Coraggio Harry, dì Mamma o Papà
« Su forza Harry dì Papà,
Papino, Papi, PAPÀ »
« No Harry
dì Mamma, MAMMA »
« Harry dì
Papà e avrai un mucchio di caramelle tutte per te »
« Oh Potter non provare a
corrompere tuo figlio - lo squadrò in modo
minaccioso la moglie - Harry caro
dì mamma e potrai giocare in
giro per casa con quella diavolerie volante che ti ha regalato lo zio
Sirius »
Il bambino nella culla
sembrò emettere qualche suono incomprensibile
molto più simile
ad un borbottio che all'emissione di vocaboli veri e propri.
« Su piccolo campione di
papà. La mamma non può averla vinta
anche
questa volta, se perdo la scommessa mi toccherà fare le pulizie di
casa
senza bacchetta e tu non vuoi che papino lo faccia giusto
piccolo? »
« Harry non ascoltare
quello stupido che ti ritrovi per padre »
« Evans non deviare la
concentrazione del mio piccolo campione.
Su
forza piccolo di papà »
« Harry James Potter se la tua prima parola sarà papà potrai ritenerti in castigo a vita »
«
Oh certo sai che perderai e minacci
il piccolo.
Molto maturo da parte tua Evans »
« Zitto Potter! Su Harry di MAMMA »
« No Harry di PAPÀ è mollo più facile. PA PA PA PA PA PA »
«
MA MMA MA MA »
Il
campanello di casa suonò improvvisamente e i due coniugi si
scambiarono uno sguardo infuocato.
Nessuno dei due voleva
lasciare il bambino all'altro così decisero di fare la cosa più
matura che venne loro in mente.
« SASSO, MANTELLO, BACCHETTA »
Agitarono
rapidamente il pugno e lasciarono al gioco la scelta.
Chi avrebbe perso sarebbe andato ad aprire.
« BACCHETTA BATTE SASSO EVANS, HO VINTO IO! »
Esultò un entusiasta James Potter che tornava a sillabare la parola Papà davanti alla culla del piccolo Harry.
«
Sono sempre più convinta che tu
bari, non puoi vincere sempre a questo gioco.
È così che sei
riuscito ad ottenere il nostro primo appuntamento maledetto Potter »
blaterava incessantemente
una Lily Evans alquanto indisposta
mentre si dirigeva verso la porta di ingresso
per aprire
all'ospite che continuava a suonare freneticamente in campanello.
« Arrivo, arrivo »
Quando aprì
finalmente la porta una figura tutta nera le si
presentó davanti
e con un movimento felpato entrò dentro casa
passandole sotto le gambe.
«
SIRIUS BLACK NON OSARE ENTRARE IN
CASA MIA COSÌ !
TRASFORMATI IMMEDIATAMENTE ALTRIMENTI TI PORTO
DA UN VETERINARIO
E TI FACCIO CASTRARE. »
Il grosso cane nero
che aveva già raggiunto il piano di sopra
fino alla stanza del piccolo Harry
guaii leggermente terrorizzato
dalle minacce della rossa.
Si diresse verso il bagno e ne usci un
ragazzo di circa vent'anni con dei lunghi capelli neri
che gli
scendevano liberi lungo la faccia.
«
Per le sacrosante mutande a pois di
Merlino.
Evans non puoi minacciare un uomo di castrazione
soltanto perché è entrato in casa tua »
«
BLACK NON TI STAVO MINACCIANDO
PERCHÈ SEI ENTRATO MA PERCHÈ HAI
SPORCATO TUTTO IL PAVIMENTO CON
LE TUE SUDICE ZAMPE PULCIOSE. »
« Sai Evans non fa bene urlare così potrebbe scoppiarti una vena per via dello sforzo »
«
Argh ! »
Lily
lo ignorò e si diresse in cucina per rimediare ai danni
fatti al
suo pavimento dal rampollo ripudiato dei Black.
Sirius nel
frattempo tornava allegramente verso la camera del suo caro
figlioccio.
«
PRONGS SENIOR E PRONGS JUNIOR. »
urlò
spalancando la porta con tutta la forza che aveva in corpo.
« Ehi Pad come va? » chiese l'amico senza degnarlo di uno sguardo.
« Per tutti i boccini Harry dì Papà, non è così difficile. PA PÀ. »
« Prongs ma che combini? »
«
Ho fatto una scommessa con Lily su
cosa dirà Harry come prima parola.
Se perdo dovrò pulire casa
senza bacchetta »
«
Amico tua moglie è peggio di
Minnie.
Io ti avevo avvertito ma non hai voluto darmi ascolto.
Comunque cosa avrai se invece vinci? »
«
Oh beh ecco se vinco potremmo avere
la nostra piccola squadra di Quidditch marcata Potter.
