Domesticity Arc
3. And a White Picket Fence
“Oh no”
mormora fermandosi a
meditare, con una mano a mezz'aria. Essa rimane così per
qualche
istante finché lentamente si abbassa e le sue dita vanno a
coprire
la bocca spalancata.
E ora?
Kurapika di
professione è un Blacklist Hunter, lavoro che cambia a
seconda del
suo stato d'animo e della sua motivazione, e al momento è
impiegato
come bodyguard per una famiglia benestante.
A dire
il vero, il suo attuale lavoro è più che altro
un'“apparenza
professionale”, dal momento che è molto
più sicuro di molte delle sue precedenti occupazioni.
Tuttavia, data
la sua scelta di carriera - e per non parlare della vita che
conduceva prima –
decidere in una frazione di secondo può fare la differenza
tra la
vita e la morte, vittoria e sconfitta.
E
ancora non riesce a decidere tra EverSoft
e GotFluff.
Sono entrambi in
sconto. Dov'è la
fregatura?
Kurapika alza
nuovamente una mano e raggiunge una bottiglia di entrambe le marche
per esaminarle.
Il
contenitore di GotFluff è blu e guadagna
punti perché il blu è il suo colore preferito.
Però EverSoft è
quello che usano sempre a casa, mentre l'altro non lo ha mai visto
prima d'ora. È combattuto tra la fedeltà alla
marca e un nuovo
favorito potenziale.
Se potesse fare qualcosa per le nostre camicie...
Il filo
dei sui
pensieri si interrompe e lampeggia un paio di volte, preso dalla
strana sensazione che ultimamente lo investe ogni volta che pensa a
cose come “noi” e “nostro”. Si
sente confuso perché non gli
avevano mai fatto quell'effetto.
Certo,
anche prima Kurapika pensava a molte cose che includevano Leorio,
però adesso è diverso. È
solo che ci sono più cose a cui
pensare!
L'amore
rende le
persone strane.
Non che lui lo sia,
perché sa di non essere innamorato, però se lo
fosse sarebbe stato
molto strano. Probabilmente.
Sente un carrello
della spesa arrivare dietro di lui, giusto un attimo prima che un
sospiro familiare raggiungesse le sue orecchie.
“Non
posso credere che sono ancora così preso da te” e
prosegue prima
che Kurapika possa aprire bocca “No aspetta, io
ci credo.
Sono solo sorpreso che non hai ancora perso il tuo vizio”
Il biondo si gira aggrottando le sopracciglia e lancia un'occhiata al carrello quasi pieno dell'altro “Cos'hai preso?” chiede curioso, facendo un passo avanti.
“No!”
Leorio si sporge in avanti, facendo un mezzo tentativo di coprire la
parte superiore del carrello con il suo corpo - Kurapika non gli fa
notare che comunque si vede tutto anche se si mette davanti o no.
“Non
guardare! Altrimenti inizierai a confrontare tutti i prodotti,
cercare i pro e i contro e fare la loro tracciabilità da
quando
stavano ancora crescendo nella campagna. E noi staremo qui tutto il
giorno”
“Oh
ma io non lo farei”
mise il broncio e si voltò.
“...e,
davvero, tu stai pensando troppo” Leorio prosegue
“Lo dico
sempre ma non mi ascolti mai. Tu pensi troppo a lungo e troppo
intensamente anche su cose come il formaggio spalmabile. Non ci
vogliono dieci minuti per scegliere una marca di formaggio”
L'altro gli l'ancia
un'occhiataccia da sopra la spalla “Stavo solo cercando
l'affare
migliore”
“L'affare
migliore era quello con il cartellino rosso, quello contrassegnato
come l'affare migliore”
A quel punto
Kurapika si sporge nuovamente “È meglio per te se
non hai preso
gli articoli più costosi"
“Ho
detto non guardare!” Leorio sorpassa il carrello e lo prende
per le
spalle per farlo voltare nuovamente verso il ripiano
“Concentrati
sul mistero dell'ammorbidente...anche se mi piace quello che
già
usiamo...è morbido"
Il
ragazzo vorrebbe fare un commento sarcastico ma preferisce tenerlo
per sé “Va bene, prenderemo EverSoft”
e lo porge a Leorio in modo che lo metta nel carrello.
Il castano lo fa ma
sembra perplesso “Perché mi hai
ascoltato?”
“Cosa?”
chiede stranito dalla domanda.
