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Autore: _pencil    31/05/2007    5 recensioni
"Mi ha lasciata. Sentivo che fra me e lui non sarebbe durata a lungo, ma come tutte le cose, l'ho vissuta senza pensarci troppo. Perchè non ha senso vivere qualcosa con il pensiero fisso che prima o poi finirà.(...)" Bisogna ricominciare daccapo, ma a volte il destino lo impedisce.
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Famiglia Weasley | Coppie: Harry/Ginny, Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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QUESTIONE DI SCELTE

 

Capitolo 1 - Un nuovo inizio

 

"Mi ha lasciata.

Sentivo che fra me e lui non sarebbe durata a lungo, ma come tutte le cose, l'ho vissuta senza pensarci troppo. Perchè non ha senso vivere qualcosa con il pensiero fisso che prima o poi finirà.

Solo che quando stamattina mi ha parlato in quel modo, al funerale, per un attimo ho desiderato che fosse solo un brutto sogno. Ci ho messo tantissimo tempo a realizzare che stava davvero accadendo a me, che i suoi occhi verdi stavano guardando proprio nei miei mentre pronunciava quelle parole. Non ho pianto, non mi sono disperata, perchè sapevo che lui non si sarebbe aspettato questo da me. Però avevo una voglia intensa di stringerlo, abbracciarlo, non lasciarlo finchè non si fosse reso conto di quanto stava sbagliando. Nessuno può vivere ignorando quello che prova. O almeno non per sempre.

Ho fissato la sua sagoma mentre si allontanava lentamente verso il bordo del lago. Non ho potuto fare a meno di pensare a quanto fosse bello anche in quel momento così disgraziato. Non si è voltato a guardarsi indietro, nemmeno una volta. Ed è stato meglio così, perchè nonostante i miei sforzi di non piangere, una lacrima mi stava rigando il viso, e non avrei sopportato l'idea che lui se ne sarebbe accorto. Ma sono sicura che anche lui stava piangendo in quel momento, mentre mi dava le spalle.

Ti aspetterò Harry, proprio come ti ho aspettato per tutto questo tempo. E se avrai ancora bisogno di me, io sono qui."

 

Ginny arrotolò la pergamena, e la ripose distrattamente in un cassetto della sua scrivania. Era sera tardi. Lei era di nuovo a casa, alla Tana. Non aveva ancora disfatto i bagagli, e il suo baule era lì, chiuso, in mezzo alla stanza. Nella camera a fianco, sicuramente, Ron e Harry stavano dormendo già da un po'. L'idea che lui fosse così vicino fisicamente, e contemporaneamente così lontano, le faceva uno strano effetto. Si accasciò sul letto ancora vestita, pensando; di lì a pochi giorni ci sarebbe stato il matrimonio di Bill e Fleur. Anche se quella francesina le faceva ancora storcere il naso, era felicissima per suo fratello, che dopo quella notte terribile avrebbe avuto qualcosa con cui trovare di nuovo la felicità. Piano piano i pensieri che le vorticavano in testa si fecero sempre più annebbiati, fino a farla cadere in un sonno profondo.

 

 

Nella camera a fianco, Harry si stava infilando sotto le coperte, mentre un pensoso Ron appallottolava un paio di calzini e li gettava alla rinfusa in un cassetto dell'armadio. Si guardarono per un istante. Ron gli chiese :

- Come stai? -

- Bene -

Ron chiuse il cassetto, e si infilò nel letto a fianco a quello dell'amico :

- Sicuro? -

- Sì Ron, davvero -

Harry lo guardò. Sembrava che avesse qualcosa da chiedergli, ma che non ne avesse il coraggio :

- Ron devi dirmi qualcosa? -

L'altro si fissò per un attimo i piedi, poi si schiarì la voce :

- Sì, ecco, Harry - borbottò - mi chiedevo, insomma, cosa è successo con Ginny...-

