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Autore: Daphne_394    12/11/2012    5 recensioni
Una piccola scena quotidiana a casa Potter.
Lily e James scommettono su chi riuscirà ad ottenere la prima parola del piccolo Harry.
Cosa dirà come prima parola un piccolo Harry Potter di appena un anno? Sarà Mamma o Papà?
Buona lettura
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Coraggio Harry, dì Mamma o Papà




« Su forza Harry dì Papà, Papino, Papi, PAPÀ »

« No Harry dì Mamma, MAMMA »

« Harry dì Papà e avrai un mucchio di caramelle tutte per te »

« Oh Potter non provare a corrompere tuo figlio - lo squadrò in modo minaccioso la moglie - Harry caro
dì mamma e potrai giocare in giro per casa con quella diavolerie volante che ti ha regalato lo zio Sirius
»

Il bambino nella culla sembrò emettere qualche suono incomprensibile
molto più simile ad un borbottio che all'emissione di vocaboli veri e propri.

« Su piccolo campione di papà. La mamma non può averla vinta
anche questa volta, se perdo la scommessa mi toccherà fare le pulizie di casa
senza bacchetta e tu non vuoi che papino lo faccia giusto piccolo?
»

« Harry non ascoltare quello stupido che ti ritrovi per padre »

« Evans non deviare la concentrazione del mio piccolo campione.
Su forza piccolo di papà
»

« Harry James Potter se la tua prima parola sarà papà potrai ritenerti in castigo a vita »

« Oh certo sai che perderai e minacci il piccolo.
Molto maturo da parte tua Evans
»

« Zitto Potter! Su Harry di MAMMA »

« No Harry di PAPÀ è mollo più facile. PA PA PA PA PA PA »

« MA MMA MA MA »

Il campanello di casa suonò improvvisamente e i due coniugi si scambiarono uno sguardo infuocato.
Nessuno dei due voleva lasciare il bambino all'altro così decisero di fare la cosa più matura che venne loro in mente.

« SASSO, MANTELLO, BACCHETTA »

Agitarono rapidamente il pugno e lasciarono al gioco la scelta.
Chi avrebbe perso sarebbe andato ad aprire.

« BACCHETTA BATTE SASSO EVANS, HO VINTO IO! »

Esultò un entusiasta James Potter che tornava a sillabare la parola Papà davanti alla culla del piccolo Harry.

« Sono sempre più convinta che tu bari, non puoi vincere sempre a questo gioco.
È così che sei riuscito ad ottenere il nostro primo appuntamento maledetto Potter
» blaterava incessantemente
una Lily Evans alquanto indisposta mentre si dirigeva verso la porta di ingresso
per aprire all'ospite che continuava a suonare freneticamente in campanello.

« Arrivo, arrivo »

Quando aprì finalmente la porta una figura tutta nera le si presentó davanti
e con un movimento felpato entrò dentro casa passandole sotto le gambe.

« SIRIUS BLACK NON OSARE ENTRARE IN CASA MIA COSÌ !
TRASFORMATI IMMEDIATAMENTE ALTRIMENTI TI PORTO DA UN VETERINARIO
E TI FACCIO CASTRARE.
»

Il grosso cane nero che aveva già raggiunto il piano di sopra fino alla stanza del piccolo Harry
guaii leggermente terrorizzato dalle minacce della rossa.
Si diresse verso il bagno e ne usci un ragazzo di circa vent'anni con dei lunghi capelli neri
che gli scendevano liberi lungo la faccia.

« Per le sacrosante mutande a pois di Merlino.
Evans non puoi minacciare un uomo di castrazione soltanto perché è entrato in casa tua
»

« BLACK NON TI STAVO MINACCIANDO PERCHÈ SEI ENTRATO MA PERCHÈ HAI
SPORCATO TUTTO IL PAVIMENTO CON LE TUE SUDICE ZAMPE PULCIOSE.
»

« Sai Evans non fa bene urlare così potrebbe scoppiarti una vena per via dello sforzo »

« Argh ! »

Lily lo ignorò e si diresse in cucina per rimediare ai danni
fatti al suo pavimento dal rampollo ripudiato dei Black.
Sirius nel frattempo tornava allegramente verso la camera del suo caro figlioccio.

« PRONGS SENIOR E PRONGS JUNIOR. » urlò
spalancando la porta con tutta la forza che aveva in corpo.

« Ehi Pad come va? » chiese l'amico senza degnarlo di uno sguardo.

