Serie TV > The Vampire Diaries
Segui la storia  |       
Autore: kannuki    12/11/2012    3 recensioni
“Non voglio uccidere nessuno... mai più...”
Ma sì, ma sì. Era sempre l'ultima sigaretta, l'ultimo bicchiere, l'ultimo amore. Klaus sogghignò. C'era sempre qualcosa o qualcuno per cui resistere. La principessina di Mystic Falls non era dissimile da qualsiasi altro vampiro. Credono sempre di essere speciali. Diversi. Giurano e spergiurano sulla prima e ultima volta. E poi cadono tutti.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Caroline Forbes, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Klaus, Stefan Salvatore
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Wow! La fict è piaciuta subito, mi rendete felice! ^^
Anche io penso che Stefan sia la persona più sbagliata per aiutare Elena. Ha bisogno di un uomo di polso (o una donna, Caroline über alles!) che non faccia troppo il sentimentale sulle faccende vampiresche. Tutti i personaggi sono IC. Klaus sarà piuttosto cattivello, niente a che vedere con la versione 'attenuata' in Bloodline. Elena è sempre la stessa: indecisa, innamorata di Stefan e attratta dal lato oscuro di Damon.
Buona Lettura!


Stefan la amava. Che fosse umana o vampira, non si doveva mettere in discussione il sentimento che li univa. Era lei che... Elena prese la testa fra le mani e strizzò forte gli occhi. Era lei che aveva qualcosa di sbagliato. Fidarsi di Klaus dopo tutto il male che le aveva fatto, nascondersi ai propri amici, evitare... evitare Stefan e il suo sguardo compassionevole...

No, non doveva fissarsi su quel pensiero!, decise sentendo le guance scaldarsi e le lacrime scorrere a fiotti. Doveva tornare a casa, fare una doccia e sperare... sperare che sarebbe passata… col tempo... sperare che Stefan avrebbe capito... che doveva resistere per Jeremy... non poteva lasciarlo solo...

Sei come me.

Una visione che rinnegava da giorni e si intrufolava nei momenti meno opportuni, squarciò la spessa tenda di disperazione che la copriva.

Damon...

Non aveva più fatto l'amore con Stefan per colpa... “ah!!”

Sta calma e non urlare.”

Pensava gli sarebbe venuta un'erezione, vedendola accosciata contro la portiera della macchina, singhiozzante e persa. Le chiavi dell'auto tintinnarono nella tasca di Klaus. La rimise in piedi e la fece entrare a forza nel SUV. Per prima cosa, doveva distruggere la fiducia nei fratelli Salvatore. Poi insinuarle il dubbio, corroderla internamente ed infine, ucciderle sotto il naso quello che aveva di più caro al mondo. Routine, niente di speciale. Aveva provocato guai peggiori a ben altra gente. “Ti porto a casa. Sei stravolta e hai bisogno di dormire.”

Non voglio dormire...”

Dormire cancellava la colpa, assopiva la coscienza e rendeva tutto più facile. “Dormirai, Elena.”

Se mi addormento...”

... rivedi i loro volti” sospirò stanco della pantomima. Morderla o spezzarle il collo? Stava per fare testa o croce, quando Elena gli singhiozzò un 'no' nell'orecchio. Una sensazione di benessere si diffuse in tutto il corpo. La disperazione di Elena Gilbert aveva un effetto erotico su di lui. “Cosa vedi quando chiudi gli occhi?” sussurrò e si complimentò con se stesso per la cura che aveva messo nella scelta delle parole. L'inclinazione dolce e il tono erano perfetti. La carezza sul bordo delle mandibola aggiungeva un tocco di classe alla piccola seduzione che aveva intrapreso inconsciamente.

Elena lo fissava con i suoi grandi occhioni scuri, indecisa se confessare o meno la terribile colpa. Tratteneva il respiro e lo guardava. “Ho la tua parola...”

Hai la mia parola.”

Sul tuo onore...”

