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Autore: _Fenice_    12/11/2012    4 recensioni
Salve a tutti! Questa è la mia primissima ff ... Quindi non siate crudeli >w< l'ho incentrata sul mio pairing preferito: SoulxMaka!
So che è sentita e risentita, ma spero vi piaccia lo stesso ^.^
Dal testo:
Maka era terrorizzata, era da sola, tremava così forte... e Lui non c'era. Non era con lei ad abbracciarla, a proteggerla, a farla sentire al sicuro.
Sentì uno strano rumore dietro la porta e trasalì. Si alzò di scatto e si posizionò davanti alla porta.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Maka Albarn, Soul Eater Evans | Coppie: Soul/Maka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Due anime che si trovano... due anime che s'appartengono.'
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Yuri quella mattina si svegliò di colpo, non seppe capire il perché. Guardò la sveglia e decretò che fossero le 7.07 . Si alzò di scatto e svegliò Maka, senza tante cerimonie, gridando
"Maka, svegliati! E' tardi!!!"
"Ma che succede..." disse Maka, con un tono strascicato e con la bocca ancora impastata per il sonno
"Sono le 7 passate! Hai scuola!"
"Oddio!" e, detto questo, cadde rovinosamente per terra.
Fecero colazione, poi Maka andò a farsi una doccia mentre Yuri sparecchiava.
"Yuri, io vado, altrimenti arrivo tardi. A dopo!" disse Maka in tutta fretta
"Ok. Io andrò a fare un po' di spesa, che qui manca tutto..."

Quando Maka tornò a casa, stranamente non trovò la porta d'ingresso chiusa a chiave e si preoccupò, perché aveva sentito Yuri per telefono mentre usciva da scuola e le aveva detto che doveva sbrigare alcune cose e che ci avrebbe messo un po' prima di rientrare, e di solito chiudeva sempre con due colpi la porta...
*Non era raro che Yuri passasse a trovarla di tanto in tanto, e aveva una copia delle chiavi, a insaputa di Maka, così da poterle fare una sorpresa ogni volta*
Non appena entrò, chiamò
"Yuri... Sei già a casa..?" ma nessuna risposta. Riprovò
"Yuri..." e ancora niente.
Sentì un rumore e si girò di scatto. La luce era già accesa, quindi lei vide perfettamente la figura che aveva davanti a sé. Ma pensò comunque di avere un'allucinazione.
Capelli bianchi.
Occhi rossi.
Pelle albina.
LUI.
"S-soul..."
"Maka..."
Maka sgranò gli occhi. Non si aspettava di certo il suo ritorno, non dopo un anno che non riceveva sue notizie. Aveva paura.
"Maka..."
"Sta' zitto." rispose acida e ferma come non lo era mai stata
"Ma..."
"Ti ho detto di stare zitto!" aveva già gli occhi lucidi e pieni di rabbia. Sapeva che sarebbe successo un'altra volta. Ma non sapeva se ne sarebbe uscita anche questa volta.
"Lasciami spiegare..."
"Spiegare cosa!? Che te ne sei andato senza nessuna spiegazione, con un bigliettino del cazzo dicendomi di dimenticarti!? Facevi tanto il figo, 'i maschi cool non abbandonano' e tutte quelle cazzate! E poi? Sei scappato. Sei andavo via anche tu, come tutti gli altri!"  sbatté violentemente la porta e iniziò a correre per le strade di Death City.
Soul rimase a boccheggiare per qualche secondo per poi gridare
"MAKA!" e gettarsi a capofitto nell'inseguimento.
S
oul si sentì morire dentro, mentre ascoltava Maka singhiozzare mentre gli gridava contro.
Voleva trovarla. Doveva trovarla, a tutti i costi. Non poteva più vivere senza di lei.

Maka non si era accorta che aveva iniziato a piovere finché un tuono le fece perdere qualche battito.
Non ebbe nemmeno il tempo di riflettere che un fulmine la accecò e si fermò di colpo per qualche istante.
Iniziò a tremare, non riusciva a pensare a niente. Aveva paura. Tanta, troppa.
E la paura non va bene. Non di nuovo!
Si accasciò a terra, le scoppiava la testa, sentiva come se la colpissero con dei coltelli senza fermarsi, un colpo dopo l'altro...
Poi una voce. Quella maledettissima voce...
"Maka... Lo sai che non puoi resistere... Su, dai... Vieni con noi!" disse l'inquietante vocina che  tanto temeva
"NO! Non lo farò mai! Non sono debole, non mi lascerò mai andare a lei!" gridò Maka accasciata a terra, in mezzo alla stradina deserta
"Oh, avanti... Sappiamo entrambi che non sei abbastanza forte... Quel vigliacco ti ha abbandonata... Ed ora è tornato perché vuole riaverti. Come fossi un giocattolo! Maka, insieme saremo più forti! Potremo eliminarlo così che non ti faccia più soffrire... Su, Maka, non fare la stupida... Lo so che hai paura... E lo sa anche lei..."
"No! Basta! Non voglio più sentirti..!"
"Ahahahahahahahahah... Stai cedendo Maka... Sono dentro di te, ricordi? Posso sentire tutto ciò che senti, che provi..."
"BASTA!"

