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Autore: bambi88    30/05/2007    10 recensioni
Ino non si era mai fermata a pensare davvero al vento. Prima che questo soffiasse via i suoi sogni. Lei no aveva mai davvero guardato le nuvole. Le era bastato sapere per chi erano importanti. Prima di quel giorno, almeno.
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ino Yamanaka, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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choiji e ino

Ino non aveva mia pensato, prima, al vento.
A volte, è vero, era tremendamente fastidioso, ma altre, sapeva rinfrescare. Anche l’anima.
Che pensiero stupido.
Poi, Ino aveva cominciato ad odiare il vento.
Perché ogni volta che c’era, le nuvole sparivano.
Altro pensiero assurdo.
E ora che le nuvole se ne erano andate, Ino si accorse di detestare il vento.
O meglio, Ino si accorse di detestare Lei.

- Ino…- la ragazza era immobile, accasciata ancora sulla porta del villaggio.
- Ino, è tardi…- continuò la voce maschile, avvicinandosi a quel corpo smunto.
- Ho capito- replicò la ragazza, accarezzandosi i lunghi capelli biondi.
A che serviva poi curarli in quel modo. Era una ninjia lei. Lui glielo ripeteva sempre.
- aspetto ancora un po’- disse infine, socchiudendo gli occhi chiari.
Fissava l’orizzonte, come se quel punto lontano, nascosto tra la boscaglia potesse prendere forma.
E ritornare da lei.
- è un diplomatico ora- disse il ragazzo, camminando goffamente.
- credi che non lo sappia, Choiji?!- Ino lo fissò sprezzante.
C’era vento.
I capelli dell’enorme ragazzo si muovevano.
Quel dannato vento.
Non l’avrebbe mai lasciata in pace.
- ma aspetterò. Ha sicuramente dimenticato qualcosa, lo conosci quel testone. Lo diceva sempre il maestro Asu…- blaterava lei, forzando un sorriso.
Come credeva Choiji di convincerla? Lui il vento non lo odiava tanto quanto lei.
- non tornerà a prenderti.- il ragazzo si sedette a terra, pochi metri da lei.
- E chi ha detto questo?- Ino arrossì, portandosi un mano alla fronte.
- Non manca solo a te…Shikamaru era molto anche per me- bisbigliò lui, appoggiando accanto a sé l’ennesimo pacchetto di patatine.
Ora doveva mangiarle da solo. Per sempre, da solo.
E soltanto il pensiero lo stomacava.
- è una missione come un'altra. Quando tornerà sarà stanco e annoiato- mormorò lei, aprendo uno dei suoi più solari sorrisi
- credo di no, Ino-chan…- l’interruppe il ragazzo, ingoiando l’ultima patatina
- …ora lui si è innamorato. Punto.- terminò la frase, gettando un’occhiata sconsolata tra la boscaglia.
Il sole era già caduto all’orizzonte e il rosso (un colore che a nessuno dei tre piaceva in particolare. Erano tipi tranquilli e il rosso era un colore troppo problematico. Certo, negli occhi di Sasuke o di Naruto o addosso a una come Sakura non stonava mai, ma ora, a loro, cavolo quanto infastidiva!) tingeva non solo le cime degli alberi e l’aria brunastra della sera, ma sporcava persino le nuvole candide.
- Resta il fatto che non sarà felice lì a Suna- proclamò la ragazza, stringendo un lembo della maglia corta con forza
- Io credo che lo sarà… - sorrise Choiji.
Nella mente i ricordi di loro due, stesi sull’erba, intenti ad osservare nuvole ed a mangiare patatine.
- eravamo una bella squadra…- mormorò, parlando più a sé che alla compagna
- giusto…- sorrise Ino.
- Temari è la persona che lo annoia di più…- cantilenò il ragazzo, voltando lo sguardo verso la compagna
- Lo so…-
Shikamaru era un tipo strano.
Solitamente se trovi noiosa una persona, cerchi di evitarla, senti di ignorarla, finisci per odiarla.
Con lui era solamente il contrario.