Sul mio onore, Elena” bisbigliò e la carezza si fermò. Che stava facendo? Quella piccola arpia l'aveva imbambolato per alcuni secondi. Klaus spostò la mano e le fece cenno di continuare.

Se mi addormento, vedo... Damon”

Cristo, potevano cadergli di più, le braccia?!

Se sono con Stefan, vedo Damon...”

Potevano eccome! Klaus si pentì di aver sprecato una giornata appresso a quella scemetta.

Ho paura di diventare come lui...”

Sei già come lui” annunciò seccato. “Stai scopando il fratello sbagliato, ragazza mia.”

***

Ciao, Jer...”

Il ragazzo picchiò un piede sull'altro e si tirò su dal divano. “Stefan ha chiamato, preoccupato. Ha detto che non rispondevi al cellulare.”

Non l'ho sentito. Hai mangiato?”

Damon è passato un'ora fa chiedendo di te. Sì, ho mangiato.”

Ehi, era il mio turno di lavare i piatti” dichiarò osservando il lavello immacolato. “Avrò la stessa fortuna col bagno?”

Dove sei stata finora?”

Elena richiuse il frigo e toccò istintivamente il mento. “In giro.”

Con chi?”

Sola, dovevo pensare.”

Ti ho visto scendere dalla macchina di Klaus.”

Elena inspirò e si voltò, tremando. “Ero con Klaus.”

Jeremy allargò le mani e la sorella notò solo in quel momento le cuffiette. Negava di nuovo il contatto con la realtà. “Siamo andati a ballare.”

Il ragazzo la seguì con lo sguardo mentre gli sfrecciava davanti, rilasciando odore di fumo di sigarette e... sangue? Jeremy scavalcò il divano inciampando nelle pantofole. “Spiegami i dettagli della tua nuova amicizia.”

Ho un problema e solo lui può aiutarmi a risolverlo” dichiarò slacciando la camicetta. “Scusa, vorrei fare una doccia...”

Klaus procura problemi, non li risolve. Ti stai affidando alla persona sbagliata!” esclamò entrando nella sua stanza.

Lui non punta il dito e non giudica. Non mi ama, gli è più facile essere oggettivo.”

Allora va da Caroline...”

No, non dire...

... o da Damon!”

Maledizione! “Jer, lasciami in pace! So quel che faccio, non sono una bambina!” esclamò costringendolo a fare due passi indietro. Oh dio, si era trasformata? “Scusa...”

Non sei l'unica ad avere problemi” bisbigliò spaventato dalla sua irruenza “ma non me ne vado in giro a spifferarli ai quattro venti... e non andrei mai da Klaus per ottenere un aiuto...” mormorò tornando nel corridoio. “Non farti usare da lui.”

Klaus non aveva più alcun interesse in lei, pensò insaponandosi sotto la doccia. Avrebbe potuto usare la sua confessione per ferire Stefan? Le aveva dato la sua parola d'onore. Elena batté le palpebre e fissò le maioliche. Quest'ultima affermazione era un po' forte, dato l'individuo in questione. Stava tramando qualcosa, era stato troppo comprensivo. Suonava tanto di trappola, pensò chiudendo l'acqua calda. Una trappola per chi?

Hip To Be Square - Huey Lewis and The News

Una volta non riusciva a farlo. Correre e canticchiare era precluso alla sua vita mortale. Elena allungò il passo e sistemò la cuffietta nell'orecchio destro. Si sentiva quasi bene. Viva. Sogghignò e si fermò al semaforo rosso, diretta verso il parco.

Non così in fretta, ragazzina.”

Il gelo le attraversò la colonna vertebrale ed la voce di Damon la costrinse ad abbassare il volume. Quale uccellino aveva cantato? “Non posso fermarmi!”

Passi la serata in brutta compagnia e rifiuti di... oh, che palle!” Damon sbuffò e le corse dietro. I suoi CK non meritavano quel trattamento. “Fare affari con Klaus non porta mai a niente di buono!”

