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Autore: Armstrong_44    12/11/2012    1 recensioni
Cosa succederebbe se Kakashi e la sua squadra finissero nel mondo di Dragon Ball, senza alcuna spiegazione?
Cosa farebbero in quel mondo? Resterebbero con le mani in mano, o inizierebbero ad esplorare quel mondo a loro sconosciuto?
(Visto che conoscete la risposta, è meglio cambiare la domanda)
Come si mischierebbero le loro vite con quelle dei nostri eroi di Dragon Ball? Riuscirebbero a tornare nel loro mondo? E se ne avessero l’occasione resterebbero con i loro nuovi amici o partirebbero?
Spero di aver attirato la vostra curiosità.
P.s=Goku non è mai partito, e dalla sconfitta definitiva dei draghi delle sette sfere malvagi sono passati due mesi.
Genere: Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goten, Pan, Trunks, Un po' tutti, Vegeta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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5º capitolo- Scontri su scontri.


“Daaaaaaaaai”
“Ho detto di no, zio!”
“Ti pregooooo”
“No Goten, questa volta ti arrangi!”
“Ma io ho fame!”
“Non mi importa! E ti ricordo che ora ai sistemi di guida ci sono solo Trunks e Vegeta!”
“Tranquilla, l'importante è che ci sia UN pilota... Allora me lo fai questo panino???”
“NO!!! Se me lo chiedi un'altra volta ti predo a pugni!”
“Volete smetterla voi due?!?!” urlò Vegeta, smettendo di guidare ma restando sempre sulla sedia.
“Avanti Vegeta! Diglielo anche tu!!! Non vorresti anche tu qualcosa da sgranocchiare???” disse Goten.
“Beh...”
“VEGETA!!!” urlò Pan “Non ti ci mettere anche tu!!!”
“Hai visto Pan???” iniziò suo zio “Anche Vegeta ha fame! Non sai quanto sia dura pilotare una navicella! Quindi, perché non ci fai due panini???”
“Perché invece non ve li andate a fare da soli??? Tanto basta che sia un pilota a guidare” fece eco a suo zio.
“Tsk! È compito delle donne!” esclamò Vegeta.
“Ah, quindi sei dalla sua parte!!!” urlò Pan.
“Adesso basta!” urlò Trunks, girandosi.
“Trunks cosa fai?!? Devi guidare!” disse la piccola.
“Ho messo il pilota automatico... E comunque, adesso basta! Se Pan non vuole cucinarvi niente, non vi cucinerà niente!”
“Finalmente qualcuno con un cervello!”
“Come sarebbe a dire?!? Difendi Pan, e non me? Il tuo migliore amico?!?” chiese Goten.
“Beh, si dà il caso che anche Pan è mia amica!”
Andarono avanti così per un po', fin quando la più giovane non assunse una faccia preoccupata.
“Che ti prende???” chiese il lillà.
“T-Trunks...” disse indicando oltre le sue spalle.
Tutti si girarono e videro che stavano per andare a schiantarsi contro un aereo da minimo duecento persone.
Subito si rimisero ai loro posti e dopo che Vegeta urlò:
“Tenetevi forte!!!” da farsi sentire anche dai ninja, con una mossa riuscì a piegare la navicella su un fianco, evitando così l'aereo.
“Ahia, che botta!!!” esclamò Pan, una volta tornati normali la quale, essendo
stata senza cinture di sicurezza era stata sballottata per le pareti della
navicella.
“Così impari! Se tu ci avessi fatto quei panini, tutto ciò non sarebbe successo!” disse Goten.
“Che cos'hai detto?!?” urlò Pan.
"Qui si mette male..." pensò Trunks.
“Beh, ti sei comportata da mocciosa...”
"Goten!!! Perché non te ne stai mai zitto?!?" gli urlò mentalmente contro il lillà.
“Ascoltami bene zio: io non sono una mocciosa!!! Non osare parlarmi più!!! Credevo che fossi cambiato ma invece è da quando ti risenti con Valese che ti comporti così!!!”
“Cosa???” il moro assunse una faccia dispiaciuta e allo stesso tempo arrabbiata.
“Credevi che non ti avessi sentito l'altra notte quando eri al telefono con lei?!? Quando dicevi che non vedevi l’ora di tornare con lei ?!? Beh, ti sbagliavi, ti ho sentito eccome!!!” urlò Pan, per poi uscire di corsa dalla sala controlli, cercando di trattenere le lacrime il più possibile: in salotto c'era Sasuke, e non voleva di certo la sua compassione!
Al contrario, non appena arrivò in camera, si buttò con la faccia nel cuscino , iniziando a piangere.


