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Autore: Beatriz_Ruess    12/11/2012    1 recensioni
“Ma sei cieca? Io ti amo ancora è per questo che mi comporto così…è per questo che sono così geloso. Non riesco a sopportare l’immagine di qualcun altro che mette le sue mani su di te…”
La storia parla di tre ragazze che vanno a vivere a Londra e ad un concerto incontrano i propri idoli. Nasceranno storie tra i protagonisti, ci saranno momenti belli e divertenti ma altri davvero brutti e tristi. Alcuni personaggi lasceranno la storia e ne arriveranno nuovi. Si parla soprattutto d'amore e boh, detto così sembra tutto noioso soltanto perché non so introdurre lol. Ma spero che qualcuno la legga!
Il personaggio Beatrice sono davvero io e quindi mi rispecchia molto.
RECENSITE PER FARMI SAPERE COSA NE PENSATE :)
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Finalmente era arrivato il mio 18esimo compleanno, finalmente potevo sentirmi più libera dalle oppressioni di mia madre la grande paranoica e potevo finalmente partire per Londra con Alessia(mia cugina) e la mia migliore amica Leila. Desideravo da anni andare lì e imparare meglio la lingua, perché insegnare lingue è proprio quello che più voglio fare e anche se ormai è diventato difficile trovare un lavoro, ho grande forza di volontà e ci riuscirò. La torta era già uscita e insieme a lei il mio biglietto per Londra, sulla torta non poteva mancare la foto della mia cantante preferita : Avril Lavigne . La amo da quando avevo 11 anni e incontrarla resta ancora uno dei miei sogni, già mi immagino ad un suo concerto in lacrime pensando a tutte le volte che mi è stata accanto con le sue canzoni meravigliose. Alessia mi venne incontro abbracciandomi e dicendo: “E’ stata una bellissima festa, anche se non uno di quei mega party come li fanno in America è stata bella nella sua semplicità e diciamoci la verità ti sei divertita perché ci sono io u.u’’
Le diedi uno schiaffo sulla spalla sorridendo
“Si certo, tu sei stata l’anima della festa”
Ed entrambe iniziammo a ridere.
“Ma ci credete che il 25 settembre partiamo tutte e tre per Londra?” disse Leila con gli occhi che le brillavano.
“Oddio anch’io non vedo l’ora, andare in un posto così bello e  con le persone più importanti della mia vita e in più in un college.. ragazze sarà un sogno !”le risposi saltellando di gioia.
“Si un sogno ho capito, adesso dovremmo tornare a casa Beatrice… tua madre ha detto massimo l’1 ed è mezzanotte e trenta, saluta la spiaggia e torniamo a casa” disse Alessia ironicamente.
“Perché dormi da Beatrice? ‘’ le chiese Leila.
“Yep, dai vi riporto a casa visto che sono l’unica che ha già la patente” le rispose Alessia.
Così accompagnammo Leila da suo padre visto che i suoi sono separati e quella sera le toccava dormire lì e poi diritte verso casa. Eravamo un po’ stanche ma anche eccitate all’idea del viaggio, del college.. Cazzo era un sogno. Per fortuna tornammo in orario, anzi anche due o tre minuti prima.. mia madre già dormiva, infilai le chiavi e piano piano andammo nella mia stanza, ci buttammo sul letto e iniziammo a parlare di quello che avremmo fatto a Londra. Finimmo per addormentarci senza neanche metterci il pigiama e il giorno dopo ci svegliammo con una gran fame e ci precipitammo a fare colazione.
“Ma come? Sono finite le gocciole!?!” disse Alessia con tono di rimprovero.
“Oh guarda che le abbiamo finite insieme, non le ho mangiate solo io” le risposi ridendo.
“No è colpa tua, è anche per questo che è finita” mi disse lei.
Ogni volta, per qualsiasi stupidaggine diciamo “E’ anche per questo che è finita” riferendoci alla nostra “relazione” che avevamo su FB ovviamente creata per scherzare .
Penso che noi abbiamo un bellissimo rapporto, anche se è mia cugina è come se fossimo sorelle e da quando abbiamo conosciuto i One Direction ci sentiamo ancora più unite. Parliamo di loro in continuazione, vediamo loro video su YouTube e ci raccontiamo tutti i minimi particolari su di loro, se non so una cosa lei me la dice e viceversa. Finita la colazione che non ci aveva soddisfatte perché erano finiti i biscotti scendemmo per andare in agenzia e farci spiegare le ultime cose, tipo l’orario ecc. Leila non ci aveva accompagnate, era troppo impegnata a dormire come un ghiro. Verso le 12.00 ritornammo  a casa, dove mia madre ci fece trovare un bel piatto di spaghetti al pomodorino.. mi ci volevano proprio dopo tutto quel caldo preso per strada. Discutemmo con lei sul viaggio, sul fatto che ormai eravamo prontissime e conoscevamo gli orari del volo a memoria, sapevamo bene la strada del college, chi ci aspettava all’aeroporto per accompagnarci lì e sapevamo anche cosa fare nel pomeriggio dove ci concedevano un po’ di tempo libero.
Mia madre : “mm lo sai che mi preoccuperò sempre per te, anche se ti lascio andare pretendo che mi chiami almeno 10 volte al giorno, non me ne frega dei soldi, cadrò in miseria, mi farò qualche abbonamento ma non ce la faccio un intero anno scolastico senza parlarti di continuo” io: Dai non preoccuparti che torneremo per le vacanze di Natale e per quelle di Pasqua.. ci sentiremo di sicuro ogni giorno quindi non hai nulla da temere mà”.
“Oh si, ci comporteremo come due angioletti, anzi 3 visto che c’è anche Leila” rispose Alessia. 
Dopo pranzo finimmo di preparare le valigie.. era il 20 settembre, il giorno dopo il mio compleanno.. cavolo -5 e stavamo a Londra.
   
 
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