Non siamo in affari, siamo solo andati in discoteca!” urlò alzando gli occhi al cielo. “Avevo fame!”

Se hai fame vieni da me, non esci col principe dei demoni!”

Tu e Stefan siete implicati a livello emotivo. Lui a malapena mi sopporta” dichiarò rallentando il passo. Trattenne l'impulso di controllare le pulsazioni e quasi scoppiò a ridere. “Mi sto giustificando con te!”

Esci con chi ti pare, ma resta lontano da quell'individuo” sibilò il vampiro. “Vuoi perdere Stefan una seconda volta?”

Elena inciampò sul nulla. “A lui non piace vedermi così.”

Chi se ne frega di quello che vuole mio fratello!” esclamò trafelato dando voce alle sue paure. “Devi pensare a te stessa e non fare cazzate.”

Allora è vero” mormorò posando le mani sulle ginocchia e respirando affannosamente. “Non mi accetta per quello che sono diventata...”

Gli aveva legato la lingua. Damon la guardò, privo di risposta. “Se ti può consolare, a me vai bene in entrambi i modi.”

Elena sgranò gli occhi e lo fissò. Si era svegliata prostrata dal rimorso e combattuta. Le parole di Klaus e di Jeremy si accavallavano senza tregua, ma le impedivano di pensare a... “Damon...”

Il resto della banda lo pensa allo stesso modo... non che me ne freghi molto di una maniaca del controllo e di una strega bipolare” borbottò facendo un passo indietro. “Per l'amor di dio, sta lontana da Klaus. Quello è nato bacato!”

Ha in mente qualcosa. L'impressione è che voglia tirarmi dalla sua parte, farmi fidare di lui e giocarmi un brutto scherzo.”

Damon batté le mani tre volte. “Il cervello ti funziona ancora, bene.”

Elena gli mostrò la lingua e infilò le cuffiette che penzolavano attorno al collo. “Non dirlo a Stefan e fa tacere Jeremy.”

E' stato preventivamente minacciato.”

Non minacciare mio fratello” sibilò allontanandosi di corsa, diretta verso il bosco.

***

Oh, ma che suono grazioso! Gli ubriaconi che bazzicavano il bosco cominciavano presto, quel giorno. Klaus rallentò il passo e individuò la fonte del rumore. L'aveva udito sebbene avesse la musica sparata nelle orecchie.

Non riusciva a trattenerlo. Elena vomitò il sangue dell'animale che aveva appena bevuto e strofinò il dorso delle mani sulla bocca. Sedette su un tronco tagliato e tirò indietro i capelli sfuggiti alla fascia. La risistemò e quando percepì la presenza alle sue spalle, si voltò di scatto. Arrossì e nascose l'animale dietro di se. “Oh... ciao.... che fai, mi segui?”

Che razza di domanda! Era evidente che si trovasse lì per caso. La maglietta fradicia di sudore e la tenuta da jogging non bastava a scagionarlo? “Ci provi di nuovo, eh?”

Non so di cosa parli” sussurrò e Klaus scosse la testa. “Fa come ti pare” mormorò e corse via.

Elena gli fissò la schiena. La nausea la spezzava. “Nik...”

Oh dio! Sopportava a malapena la sorella quando lo chiamava 'Nik'. Che diavolo era tutta quella confidenza? Si fermò e tornò indietro. “Ci penseranno i predatori della notte a mangiarlo...”

Non mi sento molto bene...”

Non aveva mai succhiato il sangue di un animale. Era quasi curioso di provare. Elena lo guardava dal basso, le mani lorde. Klaus afferrò il polso e ne respirò l'odore. Titubante, ficcò il suo dito indice in bocca. Fece una smorfia e sputò da un lato. “Ti proibisco di bere questa schifezza!” esclamò facendo le boccacce. “Cristo, solo quell'idiota poteva pensare di nutrirsi di sangue animale!”