- Vedi, Ron...- iniziò, ma quello lo interruppe - Harry se non ti va di parlarne, insomma, lo capisco...-

- No, Ron, tranquillo. Io e Ginny ci siamo lasciati -

L'amico non parve stupito - Sì, infatti io...beh, lo avevo immaginato -

Harry sospirò profondamente, poi continuò :

- Il fatto è che ora è tutto diverso. Io ho una missione da compiere, e anche se lei è una delle cose più belle che mi siano mai capitate, non avrei potuto fare altrimenti. E' troppo importante, e io non posso permettere che Voldemort faccia del male a qualcun altro ancora una volta per causa mia -

- Pensi che lei abbia capito tutto questo? -

- Sì, certo, lo ha capito. Ma è chiaro che non è d'accordo. Ha semplicemente rispettato la mia decisione -

Ron lo guardò intensamente. Poi constatò con sincerità :

- Non so se io avrei fatto lo stesso -

Harry non seppe cosa ribattere. Calò per un attimo il silenzio, poi si diedero la buonanotte e si coricarono.

 

Il mattino seguente Harry si svegliò all'alba. Gettò un'occhiata al suo fianco dove Ron dormiva profondamente, aggrovigliato con le lenzuola. Dopo aver invano cercato di riprendere sonno, si alzò deciso a scendere in cucina per bere un bicchiere d'acqua. Dirigendosi verso le scale, fu costretto a passare davanti alla camera di Ginny e, suo malgrado, notò dalla porta aperta che la ragazza dormiva, completamente vestita e con ancora le scarpe addosso, sopra le coperte, senza aver disfatto il letto. Dopo una breve esitazione, entrò con cautela nella stanza. Premurosamente le si sedette a fianco e le sfilò le scarpe una alla volta, piano, come fanno le bambine quando svestono le bambole. Poi raccolse un lenzuolo dalla pila di panni che la signora Weasley aveva posato sulla scrivania, e la coprì, con attenzione, per non svegliarla. Rimase per un po' a contemplare il suo viso, i suoi capelli, le sue labbra leggermente increspate, le sue mani, il lenzuolo bianco che, adagiato sul suo corpo, prendeva con dolcezza la forma dei suoi fianchi. Mai come in quel momento desiderò di stringerla, avvolgerla, ricoprirla interamente con tutto se stesso, possederla, renderla sua, e solo sua. Si chiese se davvero aveva fatto la scelta giusta, lasciandola. Le sfiorò appena la guancia con la sua mano, grande quasi come il viso di lei. Poi a malincuore si costrinse ad andarsene, e uscì dalla stanza socchiudendo la porta.

Scese le scale lentamente, con la sensazione di diventare un po' più pesante ad ogni gradino.

Arrivato in cucina, mentre prendeva un bicchiere pulito dalla credenza, sentì un insistente ticchettio contro il vetro della finestra. Un vispo gufetto color nocciola teneva un biglietto legato alla zampa. Aprì cautamente la finestra (gli infissi cigolavano parecchio), e prese a slegare il foglietto di pergamena. La calligrafia ordinata di Hermione diceva così:

 

" Harry, Ron, Ginny...come state?

Volevo farvi sapere che sarò lì alla Tana dopodomani.

Ringraziate ancora la signora Weasley da parte mia per

l'ospitalità. Ci vediamo presto.

P.S: Vi sarei grata se deste un po' da mangiare al gufo prima di rimandarmi la risposta

Baci a tutti quanti

Hermione "

 

Harry rilesse il biglietto un paio di volte. Guardò l'alba fuori dalla finestra. Il piccolo gufo di Hermione gli svolazzava in cerchio attorno alla testa. Sorrise, con un pizzico di spensieratezza in più, mentre sentiva dei passi assonnati lungo le scale.

 

- continua -

Ciao questa è la prima che scrivo...recensite e fatemi sapere se vi piace!
  
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