatto una
promessa! Rimanderò a domani la fase 1 del progetto Remus-Tonks! Ma non ti
preoccupare…”
“Io mi preoccupo della tua vita! Non di me e Remus!” disse Tonks, preoccupata.
Sirius le mise le mani sulle spalle “Non può succedermi niente Tonks, ti ho
fatto una promessa e ogni mia promessa è debito! Ora moviamoci, Harry ha bisogno
di noi!”