Caro diario.
I miei migliori amici sono, i libri e la musica. Perche questi non mi posso tradire, perche questi non posso ferirmi a parole. Ed anche sono gli unici, con i quale io voglia stare. Oggi e un altro giorno, di quelli merdosi. So che non si dovrebbe scrivere, ne tanto meno dire. Ma merda, e la parola che più si avvicina alla situazione dove mi sono cacciato. Merda e le parecchie ragazze, che mi evitano. Merda sono i professori, che ripetono che io ho dei problemi. Che non m’impegno, che sono stupido, ritardato e roba del genere. Tu pensa, Diario in che mondo devo vivere. In un mondo che non mi sa valorizzare al meglio. Dove barboni per strada mendicano, eppure sono grassi. Dove gente, tenta di fregare sempre e comunque gli altri. E non pensare Diario, che lo stato sia diverso. No, la verità e che lo stato a priori tenta di fregare la gente comune.
Ti scrivo in questo tardo pomeriggio, perche ho letto da qualche parte. Che esternare i miei sentimenti, può mantenermi sano di mente per un po’. perche so chiaramente, di poter diventare depresso. Ho peggio pazzo. Anche perche Diario, credo di essere depresso. Non amo la vita, come gli altri. Anzi, non c’e nulla che attira il mio sguardo. Solo parole e melodie, nient’altro. Non piango da una vita, mi sembra. Ma ti dirò, io non passo nemmeno notti felici.
Vado, forse riuscirò a dormire.