Leorio indica il
contenitore giallo che è ora vicino al succo di frutta
“Ti ho
detto prendi quello e tu hai detto ok”
“...e
hai qualche problema con ciò?” Kurapika sembra
ancora più
confuso.
“Si!
Perché non l'hai mai fatto. Stiamo qui e discutiamo per
cinque
minuti prima di esser d'accordo su qualsiasi prodotto – beh a
parte
le cose che abbiamo comprato quando siamo andati a vivere insieme -.
Ma non abbiamo...cioè non hai mai
detto 'certo' e fatto quello che io ho detto”
“Io
ti ascolto...”
“Non
è vero, bugiardo!”
“...quando
hai ragione” Kurapika alza lo sguardo “In ogni caso
ti sbagli.
Siamo d'accordo su un sacco di cose, solo che io cerco il meglio
mentre tu il più veloce”
“Ti
concentri troppo sul prezzo” brontola Leorio
“Prezzo
contro vantaggio” chiarisce Kurapika “Per questo
pianifico il
bilancio...sono attento con il denaro perché per molto tempo
ne
avevo poco e con difficoltà” aggiunge poi
aggrottando le
sopracciglia.
“Lo
so” la sua espressione si addolcisce.
Improvvisamente
l'uomo più alto alleggerisce l'umore indicando il ripiano
più alto
dello scaffale, dove si trova la marca Breeze
Spring
“Oppure potremmo fare un compromesso e prendere quello.
È del
colore dei tuoi occhi”
Il
biondo sussulta
“Non puoi averlo detto...”
“Perché?
Cosa c'è di sbagliato con quello che ha detto?”
“Hai
comparato i miei occhi a un ammorbidente”
“Stavo
cercando di essere romantico!"
“Ammorbidente non
è romantico”
Leorio
si avvicina “Beh, non c'è bisogno di perdere la
calma sulla mia
apparente mancanza di romanticismo...il che,
se posso aggiungere, è sbagliato, perché io sono
romantico e tu sai che lo sono perché l'hai detto ieri sera,
quindi
non...”
Kurapika
incrocia le braccia e si gira sui tacchi “Andiamo. Finiamo la
spesa
prima di ucciderci a vicenda.
“Oh...ho
toccato un tasto dolente?”
Il biondo non si
volta indietro, ma solleva un pugno “Stai mettendo alla prova
i
miei riflessi?"
Leorio alza la
voce di un'ottava “Forse dovrei dire all'intero magazzino
cosa
succede quando mordo il tuo...”
"Leorio, ti lancio tra
quegli scaffali, te lo giuro”
L'uomo non replica, ma per
qualche motivo, Kurapika si sente di aver perso questo round.
Quando
Leorio menziona che sta per andare a stirare, Kurapika realizza
qualcosa.
“Oh”
dice con un tono che suggerisce che è venuto a conoscenza di
qualche
rivelazione personale.
“Oh?” gli
fa eco Leorio inclinando la testa “Oh, che cosa? Oh, ti sei
dimenticato di fare il bucato? Oh, non hai niente che ha bisogno di
esser stirato? Cosa?”
Kurapika alza lo
sguardo dal suo lavoro al computer e guarda il migliore amico che
è
diventato qualcosa di più “... hai stirato
prima...” mormora a
se stesso.
L'altro lo guarda in modo strano “Sì, l'ultima
volta che ho stirato è stata la settimana scorsa”
“No,
voglio dire...prima”
spiega girandosi di nuovo verso il suo schermo.
Sembra frustrato, anche se non lo è, si sente solamente
confuso.
“Prima
quando? Dammi almeno un indizio” di sua spontanea
volontà Leorio
fa un giro della camera da letto Kurapika alla ricerca di eventuali
camicie che hanno bisogno di una stirata.
“Prima...” al biondo non piace
usare parole come "noi" o "ci" ad alta voce in
tale contesto, perché potrebbe suggerire delle cose
“Prima
che... prima che noi cominciassimo a baciarci”
Dal momento che Leorio non risponde,
Kurapika gira attorno alla sua sedia per guardare l'altro.
Il medico sembra avvilito “Che cosa ha a che fare lo stirare
con il
baciare?”
