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Autore: agomv__    13/11/2012    5 recensioni
“Noi possiamo fare cose che gli altri non riescono neanche ad immaginare, ti rendi conto?” sussurrò Angie guardando Louis che abbassò lo sguardo. “Lo so Angie, ma noi siamo stati scelti, non possiamo cambiare il nostro destino.” Stavolta fu lei a distogliere lo sguardo e il ragazzo le accarezzò una spalla. “Hey, guardami” le ordinò e non se lo fece ripetere due volte. “Un giorno finirà tutto, te lo prometto.”
Genere: Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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15 settembre, anno 1992
Si era fatto buio, tutti dormivano e il quartiere era tranquillo: ma lei sapeva che stava per succedere. 
La bambina aveva già compiuto il suo settimo mese e in quella casa la tensione era alta.
Doveva farlo, altrimenti la piccola ne avrebbe pagato le conseguenze. 
Lui era stato chiaro: “Se sceglierai di restare al mio fianco, eseguendo ogni mio ordine e diventando mia per sempre, lascerò in pace tua figlia. Altrimenti ucciderò tutte e due.” 
Deglutì a vuoto, poi fece un respiro profondo e per un attimo tentò di liberare la mente da tutto.
Anche la vita di sua madre era stata resa un inferno tanti anni prima. 
Eppure la sua era una famiglia piuttosto potente, perché non riuscivano a fermarlo?
All'improvviso sentì un vento freddo attraversarla da parte a parte. 
Era arrivato.

8 maggio, anno 1997
“Ciao!” esclamò un bambino tutto sorridente saltandole di fronte. “Ciao..” gli rispose timidamente. “Come ti chiami?” le domandò tutto contento. “Non dico il mio nome agli estranei!” rispose frettolosa. “Io non sono un estraneo!” si difese incrociando le piccole braccia al petto. “Sono Angie” sussurrò la bambina attorcigliando un dito fra una ciocca di capelli color del grano. “Io mi chiamo Louis” disse lui puntando i suoi occhioni azzurri in quelli verdi di lei. “Guarda cosa so fare” richiamò la sua attenzione e inziò a fare tante capriole, la piccola Angie si mise a ridere. “Come si fa?” gli chiese mentre lui si alzava. “Fai come me!” le disse con gli occhi che brillavano come le stelle. Quando Louis si spostò, Angie vide attaccato al suo polso un braccialetto con una barretta rossa luccicante. “Come l'hai avuto quel braccialetto?” gli chiese curiosa. “Ce l'avevo già” in risposta lei mostrò il polso e lui spalancò gli occhi. “Non è giusto lo volevo io azzurro!” mise il broncio facendo ridere la bambina. “E' come il colore dei tuoi occhi” sorrise toccando la barretta attaccata al suo braccialetto. Il piccolo Louis le sorrise di rimando e inziò a saltellare. “Ora saremo amici per sempre!” esclamò felice.

Oggi
“Ma la smetti?” chiese ridendo. “Neanche se mi paghi” rispose il ragazzo, senza smettere di ridere. “Louis!” esclamò e lui chiuse la mano a pugno, facendo cadere la ragazza dal soffitto che atterrò sul letto accanto a lui. “Non è giusto anche io voglio saper fare una cosa come questa, invece di studiare le basi!” sbuffò incrociando le braccia al petto e lui sorrise. “Punta il palmo della tua mano contro di me” le ordinò e lei fece come aveva detto. “Svuota la mente, concentrati solo su quello che stai facendo” sospirò chiudendo gli occhi e sentì un calore concentrarsi nella mano. La prima cosa che avrebbe voluto fare la ragazza, sarebbe stata chiudere la mano a pugno ma non lo fece, sapendo che poi Louis l'avrebbe riportata sul soffitto. Sorrise mentalmente e il calore sparì. “Smettila di pensare!” esclamò Louis facendola sussultare. Riprese a concentrarsi, facendo un altro sospiro. “Ecco..” era come se avesse il palmo della mano in fiamme, ma dopotutto non era così male. Sentiva tutto il suo potere, sapeva di poterlo fare. 
Louis posò una mano sulla sua e la strinse forte. “Ah” gemette sentendo dolore sia nel palmo che sul dorso dell'altra mano dove il ragazzo teneva la sua. “Concentrati.” sospirò per la terza volta e sentì una forza incredibile attraversarla ovunque. “Louis” sussurrò subito. “Lo so.. apri gli occhi.” fece come aveva detto, piegando leggermente le dita della mano che teneva contro il ragazzo. “Non piegare le dita.” le tese di scatto. “Punta il palmo verso il camino, quando sei pronta.” Sì, ma come avrebbe fatto a capire quando sarebbe stata pronta? A volte le faceva paura sapere che poteva fare magie e che non era l'unica, dato che anche Louis ci riusciva. Non si sentiva una normale vent'enne come tutti gli altri, perché infatti non lo era. “Non pensare e fai come ti dico.” sospirò lui stavolta e le tremò la mano. “Non posso toccarti, Angela. Non muoverti.” All'improvviso sentì spingere contro il palmo della mano e di scatto la spostò verso il camino, dove si accese il fuoco. Socchiuse le labbra dall'incredulità e si guardò la mano automaticamente. “Bravissima” sussurrò Louis lasciandole la mano e accarezzandole i capelli. 
Con un gesto della mano spense il fuoco nel camino e si alzò dal letto. “Perchè possiamo fare queste cose?” chiese ingenuamente imitandolo. “Te lo spiego dopo.. sbrigati, andiamo al villaggio” Due minuti dopo Angie era pronta, gli prese la mano e Louis si teletrasportò al villaggio. 