« Per tutti i boccini Harry dì Papà, non è così difficile. PA PÀ. »

« Prongs ma che combini? »

« Ho fatto una scommessa con Lily su cosa dirà Harry come prima parola.
Se perdo dovrò pulire casa senza bacchetta
»

« Amico tua moglie è peggio di Minnie.
Io ti avevo avvertito ma non hai voluto darmi ascolto.
Comunque cosa avrai se invece vinci?
»

« Oh beh ecco se vinco potremmo avere la nostra piccola squadra di Quidditch marcata Potter.
Sarebbe veramente un sogno.
Tanti piccoli Potter dai capelli neri o rossi che volano nel cielo con le loro piccole scope
e rigorosamente per ognuno una divisa di Grifondoro.
»

« Potevi chiedere il mondo e hai chiesto questo?
Sei veramente uno stupido cervide
»

« È stata la prima cosa che mi è venuta in mente e poi non è così male come proposta.
Dai Harry di Papà. Comunque a che dobbiamo la visita Pad?
»

« Ovviamente non sono venuto qui apposta per vedere te brutto cervide da strapazzo.
Sono venuto a salvare il mio figlioccio da questa gabbia di matti
»

« EHI. » dissero in coro James e Lily che era appena entrata nella stanza.

« Black se Harry dirà Mamma come sua prima parola tu aiuterai il tuo amico Potter
con le pulizie visto quello che hai combinato di sotto
»

« Frena frena Evans in Potter, tu non puoi darmi ordini.
Sono un uomo libero io al contrario di questo essere qui
» indicò l'amico
che continuava imperterrito a convincere il figlio di pronunciare la parola Papà.

« Uomo libero, vuoi che ti ricordi la mia bravura in incantesimi e pozioni?
Potrei renderti impotente versandoti una pozione nel tuo succo di zucca mattutino
oppure usare un recido contro le tue parti basse proprio mentre dormi
»

« Prongs la tua cara mogliettina sa essere molto persuasiva »

« Oh lo so non è adorabile? »

Uno strano suono provenì proprio in quel momento dalla culla.
Il piccolo richiamava le attenzioni che per qualche minuto gli erano state negate.
I borbottii di prima sembravano farsi più chiari e lo sforzo sul suo viso
indicava che stava cercando di emettere un suono.

« LILY AMORE IL NOSTRO PICCOLO STA PER DIRE LA SUA PRIMA PAROLA. »

« Non capisco cosa ci sia da esaltarsi tanto, è solo una parola.
Fra un po' ne dirà più di 2000 al giorno
» disse scettico Sirius
che venne allontanato da una trepidante Lily Evans in attesa
della prima parola del suo piccolo bimbo prodigio.

« Tesoro della mamma su forza. » lo incoraggiò sperando che i nove mesi
patiti con un piccolo Potter scatenato nella pancia fossero ripagati in quel momento.

« P...P..P..P...»

« Oh Merlino, Morgana, Godric e tutti i fondatori il mio piccolo
campione vuole dire papà, su forza Harry luce dei miei occhi rendi fiero il tuo vecchio
»

« Ragazzi i vostri cervelli sono proprio andati in pappa »

« ZITTO PAD IL PICCOLO HA BISOGNO DI CONCENTRARSI. »

« Pa...Pa..Pa..»

« Coraggio piccolo di papà fagli vedere alla mamma chi comanda »

« Zitto Potter magari si sta sforzando soltanto di dire "Il mio PAPÀ è un emerito idiota" »

« È l'invidia che ti fa parlare Evans. Su Harry, boccino del mio cuore, continua »

« Ragazzi sono seriamente preoccupato, avete un figlio e vi comportate
come se i bambini foste voi
»

« OH PER DIANA VUOI STARE ZITTO PAD. »

« Pa..Pa..Paddy » disse finalmente il piccolo Harry battendo allegramente le sue manine.

« PADDY?!?!?!?!?!?!?!? » urlarono in coro i coniugi Potter girandosi a guardare l'amico particolarmente indignati.

« LA PRIMA PAROLA DI NOSTRO FIGLIO È STATA PADDY?!?!?! »

Continuarono a dire sconcertati mentre se avvicinavano pericolosamente a Black.

« Oh il mio figlioccio. Il mio piccolo futuro latin lover. Orgoglio dello zio.
Avete sentito? Ha detto PADDY, non è meraviglioso? E' davvero una sensazione stupenda.
Il piccolo Prongy ha detto Paddy. Il piccolo Prongy ha detto Paddy. Il piccolo Prongy ha detto Paddy
» saltellò su e giù per la stanza
senza distogliere neanche per un secondo lo sguardo dal piccolo Potter con i capelli arruffati e gli occhi verdi.

Si sentiva emozionato e per la felicità il cuore gli batteva all'impazzata.
Si era completamente sciolto dopo che Harry lo aveva chiamato.
Non riusciva neanche a vedere gli infuriati James e Lily che gli si avvicinavano pericolosamente
e alzavano le loro braccia in direzione del suo collo.


« SIRIUS BLACK TU SEI MORTO. » urlarono in contemporanea prima di buttarsi addosso al malcapitato.


   
 
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