Elena aveva ritirato il braccio, allibita dal gesto, ed ora era scossa dai brividi che si accentuarono quando il vampiro le girò un braccio dietro la schiena e la rimise in piedi. “Che non diventi un'abitudine. Tuo fratello va a dire in giro della nostra serata senza incidenti” buttò lì, svagato. “Non lo farei giungere alle orecchie di Stefan.”

Elena dovette ricordarsi di fingere di stare male e per un istante fece perno su una gamba. C'era decisamente del marcio nella sua gentilezza. Che gliene importava del suo rapporto con Stefan? “Era molto arrabbiato quando ha saputo che ho bevuto il sangue di Damon” azzardò trascinando di nuovo i piedi. “E' una specie di tradimento?”

Non ce l'hai una domanda meno stupida?”

No. Significa che ogni volta che mi nutrirò, sarà come tradire?”

Gettarla nel burrone più vicino avrebbe risolto la faccenda. “No.”

Perchè l'ha preso a pugni?”

Stefan è Stefan. Non tocchi la sua donna e non nutri la sua donna, senza rimediare un pugno.”

E' assurdo!”

Parlane con lui.”

Lo stava evitando per non vedere quella luce nei suoi occhi. Elena si rabbuiò e non fu una finzione. “Non mi piace il modo...”

... in cui ti guarda. Se sapesse che sogni di portarti a letto suo fratello...”

Elena impallidì e lo spinse via. “Non dirlo mai!”

Non c'è nessuno. Ci siamo solo noi...”

Non devi dirlo!” esclamò con voce roca e un fiotto di lacrime le inondò le guance. “Non è vero...”

Stava soccombendo ai sensi di colpa, pensò eccitato dalla sua disperazione. “Non mentire a te stessa. O a me. Muori dalla voglia, tesoro.”

Va al diavolo...” bisbigliò tirando su col naso e facendo un passo indietro. Aveva di nuovo la nausea... ouch! Elena inciampò e strofinò il bacino che aveva battuto nella caduta. Klaus la fissò senza muovere un dito per aiutarla. “Ti bagni solo a sentire il suo nome.”

Elena impallidì e la bocca le si seccò completamente. Lo stomaco chiuso e l'aria bloccata nei polmoni le impedivano di smentire l'affermazione.

Il vampiro sorrise comprensivo. “Non c'è nulla di male. Sei una donna.”

E... allora...”

Sei infedele di natura” dichiarò porgendole la mano.

Elena l'accettò dopo un lungo istante di studio. “Non ho mai tradito Stefan.”

Ma vorresti farlo. Anche in quest'istante. Anche con me.”

La ragazza gemette sdegnata e Klaus scoppiò a ridere. “Stavo scherzando. Non sei il mio tipo.”

Il tuo tipo è Caroline” dichiarò con voce sferzante. “Peccato che lei non puoi averla.”

E' una proposta, Elena?”

Co... ma no, non intendeva... voleva essere sarcastica, ferirlo...

Ti stai proponendo a me per svagarti del tuo desiderio?”

Che pezzo... Elena lo fissò rabbiosa e la mascella si indurì. “Non metterti strane idee in testa!”

Non è un'idea. È quasi una certezza.”

Crepa nella tua certezza!” esclamò furibonda dandogli le spalle e correndo via.

***

Se chiudeva gli occhi non poteva vederla, quella luce.

Elena...”

Sta zitto” sbottò spingendolo sul letto. Strappò la maglietta del suo ragazzo e lo baciò, sempre tenendo gli occhi chiusi. Stefan allargò le mani e la lasciò prendere posizione ma dopo un attimo la afferrò, gettandola sotto di se. Aveva i capelli ancora umidi di doccia e la pelle rovente per la lunga corsa. Tutta quella foga gli mandava il sangue al cervello. Si era tenuto lontano da lei, dopo il rifiuto di qualche settimana prima e finalmente era stato ripagato dell'attesa. “Ti amo...”

