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Autore: _faby_    30/05/2007    2 recensioni
Questa fanfic è stata scritta da me e ATL(andrewthelord)...parla della coppia kiba/Hina...mentre kiba è di ritorno a casa incontrarà hinata....e da lì succederà tutto... ^_^
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kiba Inuzuka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ti starò sempre vicino...

Ti starò sempre vicino...
- Capitolo 1° -


Questa fic è stata scritta da me e il mio caro amico ATL....spero vi piaccia ^_^
Stavo tornando a casa…. ero solo perchè Akamaru doveva fare un controllo medico da mia sorella... doveva farlo almeno una volta al mese, e io in queste giornate mi annoiavo terribilmente, dal momento che, fortunato come sono, in quella stessa giornata Shino andava in missione oppure non c’era perché come sempre aveva qualcosa da fare, e Hinata aveva deciso di allenarsi a casa…. Decisi di tagliare verso casa mia attraverso il bosco, saltando fra gli alberi. Dovetti però interrompere la mia corsa dopo aver udito tra le fronde un singhiozzo: incuriosito decisi di dirigermi verso la fonte di rumore. Mi trovai a duecento metri dalla villa degli Hyuga, dove Hinata piangeva ai piedi di una quercia. Rimasi a guardarla per un po’…sembrava disperata, e probabilmente non si era ancora accorta della mia presenza…. mi avvicinai senza distogliere lo sguardo da lei… quando la vedevo così mi sentivo davvero male. "Hinata…Cosa c'è?" mi fermai appena fui a pochi metri di distanza …come avevo sospettato non si era accorta di me… sobbalzò e si asciugò velocemente gli occhi dandomi ancora le spalle…si girò subito dopo dicendomi :‘’No…niente Kiba…non…non preoccuparti’’. Asciugarsi le lacrime non le era servito a molto, dal momento che queste continuavano ad uscirle copiosamente e scorrerle sul viso. "Si certo, non credo che adesso tu ti metta a piangere anche quando non succede niente…. si vede benissimo... non provare a nascondermelo…dimmi cosa è successo’’. La guardai serio… non mi piaceva comportarmi così con lei, ma mi piaceva ancora meno quando tentava di nascondermi le cose ovvie. Lei scosse la testa, per poi voltarsi nuovamente: ‘’Kiba davvero…non….non è niente di importante’’. Fece per andarsene, ma la afferrai velocemente per la mano: ‘’Voglio sapere cosa è successo, non ho mai detto di voler sapere se è importante…’’ ero veramente stanco… il fatto che hinata non si fidasse completamente di me, mi faceva sentire uno schifo. All’inizio mi guardò con un aria spaventata: ero stato molto avventato ad afferrarle il braccio in quel modo, ma tanto ormai lo avevo fatto… ‘’Ho….discusso con mio padre…cosa c’è da dire…ormai dovresti saperlo’’ si voltò per non dare a vedere il fatto che era tornata triste…Sapevo che a casa sua non erano rose e fiori... Essere la principessa degli Hyuga non era un lavoro da poco. Sospettavo che la pressione che le mettevano fosse eccessiva…la rabbia nel sentire quelle parole era tale da farmi stringere la presa sulla mano di Hinata…la presa era così forte che addirittura le feci male…quando me ne accorsi la lasciai immediatamente… ‘’scusami…non volevo’’ le dissi girandomi da un’altra parte ‘’non fa niente…’’ cominciò a massaggiarsi la mano…accidenti che stupido che ero stato… "Senti hinata…non voglio vederti così…devi smetterla…Dannazione. Non puoi farti fregare così da quell'uomo. Tu sei degna di rappresentare davanti a tutto il mondo il tuo clan... Ma comunque, l'importante è che tu possa rappresentare davanti al mondo te stessa. Proprio non vuoi capire Hinata? TU SEI UNA PERDENTE PERCHE' VUOI ESSERLO!!!" ero stato davvero duro…ma almeno così avrebbe capito e si sarebbe fatta forza…almeno così