Soddisfatto, il più piccolo torna al lavoro
“Guarda, non è cambiato nulla”
“Tu...sei così strano”
***
Non
è cambiato nulla. Tutto quello che facevano prima di
diventare una
coppia, lo fanno ancora adesso che sono
una coppia, e da una parte Kurapika si sente sollevato
perché un
cambiamento era l'ultima cosa che voleva. Dopotutto gli piaceva
quello che avevano: una profonda e confortevole amicizia, una di
quelle che richiede anni per perfezionarsi, e per questo aveva paura
di compiere un passo che avrebbe potuto rovinarla.
Però
il fatto che questo “passo” non
abbia rovinato nulla lo confonde ancora di più.
Egli è
perplesso perché niente
è cambiato, perché era sicuro che le cose sarebbero
cambiate, ma non è stato
così,
anche se logicamente avrebbero dovuto
perché prima non erano innamorati mentre ora in un certo
senso lo
sono
– e in genere,
a quanto ha sentito, l'amore dovrebbe cambiare certe cose e...
“Kurapika
lo stai facendo di nuovo. Smettila”
“Cosa
sto facendo?”
“Non lo so, ma hai finito di tagliare
le carote circa due minuti fa e ora il tagliere si sta chiedendo cosa
ti abbia mai fatto di male"
Kurapika si ferma subito adocchiando il
tagliere che stava maltrattando e aggrotta le sopracciglia.
“Oh Dio hai quello
sguardo...metti subito giù il coltello”
Il biondo obbedisce, solleva il
tagliere e lascia cadere le carote in pentola “Quale
sguardo?”
“Lo sguardo che mi dice che stai
pensando troppo” Leorio si appoggia sulla scopa e lo guarda
attentamente “Sai cosa ho intenzione di fare? Andare in
farmacia,
comprare quelle pillole che ti mandano in estasi e poi metterti a
sedere su quella grande poltrona in salotto, così tu potrai
stare
nel tuo
felice stato di spensieratezza per un giorno intero e io
potrò avere
pace e tranquillità”
L'altro
lo fulmina con lo sguardo “Come fa il mio pensare disturbare
la tua
pace e tranquillità?” si informa mentre aggiunge
delle spezie alla
zuppa.
“Semplicemente,
lo fa” risponde Leorio tornando a spazzare “Vuoi
parlarne?”
“No”
risponde con una voce che non sembra la sua.
“A
me sembra il contrario” il castano finisce di pulire mentre
Kurapika mescola la minestra e alza il fuoco.
“Ho
anche cucinato per noi”
mormora pensieroso, fissando la turbinante massa di ingredienti che
sarebbe diventata la loro cena.
“Abbiamo
bisogno di un dispositivo di traduzione da
Kurapika a Leorio,
così almeno avrò un idea di cosa tu stia
parlando”
“Che
cosa hai detto a Maya?” chiede improvvisamente il kuruta
“Deve
aver chiamato ad un certo punto, no?”
“Maya?
Oh intendi quella ragazza così raffinata? Le ho detto che
mia moglie
era gelosa” Leorio accenna un sorriso che subito svanisce
alla
vista dell'espressione dell'altro “Ehi, stai iniziando a
preoccuparmi. Cosa c'è che non va? “
“Non
è cambiato niente” quest'ultimo sbuffa, cercando
di capire se sia
tutto un grande errore.
Kurapuka
è intelligente, sa di esserlo, ed è cordiale e
comprensivo. Non gli
dispiace aiutare gli amici con i loro problemi emotivi. Sono i suoi
che
lo mettono in difficoltà.
“Cambiato?”
chiede il medico con un'espressione smarrita.
“Facciamo tutto
quello che prima eravamo soliti fare: facciamo i turni, puliamo e
cuciniamo...e litighiamo al supermercato. Avevo paura che questo
ci avrebbe reso diversi, ma dal momento che non lo siamo mi sento
solo più confuso”
C'è un motivo per
cui Kurapika non ha mai avuto alcun rapporto serio, neanche dopo i
Ragni: semplicemente non è mai stato pronto.
Leorio sembra
prendere in considerazione le parole del biondo “Beh, anche
io
credo che non ci comportiamo in maniera tanto diversa...però
facciamo molto sesso!"
Kurapika
si portò
una mano in piena faccia e sospirò.
“Che c'è? È
vero!”
“Leorio, tu mi
ami?”
“Cosa? Cosa
intendi?” il medico lampeggia, sembra sorpreso, e continua
dopo una
breve pausa “Vuoi dire che non mi ami?”
“Beh, non lo so, è quello che
sto cercando di capire!”