Soul sentì gridare e iniziò a correre verso la stradina da cui provenivano le urla.
Trovò Maka accasciata a terra, non si muoveva. La chiamò
"Maka..." ma nessuna risposta.
"Maka... Stai bene?" ancora niente. Provò ad avvicinarsi e lei alzò di scatto la testa. Aveva un ghignò storto disegnato sul volto. I suoi occhi... Soul non li avrebbe mai riconosciuti, non somigliavano per niente a quelli di Maka. Persino il colore era cambiato. Erano di un verde con un fondo scuro... Quasi... NERO. Poi capì.
"Maka! Esci subito dalla follia!" ma lei iniziò a ridere, non si fermava più, aveva le lacrime agli occhi per le risate, quasi nemmeno respirava più. Soul era pietrificato dall'orrore. Quando si riprese, Maka si alzò piano, con una lentezza quasi snervante, e disse
"Oh, ma guarda... Sei tornato a cercarmi! E sentiamo, perché? Cos'è, le puttanelle delle città in cui ti rifugiavi sono finite? Ahahahahahahah" e ricominciò a ridere
"Maka, io..."
"Shhh, no no no... Fa' silenzio... Non voglio ascoltarti. Sai quanto fa male essere abbandonati? No, forse non lo sai... Perché tu sei scappato dalla tua famiglia, dalle persone che ti amavano, e continui tuttora a farlo... Sei scappato anche da me. Direi che è un vizio." e ghignò. La luna le illuminò il viso deformato da quel ghigno malefico, che esprimeva odio puro.
"Beh, sai cosa ti dico? Sono stanca. Stanca di star male per te, per i miei che non si parlano nemmeno più, per mia madre che mi ha abbandonata lasciandomi nelle mani di quell'incapace di mio padre... Per tutto. Basta, non ne posso più! Adesso, farò ciò che avrei voluto fare fin da quando sei andato via... Forse non ti eri reso conto che le nostre anime, da quel giorno, si sono unite, e senza te non vivevo più. Avevo pensato di farlo tante volte, ma mi mancava il coraggio. Già, il coraggio... Ma poi, è arrivata lei, ad alleviare tutti i miei dolori... E a quest'ora sarei tra le sue braccia, se quei poveri illusi non si fossero messi in mezzo. Black*Star, Kid, Tsubaki, Liz e Patty hanno fatto un ottimo lavoro, certo, ma è più forte di loro. Non possono batterla..." e il ghigno di Maka si ampliò a tal punto da divenire quasi disumano.
"Ma adesso è tornata. E la mia decisione è presa."
Soul la guardava, non capiva cosa avesse in mente di fare, finché non la vide estrarre un pugnale dalla tasca interna della giacca.
"Maka! FERMATI!"
"Ricorda... Tutto questo lo hai causato tu. E lei farà in modo che vivrai tutta la tua vita con il rimorso.
"Maka, no! Fermati! Io ti..."
Un semplice, secco e sanguinoso taglio alla gola, da parte a parte.
"Nooooooo!!!"

Sangue. Sangue ovunque.
Soul corse verso il corpo esanime di Maka, che aveva ancora il ghigno folle stampato sul volto, quasi come fosse scavato, inciso.
Ma ormai non c'era più nulla da fare. Maka era fredda e i suoi occhi vitrei riflettevano l' immagine di Soul terrorizzato dall'orrore e dalla disperazione.
"Maka...Io... ti amo..." e iniziò a piangere, dilaniato dal dolore, senza potersi più fermare.
Dalla sua gola sgorgava ancora il suo sangue. Il sangue della ragazza che amava.
Aveva crocifisso l'angelo che era in lei, e questo non se lo sarebbe mai perdonato.

Maka, prima di uccidersi, aveva una semplice e concisa frase in mente, che si ripeteva continuamente, ogni minuto di ogni giorno per tutti quei mesi senza Soul...

Avevi detto che non mi avresti mai abbandonata.
 
Angolo autrice.
Salve salve! Innanzitutto ringrazio chi ha recensito la mia storia, non mi aspettavo di avere tutto questo successo, per essere una novellina *-*
Beh, che dire... All'inizio non pensavo di farla finire così. Pensavo di far tornare Soul e farli tornare insieme per un 'vissero per sempre felici e contenti' ... Ma dato che è la solita pappa... Ho inventato qualcosa di innovativo, e devo dire che sono fiera di me stessa u.u
Spero di aver descritto bene l'ultima scena, dato che ancora non sono molto brava...
Alla prossima storia (se non mi bannerete per aver ucciso Maka ç_ç)
Una danza con le stelle,
Fenice.

 

  
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