Anche io. Anche io ti amo...” bisbigliò abbandonandosi sotto di lui.

Lui.

Chi era l'uomo con cui stava facendo l'amore? Elena aprì gli occhi con cautela. I capelli castani di Stefan la rassicurarono, mentre le baciava lo stomaco e scendeva verso l'ombelico. La ragazza rise del solletico e il vampiro sollevò lo sguardo.

Elena impallidì fra un battito di ciglia e l'altro. Damon?!

'Ti bagni solo a sentire il suo nome'

Quella vocetta irritante nel cervello aveva la timbrica di Klaus. Le insinuava il dubbio anche a distanza! Irritata e tremante, mugolò per farsi lasciare. Stefan la liberò e quando lo spinse sulla schiena, si arrese. “Stai bene?”

Elena annuì e respirò affannosamente. O rinunciava in un senso o nell'altro. Ma gli piaceva guardarlo. Lo accarezzò vogliosa e socchiuse le palpebre per meglio assaporare la sensazione.

Sei certa di volerlo fare?”

Ne ho bisogno...”

'E di cos'altro hai bisogno, mia cara?'

Elena impallidì e riaprì gli occhi. Klaus. Klaus nudo sotto di lei. “Oddio...” bisbigliò spiando i muscoli del torace flettersi quando si sollevò sui gomiti.

Elena?” Stefan la guardò preoccupato, si mise a sedere e la ragazza arretrò, sull'orlo delle lacrime. “Non toccarmi.”

Ok...”

'Da qualche parte dovremo pur cominciare, tesoro'

No” bisbigliò scuotendo la testa. “Stefan...”

Sono qui”

'Non farlo'

Che cosa vedi?”

'Non farlo, non capirà. Non può capire'

Elena ingoiò la saliva scivolando via dal letto. Raccolse i vestiti e corse nel bagno, lasciando scorrere l'acqua fredda che gettò sul viso. Stefan bussò alla porta ed Elena non rispose. Il desiderio insoddisfatto premeva nel basso ventre e le tagliava le gambe.

Possiamo affrontarlo insieme” propose la voce gentile del ragazzo che le strappò una miriade di singhiozzi colpevoli. Elena posò la mano sulla maniglia e la lasciò scattare. Il sguardo preoccupato di Stefan le riempì la vista acuendo il senso di colpa.

Qualunque cosa sia...”

E' meglio non vederci... per un po'...” bisbigliò ammutolendolo. “Non voglio... non sono pronta...”

Aspettare non mi crea alcun problema” la rassicurò con voce dolce che le strappò un altro singhiozzo.

'Non capirà. Non può capire'

Elena scosse la testa e lo spinse da un lato. “Io ti amo, ma non posso farlo...”

Fare cosa?”

Non posso stare con te, ora.”

Stefan la guardò allontanarsi, soffocando l'impulso di seguirla. Si rivestì e quando udì la porta sbattere, scostò la tendina della finestra. La vide incrociare Damon, seguì la piroetta scanzonata del fratello che aveva provato a trattenerla e marciò verso il soggiorno. Il vampiro stazionava sull'ingresso con aria dubbiosa. “Avete litigato?”

Non vuole più vedermi.”

Damon strinse i pugni e indurì la mascella. Ma tu guarda che caso! Klaus entrava nella vita di Elena e suo fratello ne veniva buttato fuori a calci in culo.

Ne sai qualcosa?”

Chissà se Klaus ne sapeva qualcosa. “Lasciala sbollire e tornerà più innamorata di prima. Forse non è pronta.”

E tu come fai a saperlo?”

Ci sei, McFly? Le scuse delle donne sono le stesse da generazioni: ho mal di testa, ho il ciclo, non sono pronta... e le prime due, lei non può più usarle!” sussurrò spingendo da un lato. “Ma devo dirtele io, 'ste cose?”

  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > The Vampire Diaries / Vai alla pagina dell'autore: kannuki