Sasuke stava andando a chiedere spiegazioni per la brusca manovra attuata in sala comandi, ma fu bloccato da delle grida e da una giovane ragazza dai capelli corvini che correva in camera con molta rapidità
Pan... Stava piangendo! Dev'essere successo qualcosa in sala comandi...E se... andassi da lei?NO! E anche se andassi, cosa le direi? Senti Sasuke, vuoi mettere da parte l'egoismo e andare a chiederle cos'è successo?!? Niente di impegnativo, solo per curiosità..." e mentre si faceva questo discorso mentale non si rese conto che era già arrivato davanti alla porta di Pan.
Anche se incerto, bussò con le proprie nocche sulla porta metalizzata.
“ Goten, vattene via!”
“Emh... Non- non sono tuo zio...”
"L'ha chiamato Goten... Dev'essere davvero arrabbiata..."
"Sasuke?!?" pensò Pan.
“Che cosa vuoi?!?” urlò
“Posso entrare?” chiese lui.
Si era appena reso conto di non avere ancora trovato una scusa.
“No” rispose lei, ma lui entrò lo stesso: Pan era seduta sul letto le sue guance non mostravano lacrime, cosa contraria per il dorso della mano sinistra e gli occhi, decisamente arrossati.
“Volevo sapere perché... L'astronave si è in inclinata!”
“Abbiamo deviato un aereo...”
“Ah... Sei pallida sai? Sicura di stare bene?”
“Si può sapere a che gioco stai giocando??? Prima ti comporti come se mi odiassi, poi mi prendi sempre in giro e infine vieni qui a vedere come sto! Perché ti comporti così?!”
Il ninja non sapeva come rispondere:
"Beh... Io non devo rischiare che mi succeda qualcosa con lei, ma ciò non mi vieta di essere suo amico... " pensò
“Beh, mi sono accorto di non essermi comportato bene e ho pensato che potevamo essere amici...Sono...veramente...d-dispiaciuto...” disse lui.
“Davvero?” chiese lei dubbiosa.
“Certo...”
La faccia triste di Pan, diventò presto contenta, tant'è che gli buttò le braccia al collo.
Ovviamente, non poteva sapere che a Sasuke quei gesti davano fastidio, visto che non lo conosceva. Ma non lo venne neanche a sapere perché dopo un brivido lungo la schiena, Sasuke decise di ricambiare.
"Ma che sto facendo!?!" si urlò mentalmente per poi separarsi da quell'abbraccio.
“Emh... Perché piangevi?” chiese lui, ora veramente curioso.
“Mio zio continua a darmi della mocciosa! Credevo avesse smesso...e invece, mi considera ancora come tale... “
“Capisco...Beh, non ci pensare... vorrà dire che quando capirà che non lei sei, sarà lui a pentirsi.
“...Grazie...”
“Figurati...”
Sasuke uscì dalla stanza e si mise a pensare:
"Da quando sono così sentimentale?!? Questo non va bene..."

“Ciao Pan!” esclamò Sakura, nel vederla uscire.
La ragazza si guardò intorno: su un divano a quattro posti c'erano Goten e Trunks, sull'altro Naruto, Sasuke e Sakura.
Probabilmente Kakashi era nella propria camera e Vegeta in sala controlli.
“Ciao ragazzi!” e si andò a sedere in mezzo al moro e al biondo.
“Che fate?” chiese poi.
“Cerchiamo un modo per convincere Vegeta a fermare la navicella così magari possiamo andare un po' in giro.” rispose Naruto.
“Non saprei...”
“Pan, perché non ci parli tu?” chiese Sakura.
“Io???”
“Beh, tu lo conosci di più di noi...”disse Sasuke.
“Umh... E va bene ci proverò ma non vi garantisco niente...”
E si diresse verso la sua destinazione.
“Vegeta?”
“Finalmente ti fai vedere! Era tutto il giorno che stavi chiusa in quella stanza!”
“Sì, Emh... Ecco...”
“No” disse Vegeta all'improvviso.
“Che cosa?!?”
“ Non mi fermerò, se non c'è un emergenza.”
“Ma...”
“Niente ma! Ti sei già dimenticata che non siamo gli unici a cercare le sfere???”
All'improvviso Gill e Trunks entrarono in sala comandi:
“Ragazzi Gill ha trovato due sfere!!!”
“Come sarebbe a dire due sfere???” chiese Pan.
“Ci sono due sfere nello stesso posto a nord” disse Trunks.
“Probabilmente, qualcuno che ha già trovato le sfere” spiegò Vegeta “A quanto pare avrai il modo di sgranchirti le gambe ragazzina” la beffeggiò “Gill, dimmi le coordinate”