speravo….non mi diede nemmeno una risposta, abbassò lo sguardo tanto che la frangia le copriva quasi completamente il volto… ‘’mi dispiace kiba…non ce la faccio…io…io non riesco ad essere forte…sono destinata a rimanere una fallita…’’ questa volta sì che aveva esagerato…non doveva dire quelle cose, già ero abbastanza arrabbiato di mio…in quel momento feci una cosa che mai avrei pensato di poter fare. Le diedi uno schiaffo. Scoppiai a piangere come un bambino, mentre la ragazza cadeva per terra. "Proprio non capisci, Hinata?" quanto ero ridicolo... "Io lo faccio perché credo in te... Tu sei una delle mie certezze... non buttare tutto via... non buttarti via, Hinata!" lei iniziò a rialzarsi…Ero distrutto. Stava sanguinando. La piccola Hinata sanguinava per colpa mia…ma anche dopo questo non disse niente…era troppo dolce addirittura per rimproverarmi…ero più arrabbiato io con me stesso di quanto fosse arrabbiata lei… ‘’perdonami Kiba…ma non ce la faccio’’ ero rassegnato…avrei dovuto dimostrarle che era forte…da sola non lo avrebbe mai capito… ‘’attaccami…’’ dissi…quelle parole mi uscirono spontaneamente…lei mi guardò…probabilmente stava cercando di impietosirmi con lo sguardo… ‘’att…attaccarti?....ma kiba io…’’ ‘’non voglio sentire scuse…attaccami con il juken…forza!!’’ all’inizio esitò, come era suo solito…dopo aver aspettato per un po’ si decise e si mise in posizione… ‘’ok kiba…io…io ti attaccherò…’’ si portò in avanti cercando di colpirmi….io rimasi fermo, non avevo nessuna intenzione di scansarmi….la mia intenzione era proprio quella di farmi colpire…anche se era rischioso….ma era necessario… ma nel momento in cui la sua mano era abbastanza vicina al mio petto da colpirmi…. si bloccò. Si tirò indietro subendo il contraccolpo della sua stessa mossa….finì a terra…. Anche se non me ne ero accorto però…mi aveva sfiorato. Hinata aveva subito il contraccolpo. Aveva mostrato la sua vera forza ma non aveva avuto il coraggio di colpirmi. "Hinata...sei proprio forte.." dissi. "Avresti dovuto colpirmi sul serio..." Ma stetti zitto subito. Era a terra, il braccio ustionato e pieno di fratture. Ma guardava me, che avevo la maglia squarciata e perdevo sangue dal petto. La portai da Tsunade…non volevo che il padre la vedesse in queste condizioni… "Che è successo? Che ci fate qui?" ci osservò stupita Shizune. "Niente... un allenamento un po' grosso..." E mentre consegnavo Hinata a Shizune, caddi a terra anch'io, esausto. Mi svegliai per primo, hinata era stata sistemata proprio nel lettino accanto a me…mi misi seduto sul letto a guardarla…ero estasiato da quella figura…ma me ne stetti zitto e fermo…all’improvviso la porta si spalancò…io sobbalzai all’indietro e caddi giù dal letto…era la sorellina di Hinata, hanabi. Mi guardava storto….pensai subito che mi stesse incolpando di qualcosa ‘’ehi…non stavo facendo niente!’’ mi giustificai ‘’e chi ti ha chiesto niente?’’ fece con tono menefreghista…restò lì per un po’ senza distogliere lo sguardo da me…mi sentivo sotto accusa…fortunatamente non aveva avvisato il padre di ciò che era successo…anche se non riuscivo a capire come facesse a saperlo lei…ma sinceramente non me ne importava più di tanto….se ne andò poco dopo… Anche Hana, mia sorella, venne a trovarmi in ospedale."Che avete combinato?" Mi disse dandomi un pugno sulla testa. "Niente..." Rimasi in silenzio."Niente? Si è autocolpita con il gentle fist per non farti male..." "Come fai a saperlo?"Tsunade entrò nella stanza. "C'è qualcosa che vuoi dirmi?" Mi disse l'Hokage con aria seria.Rimasi stupito dalla presenza del ninja più importante di Konoha. "No..." ed abbassai il viso."Puoi uscire un momento?" Domandò l'Hokage a mia sorella. Hana uscì subito dalla stanza."Insomma. So che le vuoi bene. E che vuoi farla rendere forte... Ma non sei stato un po' troppo brusco?" Disse con molta franchezza Tsunade."Sì, voglio che la mia amica diventi più forte..." "Amica... Sì... come no..." "Ma che dici... Ad Hinata piace Naruto..."