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Autore: HippyQueen    13/11/2012    2 recensioni
"Le lezioni passano come il fuoco passa sulla pelle dei dannati: i professori mi squadrano, decidono che sono una buona a nulla che verrà bocciata e non considerata dal resto del mondo per tutta la vita e mi lasciano in disparte libera di maledirli per i loro pregiudizi."
"Forse è per questo che io e Alicia stiamo assieme e siamo innamorate; nessuna delle due ha mai avuto il coraggio di amare una persona che non potesse capire cosa significa non avere nessuno a disposizione."
"Voglio piangere e buttarmi giù da sola, senza che nessuno mi aiuti. Non ho bisogno di nessuno. Sono una vincitrice."
Genere: Drammatico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate | Contesto: Scolastico
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Avviandomi verso l’uscita, lascio la mano di Sally, spiegandole che sono di fretta, avrei dovuto vedere una persona. Lei capisce, non le importa. Sorride, mi bacia una guancia, prosegue per la sua strada.
Attorno ad Alicia non c’è più la folla di una volta. Ormai tutti sanno di me e delle mie stramberie. Mi giudicano un’ultima volta per quella giornata, tornando ai compiti e alle proprie vite.
Mentre io devo presentarmi faccia a faccia coi miei problemi.
Monto dietro di lei, sulla moto; le stringo forte i fianchi, appoggio il volto alla sua schiena, contro la sua ruvida giacca di pelle, il cui profumo mi riempie le narici e mi fa quasi starnutire. Mi porta lontano, attraversiamo Manhattan, il ponte di Brooklyn, ci fermiamo lungo il fiume. Alzo gli occhi al cielo, le strade sono bellissime. I grattacieli mi mettono in soggezione. Ho l’improvviso desiderio di prendere un traghetto, raggiungere la Statue of Liberty e salire fino in cima, guardare la mia città dall’alto assieme ad Alicia, sentirmi potente, sentire che non ferirò nessuno con le mie decisioni. Però so che non posso farlo. La mia ragazza ha qualcosa da dirmi, devo ascoltarla per poi parlare a mia volta.
Ci sediamo sul sedile di una panchina, i piedi dove ci si dovrebbe sedere. Alicia accende una sigaretta e me la passa. Aspira, aspetta un po’ trattenendo il fumo, poi espira scuotendo la testa.
-          Non dovrei parlartene, quello che farò ora è un atto veramente egoista. – dice. Mi guarda, incontra i miei occhi, mi perdo nel ghiaccio che mi si presenta davanti. Distoglie lo sguardo quando capisce che non lo farò io per prima. – Ma c’è un problema. Io ho un problema. Mio fratello è stato coinvolto in importanti lotte, lo sai; non è mai uscito davvero dal giro. Ha cercato di ribellarsi allo spaccio, non voleva più fare da transito; se importassero ancora droghe dal Messico e dalla California e venissero beccati.. be’, lo sai benissimo. Mio fratello è il primo nome che farebbero; ha tanti precedenti, Scarlett. – le lacrime scendono sul suo viso, come perle. L’amore che prova verso il fratellastro è così potente che, ne sono consapevole, farebbe qualsiasi cosa per lui. – Devo aiutarlo. È necessario, capisci? Non posso lasciarlo. Io non posso.
Prendo il suo polso, la trascino verso di me, le stampo un bacio sulle labbra. Prendo la sua sigaretta e aspiro a mia volta.
-          Cosa posso fare per aiutarti? – le chiedo. So che c’è qualcosa.
-          Ecco, Scarlett.. – i suoi occhi cercano i miei, ma sono troppo discreti per fissarmi. – Spero che tu capisca. Io.. io ho già cominciato a difenderlo.. e non è andata bene. – il suo pianto è quasi isterico, ed io capisco davvero come sono andate le cose.
-          Alicia, chi cazzo ti ha toccata.. lo giuro, io li ammazzo! – sbotto. Mi alzo in piedi, mi muovo, cerco una via d’uscita quando davvero non ce ne sono, non le vedo. Poi guardo lei. Piange, ha gettato la sigaretta a terra, singhiozza. La stringo tra le mie braccia. Non le sussurro che tutto andrà bene, perché entrambe sappiamo che niente andrà bene.
-          Scarlett.. Scarlett io sono incinta. – sussurra contro il mio petto. Mi sento morire, morire davvero dentro. – Ho bisogno di andarmene ora. Ma allo stesso tempo non posso lasciare Jason.
Abbraccio Alicia, la stringo a me, cerco di scaldarla con quel poco che rimane della mia anima, mi preparo a quello che seguirà.
-          Io ti amo Scarlett, e anche se non lo dirai so che mi ami anche tu. Però dobbiamo lasciarci. Devo affrontare tutto questo da sola. Devo poter scappare senza la paura di lasciarti indietro. Ti prego, Scarlett, ti prego, cerca di capirmi. Io non amerò mai nessuno come amo te. Nessuno prenderà mai il tuo posto, nessuno mi comprenderà meglio di te, nessuno sarà capace di guadagnarsi la mia fiducia come hai fatto tu. Ti prometto che non toccherò mai nessuno come ho toccato te. Ti ricorderò ogni giorno della mia vita, sarò esiliata dal mondo per averti fatto questo torto, per lasciarti. Non sai quanto io mi odi e mi senta morire. Ma devo per forza fare queste cose. Lo sai, Scarlett, sai come funziona. Sai che assumerò un’altra identità non appena mi libererò di questi problemi. – finalmente i suoi occhi si fermano nei miei. Mi stringe le mani. Sento il bisogno di urlare. – E invece tu devi rimanere qui, continuare gli studi. Devi crearti una vita, Scarlett, devi pensare a te. Promettimi che otterrai un diploma, lascerai la tua tutrice, lavorerai nel posto migliore del mondo, starai lontana dalla droga. Io.. io spero davvero di poterti ritrovare, anche se non lo merito. Non merito il tuo amore dopo quello che ti sto facendo ora. Capisco che sei arrabbiata, mi odi, e mi odio anche io.
Per la seconda volta in un giorno, lacrime mi rigano il viso. Sono calde e pure, eppure le sento sporche sulla mia pelle. È come se questa giornata non potesse andare peggio di così.
Lentamente mi chino su di lei, i miei capelli le cadono sul viso. I nostri volti sono bagnati dalle lacrime, queste gocce d’anima che si mescolano. Ne bacio una, ingerendola. È salata, come questo momento. Mi sporgo verso le sue labbra rosse ciliegia, desiderandole un’ultima volta. Con un singhiozzo le raggiungo, la pressione che vi esercito è leggerissima, ma quell’ultimo contatto mi dà i brividi. Lo stomaco si stringe. È peggio che il primo bacio. So che questo sarà l’ultimo.
-          Ti aspetterò per sempre, Alicia. – sussurro, prima lasciare le sue mani e correre via.
 I’m a loser… I’m gonna marry the night. 
  
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