“Perché, hai
anche bisogno di capirlo?”
“Cosa
dovrei pensare allora quando tutto ciò che
è cambiato è che
dormiamo in una stanza invece che in due?”
borbotta Kurapika guardando male la zuppa indifesa.
“Umm...c'è
quell'arco di tempo in cui noi non stiamo
propriamente
dormendo”
“Leorio,
il sesso non costruisce una relazione”
“In realtà..."
“Calmo...non
darmi alcun tecnicismo, tu sai cosa voglio dire”
“Non è come quando in genere gli
amici si incontrano e non vogliono poi che nulla possa cambiare
quello che c'è tra loro?” il più grande
scuote la testa e si
avvicina “Perché è stato bello
cominciare insieme e per questo si
sono innamorati, vero?”
Kurapika smette di agitarsi e abbassa
il fuoco sotto la pentola, continuando a dargli le spalle “Ho
sempre pensato che sarebbe stato diverso...'cambiamenti',
è
quello che ho sempre sentito dire”
L'altro rimugina per qualche secondo e
inarca un sopracciglio “Cos'è, vuoi che ti compri
un grembiule e
metta un recinto bianco in giardino proprio come nei film?”
“Leorio...viviamo in un appartamento”
cerca di fargli notare voltandosi verso di lui.
Ma lui continua imperterrito “...e tu
ti senti diverso, ma non lo dici perché ci rimugini
troppo”
Ora
gli è di fronte e lo circonda con le sue braccia. Il biondo
dal suo
canto ha scoperto di amare gli abbracci dell'altro così
appoggia la testa contro il petto di Leorio e ascolta il suo battito
cardiaco.
“Credi davvero che io penso troppo?”
“Si” risponde senza esitazione
Leorio “Ma va bene, credo. Anche se a volte, avresti bisogno
di
abbandonarti a ciò che ti succede intorno senza rifletterci
tanto”
“Ma io lo faccio...” Kurapika
ribatte ricordando quella fatidica notte di Martedì scorso
“...a
volte”
“Già, ma quella volta non
conta...perché non credo che qualcuno possa pensare mentre lo
sta
facendo”“Credi che siamo
innamorati, razza di donnaiolo?”
“Kurapika tu
sai cucinare, pulire, fare il bilancio e mettere al tappeto i
malviventi...avrei dovuto sposarti anni fa”
Il più piccolo
ride e pensa che forse anche lui è davvero
innamorato.
•·.·´¯`·.·•·.·´¯`·.·•·.·´¯`·.·•
Angolino dell'autrice.
Bene, ok, ho fatto quasi un mese di
ritardo...però il capitolo è più
lungo! Il fatto è che
ultimamente ho iniziato la stesura di un libro quindi mi prende un
po' di tempo.
Anyway tornando al capitolo come
potrete ben notare non è propriamente una storia continua ma
una
raccolta di one-shot, a parte i primi due che fungevano da
inizio/prologo agli eventi ridicoli/raccapriccianti/imbarazzanti che
si susseguiranno da ora in poi.
Volevo fare una noticina, a volte
nei pensieri di Kurapika mancano le virgole o ce ne sono troppe...la
cosa è voluta proprio per sottolineare quanto siano
ingrovigliati XD
Infine volevo aggiungere solo
un'ultima piccola cosina prima di lasciarvi alle anticipazioni.
Ho notato che la mia storia ha
ricevuto molte visite e svariate persone l'hanno inserita tra i
preferiti e le
storie seguite
– persone che ringrazio
dal profondo
del cuore (oltre quelle che hanno
commentato)– e, so
di essere una grande scocciatrice e che mi sto dilungando troppo,
però sarei ancora più felice e invogliata a
pubblicare se oltre a
leggere lasciaste una recensione,
dopotutto EFP è fatto apposta per scambiarsi pareri e
commenti e io
stessa sono pro-recensioni (potete vederlo anche dal mio
profilo XD)...quindi niente, spero di aver fatto breccia nel vostro
cuoricino.
Alla
prossima
NEXT
4.
Something Blue
Dovrei
portargli qualcosa. Un regalo o una cosa del genere...ma cosa? Come
ci si scusa per una discussione sul sesso?
Poi
ricorda che non lontano da lì c'è un sexy shop.
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona
l’8‰ del tuo tempo alla causa pro recensioni.
Farai
felice milioni di scrittori.