…sentendo tutte quelle voci anche hinata si svegliò…"Ben svegliata..." disse Tsunade alla giovane Hyuga "...niente di grave nel braccio. non usarlo in combattimento per due settimane e per oggi rimani qui... Comunque risolviamo ora problemi ben più urgenti... Come Hokage non posso far sì che due giovani e promettenti shinobi si facciano del male... specie se vanno d'amore e d'accordo fra di loro..." Arrossì anch'io, fra i tatuaggi delle zanne nel volto. "Hinata... " domandò Tsunade " ...apprezzo quello che ha fatto Kiba per te... ed apprezzo anche il tentativo di proteggerlo... hai una grande forza... che hai usato nel modo giusto e che non ti sei fatta sfuggire... vedi, se tu ti comportassi in maniera più decisa, avresti più gioie e meno problemi... la timidezza si risolve solo con la fiducia in sè stessi... e questo ragazzo qui te l'ha fatto capire... ora non gettare via il suo insegnamento..." Guardai Hinata. Il suo rossore si era diradato. "Ah..." disse Tsunade "...ma a te piace Naruto-kun?" La ragazza arrossì di colpo di nuovo. Io rimasi stupefatto: "MA TI SEMBRA UNA DOMANDA DA FARE COSI' A BRUCIAPELO?" Tsunade sorrise. Hinata sgranò gli occhi...il suo viso era diventato paonazzo a quella domanda....iniziò a giocherellare nervosamente con le dita...cosa poteva rispondere...era una domanda molto intima...ma ormai.. ''a...a dire il vero...ehm...ecco è...da un pò che...bè ecco che non...che non provo più niente per lui'' girò lo sguardo da un'altra parte...il suo viso aveva un colore che nemmeno si poteva descrivere dato l'imbarazzo…."Ah... è così?..." disse Tsunade. "Allora è meglio che vi lascio da soli..." e se ne andò, lasciandomi disperatamente da solo con Hinata. Rimanemmo rossissimi in silenzio per qualche minuto, entrambi nei luoghi più distanti della stanza. "Insomma... " dissi io "...non ti piace più Naruto?" Ero rossissimo, sicuro che Hinata non mi avrebbe risposto.e invece scosse la testa in segno di negazione...non ci fu risposta..il silenzio era imbarazzante....si girò verso di me... il suo viso era ancora completamente rosso...non sapevo cosa dirgli...ero nervoso...era girata verso di me anche se il suo sguardo era rivolto da tutt'altra parte...per qualche strana ragione, non riusciva a guardarmi. Inspirai come al mio solito. Odore di medicine. Il profumo abbondante di Tsunade. L'odore di mia sorella e del suo cane. Hinata. "Calmati" dissi fra me e me. "Calmati - prima hai avuto coraggio - abbilo anche adesso". Ma non riuscivo a calmarmi. Inspirai ancora. Odore del vento del pomeriggio. Il sakè di Tsunade. Hinata. Mia sorella dice che i cani si innamorano solo attraverso l'odore. Sarà lo stesso anche per me? Dovevo calmarmi. Inspirai. Hinata. Il suo profumo aveva conquistato il mio olfatto e non c'era null'altro oltre a lei in quella stanza ormai. La vidi transfigurata, non più con un braccio rotto, ma bellissima."Coraggio..." pensai "Eppure è più facile farsi quasi uccidere da ninja nemici di questo..." Mi avvicinai verso Hinata, passo dopo passo. Ero ad un metro, rosso, con il cuore in palla. Mancava poco. "Hinata..." strinsi con forza il pugno, e non mi accorsi che le mie unghie affilate da Inuzuka si conficcarono sulla carne del palmo. "...credo che già tu lo sappia...quindi non so se serva dirtelo..." Una goccia di sangue cadde a terra. Di solito il sangue è l'odore che sento con più forza... Ma ora sentivo solo Hinata. Il sudore freddo del