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Autore: fredlove    12/11/2012    3 recensioni
Morgana gli era ancora più vicino, ed al diavolo l'etichetta di corte.
- Merlino -
Lui la guardò e qualcosa cambiò, si ruppe, dentro di lui. La castellana gli stava offrendo l'appoggio che tanto desiderava, ma che non voleva chiedere.
Il dolore per la perdita oltrepassò l'argine che aveva tenuto saldo fino a quel momento. E l'abbraccio di Morgana, per lui, sembrava la riva su cui naufragare.
Non seppe quando cadde in ginocchio, e lei lo seguì. Non seppe come si ritrovò a piangere calde lacrime, di dolore e rabbia, con il viso nascosto contro il seno di lei. Si sentiva, lentamente, svuotare.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Merlino, Morgana, Principe Artù, Un po' tutti | Coppie: Merlino/Morgana
Note: Otherverse, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Cap 2.






Merlino camminava, a passo svelto in uno dei corridoi mezzi vuoti del castello, con una cesta colma di fiori di campo tra le braccia.
Era il compleanno di Lady Morgana, e naturalmente Uther adorava far tutto in modo sfarzoso.
Ci sarebbero state danze, quella sera, cavalieri da ogni dove, e dame. Persino il re Salazar di Powys, dato che avevano appena firmato un trattato di pace.
Merlino si fermò di scatto, a qualche metro da lui, Uther che parlava con Artù e due dei suoi consiglieri. Udì il nome di Morgana, uscire dalle labbra del re, ma non diede ascolto.
"Uther è il re. Deve comportarsi in modi, che a volte stentiamo ad approvare." Gli aveva detto Gaius, mentre lui si preparava per partire verso Eldor.
Deglutì. Rivedendo il corpo della madre, privo di vita. Rivedendo la sua Eldor, ridotta in macerie.
Veder Uther così tranquillo come sempre, lo destestava. Chinò il viso sul cesto, le rose bianche parevano occhieggiare verso di lui. Donandogli un senso di benessere.
- Merlino -
La voce di Artù lo distolse, riportandolo sull'attenti.
- Maestà - chinò il capo, prima di rialzarlo - Posso fare qualcosa, per voi?-
- Sei fermo, lì da almeno dieci minuti. Non devi lavorare?- il principe gli mise una mano sulla spalla.
Era un suo modo per stargli accanto. - Questi fiori?- gli domandò.
- Per Lady Morgana -
- Ed allora che fai, qui in mezzo al corridoio? Aspetti che appassiscano? Muoviti. -
- Certo, sire. - e con riverenza si allontanò, senza degnare Uther di uno sguardo.
Non era troppo lontano, quando udì parlare nuovamente il sovrano.
- Artù, sei sicuro che quel tuo servo sia così efficiente? -
- Sì, che domande. -
- Sarà... ma sembra che abbia qualche problema di apprendimento, od addirittura qualche demenza. -
Merlino strinse le labbra, ma continuò a camminare come se niente fosse.
Quando bussò alla porta della stanza della donna, stentava a creder di aver ancora la facoltà di restar calmo.
- Oh, sei tu, Merlino - gli disse, una volta aperta la porta ed averlo fatto entrare. - Stai bene?- gli chiese, dato il silenzio del ragazzo mentre posava il cesto di rose, e cercava di comporne un mazzo da mettere nei vasi.
- Sì, sto bene. -
La mano di lei, sul polso, lo fermò. - Parla -
- Sto bene, mia signora... Sto bene, sul serio. Voglio solo... -
- Merlino, ultimamente dici spesso che stai bene. - lo guardò.
Merlino per quanto si fidasse, non sapeva fin dove spingersi e confidarsi con lei.
Si ferì il pollice con una spina, ed una goccia di sangue cadde su una petalo, sporcandolo.
- Non dormo la notte, mia signora... - iniziò - La notte vedo mia madre, che mi guarda in silenzio. E vedo Uther sempre seduto sul trono, a suo agio. Vedo la distruzione di Eldor, e la sento dentro di me. Capite?-
- Ti capisco... -
- Non credo. - emise il ragazzo guardandola - Non sapete... come mi sento. Ogni volta che osservo Uther. E vorrei... - prese un respiro profondo prima di parlare ancora - A volte... vorrei vederlo perire di mia mano. - ammise, più a se stesso che a Morgana.
Poi guardò la donna. - Perdonatemi, mia signora. - si allontanò - Non dovevo... -
- Non temere, terrò per me i tuoi pensieri. - gli sorrise mesta. - Ma non farti deviare dal tuo odio per Uther. Ce n'è abbastanza in giro... -
- I vostri... incubi, vi tormentano ancora la notte?- cambiò discorso lui.
- Spesso. - ammise - Non funzionano, più temo, i rimedi di Gaius. - prese quell'unica rosa macchiata ormai di rosso e la guardò rapita.
- Vi sentite, mai fuori luogo?- domandò lui, guardandola.
La bellezza di Morgana sembrava eterea. Ed in quel momento di confidenze, averla così vicino , gli apparve ancor più bella. Perfetta, nonostante le sue paure e fragilità di donna, che sembrava rinchiusa in un ruolo che poco le calzava a pennello.
Morgana lo guardò, prima di annuire. - Ultimamente, spesso. -
Poi riprese un pò di contegno. - Ora va, c'è da lavorare... su, su... -
Merlino sorrise a quel suo cambiamento repentino e spontaneo - Subito, mia signora. -
Ma una volta davanti alla porta, si stupì delle due braccia femminili che gli circondarono la vita da dietro.
Sentiva il mento di lei, poggiato contro la schiena, ed il lieve contatto con il seno morbido.
- Ne avevi bisogno, Merlino. Ed anch'io... - ammise.
Quando lei interruppe il contatto, Merlino si voltò per guardarla.
Ed accadde qualcosa di inaspettato. Quel qualcosa che aveva provato solo con una persona : Freya.
- Perdonatemi... - chinò il capo e si dileguò veloce dalla stanza della donna.
Non poteva essersi innamorato di Morgana!

   
 
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