Ino non aveva mia pensato, prima, al vento.
A volte, è vero, era
tremendamente fastidioso, ma altre, sapeva rinfrescare. Anche l’anima.
Che
pensiero stupido.
Poi, Ino aveva cominciato ad odiare il vento.
Perché
ogni volta che c’era, le nuvole sparivano.
Altro pensiero assurdo.
E ora
che le nuvole se ne erano andate, Ino si accorse di detestare il vento.
O
meglio, Ino si accorse di detestare Lei.
- Ino…- la ragazza era immobile, accasciata ancora sulla porta del
villaggio.
- Ino, è tardi…- continuò la voce maschile, avvicinandosi a quel
corpo smunto.
- Ho capito- replicò la ragazza, accarezzandosi i lunghi
capelli biondi.
A che serviva poi curarli in quel modo. Era una ninjia lei.
Lui glielo ripeteva sempre.
- aspetto ancora un po’- disse infine,
socchiudendo gli occhi chiari.
Fissava l’orizzonte, come se quel punto
lontano, nascosto tra la boscaglia potesse prendere forma.
E ritornare da
lei.
- è un diplomatico ora- disse il ragazzo, camminando goffamente.
-
credi che non lo sappia, Choiji?!- Ino lo fissò sprezzante.
C’era vento.
I
capelli dell’enorme ragazzo si muovevano.
Quel dannato vento.
Non
l’avrebbe mai lasciata in pace.
- ma aspetterò. Ha sicuramente dimenticato
qualcosa, lo conosci quel testone. Lo diceva sempre il maestro Asu…- blaterava
lei, forzando un sorriso.
Come credeva Choiji di convincerla? Lui il vento
non lo odiava tanto quanto lei.
- non tornerà a prenderti.- il ragazzo si
sedette a terra, pochi metri da lei.
- E chi ha detto questo?- Ino arrossì,
portandosi un mano alla fronte.
- Non manca solo a te…Shikamaru era molto
anche per me- bisbigliò lui, appoggiando accanto a sé l’ennesimo pacchetto di
patatine.
Ora doveva mangiarle da solo. Per sempre, da solo.
E soltanto il
pensiero lo stomacava.
- è una missione come un'altra. Quando tornerà sarà
stanco e annoiato- mormorò lei, aprendo uno dei suoi più solari sorrisi
-
credo di no, Ino-chan…- l’interruppe il ragazzo, ingoiando l’ultima
patatina
- …ora lui si è innamorato. Punto.- terminò la frase, gettando
un’occhiata sconsolata tra la boscaglia.
Il sole era già caduto all’orizzonte
e il rosso (un colore che a nessuno dei tre piaceva in particolare. Erano tipi
tranquilli e il rosso era un colore troppo problematico. Certo, negli occhi di
Sasuke o di Naruto o addosso a una come Sakura non stonava mai, ma ora, a loro,
cavolo quanto infastidiva!) tingeva non solo le cime degli alberi e l’aria
brunastra della sera, ma sporcava persino le nuvole candide.
- Resta il fatto
che non sarà felice lì a Suna- proclamò la ragazza, stringendo un lembo della
maglia corta con forza
- Io credo che lo sarà… - sorrise Choiji.
Nella
mente i ricordi di loro due, stesi sull’erba, intenti ad osservare nuvole ed a
mangiare patatine.
- eravamo una bella squadra…- mormorò, parlando più a sé
che alla compagna
- giusto…- sorrise Ino.
- Temari è la persona che lo
annoia di più…- cantilenò il ragazzo, voltando lo sguardo verso la compagna
-
Lo so…-
Shikamaru era un tipo strano.
Solitamente se trovi noiosa una
persona, cerchi di evitarla, senti di ignorarla, finisci per odiarla.
Con lui
era solamente il contrario.
Se Lui era annoiato, bhe era semplicemente
felice.
- ma lei non lo annoierà mai come avrei…avremo potuto fare noi- disse
Ino, arrossendo
Choiji le afferrò la mano, che aveva preso a tremarle.