“Pan, potresti venire un attimo?” chiese Trunks, affacciato sulla porta di camera loro.
“Umh? Sì arrivo!”
E così dicendo la giovane si indirizzò verso la propria stanza.
Entrando notò che anche Vegeta, Goten e Gill erano lì, riuniti a terra in cerchio.
“Che succede???”
“Siediti” disse Vegeta.
Si accomodò anche lei con gli altri:
“Allora?!?”
“Beh, noi pensiamo che quelle sfere le ha trovate l'esercito del Dr. Xhaz... E pensiamo che sia meglio lasciare i ninja qui al sicuro...” spiegò Vegeta.
“Ma se l'esercito del Dr. Xhaz trova la navicella sarebbero in pericolo!”
“Infatti!” iniziò Trunks “E, visto che tu hai le sfere... Pensavamo che potessi rimanere anche tu qui... Prenderemmo due piccioni con una fava: terremmo le sfere al sicuro, a meno che non abbiano un radar, e daremmo una protezione ai ninja.”
Pan all'inizio sembrava un po' scocciata dal compito che le toccava, ma il pensiero degli altri ninja in pericolo le fece cambiare idea:
“Va bene”
Goten sembrava contrario a quell'idea infatti lasciare Pan da sola alla navicella con le sfere non lo attirava granché , ma probabilmente per l'orgoglio generato dalla lite nel primo pomeriggio, lo fece tacere e acconsentire al piano.

“Ragazzi, forse io dovrei tornare alla navicella...” disse Goten.
“Avanti Goten! Pan sa badare a se stessa! In più trovare le sfere qui non sarà una cosa da ragazzi, quindi ci serve tutto il tuo aiuto!” spiegò Trunks, alludendo alla foresta che li circondava: in effetti tutti si chiedevano come potessero trovarsi lì, e visto che il puntino che segnava le sfere non si muoveva, era impossibile che qualcuno le avesse a dosso... A meno che...
Vegeta si fermò di colpo: aveva capito cosa si svelava dietro a quel mistero, e sentire sei aure potenti dirigersi verso la navicella glielo confermò:
“È una trappola!!!”
Anche gli altri si fermarono, e non appena sentirono le sei aure si misero in volo verso gli amici, e stessa cosa fece Vegeta.
Dalla preoccupazione per la nipote, Goten si lasciò sfuggire un urlo:
“PAAAN!!!”

“Wow!!! Sai moltiplicare te stesso!!!” urlò Pan, circondata da tantissimi Naruto.
“Forte, eh???”
La corvina si lasciò scappare un sorriso, che scomparve subito dopo per lasciar posto ad un'esspressione di terrore.
“Percepisco delle aure che vengono verso di noi!”
“Che cosa?!?” urlò Sakura.
“Bene, noi saremo pronti ad accoglierlo!” esclamò Naruto, che finalmente era ritornato uno solo.
“Sono in sei!”
“Questa non ci voleva! Noi siamo in cinque!” disse Sakura.
Erano già usciti tutti dalla navicella quando videro sei puntini farsi sempre più grandi, fino a di diventare delle sagome vere e proprie.
Erano tutti identici:
Duri come il metallo, azzurri color cobalto e con occhi rosso sangue.
L'unica differenza tra loro era il simbolo che portavano sulle proprie divise smeraldo: c'era che ne aveva disegnata sopra una a forma di fiamma, chi una a forma di goccia e chi una di un qualsiasi altro tipo.
E a Pan ricordavano molto dei mini Generale Lilde.
“Chi siete?!?” urlò la ragazza.
“Noi, siamo i prodotti degli studi del Dr.Xhaz!” disse quello con il simbolo a forma di saetta.
“Ancora lui!” esclamò Naruto.
“Si può sapere chi diamine è questo "Dr.Xhaz"?!” urlò Sasuke.
“È il figlio... del famoso e mitico, Dr Myuu!” disse quello con la goccia.
“Che Cosa???” urlò Pan.
“Esatto! E grazie alle informazioni lasciategli da sua padre, ora è alla ricerca delle sfere del drago, così da poter diventare il sovrano del mondo”
“Beh, ora si spiega la somiglianza col generale Lilde!” rispose la corvina.
“Adesso basta parlare! Prendiamoci quelle sfere e andiamocene!” tagliò corto quello con una foglia.
“Dovrete passare sul mio corpo!!!”
“E sul nostro!!!” esclamarono i ninja, mettendosi tutti e quattro ai lati di Pan.
“Resta sempre il problema che noi siamo in sei e voi siete in cinque!”
“Non ne sarei così si si sicuro!” nello stesso momento in cui sentirono quelle parole, poterono vedere gli altri fuori dalla navicella.
“Bene” iniziò uno di quelle macchine “avremo da di divertirci!”
“Naruto, hai già sprecato molto chakra per mostrare a Pan tutte le tue tecniche, perciò torna dentro e niente storie! Sakura tienilo d'occhio.”
E presto i due sparirono.
Mentre gli altri combattenti si recavano al di fuori della navicella.