suo rossore. "Hinata... io... io... continuerò ad occuparmi di te sempre... lo giuro... e questa... questa è la mia via del ninja..." Mi morsi le labbra... Non ero riuscito a dirlo. Io, lo sbruffone di Konoha, che tremavo come una foglia davanti alla ragazza più timida di Konoha e quindi potenzialmente la più facile a cui parlare in quanto senza difese. Eppure era un combattimento che non avrei potuto evitare. Ora dovevo combattere contro me stesso. Contro la mia di timidezza. Una timidezza che si può esprimere sia come lo fa Hinata, sia ostentando una spocchiosità ed un'ironia eccessiva... come faccio io... "Kiba...cos...'' alzò lo sguardo in direzione del mio...il mio imbarazzo era al massimo...ma i miei occhi non avevano cambiato direzioni...erano rimasti fermi a fissare il suo viso...sembrava così indifesa... Inspirai. Hinata. Hinata. Hinata ed il mio sangue. Me ne ero accorto. Perché soffrire per qualcosa di bello? "Hinata. Lo sai. Io ti proteggerò perché ti amo. E non me ne frega niente se mi ami anche tu o no, perché io ti voglio bene e la tua felicità sarà anche la mia."Ce l'avevo fatta. Una missione S praticamente. Ma ce l'avevo fatta. La sfida era con me stesso. Non mi interessava quello che avrebbe detto Hinata, per qualche briciolo di secondo. Ma poi mi accorsi che la mia vita, passata presente e futura avrebbero acquistato o perduto il loro senso a seconda della risposta che avrei o non avrei udito. Ero sicuro che Mi avrebbe detto di no. Sarei vissuto tutta la vita a casa a con cinquanta cani. Sarei anche divenuto Hokage. Avrei sconfitto da solo gli Akatsuki e conquistato militarmente Kiri e Suna. Ma sarei rimasto solo. Solo con i miei cani. "anche...anche io"….Impossibile. Aveva detto di sì. Inspirai con forza per la tensione. Avevo bisogno di aria. Aria. Sì. Aveva detto sì. La paura, il tremore, e tutto il dolore al petto per il gentle fist si cancellò in un secondo. "Hinata... significa che... significa che..." Lei annuì...si avvicinò a me per abbracciarmi…appoggiò il suo viso sul mio petto per nascondere il rossore e i suoi occhi lucidi.... ''anche io...ti amo'' si ritrasse indietro dopo un pò...ma io le presi le mani...abbassò lo sguardo per l'imbarazzo....ma le alzai il viso con una mano per farmi guardare negli occhi...la mia mano si spostò dal mio mento per portarsi accanto alla sua guancia mentre mi avvicinavo sempre di più al suo viso...il mio rossore era particolarmente fitto...il mio cuore aveva iniziato a battere velocissimo....era un momento stupendo…finalmente arrivai alle sue labbra…baciandola.. Questo era il mio paradiso. Questo lo sarebbe stato per sempre. La tua testa si appoggerà sul mio petto per tutta la vita, quando piangerai o quando riderai, quando dormirai o quando staremo discutendo la tattica per una missione. Avevo capito per cosa avrei combattuto, per lei. Per lei sarei diventato forte, per lei avrei ucciso e per lei avrei curato. Non c'era bisogno di altre parole. Rimanemmo così per molto tempo, un tempo non misurabile da orologi, un lunghissimo istante durante il quale le ferite ricominciarono a farsi sentire, le voci del mondo esterno si intensificarono. Eppure non avevamo paura. Quel mondo era lì, ogni dolore, voce esterna, vento dalla finestra si trovava lì per festeggiarci, persino le urla distanti di Naruto che litigava con Sakura sembravano messe lì per noi, come il chiacchericcio dei jounin nella sala vicina di Tsunade e gli schiamazzi dei bambini. Il mondo è nostro, Hinata-chan.
Lui si che sa scrivere le fic(ATL)...ne scriveremo altre insieme...ma le prossime saranno comiche XD....quindi aspetto tanti commenti su questa ^_^

  
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