-
sai cosa non sopporto Ino?-
Ino scosse le spalle disinteressatamente.
-
il vento-
Lo fissò sgranando gli occhi
- perché, da bambini, quando si
alzava il vento, le nuvole sparivano e Shika se ne tornava a casa. Ed io restavo
solo…-
Choiji abbassò lo sguardo
- …era una sorta di segnale. Io sapevo
che il vento lo avrebbe portato via. Un giorno all’altro…-
- …il vento è
arrivato. L’avresti mai detto che, in realtà, fosse biondo e con quattro stupidi
codini?- Ino rise, portandosi una mano alla bocca.
Due gocce chiare le
scivolarono dagli occhi.
Lacrime.
- neanche io lo sopporto, Choiji-
singhiozzò.
- Perché fa male. Taglia. E io, questo dolore… non ce la faccio-
continuò la ragazza, nascondendo la testa tra le ginocchia, alzate al
petto.
- Ino?!-
- Cosa?- ringhiò, alzando i begli occhi arrossati
- Hai
paura di rimanere sola?- Choiji volse lo sguardo, frustrato
- Lo sono già-
sibilò lei, passandosi una mano sulle gote
- Ti sbagli…- disse lui, alzandosi
da terra.
- Cosa?- Ino lo fissava, ora, con un’espressione
disorientata.
Choiji la conosceva fin troppo bene. Nelle battaglie era quello
lo sguardo che rivolgeva sempre e solo a Shikamaru.
Perché era lui il
genio.
Perché era lui il capo.
Perché era di lui che lei era
innamorata
- mi piacciono le nuvole invece…- cominciò il ragazzo
- è?- Ino
aveva smesso di singhiozzare
- a Shika piacevano perché gli ricordavano che
non tutto era pesante o triste…-continuò il ragazzo.
Ino aveva smesso di
fissarlo. Quel nome le faceva ancora troppo male
- Lui mi ricordava una
nuvola. Sempre così distaccato. Anche io avrei voluto essere così…amato dal
cielo…- mormorò, abbassando gli occhi, timidamente.
- Ma questo è assurdo… io
non sono una nuvola…- sussurrò, sconfortato
- no, non lo sei, Choiji…-
l’interruppe lei, guardandolo con gli occhi glaciali
- …perché le nuvole si
innamorano del vento- continuò Ino, alzandosi
- Ino?-
- Si?-
- E cosa
sarei io?...-
- Una grande coppa di gelato…anzi di panna!- sorrise lei,
dandogli un buffetto sulla guancia
La ragazza si incamminò all’interno del
villaggio, voltando le spalle al panorama bruno della foresta.
- sai una
cosa?- Ino lo fissò nei piccoli occhi scuri
- cosa, Ino-chan?-
- A me la
panna piace.- sussurrò prendendogli la mano
Choiji non aveva mai pensato, prima, alle nuvole.
Quelle erano affare di
Shikamaru, erano amate da lui. Erano lui.
Erano lontane, leggere e
distaccate.
Tutto ciò che uno come lui non poteva essere.
Ma ora, Choiji
si ritrovò a sorridere.
La panna.
Soffice panna.
Il cielo non sarebbe
mai stato più solo, né più triste.
Non erano solo distanti, quelle
nuvole.
Ora erano anche dolci.
Choiji non si era mai accorto prima di
desiderare tanto di vedere il cielo così azzurro.
Prima di accorgersi di
essersi innamorato di quel cielo.
Prima di essersi accorto di essere
innamorato di Lei.
Scusate la breve cavolata...non so come mi sia venuta fuori...è successo
forse perchè sono a sempre a dieta e una bella coppa di panna...(*roberta
scivola a terra in estasi mistica immaginando un enomr ecoppa di panna che le
corre incontro*)..ma tralasciamo questi insulsi particolari. ^__^
Spero vi
sia piaciuta, anche se è solo una specie di abbozzo...^^"
Se volete, sono
graditi i vostri commenti!
baci
Roberta
pubblicità: spero di pubblicare presto il 5 capitolo di "recalling the past"...a presto!! vi aspetto!