Andavano avanti cosí da parecchi minuti:
-Goten, dopo essersi accertato che Pan stesse bene, aveva iniziato a combattere contro il robot dal simbolo del fuoco.
-Trunks contro quello dell'acqua.
-Vegeta contro quello del fulmine.
-Pan contro quello del vento.
-Sasuke contro quello con una sagoma a forma di foglia.
-Kakashi contro quello che aveva come simbolo delle strane ondine, di cui non si era ancora capito a cosa servissero.
All'inizio sembravano abbastanza deboli, era come se si lasciassero colpire volontariamente, fino a quando uno dei sei annunciò:
“Bene, ora che abbiamo capito come agiscono, facciamo sul serio! E sbrighiamoci a prendere le sfere!”
“Che cosa?!? Vuol dire che fin'ora ci avete solo osservati?!?” esclamò Sasuke.
“Esatto!”
E così dicendo ognuno di loro sferrò un pugno al proprio avversario.

Goten si rialzò in fretta, e iniziò a tirare una serie di pugni e calci al nemico, ciascuno dei quali venne parato rapidamente.
Nemmeno quelle poche onde che gli arrivavano sembravano sortire effetto.
Quando una di queste gli provocò un graffio sulla “Corazza”, tese un arto superiore in avanti, in corrispondenza di Goten, il quale potè notare un piccolo foro al centro.
Il robot pronunciò qualcosa di incomprensibile al Saiyan , un po’ per la velocità, un po’ per il rumore degli altri combattimenti.
Un turbine di fuoco partito dai palmi delle mani del nemico circondò Goten, di cui si poterono udire solo le urla:
“Zio!!!” urlò Pan, girandosi verso di lui, anche se non ne poteva vedere alcuna parte del corpo.
Ora tutti iniziavano a capire il significato dei loro simboli sulle divise, tutti compreso Kakashi.
“Resta concentrata!!!” gridò Vegeta alla ragazza dai capelli corvini, anche se troppo tardi:
Approfittando dell'attimo di distrazione di Pan, il suo avversario le aveva scagliato contro una raffica di vento fortissima, tale da spedirla contro la parete esterna della navicella e da lacerarle il braccio destro, che la giovane aveva portato davanti alla faccia.
Trunks e suo padre, nel frattempo, erano passati al primo stato di Super Saiyan.

"Questa non ci voleva!" pensò Trunks.
Infatti il suo avversario creava una solida barriera d'acqua per proteggerlo da ogni suo attacco corporeo, e deviava ogni sua onda.
“Avanti, mi sto annoiando!” gli commentò questi.
“Perchè non esci fuori dal quel guscio?!? Hai paura di non farcela senza?!?”
“Sta tranquillo, posso uscirne tranquillamente... Anzi, sono così buono che te lo regalo.” rispose con un ghigno.
“Che cosa?!?” non fece in tempo a capire che cosa significassero quelle sue parole, che ben presto si ritrovò all'interno dello scudo d'acqua.
"Cavolo..."
“Che succede??? Sembri preoccupato! Ma non sei stato tu a chiedermi di abbandonarlo"?!?” e così dicendo scoppiò a ridere.
"E ora che faccio?!? Non posso tirargli contro qualche onda, rischio di rimanere fulminato, ma allo stesso tempo non posso infrangerlo con calci e pugni…"