Se Lui era annoiato, bhe era semplicemente felice.
- ma lei non lo annoierà mai come avrei…avremo potuto fare noi- disse Ino, arrossendo
Choiji le afferrò la mano, che aveva preso a tremarle.
- sai cosa non sopporto Ino?-
Ino scosse le spalle disinteressatamente.
- il vento-
Lo fissò sgranando gli occhi
- perché, da bambini, quando si alzava il vento, le nuvole sparivano e Shika se ne tornava a casa. Ed io restavo solo…-
Choiji abbassò lo sguardo
- …era una sorta di segnale. Io sapevo che il vento lo avrebbe portato via. Un giorno all’altro…-
- …il vento è arrivato. L’avresti mai detto che, in realtà, fosse biondo e con quattro stupidi codini?- Ino rise, portandosi una mano alla bocca.
Due gocce chiare le scivolarono dagli occhi.
Lacrime.
- neanche io lo sopporto, Choiji- singhiozzò.
- Perché fa male. Taglia. E io, questo dolore… non ce la faccio- continuò la ragazza, nascondendo la testa tra le ginocchia, alzate al petto.
- Ino?!-
- Cosa?- ringhiò, alzando i begli occhi arrossati
- Hai paura di rimanere sola?- Choiji volse lo sguardo, frustrato
- Lo sono già- sibilò lei, passandosi una mano sulle gote
- Ti sbagli…- disse lui, alzandosi da terra.
- Cosa?- Ino lo fissava, ora, con un’espressione disorientata.
Choiji la conosceva fin troppo bene. Nelle battaglie era quello lo sguardo che rivolgeva sempre e solo a Shikamaru.
Perché era lui il genio.
Perché era lui il capo.
Perché era di lui che lei era innamorata
- mi piacciono le nuvole invece…- cominciò il ragazzo
- è?- Ino aveva smesso di singhiozzare
- a Shika piacevano perché gli ricordavano che non tutto era pesante o triste…-continuò il ragazzo.
Ino aveva smesso di fissarlo. Quel nome le faceva ancora troppo male
- Lui mi ricordava una nuvola. Sempre così distaccato. Anche io avrei voluto essere così…amato dal cielo…- mormorò, abbassando gli occhi, timidamente.
- Ma questo è assurdo… io non sono una nuvola…- sussurrò, sconfortato
- no, non lo sei, Choiji…- l’interruppe lei, guardandolo con gli occhi glaciali
- …perché le nuvole si innamorano del vento- continuò Ino, alzandosi
- Ino?-
- Si?-
- E cosa sarei io?...-
- Una grande coppa di gelato…anzi di panna!- sorrise lei, dandogli un buffetto sulla guancia
La ragazza si incamminò all’interno del villaggio, voltando le spalle al panorama bruno della foresta.
- sai una cosa?- Ino lo fissò nei piccoli occhi scuri
- cosa, Ino-chan?-
- A me la panna piace.- sussurrò prendendogli la mano

Choiji non aveva mai pensato, prima, alle nuvole.
Quelle erano affare di Shikamaru, erano amate da lui. Erano lui.
Erano lontane, leggere e distaccate.
Tutto ciò che uno come lui non poteva essere.
Ma ora, Choiji si ritrovò a sorridere.
La panna.
Soffice panna.
Il cielo non sarebbe mai stato più solo, né più triste.
Non erano solo distanti, quelle nuvole.
Ora erano anche dolci.
Choiji non si era mai accorto prima di desiderare tanto di vedere il cielo così azzurro.
Prima di accorgersi di essersi innamorato di quel cielo.
Prima di essersi accorto di essere innamorato di Lei.

 

 

Scusate la breve cavolata...non so come mi sia venuta fuori...è successo forse perchè sono a sempre a dieta e una bella coppa di panna...(*roberta scivola a terra in estasi mistica immaginando un enomr ecoppa di panna che le corre incontro*)..ma tralasciamo questi insulsi particolari. ^__^
Spero vi sia piaciuta, anche se è solo una specie di abbozzo...^^"
Se volete, sono graditi i vostri commenti!
baci
Roberta

pubblicità: spero di pubblicare presto il 5 capitolo di "recalling the past"...a presto!! vi aspetto!

  
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