Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: firstmarch    13/11/2012    8 recensioni
"Alla mia prima futura Belieber in questa terra di nessuno".
No, non siamo in America, né in Europa.
Siamo in Africa.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Justin Bieber
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 19.

Finisco di mangiare il mio pranzo in silenzio, vicino a mia madre.
Mi ha fatto un interrogatorio su cosa avevo detto a Simon e l'unica cosa che le avevo detto era che mi ero fatta perdonare rimanendo a chiacchierare con lui per un paio d'ore. Sarebbe stato bello se fosse stata la verità.
Mi alzo di scatto e porto via il mio piatto dicendo a mia madre che vado a stendermi un po' in tenda. Sono davvero intenzionata a farlo, ma, ovviamente, il destino non lo vuole.
Incontro Allie.
-Oh, Angelina! Sono appena andata a trovare Justin, ieri non stava bene. Facci un salto, magari ti fa un autografo- dice tutta sorridente. Ma vaffanculo.
La supero senza rivolgerle parola.
-Ehi, Angelina! Angelina!- Ma chi la sente più. Si è offesa? Oh, poverina. Cammino a passo spedito verso la tenda di Justin, entro senza chiedere permesso. Lo trovo spaparanzato sul letto a giocare con l'iPhone, mentre tiene in bocca una forchetta. Alla sua destra ha un piatto di spaghetti.
-Agnellina!- dice sbgaliando il mio nome con la bocca piena di spaghetti.
-Togliti quella forchetta di bocca, per favore- dico sbuffando. Lui obbedisce senza fiatare.
-Ho saputo che è passata Allie- continuo io.
-Oh si, è andata via due minuti fa. È stata gentile, mi ha portato questo bel piatto di spaghetti e abbiamo parlato un po'.
Il mio viso dev'essere contrariato o sarcastico, di sicuro.
-...e basta. Ti ho detto che non mi piace quella!- dice lui sentendosi aggredito. Poi ripenso a quello che era successo con Simon e mi zittisco improvvisamente. Che stupida.
-Ok, ti credo, tranquillo...è solo che...insomma, lei è così...
-Sei gelosa, angelo, dillo e basta, e inutile che ci giri intorno- mi fa un sorrisetto di scherno, poi si alza e mi raggiunge, mentre io cerco di non arrossire.
-...allora, stai meglio?- dico cercando di cambiare argomento.
-Sto benissimo, non era niente di che. Piuttosto mi fa male non averti potuta baciare per due giorni- mi sussurra suadente.
-Io ero rimasta a ciò che stavamo facendo in auto...-dico guardandolo con malizia.
-Ma brutta porcella che non sei altro- dice sogghignando e avvicinandosi alle mie labbra.
Mi bacia con trasporto, finalmente le nostre lingue si incontrano di nuovo, le sue braccia mi stringono a sé, mi sento a casa. Mi solleva e io gli circondo il bacino con le gambe, mi appoggia sullo schienale del divano, in bilico. Avvicina le sue labbra al mio collo, inizia a baciarlo, lascio cadere la testa all'indietro, quasi cado, che cogliona.

-Attenta, angelo- mi dice con voce roca, interrompendo un attimo il contatto tra le sue labbra e la mia pelle.
Gli sfilo la maglietta quasi con indifferenza, poi fisso il suo corpo perfetto e gli tocco gli addominali. Risalgo il suo petto e raggiungo il suo viso, lo riporto vicino al mio. Lui si sposta leggermente a destra e mi morde il lobo, poi scende sul collo, leccandolo lentamente, facendomi sussultare.

Oddio, penso. Forse lo dico pure. Lo sento ridacchiare, mi ha sentito.
Justin mi abbassa una manica della maglia, mi bacia la spalla, facendosi sempre più vicino al reggiseno. E poi finisce l'idillio.

-Angelina!- sento urlare da fuori. È Sarah, mi sta cercando. Merda. Sbuffo rumorosamente e faccio segno a Justin di ricomporsi.
-Ringrazia che non ci siano delle pareti, sennò ti ci avrei sbattuta contro.- mi dice eccitato fissandomi il culo. Sorrido.
-C'è sempre il letto, amore- esco dalla tenda vedendo la sua espressione meravigliata e leggermente aperta in un sorriso. “Amore”. Mi era venuto spontaneo, non so come.
Sarah è di fronte a me, mi guarda storta.
-E' la tenda di Jsutin Bieber, quella?- annuisco con nonchalance.
-Di cosa mi volevi parlare?- continuo io.
-Tua madre vuole vederti.
-E non poteva venire lei?
-Sta ancora finendo il pranzo, fai la brava- sbuffo. Non sono sua figlia e non ho sei anni.
-D'accordo- torno di nuovo alla mensa, cerco mia madre tra la folla. Mi avvicino silenziosamente a lei, mi ci siedo affianco.
-Allora?- chiedo impaziente. Finisce di masticare lentamente, giusto per farmi imbestialire. Faccio ticchettare le dita sul tavolo, impaziente. Lei ingoia e parla.
-Si tratta dei tuoi nonni, Angelina. Ti propongono di andare a vivere a Bologna per qualche mese con loro, sentono molto la tua mancanza e pensano che questo non sia il posto più adatto per te.- sbianco. Sarebbe stato meraviglioso. Poi, però, penso a Justin.
-In...in quanto devo decidere?
-Oh, vedi un po' tu, il volo lo hai tra una settimana.
-COSA? Era una mia scleta o sbaglio?- sbraito. Mi fa segno di calmarmi, ma come posso?
-Il volo è tra una settimana, deciti tu se andare o no.
La guardo con durezza, vorrei strozzarla. Improvvisamente non ho più voglia di partire, non posso lasciare Justin, non ce la farei.
-Ti odio- le sputo addosso con cattiveria. Mi alzo ed esco dalla mensa, senza ripensamenti.
Non sarei partita per l'Italia.


 

SPAZIO AUTRICE.
Hola Madcheeeeeeen c: Noto con dispiacere che recensite in di meno :c
Vabbè, sorvoliamo.
No ho niente da dirvi, ho detto tutto col capitolo.
Comunque sua madre sempre più stronza.
ve saluto, belle gnocche, un kiss!

   
 
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