"Che cosa aspetta ad agire?!?" pensò Vegeta.
Stava attaccando ripetutamente il suo avversario con calci e pugni e, anche se li parava facilmente, non si decideva ad attaccare neanche quando ne aveva la possibilità.
“Adesso basta! Mi sono stancato dei tuoi giochetti!!!” urlò il Saiyan, per poi trasformarsi in super Saiyan di quarto livello: dopo la sconfitta dei draghi malvagi, si era allenato per riuscire a controllare quella fase senza alcun problema, proprio come Goku.
“Big Bang Attack!!!” Vegeta iniziò a creare una sfera nelle sue mani che in pochi secondi si sarebbe estesa in un raggio letale.
Dalle nubi scure, Vegeta sui aspettava di non vedere altro che i resti carbonizzati del suo avversario, ma ebbe una spiacevole sorpresa, e la sua faccia tramutò in un’espressione preoccupata.
“Non aspettavo altro “
Il suo nemico riemerse intatto:
“Sarai felice del fatto che ho assorbito tutta l'energia che hai messo in quell'attacco, e che posso riutilizzarla in un altro, vero???”
"Dannazione!"
“Vediamo un po'... Su chi potrei usarla??? Escluderei i ninja, visto che non ci dovresti essere particolarmente legato... Ed anche il ragazzo in fiamme... Dunque, rimangono solo...”
La faccia di Vegeta assunse un'esspressione preoccupata e arrabbiata allo stesso tempo.
“Uuuuh, ma guarda un po' si direbbe che il tuo figliolo è rimasto intrappolato nell'acqua... Sappiamo tutti cosa succede se l'elettricità si mischia con essa no???”
“Ma come...”
“Riesco a percepire i tuoi geni nel suo sangue, per questo so che è tuo figlio... In ogni caso... C'è un'altra alternativa...Quella ragazza, quella che porta le sfere... Sembra proprio simpatica sai??? Com'è che si chiama???Pan, no? Pensavo giusto di andarci a fare conoscenza.”
“Che cosa?!?”
Sul volto del robot si formò un ghigno, e diresse il suo palmo verso Pan, la quale nemmeno se ne accorse, essendo occupata a rialzarsi per la millesima volta.
Il saiyan si sentì immensamente stupido e arrabbiato per avergli rivelato uno dei suoi punti deboli.
Vegeta, anche se non lo ammetteva spesso, era molto legato a Pan: da quando Bra era scomparsa, lei era l'unica ad essersi resa conto di quanto ci teneva alla sua principessina dai capelli turchesi, e di come c'era stato male.
Era diventata come una seconda figlia da quando aveva cercato di tirargli su il morale in ogni modo: quando aveva visto che già da piccola nutriva uno spirito combattivo le era iniziata a stare simpatica, anche se aveva il difetto di essere la nipote di Goku.
Tuttavia non cercava troppo di darlo a vedere, al contrario cercava di nasconderlo e gli riusciva anche abbastanza bene quando voleva, ma in quel momento non poteva fare finta di niente solo per il suo stupido orgoglio.

Kakashi era soddisfatto e sollevato allo stesso tempo di sapere che l'avversario di Sasuke era era stato sconfitto con facilità con la tecnica della palla di fuoco suprema, d'altronde, aveva avuto anche molta fortuna per essere capitato contro un avversario dai poteri dell'erba.
In più, il giovane ninja era andato ad aiutare Pan a proteggere le sfere, il che non poteva che renderlo fiero.
Ma il peggio doveva ancora arrivare: uno degli avversari aveva la potenza di un Big Bang Attack, trasformato in elettricità potentissima, tra le sue mani e uno di loro doveva ancora colpire con le sue capacità, e Kakashi temeva che quel piccolo dettaglio potesse far perdere loro la partita.
“Ragazzi, ora!” urlò il robot delle onde, e tutti i suoi alleati si alzarono in volo: Trunks e Goten, invece, caddero pesantemente a terra, allo stremo delle forze.
All'improvviso una forte scossa di terremoto li colpì, e li fece cadere: con gli occhi fissi sul pavimento poterono vedere delle piccole crepe formarsi sul pavimento.
Non appena la scossa cessò Pan e Sasuke udirono una voce dietro di loro:
“Queste le prendo io!” il robot del vento teneva in mano le sfere da cinque e tre stelle.
"Oh no! Devono essermi cadute mentre sono cascata"
“Bene possiamo andare!”
Tutti cercarono di rialzarsi e prendersi le sfere, ma gli attacchi precedenti e la scossa li avevano malridotti
Gli avversari fecero per andarsene, ma poi il robot del tuono si fermò:
“O quasi dimenticavo!” e scagliò una sfera d'elettricità contro Pan e Sasuke.
Con facce spaventate si prepararono a subire il colpo, il quale, però, andò a scagliarsi contro un'altra persona: Vegeta si era frapposto tra i due e la sfera, il quale, ora, giaceva a terra, con pochissime forze.
“Idiota” e i robot se ne volarono via.

  
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