“Angela Mary Smith, Blackwell, 15 febbraio 1992, U.S.A - G.B, grado 134530, codice barra: azzurro” la ragazza si girò di scatto verso Louis che parlava e guardava davanti a sé. “Louis William Tomlinson, Mykroen, 24 dicembre 1991, G.B, grado 2684750, codice barra: rosso” Angie continuava a non capire cosa stesse dicendo e lasciò di scatto la mano del ragazzo che diventò incandescente. “Blackwell” sussurrò. “Vorrei capire di cosa stai parlando” Chiuse gli occhi per un momento e quando li riaprì si girò verso di lei sorridendo. “Niente” La sua mano che prima era rossa, tornò del colore normale e Angie sospirò rilassandosi. “Cos'è Mykroen?” chiese guardandolo e lui iniziò a spiegare. “E' una famiglia molto potente. In verità le famiglie più potenti sono tre e sono sparse in continenti diversi: i Blackwell in America, i Mykroen qui e i Balkon in Asia” Ma perché Angie non sapeva niente di tutto ciò? E lo veniva a sapere solo in quel momento? “Quindi sono una Blackwell?” Louis annuì preoccupato. “Ma io non mi sento potente come loro” Disse, cercando ancora di capire tutta la situazione, e lui le fece un grande sorriso rassicurandola. “Questo perché ancora devi sviluppare tutti i tuoi poteri” 'Codice barra: azzurro' la barra del suo braccialetto era azzurra.. quindi ogni famiglia possedeva braccialetti di colore diverso? “I Balkon hanno un braccialetto come il nostro?” Louis annuì e rispose: “Il loro codice barra è il verde.” la ragazza annuì lentamente guardando di fronte a sé. “Quando pensavi di dirmele queste cose?” il ragazzo si strinse nelle spalle sorridendo. “Sai anche cos'è successo quel 15 settembre?” chiese Angie con un filo di voce: il giorno in cui non vide più sua madre. Louis scosse la testa. “Mi dispiace, Angie” Guardò in alto e puntò il palmo della mano contro il cielo che era pieno di nuvoloni neri, sospirò chiudendo gli occhi. Aveva sempre detestato il mal tempo, e ora poteva fare qualcosa di diverso da tutti gli altri, poteva fare cose che la gente non avrebbe mai capito. “Ora!” sussurrò Louis stringendole forte l'altra mano. Angie aprì gli occhi di scatto e proprio in quel momento sentì spingere contro il palmo.
Ci fu come un lampo e subito dopo il cielo era sereno.

Fece scivolare la mano lungo il fianco mentre Louis le lasciava l'altra. “Impari in fretta” le fece notare il ragazzo e lei non potè fare a meno di sorridere. “Grazie” lo abbracciò all'improvviso e pensò che quella non fosse stata una buona idea, quando vide che Louis non ricambiava. “Non so come si fa” si scusò spostandosi dopo un po' e ad Angie venne automatico sorridere. “Segui me” annuì e lei lo circondò con le braccia. Louis esitò un po', ma dopo la strinse a sé. “Bravissimo” sussurrò con la testa contro il suo petto e lo sentì sorridere. “Perché?” chiese dopo un po' la ragazza staccandosi lentamente da Louis che si strinse nelle spalle. “Non ho mai avuto bisogno di abbracciare nessuno” Angie si sentì morire a quell'affermazione, le si strinse il cuore. “Ora ce l'hai, lo sento” sussurrò sicurissima di sè: sentiva il corpo di Louis emanare un'energia incredibile, e lo conosceva così bene che lui non provava neanche a contraddirla, infatti abbassò lo sguardo imbarazzato. “Puoi farlo quando vuoi, non c'è una specie di permesso speciale per queste cose” aggiunse e il ragazzo le sorrise riconoscente. 'Due mesi' sentì e si guardò intorno. “Che succede?” le chiese Louis, ma lei non rispose: stava cercando di capire da dove proveniva quella voce. “La senti?” poi la voce si fece sempre più chiara e Angie strinse gli occhi dal dolore. “Angie?” chiese ancora il ragazzo preoccupato. 'Mancano solo due mesi, piccola Angie' Due mesi a cosa? E quella voce a chi apparteneva? Senza accorgersene si ritrovò a terra, in ginocchio con la testa fra le mani. Louis si inginocchiò di fronte a lei e le premette il palmo della mano sulla fronte, dopo pochi secondi la voce era sparita, e anche il mal di testa. Aprì gli occhi di scatto, guardandolo spaventata. “Due mesi..” sussurrò, Louis tentò di capire cosa volesse dire, ma non ci riuscì. “Due mesi a cosa?” Angie si strinse nelle spalle, anche lei avrebbe voluto tanto saperlo.
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hello bella gente! ecco una bella (per modo di dire) e nuova ff sul nostro Lou ^^
questa è diversa da tutte le altre perché parla di magia. (non so se ce ne siano altre così)
bene, ditemi cosa ne pensate così continuo :)
  
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