Sarebbe
veramente un sogno.
Tanti piccoli Potter dai capelli neri o rossi
che volano nel cielo con le loro piccole scope
e rigorosamente
per ognuno una divisa di Grifondoro. »
«
Potevi chiedere il mondo e hai
chiesto questo?
Sei veramente uno stupido cervide »
«
È stata la prima cosa che mi è
venuta in mente e poi non è così male come proposta.
Dai Harry
di Papà. Comunque a che dobbiamo la visita Pad? »
«
Ovviamente non sono venuto qui
apposta per vedere te brutto cervide da strapazzo.
Sono venuto a
salvare il mio figlioccio da questa gabbia di matti »
« EHI. » dissero in coro James e Lily che era appena entrata nella stanza.
«
Black se Harry dirà Mamma come sua
prima parola tu aiuterai il tuo amico Potter
con le pulizie visto
quello che hai combinato di sotto »
«
Frena frena Evans in Potter, tu non
puoi darmi ordini.
Sono un uomo libero io al contrario di questo
essere qui »
indicò l'amico
che
continuava imperterrito a convincere il figlio di pronunciare la
parola Papà.
«
Uomo libero, vuoi che ti ricordi la
mia bravura in incantesimi e pozioni?
Potrei renderti impotente
versandoti una pozione nel tuo succo di zucca mattutino
oppure
usare un recido contro le tue parti basse proprio mentre dormi »
« Prongs la tua cara mogliettina sa essere molto persuasiva »
« Oh lo so non è adorabile? »
Uno strano suono
provenì proprio in quel momento dalla culla.
Il
piccolo richiamava le attenzioni che per qualche minuto gli erano
state negate.
I borbottii di prima sembravano farsi più chiari e
lo sforzo sul suo viso
indicava che stava cercando di emettere un
suono.
« LILY AMORE IL NOSTRO PICCOLO STA PER DIRE LA SUA PRIMA PAROLA. »
«
Non capisco cosa ci sia da esaltarsi
tanto, è solo una parola.
Fra un po' ne dirà più di 2000 al
giorno »
disse scettico Sirius
che
venne allontanato da una trepidante Lily Evans in attesa
della
prima parola del suo piccolo bimbo prodigio.
« Tesoro della mamma su
forza. »
lo incoraggiò sperando che i nove mesi
patiti con un piccolo
Potter scatenato nella pancia fossero ripagati in quel momento.
« P...P..P..P...»
«
Oh Merlino, Morgana, Godric e tutti
i fondatori il mio piccolo
campione vuole dire papà, su forza
Harry luce dei miei occhi rendi fiero il tuo vecchio »
« Ragazzi i vostri cervelli sono proprio andati in pappa »
« ZITTO PAD IL PICCOLO HA BISOGNO DI CONCENTRARSI. »
« Pa...Pa..Pa..»
« Coraggio piccolo di papà fagli vedere alla mamma chi comanda »
« Zitto Potter magari si sta sforzando soltanto di dire "Il mio PAPÀ è un emerito idiota" »
« È l'invidia che ti fa parlare Evans. Su Harry, boccino del mio cuore, continua »
«
Ragazzi sono seriamente preoccupato,
avete un figlio e vi comportate
come se i bambini foste voi »
« OH PER DIANA VUOI STARE ZITTO PAD. »
« Pa..Pa..Paddy » disse finalmente il piccolo Harry battendo allegramente le sue manine.
« PADDY?!?!?!?!?!?!?!? » urlarono in coro i coniugi Potter girandosi a guardare l'amico particolarmente indignati.
« LA PRIMA PAROLA DI NOSTRO FIGLIO È STATA PADDY?!?!?! »
Continuarono a dire sconcertati mentre se avvicinavano pericolosamente a Black.
«
Oh il mio figlioccio. Il mio piccolo futuro latin lover. Orgoglio
dello zio.
Avete sentito? Ha detto PADDY, non è meraviglioso? E'
davvero una sensazione stupenda.
Il piccolo Prongy ha detto Paddy.
Il piccolo Prongy ha detto Paddy. Il piccolo Prongy ha detto Paddy
» saltellò su e giù per la
stanza
senza distogliere neanche per un secondo lo sguardo dal
piccolo Potter con i capelli arruffati e gli occhi verdi.
Si
sentiva emozionato e per la felicità il cuore gli batteva
all'impazzata.
Si era completamente sciolto dopo che Harry lo
aveva chiamato.
Non riusciva neanche a vedere gli infuriati James
e Lily che gli si avvicinavano pericolosamente
e alzavano le loro
braccia in direzione del suo collo.
«
SIRIUS
BLACK TU SEI MORTO.
»
urlarono in contemporanea
prima di buttarsi addosso al malcapitato.