“Stasera festa per il mio compleanno a casa mia in piscina al coperto, ci sarai Juss?” disse Jasmine soprannominata troia.“Ah, se vuoi puoi venire anche tu.. solo perchè sei la sorella di Chris.” si rivolse a me squadrandami dalla testa ai piedi.

“No grazie, non ci tengo.”

“Come vuoi!”-“Allora Juss?”

“Non so se posso, piccola.”

“Dai amore, non puoi mancare.. se ci sei tu ci sono tutti”
“Forse verrò, non è sicuro al cento per cento ma è più probabile che ci sarò.”
“Lo spero!”
L'afferra per i fianchi e Jasmine posa subito le labbra con le sue.

Non aspetto un secondo, chiudo l'armadietto e me ne vado.
ODIO le smancierie.
Mentre cammino qualcuno mi afferra il braccio.

“Perchè te ne sei andata?”

“Perchè sarei dovuta restare?”

“Vuoi giocare al gioco del perchè allora? ahahah.” rise.

“Quanto mi da fastidio la tua risatina!”

“Ahah, che succede.. sei gelosa?.”

“Io? Di te? ma fammi il piacere!”
“Ahahahahah, adoro quando fai l'antipatica”
“Lo sai che non sei mai cambiato dalle medie?.”

“Invece si.” disse convinto. “Divento sempre più figo!”

“Aspetta, vado a vomitare.”

Dico girando i tacchi, ma mi ferma e inziamo a ridere senza senso.

Quando suona la campanella mi dirigo in classe con Justin.

Durante la lezione mi arriva un bigliettino.

''Piccola, stasera ci sarai alla festa di Jas?'by il ragazzo figo' 

''No, non mi va' 'ragazzo figo''  

''Io so che ti piace andare alle feste''

''Non alle sue feste.''

“Bieber, mi sa dire cosa sto spiegando?” la prof. domandò a Justin.

“Okay, non stavo seguendo lo ammetto.”
“Stavo spiegando Napoleone!”
“Prof. queste ormai sono parte del passato, sono cavoli di Napoleone di quello che ha fatto.”

“Bieber, le ricordo che siamo in una scuola e se non vuole frequentarla è libero di andarsene!”

Se fossi stata io, sospensione immediata.

Mentre affondo tra i miei pensieri trovo un bigliettino sul mio banco.
''Esci fuori il corridoio. -da chaz.''

Lo arrotolo e lo metto il tasca,mi avvicino alla prof.

“Posso andare in bagno?”

“Vai.”
Esco dalla classe e vedo Chaz.

“Hei, cosa succede?”
“Nulla nulla, stamattina volevo parlare con te, ma eri impegnata a parlare con Justin.Allora, stasera tutta la scuola andrà alla festa di Jasmine, ci verrai?”

“Avresti potuto tranquillamente disturbarmi, ahah.Comunque, no.”

“Perché?”

“Non mi piace stare alle sue feste..”

“Andiamo, che ti costa venire?.”

“Non lo so, credo di no.. ma, perchè insisti a farmi venire?” 

“Perchè sarebbe molto meglio la serata se tu ci fossi.” -poggia la mano sul muro ad un centimetro di distanza dalla mia testa.

Mi inubidii le labbra.
Qualcuno è uscito dalla nostra classe, è Justin.. strano, la prof. non fa uscire due maschi contemporaneamente.

“Salve gente!”
“Rox, io vado in classe.. fammi sapere.” -mi da un bacio sulla guancia e se ne va.

Sto per raggiungerlo ma Justin mi blocca.
Sbuffo e mi volto verso di lui e suona la campanella per fortuna, è ora di biologia.

Justin mi prende la mano e mi porta in laboratorio con lui.

Guardo le nostre mani che sono intrecciate.
Noto che abbiamo già superato il laboratorio di scienze.
“Dove stiamo andando?”
“Aspetta”
Saliamo per le scale di uscita di emergenza, attraversiamo varie porte.. e ne troviamo una larga davanti a noi. Justin la apre.
L'aria fresca, il vento che mi scompiglia i capelli e quella sensazione primaverile.
Siamo sulla terrazza della scuola, non ci ero mai salita.
“Bello eh?”
“Già, ma come l'hai scoperto questo posto?”
“Una lunga storia.”
rimasi a guardare i suoi occhi color miele per un po', poi mi appoggiai alla ringhiera.
“Scommetto che qui ci porti tutte le tue ragazze, o sbaglio?”
“Si, sbagli. Tu sei la prima ad esser venuta quassù con me.”
“Ne sei sicuro?”
“Al cento per cento.”

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“Si, sbagli.
Tu sei la prima ad esser venuta quassù con me.”